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paolo

Occorre essere vegetariani?

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Io prendo integratori di vit B perchè non riesco ad assumerne in giusta quantità, e se lo facessi (mangiando carne regolarmente) non mi basterebbe comunque, inoltre faccio anche cicli di acido folico, ferro e vit. C, e la mia anemia è megaloblastica, e con la dieta vegana non si assume comunque una giusta quantità di vit. B12 che è presente in grandi quantità nelle proteine animali (carne, ma anche formaggi, pesce, latte, uova), e in minori quantità in alcuni vegetali.

La mia è un'anemia congenita, e probabilmente l'assumere carne mi aiuterebbe ma non risolverebbe, e comunque ripeto io la carne non la mangio quasi per niente, ma non condanno chi lo fa.

Tempi addietro l'uomo si è adattato a mangiare tutto, adesso per ritornare vegano dovrebbe riadattarsi, e le conseguenze sulla sua salute si vedrebbero, perchè altrimenti nessuno direbbe che non è possibile essere vegani e stare bene di salute.

Anche la carne fa male, è vero, ma in quantità eccessive, tutto fa male se esagerato, fa male mangiare troppa carne (colesterolo, problemi di pressione, ecc) ma fa male anche non mangiare del tutto proteine animali, e se da adesso tutti quanti diventassimo vegani di sicuro non pensare che staremmo bene in salute ed in forma smagliante.

Non a caso tutti gli studi concordano nel dire che la dieta migliore è quella mediterranea, bilanciata e che non esclude niente, ma senza esagerazione.

Io credo che non si debba per valorizzare la scelta di essere vegani o vegetariani dire a tutti costi che è la vita migliore, e che vivendo così si sta bene, mangiando la carne no, perchè non è vero.

Mangiare carne o meno è questione soltanto di gusti, e a volte anche di coscienza, ma io per prima che non ne mangio quasi non voglio e non posso entrare nel merito di chi ha fatto una scelta diversa dalla mia, perchè sul non mangiare carne a mio avviso non si può farne una questione etica, non stiamo parlando di condannare gli allevamenti o i venditori per le violenze sugli animali, stiamo parlando di scegliere se nutirsi in un modo oppure no

Come detto da nik nessuno di noi fa caso se ogni prodotto che compra è stato frutto di condizioni terribili di chi lo fa, perchè è normale che nel 90% dei casi non lo sapremo mai, e perchè noi stiamo solo consumando qualcosa.

Non credo che sia giusto fare un dibattito etico su una scelta di questo tipo, tutto quà, rispetto le scelte altrui anche se non le condivido, senza rancore ;)

no,ci mancherebbe!:)

io però penso che l'etica abbracci anche una questione come questa,perchè non si tratta di andare a mangiare un animale già morto o andare a cacciare un animale che ha vissuto libero la sua vita,ma di allevare in maniera esagerata,in condizioni terribili,tantissimi animali solo per il gusto di mangiarli.e ognuno di noi consuma così tanta carne che la richiesta aumenta,e gli spazi si fanno più ristretti,e le risorse del nostro pianeta se ne vanno insieme alla nostra ingordigia.

io credo poi che tutti quelli che dicono che i vegani stanno male è perchè l'hanno sentito dal vicino dell'amico della zia dell'amica del collega. i media,la pubblicità,la tradizione,la cultura tutto insieme creano un'idea che è difficile da sradicare. e alle multinazionali,agli allevatori,ai macellai fa comodo che questo avvenga perchè ne traggono profitto.c'è ancora chi pensa che se sono vegetariana devo per forze essere anemica,e che le proteine sono presenti solo nei cibi animali!c'è poi chi tempo fa mi ha predetto una morte per insufficienza di nutrienti,che fortunatamente non si è ancora verificata!XD

ecco perchè mi fido e mi baso solo su ricerche scientifiche e cerco di informarmi il più possibile in questo senso wink.gif

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Ho appena finito di dirvi "bravi!", non vorrei che la discussione diventasse contrapposizione di stili di vita, ma restasse condivisione di esperienze e di documentazione.

