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franci_fra3

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Tutti i contenuti di franci_fra3

  1. Peppe, ma ? splendido!! benvenuto Bunny!!!!!
  2. uell?, che bello! facci sapere se prendi una piccola
  3. mi spiace Vale che il piccolo abbia un simile problema capisco che ? un bello stress per entrambi, ma mi auguro che vada sempre tutto bene e si possa continuare cos? per tanto tantissimo tempo bacini al pelosotto!
  4. splendido... mi ? venuto da piangere... :'(
  5. che musetti!!! ;-) troppo simpatici!!
  6. franci_fra3

    Buffy & Peppe

    ciao Peppe, mi dispiace tanto!! :'( ? stata una cosa improvvisa? un bacino per Buffy, cerca sempre di ricordare i momenti belli passati insieme...
  7. la casetta potresti lasciarla anche durante il giorno, cos? magari impara a saltare sul tetto (i caviotti giovani saltano piuttosto bene ) nella sezione Documentiamoci... c'? un topic "e la cavia si diverte" con un p? di spunti per giochini vari. puoi provare con tunnel, palline, cibo appeso da rosicchiare...
  8. allora sar? il classico "barbering", quando cio? le caviette si tagliano il pelo da sole o lo tagliano alle compagne... non ? niente di grave, ? una sorta di passatempo, forse ? un p? stressata o annoiata
  9. oh s?, sarebbe fantastico! io infatti a quell'ora mi sa che sar? al lavoro...
  10. bellissima notizia!! allora non ti resta che aspettare il pacchetto di Natale!
  11. Nocciolina si ritrova con delle belle unghiazze lunghe: riesco a tagliarne solo 2-3 per seduta perch? scalpita come una forsennata!! con Marroncina invece me la cavo un p? meglio perch?, da vera fifoncella, tende a immobilizzarsi e io zac- zac , poverina !
  12. franci_fra3

