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paolo

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Tutti i contenuti di paolo

  1. paolo

    Briciola

    Ciao Briciola, benvenuta! Fa piacere conoscere persone che si documentano prima di ospitare degli animaletti. Le cavie o porcellini d'india sono veramente simpatiche, con un po' di pazienza danno tanta soddisfazione. Mi permetto di sottolineare il consiglio di franci_fra3 a proposito dell'adozione: ci sono tantissime caviette che cercano una famiglia, senza bisogno di incentivare il commercio di queste creaturine.
  2. Ciao Elisa. Credo possa davvero trattarsi di un'innocua cisti sebacea. Comunque per maggiore tranquillità, quando avrai tempo, porta a vedere Gizmo: vedrai che il veterinario ti tranquillizzerà. Tante carezzine al piccolo (ma come fa a sopportare questa mamma? )
  3. Per poco mi sfugge la novella di Mara... Ma che carina! E che fantasia! :x Grazie Mara. E non sarà che i tre saggi siano una delle tante forme in cui si presentano i famosi CavioSaggi?
  4. Ringrazio Gaety per la bella scheda sul gatto che ha messo a nostra disposizione. Al di là dell'ovvio apprezzamento per i concetti contenuti su come ospitarlo al meglio in casa nostra, ho anche molto gradito le epigrafi riportate. Di Gaety ricordo molto bene un'immagine presente nell'album fotografico della mailing list, in cui si vedono un suo gatto e uno dei suoi porcellini che dormono beatamente vicini in una cestina. Quindi, concedendo ad entrambi gli spazi e le cure necessarie, è anche possibile una convivenza pacifica tra le due specie. Comunque sempre meglio tenerli d'occhio quando sono insieme.
  5. paolo

    si riparte?

