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Simo74

la storia vera di Simona e Piera!

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Ciao a tutti, come già ho evidenziato nella discussione "E' arrivata Piera!" oggi festeggiamo 2 anni dall'arrivo della Topastra a casa nostra.

Oltre a festeggiamenti, coccole, foto e vizi gastronimici, ho voluto dedicare un racconto legato alla nostra storia. Confrontandomi con Paolo ho pensato di condividerlo in Forum.

Un raggio di sole in un autunno buio.

Quello che racconto è una storia, ma non una storia inventata, una storia vera:

la storia mia e di…Piera!

L’estate è finita, l’aria è ancora calda e le belle giornate non hanno intenzione di lasciare spazio all’autunno ormai prossimo…però le giornate sono oscurate da Gianni che sta male e sembra proprio che questa volta rialzarsi sarà dura.

Spremo tutto il mio amore per lui di giorno e di notte sperando che qualche goccia possa ancora aiutarlo.

L’undici ottobre ci dobbiamo separare…il mio topone vola via. Il cielo è nuvolo, scuro…classico autunnale. Adagio la culla del suo ultimo sonno qui sulla terra, nella buca scavata in giardino. La copro e il cielo comincia a piangere assieme a me. Io so che lui è già altrove..in sogno, qualche tempo prima, avevo visto la sua piccola anima risplendere di una luce speciale e sapevo bene che ora era così il mio Gianni: mentre attraversava il Ponte dell’Arcobaleno diventava luce!

Mando un messaggio al veterinario avvisandolo che non ci presenteremo all’appuntamento per la terapia di flebine ricostituenti…appuntamento quotidiano nell’ultima settimana.

“Mi dispiace tanto!” mi dice con sincera tristezza.

Passano solo 2 giorni, ho pulito tutto ma non sono riuscita a mettere via nulla: la gabbia, il recinto e tutte le sue cose sono tutte al loro posto.

Mi arriva un messaggio, è il veterinario. Mi dice che c’è una cavietta che cerca casa, che è in stallo presso una ragazza. Mi manda una foto di questo batuffolo nero dall’occhio un po’ spaventato con su scritto “ è molto bella!”. Io la guardo e sorrido! La mostro a mio marito che subito ironizza dicendo: “ beh! Molto bella?! Discutibile!” e poi aggiunge: “ Non penserai di prenderla?!”…io non lo so. Dico che ci penso, proverò a girare l’annuncio in Forum…ma continuo a pensare a quella piccoletta di circa 5/6 mesi, recuperata da una situazione di disagio e passata già in mano a 2 volontari.

Chiamo il veterinario e chiedo altre notizie: mi lascia il numero della ragazza che la tiene in stallo, vive nell’altra città dove il veterinario presta servizio in un altro ambulatorio. Martina, così si chiama la ragazza, ha la piccola “Nerina” con sé da 15 giorni, le è stata affidata dall’associazione da cui ha adottato il suo coniglio: Arturo, con cui la cavietta trascorre parte del tempo.

Mi manda altre foto e mi dice che il veterinario le ha parlato di me.

Così decido che prenderò io la pelosetta, alla quale però decido anche di dare il nome di Piera.

“ Certo! Piera le sta benissimo!!Ahahah!” mi dice Martina.

Mi devo organizzare…così mi accordo col veterinario per andare a prendere Piera in ambulatorio il giorno 19 Ottobre, Martina ci fa da tramite affidando al dottore la Piera, lui la porterà con sé nell’ambulatorio della mia città ed io andrò lì a prenderla!

Il giorno 19 ottobre io devo recarmi in ospedale per una visita di controllo prenotata da tempo, appuntamento ore 12,30 circa: dico al dottore che appena finito passerò da lui.

L’attesa è sempre lunga, i piccoli ritardi si accumulano e diventano grandi ritardi…finalmente è il mio turno; radiografia e poi mi accomodo in sala d’attesa per aspettare l’esito. Vengo richiamata dopo poco: c’è bisogno di fare anche un’ecografia. Non so cosa pensare; l’ecografa mi accoglie e mentre mi fa accomodare e preparare mi dice che c’è un piccolo nodulino ben nascosto nel mio seno destro. Eccolo! Infatti è lì…12 mesi prima non c’era. Io credo di non aver respirato per tutto il tempo…ascoltavo guardando il monitor, quella minuscola cosa che poteva trasformarsi in un grosso problema.

Mi tranquillizzano e mi dicono che passeranno i referti all’oncologo il quale esprimerà la sua diagnosi. Mi chiedono se desidero aspettare o se fissare l’appuntamento per il giorno seguente.

Io, irritata e nervosa, rispondo che non posso più aspettare, dico che ho un altro appuntamento e che sto già facendo tardi: ho deciso che non volevo sentire altro, volevo solo andare a prendere la mia Piera. Il resto lo avrei rinviato al giorno seguente!

