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hellismorag

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  1. GRAZIE! In questo momento ogni sostegno è apprezzato e gradito, ve lo assicuro!
  2. INTRODUZIONE: Per insegnare bisogna comunicare. La comunicazione avviene come scambio di informazione fra due parti, e può avvenire solo nel caso in cui il linguaggio adottato dalle due parti sia il medesimo. Dal momento che le capacità del porcellino sono notevoli, ma comunque limitate, è preferibile "risparmiarle" per l'apprendimento degli esercizi, piuttosto che utilizzarle per insegnargli il nostro linguaggio. Dobbiamo essere noi quindi ad apprendere come comunicare con lui, e i benefici di questo sforzo non si otterranno solo nell'agility, ma in generale in tutte le attività di interazione col nostro animale. I porcellini d'india possono imparare a riconoscere il suono di alcune delle nostre parole (i loro nomi, semplici comandi relativi agli esercizi, “no” ecc.) ma come tutti gli animali danno molta della loro attenzione alle componenti NON VERBALI della comunicazione, cioè GESTUALITA', TONO DELLA VOCE (alto o basso), INFLESSIONI DELLA VOCE (tenero, duro, ecc.). Quando ci accingiamo ad interagire con loro dobbiamo sempre mantenere un attento controllo di queste tre, alle volte in modo non banale. Se ci pensate, il nostro rapporto di dimensioni è davvero MOSTRUOSO dal loro punto di vista, e loro non interagiscono "con la nostra faccia" come fanno altri animali più grandi. Se sono a terra e noi siamo in piedi, coglieranno la "gestualità dei nostri piedi" più di quella delle mani. Passeggiare nervosamente in mezzo a loro, pur parlando con tono e inflessione rassicuranti, avrà un effetto meno efficiente che farlo stando fermi. Naturalmente, col tempo, i porcellini imparano ad essere sempre più coraggiosi, e a fidarsi di più dei padroni, ma ora stiamo cercando di mettere a fuoco delle regole generali e quindi i porcellini più intraprendenti ci perdoneranno la digressione. Per intraprendere le attività di addestramento consiglio quindi di ENTRARE NEL LORO SPAZIO, per esempio sedendo a gambe incrociate su un cuscino per terra (possibilmente con abiti non troppo delicati), all'interno di un'area a loro già familiare, eventualmente circoscritta per non distrarli troppo se eccessivamente ampia. Se i porcellini non passano il loro tempo liberi è consigliabile farli sfogare un po prima di richiedere la loro attenzione su di noi. Alcuni esercizi possono essere insegnati anche tenendoli all'interno della gabbia, ma rimane la necessità di stare "al loro livello", di controllare gestualità e voce, oltre a lavorare in un momento di calma (per intenderci NON subito dopo la distribuzione di cibo) e quando sono riposati (se osservate la preferenza di un'ora specifica per la loro siesta RISPETTATE IL LORO RIPOSO). Immanuel Birmelin (biologo comportamentale) dichiara nel suo libro "Porcellini d'India" che 20 minuti di esercizi di addestramento sono un lasso di tempo molto impegnativo per concentrare la loro attenzione. Concordo con lui. E' preferibile non superare questo tempo, soprattutto agli inizi, e ripetere piuttosto la pratica più volte al giorno anche se solo per pochi minuti piuttosto che insistere oltre la resistenza della loro disponibilità. Questo garantisce un successo maggiore, e più duraturo. Una volta che un esercizio è acquisito, va ripetuto saltuariamente anche se si inizia l'apprendimento di uno nuovo, per non perdere la memoria di quanto è già stato conquistato. Perchè ADDESTRARE? Perchè i porcellini d'india hanno un'indole giocosa e si stufano se privi di stimoli per troppo tempo. Perchè possiamo guadagnare una maggiore confidenza e stringere un più forte legame di amicizia. Perchè si possono abituare tramite il gioco al contatto e a tutti quei controlli di routine che li scombussolano un po', in modo tale da rendere per esempio il controllo delle unghie un attimo di divertimento. Perchè se li conosciamo meglio e li facciamo muovere spesso saranno più sani, e ci accorgeremo prima se qualcosa della loro salute "non va". Perchè li amiamo: giochiamo INSIEME a loro e non CON loro. Per l'addestramento servirà una provvista di bocconi preferiti (in alcuni casi specificherò esercizio per esercizio qual è il più consigliato a mio parere). Birmelin sostiene che un porcellino sta più concentrato da solo, e che in compagnia si distrae più facilmente. Vero. Ma personalmente ho riscontrato che se i porcellini entrano in competizione per il boccone sono meno restii a "lasciarsi andare", e che persino i più timidi si fanno furbi nel vedere i colleghi papparsi un gambo di sedano o un rametto di basilico. Quindi: vedete voi. Un porcellino che si annoia vi darà più attenzione, anche senza competizione per il cibo; se li addestrate prima del pasto saranno molto eccitati, e probabilmente per un buon boccone faranno follie, ma tenderanno a sovraeccitarsi a vicenda, e in caso di convivenze difficili questo potrebbe essere controindicato. Io consiglio di insegnare l'esercizio nuovo con calma ed al singolo, e di riconfermarlo poi anche nei momenti di gruppo, così che quelli più bravi diano il buon esempio agli altri. Ci tengo però a sottolineare che le mie credenziali in questo campo sono semplicemente quelle di una padrona affezionata e curiosa che si è dedicata all'addestramento di 4 porcellini, non certo quelle di una esperta, perciò sentitevi liberi di commentare, correggere e modificare per vostro uso tutto quanto vi esporrò. Nel video qui sotto potete osservare che anche se i porcellini erano molto zelanti nell'esecuzione di diversi esercizi, erano piuttosto disordinati nell'esecuzione e nella confusione tendevano ad imitarsi a vicenda piuttosto che obbedire (questo perchè all'ora di colazione ciascuno di loro vuole aggiudicarsi il boccone migliore prima degli altri). Troppo eccitati, vero? : )
  3. Ciao, per la tabella non posso aiutarti, però ho trovato su Internet Archive una serie di manuali scaricabili gratuitamente in pdf e d altri formati sull'allevamento della cavia. Sono dei primi del novecento, sono liberi da copyright e naturalmente sono pieni di errori (rispetto a queelo che ora sappiamo essere il corretto allevamento di questi animali) ma ho pensato ti otesse far comodo vedere che c'erano al limite per contestarli. Ti mando il link http://www.archive.org/search.php?query=guinea%20pig%20AND%20mediatype%3Atexts e http://www.archive.org/search.php?query=cavy ciao e scusa se invece non ti interessano (sono in tesi anch'io, in bocca al lupo - anzi - alla caviotta!)