    Ciao a tutti. Io ci sono, e con me Nerone e Tiberio!
  6. paolo

    Illy84

    Ciao Ilaria, ben ritrovata. Mi dispiace moltissimo per Ginevra. Un benvenuto a Flora!
  7. Il coniglio. Sapete che il coniglio è il terzo animale per diffusione, dopo il cane e il gatto, nelle nostre case? Non è quindi impossibile che anche qualcuno tra noi possa prendere in considerazione l'idea di averlo come compagno e desideri documentarsi per compiere consapevolmente questo passo. Oryctolagus cuniculus, questo è il nome con il quale gli zoologi classificano il coniglio, che non appartiene come molti credono all'ordine dei Roditori, ma a quello dei Lagomorfi. E' considerato un animale esotico perchè furono gli americani i primi a studiare e a pubblicare articoli su queste specie, in realtà fauna indigena del nostro territorio. Alimentazione. Il coniglio è un erbivoro obbligato, come la cavia. Necessita di fieno, erba e verdure; qualsiasi altro alimento potrebbe essere superfluo o addirittura dannoso per la sua salute. I vegetali ricchi di fibra sono indispensabili per il corretto consumo dei denti, per favorire la motilità intestinale e per il mantenimento della necessaria flora batterica. In natura il coniglio si ciba delle erbe spontanee che trova, che per noi possono essere difficili da reperire e possono essere sostituite dal fieno, preferibilmente composto da erbe miste. Le verdure devono essere pulite e servite a temperatura ambiente, mentre non è necessario che siano rigorosamente asciutte (il coniglio in natura consuma anche vegetali bagnati dalla rugiada o dalla pioggia). Può anche essere somministrato pellet di buona qualità costituito da cilindretti di fieno pressati, che però può solo costituire un'aggiunta al fieno e ai vegetali freschi. La frutta è sicuramente apprezzata dal coniglio, ma essendo molto calorica e considerando le minori possibilità di moto in ambiente domestico, occorre fornirla solo in piccole quantità, come premio o gratificazione. Sono sempre da evitare cambiamenti bruschi nel regime alimentare e una particolare attenzione deve essere posta alla dieta dei piccoli. Inoltre, sebbene ricavi acqua dai vegetali freschi, dovrà essere sempre disponibile il beverino con acqua fresca. Sistemazione. Il carattere del coniglio è una questione assolutamente individuale e non dipende dalla taglia: i conigli nani e i più grandi conigli "da carne" sono lo stesso animale e sono intelligenti e giocherelloni allo stesso modo; entrambi possono vivere in appartamento. Contrariamente a quanto si potrebbe credere, il coniglio non deve essere costantemente confinato in una gabbia, ma questa deve essere lasciata aperta per consentirgli di uscirne e tornare per trovarvi riparo, cibo e fare i bisogni. La gabbia può essere analoga a quella delle cavie, ma di dimensioni proporzionalmente adeguate. Anche la lettiera sul fondo può essere come quella delle cavie: pellet di legno coperto magari con un po' di fieno. Ad una estremità si posizionerà una casetta contenente un panno morbido, dall'altra la cassettina per i bisogni, dai bordi non tanto alti da essere di difficile accesso, ma non troppo bassi per evitare che il contenuto si sparga intorno. La lettiera nella cassettina può essere costituita da pellet, carta, paglia, lettiera per gatti, eccetera. Occorrerà fare diverse prove per trovare il materiale più gradito e più adatto. Le ciotole per il cibo dovranno essere sufficientemente pesanti per non essere rovesciate o lanciate in aria; per l'acqua è preferibile il beverino, a spillo o a pallina, piuttosto che la ciotola. Nel collocare la gabbia attenzione ad evitare correnti d'aria, sbalzi termici, luce e rumori eccessivi; fate in modo che sia sufficientemente vicina alle attività della famiglia per interessarlo, ma senza stressarlo. Inutile sottolineare di rendere sicuro l'ambiente o gli ambienti nei quali il coniglio è destinato a vivere. Il coniglio