Con la testa piena di pensieri, mi dirigo all’ambulatorio: per fortuna niente attesa!

La Piera è in una gabbia, un po’ in disparte…il Veterinario me la prende, la tengo in braccio, le bacio la testolina e sento il suo pelo sotto il naso e tra le labbra. La annuso, la guardo: dal vero è ancora più bella che in foto! Buffissima col suo pelo a rosette!

Martina mi aveva fatto avere anche del fieno e del cibo pellettato, ma ho deciso di lasciarlo al veterinario, a casa avevo tutto pronto.

Ho messo Piera nel trasportino ed in auto l’ho legato nel sedile accanto al mio. L’ho guardata e le ho parlato per tutto il tempo del tragitto: “ Sai Piera, oggi è un giorno un po’ incasinato! Ho avuto una notizia non bella…non ho detto ad Alberto che ti avrei portata a casa e so che stasera si arrabbierà con me!...tu non farci caso! Pochi giorni fa il mio Gianni ci ha lasciati e forse per lui è ancora presto…mentre io credo che tu non sei arrivata per caso!Spero che starai bene con noi..io tra 10 giorni partirò per un viaggio organizzato da tempo, ma saranno pochi giorni, intanto tu e Alberto farete conoscenza!

Accidenti Piera! Sai questa cosa del nodulo non ci voleva! Ho talmente tante cose da fare in questo periodo! Ma non mi voglio mettere troppa ansia addosso…troveremo una soluzione, vero?”

Lascio che Piera si accomodi nella sua nuova gabbia, coi ripari, il cibo, tutto quanto penso possa servirle. La accarezzo ancora un po’ e poi scappo al lavoro.

Mi viene incontro mia madre e prima che mi chieda dell’esito della visita le mostro una foto della Piera e le dico: “ L’ho adottata! Alberto non sa niente!” Mia madre alza gli occhi al cielo e scuote la testa! Io sono piena di gioia perché la Piera ha già colmato un vuoto grande e ha scansato il peso della notizia meno buona che, mio malgrado, ho cercato di addolcire in ogni modo possibile, ma che ho dovuto dare, aggiungendo: “Anche di questo Alberto ancora non sa nulla.”

Arriva sera, non vedevo l’ora passasse in fretta il pomeriggio per tornare a casa a vedere come stava la pelosetta! Mi chiedevo se mio marito fosse già rientrato..

Arrivo a casa e io e Piera siamo ancora sole, di lì a poco anche Alberto rientra. Con un sorriso che mi arriva alle orecchie gli dico: “ Vai un po’ a vedere chi c’è di là?” indicando la cameretta in cui da sempre alloggio i topi. Lui cambia faccia e capendo il tutto inizia col farmi la paternale…

“ Hai sentito, Piera? Te l’avevo detto o no che si sarebbe arrabbiato?” La prendo in braccio, gliela porto a far vedere ma lui non ci da soddisfazione e preso da una stupida rabbia le dice anche che è brutta!

“ Non farci caso Pierina! E’ arrabbiato con me, tu sei bellissima. Vedrai che gli passerà.”

Inutile dire che mi ha tenuto il muso tutta sera e pure i giorni seguenti! Poi si arrabbia ancora di più quando gli riferisco dell’esito della visita…come fosse colpa mia pure quello!

Mi rendo conto che alla fine, quella più tranquilla, da quando sono andata a prendere la Piera, sono io, sono io che devo tranquillizzare gli altri: “Tranquilli, domani parlo col dottore e tutto sarà più chiaro”.

E’ stata una giornata intensa piena di emozioni contrastanti, provo a tenere con me solo le cose positive, passo forse 2 ore ad osservare la Piera che di tanto in tanto fa capolino col muso da sotto il suo riparo, sniffa l’aria e pare dirmi: “ Sei ancora qui? Non è che te ne vai a dormire così io mangio in pace?”

La saluto con una carezzina e le dico: “Oggi sei stato il mio raggio di sole! Grazie!”

La mattina seguente Piera già chiama a squarciagola reclamando il cibo!, vedo un sorriso sul volto di mio marito intento a far colazione…ci mancava da tempo: nell’ultimo periodo in cui Gianni mangiava poco e niente i pui, pui, di richiamo erano diventati ricordi lontani!

“ Buongiorno! Buongiorno Piera!” Le dico mentre mi avvicino per portarle la ciotolina piena di verdure, mentre lei come un razzo corre a nascondersi! Le dico : “ Pierina, avevo davvero bisogno di te per ripartire col sorriso!”