    ISOTTA

    ciao Isotta!! ma che bel musettino simpatico! ti salutano anche le mie Nocciolina e Marroncina!
  13. wow , mi raccomando teniamocelo ricordato!!
  14. grazie Paolo, troppo gentile!! spero infatti possa servire per sapere qualcosina di più su questo problema anche per evitare, come giustamente hai detto, la soluzione più drastica quando magari non si rende necessario
  15. Le allergie sono un problema molto diffuso nella popolazione e a volte purtroppo può capitare di essere allergici ai propri amati animali domestici. Cosa fare allora? Ci sono precauzioni da prendere? Come riconoscere i sintomi? Ho pensato di trattare brevemente l'argomento e di fornire alcuni suggerimenti tratti soprattutto dall' esperienza personale. ALLERGIA AI NOSTRI ANIMALETTI DOMESTICI Gli allergeni sono particelle di origine proteica in grado di scatenare nel nostro organismo una serie di reazioni, più o meno importanti, che comunemente raggruppiamo sotto il termine di allergia. Il nostro sistema immunitario è normalmente in grado di reagire a molecole che provengono dall'esterno distinguendo quelle innocue da quelle potenzialmente dannose, come virus, batteri, tossine, ecc, che devono essere allontanate: in questo caso si attiva per mezzo degli anticorpi dando origine a una reazione infiammatoria in genere di durata limitata. In un soggetto allergico l'organismo invece si attiva nei confronti di particelle non necessariamente dannose, che vengono ignorate dai soggetti sani: si scatena una risposta infiammatoria anomala e prolungata legata all'eccessiva proliferazione di una sottoclasse di linfociti T che stimolano la produzione degli anticorpi IgE da parte dei linfociti B. Tali anticorpi si legano alla superficie di altre cellule, i mastociti, localizzati nei tessuti connettivi: quando le IgE si legano agli allergeni, i mastociti si attivano liberando istamina, la sostanza che si diffonde dando inizio al processo infiammatorio caratteristico della reazione allergica in cui sono poi coinvolti molte altre cellule e mediatori. I livelli di IgE nel sangue di persone allergiche sono di solito piuttosto elevati. Le allergie sono causate parte da fattori costituzionali di tipo ereditario, parte dall'ambiente, cioè dall'esposizione più o meno prolungata e massiccia agli allergeni. Tali particelle sono microscopiche e invisibili ad occhio nudo, ma possono contaminare facilmente l'ambiente in cui viviamo e l'aria che respiriamo, specialmente negli ambienti chiusi. Tra questi troviamo gli allergeni di origine animale. Comunemente si pensa che la causa delle allergie agli animali domestici sia rappresentata dal pelo in sè, in realtà gli allergeni sono proteine che possono essere escrete sia nella saliva, sia nell'urina, sia da ghiandole esocrine della pelle, liberandosi in questo caso sotto forma di "dander" cioè particelle forforose che contaminano il pelo. Ecco uno schema che mostra la localizzazione prevalente degli allergeni in vari animali domestici: .cane: saliva, pelle .gatto: pelle, saliva .ratto: urina .cavia: saliva, urina .cavallo: pelle .coniglio: saliva, urina .gerbillo: pelle, siero .criceto: pelle .topo: urina Gli allergeni animali possono provocare una reazione allergica sia per contatto diretto, sia per inalazione, in quanto particelle che possono restare sospese a lungo nell'aria o depositarsi su altri componenti (pelo, polvere di lettiera) che a loro volta possono diffondersi ampiamente nell' ambiente e depositarsi su oggetti, superfici o sollevarsi nell'aria. I sintomi caratteristi di tale tipo di allergia, di maggiore o minore entità, sono rappresentati da arrossamento e prurito oculare, scolo nasale, irritazione delle vie aeree con sintomi analoghi a quelli del comune raffreddore, disturbi respiratori come l'asma, reazioni cutanee (arrossamenti, orticaria). La manifestazione dei sintomi spesso non è immediata e a volte possono occorrere anche mesi o più anni di esposizione continuata prima di arrivare ad una caratteristica sintomatologia allergica. Appositi test, su pelle o tramite analisi del sangue, permettono di accertare con sicurezza la natura e in genere anche la gravità della malattia allergica. L'allergia alle cavie Per quando riguarda le cavie, i casi di sintomatologia grave con reazioni di notevole entità (eruzioni cutanee, disturbi respiratori, broncospasmo severo, edema della laringe) al semplice contatto sono estremamente rari e prevalgono casi di una sintomatologia più lieve (irritazioni cutanee da contatto prolungato, fastidio oculare, leggeri problemi respiratori) o di media entità (eruzioni cutanee, asma, ecc) specie in soggetti che presentano ulteriori allergie, patologie respiratorie o sono fumatori. Gli allergeni delle cavie si trovano prevalentemente nella saliva e nell'urina e solo secondariamente nel pelo che può provocare una reazione allergica una volta contaminato dalle suddette secrezioni. Tali allergeni possono depositarsi