può passare del tempo all'aperto, cosa benefica per la sua salute, ma si dovrà porre attenzione ad evitare eccessiva esposizione al sole, al vento, al freddo; attenzione ad altri animali: cani, gatti e uccelli rapaci e alla presenza di piante velenose (es: oleandro). Attenzione anche all'attitudine allo scavo, che potrebbe consentirgli la fuga, e predisporre sempre un rifugio contenente una ciotola con acqua. Diversi giocattoli possono essere utili per divertirlo e per consentirgli di sfogare il naturale istinto a rosicchiare, senza compromettere il prezioso mobile antico della nonna. Vanno bene oggetti di legno e vimini non verniciati o di plastica dura atossica. Con scatole di cartone (magari contenenti del fieno) si possono costruire percorsi e tane, badando che l'animale non ne faccia un uso commestibile. Se si ha un po' di pazienza e se l'animale è naturalmente predisposto, gli si può insegnare un po' di agility (digitare "rabbit agility" su un motore di ricerca per gli spunti). Per coloro che desiderano gratificazioni dal proprio pet occorre considerare che alcuni conigli sono docili e coccoloni mentre altri si mostrano riservati e testardi; rispettiamo sempre e comunque la loro indole. La cura della salute. Un coniglio ben accudito e alimentato può raggiungere tranquillamente gli otto-dieci anni d'età. Per raggiungere e superare questo traguardo basta attenersi scrupolosamente alle norme della buona alimentazione, fornirgli stimoli e la possibilità di fare attività fisica, l'attenta igiene della gabbia e delle zone percorse, vaccinarlo contro la mixomatosi e la malattia emorragica virale (anche se vive in casa). E' buona norma sterilizzare gli esemplari di entrambi i sessi: se ne migliora l'umore e il comportamento, fortemente condizionati dagli ormoni sessuali e si previene l'insorgenza dei tumori dell'utero nella femmina. Ancora, in presenza di coppie, vista la proverbiale prolificità del coniglio (la femmina è in grado di dare alla luce anche sessanta cuccioli all'anno) con la sterilizzazione si evitano stress per la femmina e la difficoltà di sistemare adeguatamente i piccoli. Sarà ovviamente cura del proprietario rendere sicuro l'ambiente in cui vive il coniglio, allontanando o mettendo in sicurezza tutti quegli elementi che potrebbero nuocere all'animale. Lo scheletro del coniglio è molto fragile (maggiormente quello del coniglio nana) per questo è bene evitare di metterlo sopra ad un tavolo, o prenderlo in braccio e, sopratutto, lasciarlo cadere; anche per questo motivo non è adatto ai bambini piccoli. Verifichiamo il peso dell'animale almeno ogni dieci giorni-due settimane per accertare variazioni improvvise e ingiustificate, in un senso o nell'altro, e notare qualsiasi comportamento diverso dal consueto; nel caso non esitare a contattare il medico veterinario (che deve essere esperto in conigli) per avere almeno un'indicazione di massima. Il coniglio è molto meticoloso in tema di pulizia personale e provvede da sè alle proprie necessità; potrete comunque aiutarlo nella cura del pelo, soprattutto se si tratta di un esemplare a pelo lungo, con qualche spazzolata che aiuterà a rimuovere il pelo morto prima che l'animale lo possa ingerire: ricordiamo che il coniglio è incapace di vomitare e tutto ciò che viene ingerito, oltre al cibo, può solo proseguire nell'intestino che può quindi ostruirsi facilmente. Il coniglio e gli altri. Il coniglio è un animale intelligente, sensibile e socievole. E' importante che abbia stimoli e compagnia, preferibilmente quella dei suoi simili. Se abbiamo un coniglio single, cerchiamo di dargli la compagnia di un suo simile, preferibilmente adottato. Se invece dobbiamo ancora fare in grande passo, prendiamo in considerazione l'adozione di una coppia adulta già "sperimentata"; qualcuno ha detto che due conigli che si vogliono bene sono uno spettacolo in grado di sciogliere i ghiacci perenni! Per quanto