A quest'ultimo proposito consentitemi un'annotazione sulle "necessità" dell'umano in termini di alimentazione.

E' vero che l'uomo è onnivoro e ha a quindi disposizione molte più fonti, per es: di vitamine e di oligoelementi, quindi non sarebbe costretto a privilegiare la carne a scapito dei vegetali.

Il punto sta nella biodisponibilità dei nutrienti.

Un esempio banalissimo è quello del ferro, presente nella carne, ma ben rappresentato anche nei vegetali; un pasticcio d'ortica equivale quasi ad una bistecca.

Il problema è che il ferro nei vegetali è bivalente (Fe2+), mentre per essere parte efficace dell'emoglobina e di numerosi enzimi deve essere trivalente (Fe3+), come si trova nella carne (che ci "assomiglia", in un certo senso).

Ecco allora che il vegetariano dovrà integrare con supplementi (e i prodotti allo scopo possono avere problemi di tollerabilità) se vuole evitare l'insorgenza dell'eritropoiesi in carenza di ferro (che determinerà l'anemia sideropenica).

Conosco diverse persone vegetariane che con l'integrazione riescono a tenere sotto controllo il problema; l'importante è essere convinti, consapevoli e documentati, per vivere la propria scelta etica senza o con un minimo di problemi.

Ah... il rovescio della medaglia per il "carnivoro" (mi riferisco comunque agli eccessi) è ben noto, in termini di predisposizione alla trombosi, all'infarto, all'aterosclerosi, ai tumori...

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Ho appena finito di dirvi "bravi!", non vorrei che la discussione diventasse contrapposizione di stili di vita, ma restasse condivisione di esperienze e di documentazione.

A quest'ultimo proposito consentitemi un'annotazione sulle "necessità" dell'umano in termini di alimentazione.

E' vero che l'uomo è onnivoro e ha a quindi disposizione molte più fonti, per es: di vitamine e di oligoelementi, quindi non sarebbe costretto a privilegiare la carne a scapito dei vegetali.

Il punto sta nella biodisponibilità dei nutrienti.

Un esempio banalissimo è quello del ferro, presente nella carne, ma ben rappresentato anche nei vegetali; un pasticcio d'ortica equivale quasi ad una bistecca.

Il problema è che il ferro nei vegetali è bivalente (Fe2+), mentre per essere parte efficace dell'emoglobina e di numerosi enzimi deve essere trivalente (Fe3+), come si trova nella carne (che ci "assomiglia", in un certo senso).

Ecco allora che il vegetariano dovrà integrare con supplementi (e i prodotti allo scopo possono avere problemi di tollerabilità) se vuole evitare l'insorgenza dell'eritropoiesi in carenza di ferro (che determinerà l'anemia sideropenica).

Conosco diverse persone vegetariane che con l'integrazione riescono a tenere sotto controllo il problema; l'importante è essere convinti, consapevoli e documentati, per vivere la propria scelta etica senza o con un minimo di problemi.

Ah... il rovescio della medaglia per il "carnivoro" (mi riferisco comunque agli eccessi) è ben noto, in termini di predisposizione alla trombosi, all'infarto, all'aterosclerosi, ai tumori...

urca urca, Paolo ci chiama a rapporto ||:):knuppel:

mi spiace se i miei interventi sono sembrati troppo polemici, era solo un voler dire la mia, grazie comunque per l'approfondimento ;)

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...

mi spiace se i miei interventi sono sembrati troppo polemici, era solo un voler dire la mia, grazie comunque per l'approfondimento ;)

Nessun nome sul taccuino :) , solo il desiderio di continuare a mantenersi tutti nei limiti della condivisione.

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Comunque il punto della discussione non è decidere se sia meglio essere vegetariani o no o se l'essere vegetariani sia più etico che non esserlo.

Il punto della discussione è.. ha senso negare l'adozione (leggasi mantenere in "orfanotrofio") di una cavia a qualcuno, come potrebbe essere uno di noi, che ha la preparazione e l'animo giusti per allevarla solo poichè a pranzo o cena oltre alla verdura si nutre anche di latticini, carne e pesce ?

