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paolo

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Tutti i contenuti di paolo

  1. Molto interessante! Potrebbe essere un materiale adatto alle casette, visto che non può essere intaccato dalla pipì. Forse il lego non dovrebbe dare fastidio ai piedini, in fin dei conti anche il pellet di legno ha una sua pezzatura; piuttosto bisognerebbe essere sicuri che non sia rosicchiabile. Facci sapere e facci conoscere meglio la tua cavietta.
  2. paolo

    "minestra..."

    Ok Rufus! Sicuramente è commestibile per umani e porcellini!
  3. E' proprio un piccino in gamba!
  4. paolo

    "minestra..."

    L'hai già mangiata tutta o riesci a fare una foto? Potrebbero davvero essere cime di rapa o friarelli; prove a cercare cime di rapa su google immagini.
  5. Dai, dai, siamo curiosi anche noi "continentali".
  6. Leggo adesso in internet: "La vitamina c la compri in un negozio per enologia a 10 euro il kilo ..."
  7. Una cavia adulta in salute dovrebbe assumere circa 70 mg di vitamina C al giorno, per kg di peso. Considera che una parte di vitamina la assorbono dalla verdura, anche se non mangiano peperone (fatti due conti col nostro calcolatore: ). Ci sono diversi altri preparati di vitamina C, alcuni si comprano anche nei pet-shop, altri li trovi on-line, devi però verificare i prezzi.
  8. paolo

    "Erbette"

    Però se piacciono, queste creature devono pur mangiare qualcosa.
  9. Dati per scontati i complimenti per la sistemazione, mi concentro anch'io sulle potenziali criticità, per migliorare ancora di più il tuo lavoro. La rampa: mi pare a sezione incurvata, quindi ha un po' di bordo e un po' di gradini, ma ho pur sempre l'impressione sia un po' "scivolosa". Non potresti ricoprirla con uno strato un po' più rugosetto? Il termosifone è adiacente a un angolo della gabbia. Forse era solo per esigenze fotografiche, diversamente la sposterei o regolerei comunque il termosifone al minimo.
  10. Come ti hanno detto, è possibile che in una situazione di stress fisiologico (gravidanza e parto, rispettivamente), unitamente a quello del cambio di residenza, insorgano dei litigi dovuti al nervosismo e all'istinto di avere sufficienti risorse alimentari. Ora dovrebbero andare a quietarsi, ma continua a tenerle separate finchè non ti pare che la situazione sia migliorata. Anche se hai gabbie piccole puoi farle uscire a sgranchirsi a turno. Puoi dare un po' di mandarino, ma insisti anche col peperone, magari di colore diverso (va bene giallo, rosso o verde , ma non acerbo) o tagliato diversamente. Ah... benvenuta!
  11. paolo

    "Erbette"