riguarda altri animali, il coniglio (se sterilizzato) convive bene con la cavia, con la quale può talvolta stabilire un rapporto di amicizia, mentre è assolutamente sconsigliabile l'interazione con il criceto, che difenderà aggressivamente quello che considera il suo territorio. Il coniglio può offrire la propria amicizia anche a cani e gatti, che se bene educati possono convivere con lui; il cane però, per quanto mansueto, non dovrà mai essere lasciato solo in presenza del coniglio. Assolutamente incompatibile invece è il furetto, predatore naturale del coniglio; anche il solo odore del furetto può rappresentare un forte elemento di stress per il nostro piccolo amico. Per chi desidera saperne di più: sito consigliato: Associazione Animali Esotici (AAE), www.aaeweb.net lettura consigliata: M. Avanzi. Voglio un coniglio. Gruppo Editoriale Castel Negrino, 2007. Chi desiderasse una versione stampabile e illustrata può scaricare l'allegato pdf. Il_coniglio.pdf
  8. La piccola scheda che trovate è stata realizzata in collaborazione con alcune amiche del sito Amicacavia. Sono gradite osservazioni sull'elenco o segnalazione di qualcosa che non è stato incluso. Per quanto riguarda i farmaci: alcuni sono ottenibili solo presentando ricetta medica, quindi fateveli prescrivere dal veterinario (o dal vostro medico) quando ne avrete occasione. Da tenere in caso di problemi di sera o notte o nel fine settimana e festivi, quando è più difficile trovare la farmacia aperta e, ribadisco, da usare solo ed esclusivamente su consiglio, almeno telefonico, del medico veterinario esperto.
  9. E' pronto il vostro soccorso? Gli indispensabili dalla A alla ... - Aerosol, l'apparecchietto apposito; - Bende e tamponi, possibilmente già adattati su misura per l'uso cavioso; - Borsina in gomma per l'acqua calda o fredda; - Cebion in gocce o simili, per supplementare l'apporto di vitamina C; - Critical Care; - Cubetti di ghiaccio sempre pronti nel freezer; - Disinfettante: acqua ossigenata, betadine, clorexiderm, eccetera; - Emostatico e cicatrizzante, tra i prodotti in libera vendita o, se già presenti in casa, Tranex o Ugurol con cui imbibire delle garzine. Ottime anche garzine imbevute di acqua e calendula; - Fiale di soluzione fisiologica per irrigare gli occhietti (consiglio quelle in plastica); - Forbicine o tronchesini, per tagliare unghiette e rimuovere pelo o crosticine; - Gatorade o bevande saline in genere da somministrare in caso di shock, trauma o colpo di calore; - Leniderm o un prodotto simile per favorire la pulizia del pelo e della cute; - Lente di ingrandimento per esaminare pelo e cute; - Omogeneizzati, qualche confezione di frutta o verdura (senza patate o cipolle) se non si ha il critical care; - Pinzette per rimuovere spine o frammenti; - Pomata alla calendula e/o aloe come antinfiammatorio locale naturale; - Scatola o cassettina da imbottire con panni morbidi, in cui adagiare il porcellino in caso di traumi, shock o fratture, per impedire che muovendosi intorno possa aggravare le sue condizioni; - Siringhe da 5 e 10 mL per somministrare alimenti semisolidi quali frullati e Critical Care; - Siringhine da 1 mL da usare come dosatori e contagocce e per somministrare acqua, acqua e zucchero, farmaci, e per eventuali terapie s.c. a domicilio; - Termometro, meglio a distanza a infrarosso; - Torcia elettrica, piccolina, per esaminare più agevolmente, bocca, nasino, occhi e orecchiette. E alcuni farmaci, da somministrare SOLO ED ESCLUSIVAMENTE dopo prescrizione del medico veterinario e nella posologia prescritta: Baytril, antibiotico a largo spettro; Betotal Plus sciroppo, per rinforzare la cavia che non mangia o è debole; Florentero o Carobin Pet o Enterogermina (il primo è per uso veterinario) in caso di dissenteria; Metacam, come antidolorifico e antinfiammatorio; Motilex o Plasil, per favorire la motilità intestinale se si sospetta un blocco.
  10. paolo