nell'ambiente e in particolare nella lettiera che, se particolarmente polverosa e fine, può contribuire, diffondendosi a sua volta nell'ambiente circostante, ad ampliare il fenomeno. Inoltre polvere di segatura o di fieno possono risultare particolarmente irritanti per chi soffre già di patologia allergica o contenere allergeni di altra natura (residui di resine, pollini ecc). Ci sono sono soluzioni per risolvere o almeno arginare il problema? L'allontanamento dell'animale porta ovviamente alla risoluzione del problema, anche se possono volerci diverse settimane prima che tutti gli allergeni siano scomparsi dall' ambiente domestico. Non sempre però, per motivi di carattere affettivo, questa soluzione è facilmente praticabile, nè auspicabile o davvero necessaria in caso di sintomatologia lieve. Con alcuni accorgimenti pratici si può arrivare a una situazione soddisfacente sia per il soggetto allergico, sia per l'animale in questione. E' consigliabile ad esempio tenere la bestiola solo in una zona della casa ed evitare possibilmente le camere da letto le cui porte dovrebbero essere tenute prevalentemente chiuse per evitare la diffusione degli allergeni. E' opportuno inoltre evitare che l' animale venga a contatto con superfici in tessuto su cui soggiornano anche gli umani o che sono da essi utilizzati (divani, letti, asciugamani, pelouches, ecc) Occorre ricordare che adeguate operazioni di pulizia di mobili, pavimenti, moquette, allontanano gran parte degli allergeni che si depositano nell'ambiente e che anche un buon ricambio dell'aria può essere utile. E' proficuo anche curare l'igiene dell'animale con periodiche operazioni di toelettatura come lo spazzolamento del mantello per rimuovere forfora e peli morti. Può essere d'aiuto per la riduzione degli allergeni in ambienti limitati l'utilizzo di appositi piccoli dispositivi per la depurazione dell'aria, specie per filtraggio, evitando possibilmente le apparecchiature che emettono anche ozono, che può risultare irritante per le vie aeree dei soggetti asmatici. Nel caso delle cavie è opportuno scegliere con accuratezza il materiale per la lettiera, evitando truciolo e fieno troppo polverosi e privilegiando i pellettati di legno o carta o, se lo si ritiene abbastanza pratico e sicuro, il pile. Per le operazioni di pulizia settimanali può essere utile indossare una mascherina del tipo antismog o quelle usa e getta di carta. Se vogliamo poi dedicarci a una seduta di coccole con le nostre caviette, si possono passare rapidamente il pelo e le zampine dell'animale con un pannetto appena umido prima di prenderlo in braccio, per togliere tracce di urina o saliva o eventuali peli già staccati e residui di lettiera che potrebbero risultare irritanti per contatto. Inoltre, nel caso fossimo in un periodo un po' critico per la nostra patologia allergica (molti soggetti, come la sottoscritta, hanno anche altre allergie concomitanti) è possibile durante la notte o parte del giorno ricoprire la gabbia o lo spazio frequentato dalle cavie con un telo in tessuto leggero, ma a trama fitta (come ad esempio alcune tende in poliestere che risultano anche semitrasparenti, evitando invece in ogni caso teli di cellophane o di plastica "liscia"), che impedisca almeno in parte il sollevamento e il diffondersi di polveri e pelo dalla lettiera. In caso di necessità si possono tenere a portata di mano alcuni farmaci per l'automedicazione per alleviare i sintomi allergici: tra questi un collirio antistaminico da usare al bisogno, uno spray nasale decongestionante per un uso non prolungato o una pomata antistaminica per il prurito e le irritazioni cutanee come l'orticaria , che comunque evolve anche spontaneamente di solito nel giro di un'ora. I soggetti che invece tendono a soffrire di disturbi più gravi, come quelli respiratori, è bene si facciano sempre consigliare dal medico quali farmaci devono tenere a disposizione per le emergenze. Riferimenti: .www.allergymatters.com .www.clinicalmolecularallergy.com .www3.intersciencewiley.com .www.dentalfix.com .Le foto sono personali. .Ringrazio l'amico Paolo per il supporto e i consigli. fig1. orticaria da contatto con saliva fig2. mascherine fig3. esempio di tendina semi-trasparente
  16. oh povero Charlie spero che qualcuno con la tua stessa esperienza possa darti una risposta...
  17. ma che belle guanciotte!! :afro:
  18. ciao, mi fa piacere sentire che tra le due pelosette va tutto bene! molto bella la tua descrizione
  19. Ehil?, piacere di risentirti! direi che l'importante ? controllare che non ci siano spifferi d'aria e che possano contare su un bel rifugio imbottito di fieno per stare al caldo: per il resto i porcelli resistono piuttosto bene al freddo, se non ci sono correnti d'aria e sbalzi di temperatura. (in una scheda nella sezione Documentiamoci...- consigli pratici, ho raccolto vari suggerimenti sull'argomento freddo tratti dalla ML e dal forum )
  20. franci_fra3