    Bietole o erbette; PLJ e Stella se le stanno sgranocchiando in questo momento, insieme ad altra verdura. Sono infatti presenti nel nostro database della verdura nella sezione Documentiamoci () anche se la foto nel database si riferisce alle "coste", che sono ancora diverse; devo cambiarla al più presto.
  12. Complimenti Franci! Da wikipedia: "Dal momento che molte specie sono dotate di un riflesso che chiude la membrana se l'occhio è stimolato (ad esempio se vi si soffia contro), essa è sfruttata in diversi esperimenti". In O.T. sempre da wikipedia: "Nell'uomo la plica semilunaris è considerata resto vestigiale della membrana nittitante".
  13. PLJ ha due anni e mezzo circa, quindi è piuttosto giovane, e il problema esiste da almeno sei mesi, ma anche di più. Nel suo caso la vet ha ipotizzato una causa traumatica.
  14. In realtà ecografia e ultrasonograia dovrebbero essere sinonimi, o quanto meno riferirsi a varianti metodologiche che sfruttano uno stesso principio di base.
  15. Santos J e coll. Morphometric analysis of fetal development of Cavia porcellus (Linnaeus, 1758) by ultrasonography. Pilot study. Theriogenology 2014; 81: 896-900. Il porcellino d'india o cavia è noto da tempo come animale da laboratorio; il primo uso sperimentale documentato risale a Lavoisier, nel 1790. Questo animale è stato ampiamente usato come modello sperimentale in numeose aree della biologia. Nonostante ciò, scarse sono le informazioni sullo sviluppo fetale di questa specie. Scopo del presente studio era di valutare la correlazione tra età gestazionale , sviluppo fetale e e misurazione morfometrica delle strutture fetali usando l'ultrasonografia in cavie gravide da 15 giorni di gestazione fino alla prossimità del parto. A tal fine vennero misurati una quantità di parametri e compilate delle tabelle, che vi risparmio. Alcuni di tali parametri si sono rivelati di particolare utilità nel predire l'età gestazionale del feto. Ho trovato interessanti le seguenti osservazioni: - l'embrione era identificabile nella cavità uterina dal giorno +15 di gestazione, come struttura iperecoica con pulsazione cardiaca; - il battito cardiaco embrionale era invece riconoscibile a 20 giorni di gestazione. Durante la gestazione la frequenza variava tra 147 e 259 battiti al minuto (mediana 213), mentre alla fine della gestazione, tra i giorni +59 e +65, i battiti al minuto erano 205; - una iniziale ossificazione del cranio si osservava al giorno +30; - il rene era inizialmente osservabile al giorno +35; - le prime immagini dell'intestino erano apprezzabili al giorno +45. Nello studio la prole nasceva dopo una gestazione media di 61,3 giorni. Tra i parametri considerati, la lunghezza dal vertice del cranio all'osso sacro (CRL) del feto cresceva costantemente e in perfetta correlazione con l'età gestazionale. Gli autori sottolineano che il riconoscimento della gravidanza nella cavia mediante ultrasonografia può essere effettuato precocemente (a partire dal quindicesimo giorno dopo l'accoppiamento) e facilmente, senza necessità di anestesia, con un'efficienza del 100%. Immagini ultrasonografiche. A. Si nota la placenta discoide (tra i cursori) B. embrione di cavia nel quale si riconosce la testa (tra i cursori) C. misura del ritmo cardiaco mediante ecodoppler D. embrione di cavia di 45 giorni con sezione longitudinale del rene (tra i cursori) Immagine tratta dall'articolo citato.
  16. Infuso di fieno, vedi anche: Se proprio non si riesce ad alimentarla puoi fare tentativi diluendo il critical care con succhi o spremute, ma stai comunque attenta perchè gli zuccheri in questo momento sono molto dannosi. Poi, il carbone servirebbe per sgonfiare un po' il pancino, i fermenti lattici per ripristinare la normale flora intestinale. Hai anche provato a fare pappette/frullati/polpettine con la sua verdura preferita?
  17. Quante volte abbiamo ribadito che non esistono cavie albine, ma solo himalayan molto chiare, che col passare del tempo possono mostrare delle piccole zone più colorate sul mantello...
  18. Ehm... te le ha prescritte la vet? Perchè io eviterei proprio. La frutta, o meglio gli zuccheri in essa contenuti, sono una classica causa di scombussolamento del pancino nella cavia. Considerato poi che hai scritto nell'altro topic che ha diarrea, sarei per i fermenti lattici.