    Valex

    Ben ritrovata ValeX, carezzine a Zoe! p.s.: e complimenti per il peso! Fa il paio con il mio Nerone... :D
  11. paolo

    Elisa

    Ciao Elisa, benvenuta anche in forum! Tante carezzine a Gizmo.
  12. Un benvenuto a te e a tutta la tua tribù pelosa!
  13. Io credo che per avere effetti evidenti sia necessario ripetere pi� volte l'assaggio, o mangiarne in ogni modo quantit� significative. Cerchiamo comunque di tenere sempre le piante al di fuori della portata dei porcelli.
  14. Ciao Camillina, benvenuta! Aspettiamo comunque un tuo post nell'area "Presentazione".
  15. Il piccolo Puffy... una della mascotte del forum, uno dei mitici concorrenti del Grande Porcello! Che dolore questa notizia. :'( Un abbraccio a te e pensieri di luce per Puffy.
  16. Un grazie anche a Kia per la bella e ricca scheda sui pappagallini! Un mondo interessantissimo sul quale conoscevo solo qualche luogo comune e, mi rendo conto ora, errato!
  17. Sar? ?uccesso un po' a tutti noi di notare qualche situazione di maltrattamento di animali, magari in un negozio, che ci ha fatto desiderare di intervenire in qualche modo: ma come comportarsi? A chi rivolgersi? Chi ? ?reposto ad intervenire? Un paio di mesi fa sono stato contattato dalle nostre Vale BG e Gaety, le quali chiedevano la mia collaborazione per la realizzazione di un documento che potesse costituire una guida semplice, ma completa, su come comportarsi di fronte a queste spiacevoli situazioni. Abbiamo iniziato a realizzare un file che ci ? ?embrato subito piuttosto valido, con qualche carenza a proposito delle procedure da adottare. Abbiamo allora coinvolto anche Elisa, l'avvocato responsabile dell'Ufficio Legale di AAE, che gi? ?ollabora con noi in altre iniziative, e abbiamo realizzato il vademecum che vi sottoponiamo, anche in formato pdf. Un ringraziamento quindi, in rigoroso ordine alfabetico, a Elisa, Gaety e Vale BG, e un pochino anche al sottoscritto.
  18. 1. Riferimenti legislativi. La legislazione nazionale (D.L. 31 luglio 2004, n.189) ha introdotto nel Codice Penale italiano i reati di seguito descritti e prevede sanzioni per "Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale (art.544 bis)"; per "Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche... chiunque... li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi (art.544 ter)"; per "Chiunque organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali (art.544 quater); e per "Chiunque promuove, organizza o dirige combattimenti o competizioni non autorizzate tra animali che possono metterne in pericolo l'integrità fisica (art.544 quinquies)". Il testo integrale è consultabile al seguente link: http://www.camera.it/parlam/leggi/04189l.htm Dove presenti è opportuno fare anche riferimento alle normative locali (regionali, provinciali, comunali) in tema di tutela degli animali, in base alle quali si possono configurare degli illeciti amministrativi. Per avere un'idea più completa delle normative in ambito locale suggeriamo di iniziare la ricerca a livello regionale (ad esempio: sito regione Liguria), per poi vedere a livello provinciale (sito provincia di Genova) e quindi a livello comunale (sito comune di Genova). In presenza di un regolamento di tutela degli animali regionale, provinciale o comunale è probabile esista un organo di vigilanza al quale rivolgersi; ricordiamo anche che molti Comuni hanno allestito un Ufficio Diritti degli Animali al quale rivolgersi per informazioni sulle leggi, richieste d'aiuto, suggerimenti, segnalazione di maltrattamento, smarrimento e abbandono. 2. Verificare il maltrattamento. Occorre un certo criticismo nel valutare le singole situazioni. Una gabbia piccola o eccessivamente affollata, magari situata in ambiente rumoroso o con possibilità di toccare gli animali, un'alimentazione inadeguata, la promiscuità fra i sessi con possibilità di riproduzione incontrollata, la vendita di cuccioli ancora in età da svezzamento, eccetera... Tutte situazioni di stress secondo i nostri standard, ma che non possono essere considerate situazioni di maltrattamento dalla legislazione nazionale, a meno che non siano esageratamente accentuate e tali da recare un evidente danno all'animale. La forma di maltrattamento in questione potrebbe comunque essere prevista nella legislazione a livello locale (regione, provincia, comune) e in tal caso viene a costituire un illecito amministrativo, che si applica solamente nel caso degli animali d'affezione. Poniamo l'esempio di un animale esposto in vendita in una vetrina in pieno sole: per la legge nazionale non è reato a meno che non stia evidentemente soffrendo, ma potrebbe esistere un regolamento comunale che vieta di esporre gli animali in vetrina, e allora si configura un illecito che prevede una multa, oltre alla rimozione della situazione ed eventualmente al sequestro dell'animale. Ricordiamo anche di porre attenzione all'eventuale all'utilizzo improprio di animali in sagre, fiere e manifestazioni varie. 