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Io sono vegetariana da 14 anni ormai, non mangio nè carne di nessun genere nè pesce. Di recente sto cercando di eliminare anche i latticini ma non sono riuscita a farlo del tutto per ora :-( , detto questo non mi permetterei mai di giudicare una persona che al contrario di me se ne ciba, trovo sia un diritto di tutti decidere cosa mangiare senza essere per forza considerati in modo negativo. Ho un figlio e non l'ho mai nè obbligato, nè tantomeno "traviato" ad una dieta vegetariana perchè non lo ritengo giusto ed infatti ( beffardo il destino è quasi del tutto carnivoro!!!) Ovvio non gli cucinerei MAI e ripeto MAI cavallo, coniglio,oca,cervo etc...Poi c'è un'altra cosa molto importante da considerare: non tutti i fisici sono adatti ad una dieta vegetariana che in certi casi può diventare addirittura pericolosa quindi a parere mio è meglio andarci piano con certe decisioni drastiche, non ci si improvvisa vegetariani senza controlli e consigli da medici competenti..Certo, non tollero proprio i cacciatori,non chiedetemi di non avere pregiudizi nei loro confronti perchè non ce la farò mai, soprattutto considerando che alcuni lo fanno solo per sport o divertimento e questo è abominevole :angry: !!!!!!

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Comunque il punto della discussione non è decidere se sia meglio essere vegetariani o no o se l'essere vegetariani sia più etico che non esserlo.

Il punto della discussione è.. ha senso negare l'adozione (leggasi mantenere in "orfanotrofio") di una cavia a qualcuno, come potrebbe essere uno di noi, che ha la preparazione e l'animo giusti per allevarla solo poichè a pranzo o cena oltre alla verdura si nutre anche di latticini, carne e pesce ?

No, non lo trovo giusto! Sono solo pregiudizi assurdi! Tra l'altro chi ci perde sono proprio le nostre amate caviette sì, perchè una persona se non può addottare finisce per comprare (giustamente), ma la cavietta che avrebbe adottato e sicuramente amato resta sola... Poi essendoci più "carnivori" che vegetariani,le probabilità per quelle caviette che non aspettano altro che trovare una persona che le ami davvero, si dimezzano notevolmente :undecided: .....Mentre quella cavietta se avesse potuto scegliere si sarebbe fatta addottare ed amare anche da una persona che mangia carne :love: Bisognerebbe pensare al loro bene prima di tutto :afro:

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paolo,la cosa della biodisponibilità la sapevo,solo che ora non mi ricordo tutta la faccenda e non ho tempo di cercarla,comunque mi informerò!:)

a parte questo,io non ho mai sentito che un vegetariano o vegano abbia bisogno di integratori,ECCETTO la b12,e infatti i vegani dovrebbero prenderla(per questo mi informerò sul discorso ferro,perchè non mi torna qualcosa,io non prendo integratori e le mie analisi sono sempre perfette e sono quasi vegana...)

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per questo mi informerò sul discorso ferro,perchè non mi torna qualcosa,io non prendo integratori e le mie analisi sono sempre perfette e sono quasi vegana...)

Non posso che essere felice per te: la tua scelta di vita non ti penalizza :)

Ricorda che non tutti siamo uguali e che in determinati momenti si potrebbe essere più vulnerabili. :azn:

In tanti anni in ematologia ho visto troppe signore in gravidanza alle prese con la carenza di ferro, non necessariamente vegetariane.

Vorrei insistere per riportare il dibattito dalla contrapposizione tra stili di vita alla riflessione sulla coerenza tra possedere animali d'affezione, nel nostro caso i porcellini d'india, e l'alimentazione.

Sicuramente l'adesione ad uno stile di vita vegetariano o vegano è una scelta totale, definitiva e coraggiosa.