    Pasteurellosi

    accidenti che storia, povero caviotto, meno male che non vi siete arresi!! grazie per tutta l'utilissima documentazione, sei stata molto esaustiva! per l'elenco dei vet: dalla pagina iniziale del forum, guarda nella sezione "La salute" l'argomento "IL VETERINARIO"
  21. ARRIVA IL FREDDO! Ormai ci siamo, anche quest'anno è arrivato il freddo in gran parte d'Italia. C'è qualcosa che possiamo fare per il benessere delle nostre caviette, qualche accorgimento da mettere in pratica per evitare che possano soffrire per le condizioni climatiche non proprio indulgenti? Ho raccolto alcuni suggerimenti e consigli, grazie soprattutto al contributo degli utenti dell' ML e del forum di amicacavia, e ho pensato di proporveli analogamente a quanto si era fatto nella stagione estiva. -Le cavie e il freddo. Le cavie come sappiamo hanno una struttura corporea piuttosto compatta e ciò permette loro di trattenere a sufficienza il calore corporeo e di resistere piuttosto bene alle basse temperature, meglio di quanto riescano a fare per il caldo. La temperatura ideale per le cavie si aggira tra i 18 e i 25°C , ma anche a condizioni inferiori di vari gradi non sembrano soffrire particolarmente. Ciò che è più pericoloso per i nostri animaletti sono i rapidi sbalzi di temperatura e le correnti d'aria che li possono esporre a seri rischi di malattie da raffreddamento. -Le cavie in casa. Fortunatamente nelle nostre case non si raggiungono mai temperature estremamente rigide, grazie al riscaldamento o, in mancanza di questo, alla protezione delle mura. Perciò pochi e mirati accorgimenti sono sufficienti per assicurarci la buona salute delle nostre caviette per tutto il periodo invernale. Innanzitutto è bene porre la loro dimora lontano da finestre e porte che danno sull' esterno per evitare nocive correnti e spifferi freddi; evitiamo comunque di sistemarle troppo vicine a una fonte di calore come una stufa o un termosifone perché l'aria troppo secca sarebbe dannosa e irritante per le loro vie aeree. Provvediamo, per lo stesso motivo, a porre sui termo opportuni recipienti d'acqua per mantenere nella stanza un grado di umidità adeguato. Se le temperature in casa si mantengono sui 20°C o oltre, non ci sono altri particolari accorgimenti da prendere; se invece, specie se per diverse ore della giornata, ci si mantiene sotto, allora è opportuno fornire alle cavie un rifugio adeguato (una casetta, una scatola, una zona delimitata della gabbia) con abbondante paglia, fieno o un telo di pile in cui riparasi e scaldarsi a piacimento; cerchiamo di prevedere uno spazio abbastanza ampio perché le caviette, se sono più di una, possano rifugiarvisi insieme, visto che questi animaletti spesso sono soliti scaldarsi stando una accanto all'altro. E' una buona idea porre all'esterno della gabbia, dove le cavie sono solite passeggiare, un tappetino (o una stuoia o un telo assorbente) perché non siano costrette a stare a contatto con il nudo pavimento che può essere una superficie fastidiosamente fredda. -Le cavie all'aperto. Sono molte le testimonianze positive di chi permette alle proprie cavie di soggiornare all'aperto, su un balcone o in giardino, anche nel periodo invernale. Per chi volesse fare altrettanto sono opportune però alcune precauzioni: le cavie non devono essere esposte a pioggia e intemperie e devono sempre avere a dispozizione un' ampia zona protetta e ben riparata da freddo e umidità (meglio se in muratura) in cui porre un adeguato rifugio (come una casetta in plastica o in legno) ben fornito di fieno o altro materiale per potersi riparare e abbastanza ampio perché l'animale possa rifugiarvisi anche a lungo e trovare tutto il necessario senza dover uscire allo scoperto per procurarsi acqua o cibo. -Crisi di ipotermia. Se una cavia presenta sintomi di tremori, perdita di coscienza, cianosi (colore violaceo) delle estremità, pulsazioni rallentate dopo un'esposizione a freddo eccesivo, siamo di fronte con ogni probabilità ad una crisi di ipotermia: occorre portare subito l'animale in un luogo riparato e riscaldato, fargli eventualmente un bagno caldo asciugandolo vigorosamente con un asciugamano, avvorgerlo bene in un panno e mettere sotto di lui una bottiglia o una borsa di acqua calda, eventualmente idratarlo con soluzioni saline (tipo Gatorade) e contattare al più presto il veterinario. Riferimenti .www.amicacavia.net .Guida alla cavia di M. Avanzi .Si ringraziano per i contributi Paolo e tutti gli amici della ML e del Forum
  22. franci_fra3

    Mel

    benvenuta a te e un grattino da parte mia allo splendido pelosone!!
  23. concordo con Valentina: spaparanzarsi a mezzaluna vuol proprio dire massimo relax
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