3. Documentare il maltrattamento. Se è possibile, cercare di documentare la situazione di maltrattamento, magari con l'utilizzo della fotocamera del telefonino, evitando in ogni caso di riprendere ostentatamente. In Italia è attualmente in vigore il D.L. 30 giugno 2003, n.196, "Codice in materia di protezione dei dati personali", che tra l'altro afferma: "Si possono scattare foto e fare video con i cellulari che lo permettono, se le immagini catturate sono per uso personale" e "Se i video o le foto catturate col cellulare sono destinati a più persone o su siti, bisogna chiedere l'autorizzazione", quindi foto e filmati non possono essere pubblicati su internet Le immagini esplicative disponibili potrebbe però essere consegnate alle sole forze dell'ordine a scopo di documentazione e per accelerare l'intervento delle autorità preposte. 4. Segnalare il maltrattamento. Per non rendere vano, o peggio controproducente, il vostro intervento occorre seguire alcuni accorgimenti. Se la situazione da segnalare è particolarmente grave e tale da potersi configurare un'ipotesi di reato ai sensi della legge nazionale 189-2004, occorre rivolgersi alle forze dell'ordine per chiedere un intervento di sequestro immediato. La legge citata stabilisce che la prevenzione e il contrasto dei reati in oggetto siano a carico della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia Municipale e Provinciale nonchè, per quanto riguarda gli animali d'affezione, delle guardie delle Associazioni protezionistiche e zoofile riconosciute. In pratica sarebbe meglio rivolgersi prima alle Associazioni locali, il cui intervento presso le autorità preposte potrebbe essere più efficace. C'è ovviamente la possibilità per il cittadino di rivolgere un esposto alla Procura della Repubblica competente; considerate che nel caso sarete chiamati a testimoniare presso i Carabinieri o la Polizia di Stato prima e in tribunale poi. Inoltre, potrebbe accadere che ciò che per il nostro sentire è palesemente reato non lo sia ai sensi di legge, venendo così ad intasare inutilmente i tribunali e ad ottenere paradossalmente l'effetto di rendere a priori poco credibili altre segnalazioni. Nei casi non contemplati dalla legge 189-2004, o dove non fossimo in grado di giudicare correttamente la gravità della situazione, ma in presenza di una normativa locale a tutela dei diritti degli animali, ci si deve rivolgere alla Polizia Municipale e alla A.S.L. competente per territorio anche semplicemente inviando un fax nel quale si illustra dettagliatamente la situazione osservata. E' comunque sempre utile e opportuno rivolgersi anche alle Associazioni presenti sul territorio. A solo titolo di esempio segnaliamo l'Associazione Animali Esotici (AAE), l'Ente Protezione Animali (ENPA), la Lega Anti Vivisezione (LAV), l'Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA), il World Wildlife Fund (WWF). 5. Seguire l'evoluzione dell'intervento. Al fine di porre rimedio alla situazione segnalata e per evitare la ripetizione del fatto, è consigliabile verificare che la situazione segnalata sia stata rimossa o provvedere a sollecitare gli enti che sono stati contattati. Nel momento stesso in cui effettua la segnalazione è sempre opportuno formalizzare la richiesta di accesso agli atti, col duplice scopo di conoscere l'evoluzione del caso e di essere informati sull'eventuale attivazione di un procedimento penale (nel qual caso gli atti successivi diventano segreti); l'amministrazione che interviene deve rispondere nel termine di trenta giorni. Se questo non avviene occorre riformulare la richiesta e reiterarla almeno un'altra volta in caso di persistente silenzio. Se ancora la nostra richiesta non viene accolta siamo di fronte a omissione di atti d'ufficio. Se la magistratura istruisce un procedimento penale avvisiamo sempre le Associazioni: possiamo infatti costituirci parte civile, ma meglio ancora, costituiamoci parte civile con loro per ottenere maggiore attenzione e maggiore efficacia nei confronti del reato in oggetto. 6. Se avete dei dubbi. L'ufficio legale della Associazione Animali Esotici (AAE) è disponibile a titolo gratuito per chiarimenti e assistenza sull'argomento. Potete indirizzare il vostro quesito all'indirizzo di posta elettronica: "ufficio_legale@aaeconigli.it". Vademecum.pdf
  19. Grazie Franci anche per questa bella scheda! Personalmente non trovo niente di inquietante in queste creaturine, anzi: hanno anche loro dei dolcissimi musetti da piccolo roditore.
  20. Ciao Chiara, ben ritrovata. E a proposito delle malattie: non ho assolutamente dimenticato il discorso gi� iniziato, anche se in assenza del Forum l'ho dovuto lasciare indietro; ma appena ripresa la normale attivit� porter� avanti anche quello.
  21. Grande Franci, un'ottima scheda e delle simpaticissime immagini! Grazie davvero!
  22. Come complemento al presente argomento posto questa immagine radiografica di un calcolo in una cavia. Non ricordo la fonte dell'immagine, resto quindi a disposizione dell'autore per citare il credito o per la rimozione.
  23. paolo

    Daniela

    Ciao Daniela, benvenuta anche in Forum e un grande benvenuto anche al tuo trio porcelloso!
  24. Anche la nostra Sara-Gaety non riesce a visualizzare i post.
  25. Ciao Franci, io leggo bene. Potrebbe essere un problema temporaneo tuo?
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