Non sempre è una via perseguibile anche per peculiari necessità fisiologiche (come abbiamo sentito testimoniare) o per la difficoltà ad abbandonare certe abitudini.

Certo, chi tra noi è ancora "carnivoro" auspica che gli animali in allevamento possano godere di condizioni più rispettose, si tende comunque ad escludere almeno certe carni, se ne riduce il consumo a favore di altri alimenti, si è più sensibili verso queste problematiche e si fa diffusione di idee, come stiamo facendo in questa nostra comunità.

E' già qualcosa; vincere l'inerzia di masse indifferenti è opera titanica, ma dobbiamo sempre ricordare che se anche uno su dieci raggiunge una consapevolezza, potrà a sua volta diffondere un messaggio ad altri dieci, tra i quali magari uno a sua volta...

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Ho appena finito di dirvi "bravi!", non vorrei che la discussione diventasse contrapposizione di stili di vita, ma restasse condivisione di esperienze e di documentazione.

A quest'ultimo proposito consentitemi un'annotazione sulle "necessità" dell'umano in termini di alimentazione.

E' vero che l'uomo è onnivoro e ha a quindi disposizione molte più fonti, per es: di vitamine e di oligoelementi, quindi non sarebbe costretto a privilegiare la carne a scapito dei vegetali.

Il punto sta nella biodisponibilità dei nutrienti.

Un esempio banalissimo è quello del ferro, presente nella carne, ma ben rappresentato anche nei vegetali; un pasticcio d'ortica equivale quasi ad una bistecca.

Il problema è che il ferro nei vegetali è bivalente (Fe2+), mentre per essere parte efficace dell'emoglobina e di numerosi enzimi deve essere trivalente (Fe3+), come si trova nella carne (che ci "assomiglia", in un certo senso).

Ecco allora che il vegetariano dovrà integrare con supplementi (e i prodotti allo scopo possono avere problemi di tollerabilità) se vuole evitare l'insorgenza dell'eritropoiesi in carenza di ferro (che determinerà l'anemia sideropenica).

Conosco diverse persone vegetariane che con l'integrazione riescono a tenere sotto controllo il problema; l'importante è essere convinti, consapevoli e documentati, per vivere la propria scelta etica senza o con un minimo di problemi.

Ah... il rovescio della medaglia per il "carnivoro" (mi riferisco comunque agli eccessi) è ben noto, in termini di predisposizione alla trombosi, all'infarto, all'aterosclerosi, ai tumori...

Allora: devo ammettere che mi ero scordata di andare a cercarmi un po' di info,quindi appena ne ho avuto il tempo ho sfruttato l'occasione!;)

come dici te il problema non è la quantità di ferro presente nei vegetali(che si equivale e talvolta supera quello presente nella carne),ma la sua disponibilità,ossia se il ferro è presente in forma eme(nella carne il 40 %del ferro è in forma eme,il restante in non-eme),oppure non-eme(ferro non ematico, cioè non legato all'emoglobina in quanto non proveniente da alimenti carnei).

ebbene,nonostante alcuni accorgimenti che già mettevo in pratica(ma in maniera automatica e già quando mangiavo ancora carne!),ossia associare la vitamina c e non abbinare latticini,non mi ricordavo assolutamente che erano proprio per aumentarne la biodisponibilità!quindi per chi fosse interessato posto il breve articolo(così non vi annoia)che riguarda proprio l'assunzione di ferro,preso da

http://www.scienzavegetariana.it/

"Il ferro partecipa alla formazione dei globuli rossi ed all'integrità di cute e mucose. Questo minerale è presente in abbondanti quantità in tutti i legumi, nel cavolo, nei broccoli (e in generale in tutte le crucifere), nei cereali integrali e nella frutta secca.Il ferro contenuto nei vegetali, anche se maggiore in quantità assoluta, è in forma non-eme, che risulta maggiormente sensibile ai fattori che ne influenzano l'assorbimento rispetto al ferro in forma eme, contenuto nei cibi animali. In caso di riduzione dei livelli ematici di ferro però, l'organismo è in grado di aumentare l'assunzione di ferro non-eme in modo tale da compensare eventuali carenze [Hunt_2000].