  19. Credo che se il prolasso è di entità notevole sia comunque necessario procedere all'asportazione, diversamente bisognerebbe intervenire sulla causa che provoca il cherry eye, che può essere intrinseca alla ghiandola di Harder o dipendere dal bulbo oculare (infiammazione, infezione, trauma da radici dentali...). Certamente se c'è un notevole interessamento della ghiandola ci sarà una perdita di funzionalità. PLJ non sembra avere fastidio (ma sappiamo che l'occhio della cavia è poco reattivo agli stimoli dolorosi); nei primi tempi lo trattavo con antibiotico+ cortisone, ma visto che la cosa non sembra così grave ora mi limito a fargli dei cicli di acqua borica, toccando l'occhietto con cotton fioc imbevuto.
  20. Da parecchi mesi PLJ presenta un'estroflessione all'angolo nasale dell'occhietto. La vet mi aveva detto trattarsi probabilmente di un residuo della terza palpebra che per cause traumatiche si trova esposto. Usando un antibiotico o della semplice acqua borica la masserella diminuisce, per riprendere poi a crescere col tempo. Confesso che sull'argomento non sapevo nulla e la recente pubblicazione di un articolo sull'argomento mi ha interessato moltissimo e mi ha consentito di chiarirmi le idee.
  21. Hittmair KM e coll. Ultrasonography of the Harderian gland in the rabbit, guinea pig, and chinchilla. Veterinary Ophtalmology 2013 Jun. 6; 1-9 [Epub ahead of print]. La membrana nittitante è una terza palpebra trasparente che si trova in alcune specie animali e che può essere calata sopra l'occhio per proteggerlo e idratarlo mantenendo comunque la visibilità. Una vera e propria membrana nittitante è presente in diversi rettili e uccelli, mentre in molti mammiferi (inclusi la cavia e l'uomo) c'è solo un piccolo residuo vestigiale all'angolo dell'occhio. La ghiandola di Harder (la prima descrizione si deve allo svizzero Jacob Harder, nel 1694) si trova nell'orbita dell'occhio di quei mammiferi che possiedono una membrana nittitante o un suo residuo. E' una sorta di accessorio della ghiandola lacrimale che secerne un fluido che facilita il movimento della membrana nittitante. Inoltre, la ghiandola funziona come fotorecettore, sito di risposta immunitaria e di termoregolazione, fonte di feromoni e di fattori di crescita. La ghiandola viene trattenuta all'interno da un piccolo legamento che a volte si spezza lasciando fuoriuscire la ghiandola; con gli agenti esterni questa si infiamma, gonfiandosi (si vede una “pallina” rossa uscire dall'angolo nasale dell'occhio; “cherry eye”). Il problema, che è ben evidente nel cane, che possiede la membrana nittitante, si risolve chirurgicamente con l'asportazione o il riposizionamento. Con l'asportazione il veterinario asporterà integralmente la ghiandola, con il riposizionamento costuirà una tasca all'interno dell'occhio nella quale riposizionarla; accade però che la ghiandola possa fuoriuscire dal riposizionamento. Nel porcellino d'india la ghiandola è grande e occupa una parte considerevole dello spazio retrobulbare, addossata alla parte posteriore del globo. La ghiandola è rotonda, con i margini lisci, biancastra, ma leggerente rosata. Il suo volume è metà – due terzi del volume del globo oculare. L'esoftalmo (bulbo oculare che sporge oltre le palpebre) nel porcellino d'india è spesso causato da ascessi retrobulbari o radici dentali allungate; l'infiammazione dell'area retrobulobare può causare l'ingrossamento della ghiandola di harder, che può anche arrivare a prolassare. L'ingrossamento della ghiandola può anche essere dovuto all'ostruzione dei dotti escretori causata dall'infiammazione. L'ultrasonografia è un valido strumento diagnostico per immagini della ghiandola di Harder nel coniglio, nel porcellino d'india e nel cincillà. cherry eye in cavia (da: the guineapigforum.co.uk) ghiandola di Harder in un coniglio sano (da: vein.ne.jp) ghiandola di Harder nel porcellino d'india. a. immagine agli ultrasuoni dell'orbita di un porcellino sano; b. occhio e ghiandola. EB: bulbo oculare, HG: ghiandola di Harder (dall'articolo citato) ghiandola di Harder prolassata in cavia. Abbreviazioni e fonte come precedente.
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