  4. ^________________^ grazie! Siete troppo carini! Ora devo trovare un ruolo anche per Bianca e Steve, esclusi dal casting per mancanza del Fisique du Role (cioè unghie corte). Magari organizziamo il remake di un classico: "Via col fieno" o "7 Carote per 7 porcelli". Eheh! Ciao a tutti!
  5. LINK PER YOUTUBE (LEGGERE LE ISTRUZIONI PRIMA DI VEDERE IL VIDEO) Le porcelle sono: Tiffany (la mia intrepida bisbetica che quando sale sulla "vaschetta da unghie" diventa un angelo peloso) modella offertasi "volontaria" per il taglio delle unghie anteriori e Diddi (super dolcissima ma con un ditino storto dalla nascita davanti, quindi un po paurosa quando si arriva al dunque) in quelle posteriori. Le suddette attrici si scusano per il taglio (la padrona è una pessima parrucchiera che conosce solo il taglio a zuppiera) e per l'acconciatura "vero-spettinata". Comunque, ecco a voi i KATA DI UNGH-FU: 1 -trovate una scatola di qualsiasi materiale duro vogliate (anche cartoncino puchè rigido e spesso). La dimensione giusta è quella più adatta al porcello, senza troppi margini e appena fonda per contenerlo. ATTENZIONE: I PORCELLINI D'INDIA NON POSSONO RUOTARE L'ANCA ALL'ESTERNO, QUINDI LA LARGHEZZA DEVE ESSERE POCO PIù GRANDE DEL PORCELLINO STESSO. 2- prendete una copertina di pile ben nota al soggetto, o altra imbottitura SOFFICE. Riempiendo bene la scatola scoprirete che "il porcello non ci stà più". Se guardate il porcello da davanti quando è a terra, vedrete che è a pera rovesciata (tondo sopra,poi le zampine scendono sotto verso il centro). Quindi questa "scatola stretta" basta alla panzotta e alle zampine ma a poco altro. 3-Ponete il soggetto sull'imbottitura. Stando comodo ma con un bordo intorno sarà indotto a stare fermo (perchè non vede nessuna posizione più sicura di quella che ha già assunto). 4- Magari dopo qualche bocconcino di incoraggiamento, estraete piano una delle zampe posteriori ed appoggiatela sul bordo della scatola. L'animale si sente stabile e non viene strizzato, quindi si divincolerà poco o niente. Ripetete con l'altra zampa. RICORDO CHE LE FORBICI MIGLIORI SONO QUELLE A BECCO DI PAPPAGALLO APPOSTA PER QUESTI ANIMALI. Inoltre dal momento che con questo sistema posso tagliare le unghie anche una volta/settimana, non c'è bisogno di "andarci pesanti", anche 2mm di meno sull'unghia sono un successo. Non bisogna avere fretta: QUANTO tagliare NON PUò ESSERE DECISO A PRIORI, ma solo guardando il rosa nell'unghietta, che è irrorato di sangue e non deve essere sfiorato. 5-Premiare il porcello e ripiegare il lembo davanti nella scatola, in modo che il porcello ci appoggi le zampine. Se il lembo non basta si possono usare dei salami di carta arrotolata. Io li ho dimenticati! 6- Tagliare le unghiette anteriori - MENTRE SI LAVORA SULLE UNGHIE, ESISTE SOLO IL PORCELLO! Cioè fate attenzione al suo nervosismo e se è agitato dategli il tempo di calmarsi (1min basta di solito). Un porcello nervoso si divincola (e non è bello quando ci sono le forbici in giro). Concludo informando tutti che nessun animale o umano è stato maltrattato durante la registrazione del filmato. ENJOY THE UNGH_FU! Il sensei vi saluta!
  6. Ho visto le vostre foto nella galleria della 4a prova.... SONO MORTA DALLE RISATE! Non posso resistere.....
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