L'assorbimento del ferro in forma non-eme è facilmente incrementabile dalla contemporanea assunzione di cibi ricchi in vitamina C (succo di limone ed agrumi in genere, peperoni, kiwi, broccoli, etc.) [Hallberg_1981].

Vino rosso, cioccolato, caffè e tè, invece, a causa del loro contenuto in tannini, riducono l'assimilabilità del ferro: è pertanto preferibile assumere questi alimenti lontano dai pasti. Anche i latticini possono ridurre considerevolmente (tra il 30% e il 50%) l'assimilazione del ferro vegetale, a causa del loro alto contenuto di calcio [Gleerup_1995].

Il principale inibitore dell'assorbimento di ferro nelle diete vegetariane sono i fitati. Dal momento che gli introiti di ferro aumentano parallelamente agli introiti di fitati, talora le conseguenze sullo stato del ferro sono inferiori a quanto stimato. Alcune pratiche di preparazione degli alimenti, come ad esempio mettere a mollo e far germogliare i legumi, i cereali ed i semi, e la lievitazione del pane, sono in grado di idrolizzare i fitati; alcune tecniche di fermentazione, come ad esempio quelle utilizzate per la produzione dei cibi a base di soia, come il miso ed il tempeh, migliorano l'assorbimento del ferro [AdA_2003]."

spero che non la prendiate come studi "di parte" perchè il sito è filovegetariano,ho trovato le stesse informazioni anche su wikipedia e su altri siti,basta cercare in rete!

:)

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spero che non la prendiate come studi "di parte" perchè il sito è filovegetariano,ho trovato le stesse informazioni anche su wikipedia e su altri siti,basta cercare in rete!

:)

Cercando in rete si trova tutto e il contrario di tutto. Comunque la scelta di essere più o meno vegetariani dipende da molti fattori e non solo dalla possibilità o meno di attuarla.

Ci sarebbero talmente tante cose da dire che ci vorrebbe un forum appositamente per discuterne e, nonostante se ne parli da tantissimo tempo, ancora non è stata trovata una "risposta" che metta tutti daccordo.

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Cercando in rete si trova tutto e il contrario di tutto. Comunque la scelta di essere più o meno vegetariani dipende da molti fattori e non solo dalla possibilità o meno di attuarla.

Ci sarebbero talmente tante cose da dire che ci vorrebbe un forum appositamente per discuterne e, nonostante se ne parli da tantissimo tempo, ancora non è stata trovata una "risposta" che metta tutti daccordo.

certo,e infatti mi fido solamente di testi che riportano nelle note il nome del ricercatore che ha fatto lo studio,o il libro,ecc..

e certo anche che questa scelta dipende da molti fattori,però personalmente io sono diventata vegetariana nel momento stesso in cui ho capito che era possibile,prima il mio ragionamento era:"poveri animali,però io senza carne starei male,quindi a malincuore li mangio lo stesso".capisci bene che cambiando il presupposto del "senza carne starei male",che mi hanno sempre inculcato fin da piccola sulla base di credenze senza base scientifica,mi si è aperto un mondo e il giorno stesso ho deciso di provare questa dieta,che porto avanti da tre anni.

per questo batto su questo punto,poi ho pure conosciuto persone che sono state spinte da altri motivi,per esempio ecologisti,dato che gli allevamenti sono la causa primaria di inquinamento,però mi preme soprattutto far capire alle persone che se uno è vegetariano non deve essere un anoressico anemico e atassico!poi ognuno fa le sue scelte,basta che sia consapevole delle alternative e dei rischi e benefici(mia nonna proprio l'altro giorno mi ha chiesto cosa avessi contro il latte di vacca ed è rimasta sconvolta dal sapere che una vacca per produrre latte deve partorire,pensava lo facesse così..e mia nonna è una persona di cultura medio-alta,quindi fate un po' voi..),dato che le credenze popolari e i media spingono dove fa loro comodo!:)

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