Devo scappare all’appuntamento col dottore, passo il tempo di attesa del mio turno con la corona del Rosario tra le mani, penso alla mia famiglia, al viaggio di volontariato che NON VOGLIO rinviare, alla Piera appena arrivata e mi vien solo da dire: “Pensaci Tu”.

Non ho voluto che nessuno mi accompagnasse, proprio come ero sola il giorno prima, così volevo affrontare la cosa anche quella mattina. Agli altri ho chiesto di essermi vicini in altro modo, sarebbe bastato a farmi sentire il loro abbraccio.

Il dottore mi dice ciò che era già risultato da radiografia ed ecografia: quel nodulino, lì, quasi nascosto. L’aspetto e la forma non destano particolare allarmismo : “ Certo, è da tenere sotto controllo!” Mi dice. “ Dobbiamo sperare che non cambi, che non cresca…farà controlli ogni 6 mesi per i prossimi 2 anni e nel frattempo capiremo se necessita un intervento, una terapia”.

Sono uscita dall’ospedale che mi pareva di volare, un po’ di regole da seguire, ma va bene così!

Mi affretto ad avvisare chi era in attesa di una risposta, anche se quasi tutti si sono mostrati più tranquilli, nascondevano sempre un velo di preoccupazione che mi sembrava davvero inutile.

I giorni successivi parto per il mio viaggio, lascio Piera e Alberto da soli, a conoscersi meglio!

Il mio raggio di sole ha continuato ad illuminare anche tutto l’inverno, la primavera e i mesi a seguire.

Anche i miei controlli procedono e il piccolo nodulo è sempre lì: tranquillo, fermo, seminascosto. Lo accetto come parte di me.

Passano 2 anni e al mio ultimo controllo semestrale ricevo anche un’altra buona notizia: dal centro medico mi dicono che valutando la situazione stabile e buona, ci vedremo di routine tra 12 mesi!!

Sono passati 2 anni da quando sei arrivata a casa nostra, Alberto ti prende ancora in giro per il tuo aspetto buffo, ma io so che le sei simpatica…e quando di nascosto da me, prima di andare al lavoro o prima di venire a letto, si ferma a salutarti accarezzandoti sul sederone, tu tradisci la cosa con un “Trrrr” di piacere che ti si sente dalla stanza accanto! Allora mi allungo e lo colgo mentre ha ancora la mano dentro la gabbia! E insieme sorridiamo!

Con Martina ci sentiamo spesso, le mando foto e notizie della Piera, lei mi aggiorna sul suo Arturo!

Grazie per illuminare i miei giorni ancor prima che apra le finestre!

Anche quando fuori il cielo è scuro e rende meno vivaci i colori di ciò che ci è attorno, anche quando sono reduce da una giornata completamente storta!

Buon Compleanno, nuvoletta nera, che dietro di te porti sempre il sole!

19 Ottobre 2018 Mamma Simo74

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Una bellissima condivisione!

Inutile dire che alla fine della lettura avevo gli occhi umidi. :)

Quali lezioni di vita possiamo ricavare dall'esperienza di Simona?

Che la prevenzione per noi, ma anche per i nostri piccoli amici, è sempre fondamentale. Direi che è addirittura un dovere quello di prendersi cura di noi stessi e di chi ci è caro, umano o piccolo amico che sia.

Quando abbiamo ancora il cuore oppresso per la perdita di uno dei nostri piccoli ci sembra quasi peccato ospitare in casa un altro amichetto. Ma ospitandolo non andremo a sostituire chi non c'è più, ma offriremo una nuova opportunità di vita a chi ha bisogno di una casa amorevole; e se questa opportunità avviene mediante l'adozione, sarà ancora più meritoria!

E chissà che l'aver deciso di adottare quella piccola nuvoletta scura non abbia portato in premio una diagnosi più benigna!

Grazie Simona e ancora tanti auguri per il vostro anniversario! :love:

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Una bellissima condivisione!.....

Grazie Simona e ancora tanti auguri per il vostro anniversario! :love:/>

Auguroni a voi per il vostro anniversiario 😍 e un buon in bocca al lupo a te Simo 😊

Grazie di cuore ad entrambi!:love:/>

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Quando si dice PET terapy.😊

Un bel racconto in cui il protagonistanon siamo noi, ma quelle creature, che attraverso sguardi e gesti,qualunque sia il loro aspetto, ci motivano a vivere per non perderecontezza della meraviglia di una vita condivisa. Auguri.

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Quando si dice PET terapy.😊

Un bel racconto in cui il protagonistanon siamo noi, ma quelle creature, che attraverso sguardi e gesti,qualunque sia il loro aspetto, ci motivano a vivere per non perderecontezza della meraviglia di una vita condivisa. Auguri.

Come mi sono commossa! Buon anniversario di cuore a tutte e due!! :love:/> :love:/>

Grazie da parte mia ma soprattutto della Piera!!:love:/>

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