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Toppi

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  1. Grazie a te Paolo! La settimana lavorativa nelle Università e negli Enti pubblici, qui a Singapore, è di 5 giorni, dal lunedì al venerdì, ma negli altri settori (ad esempio l'edilizia) lavorano tutti i giorni, ventiquattro ore su ventiquattro, comprese le domeniche e quasi tutti i giorni festivi, naturalmente con i turni, ma non si fermano mai. Anche i negozi, almeno nei grandi Malls (che, come accennato, sono dappertutto), sono sempre aperti, notte e giorno (alcuni chiudono la notte, ma sono non molti). Ancora buona domenica e grazie!
  2. Wow, tuo cognato ricopre un ruolo molto importante, immagino che Carlotta ne sia molto orgogliosa! :) Che bello! Conosco bene Buti, provenendo dall'Università di Pisa (ci sono stato 15 anni), ho alcuni amici, là. Il mondo è piccolo, come si dice, eh? Chissà, magari un giorno tuo cognato ed io, con le nostre rispettive famiglie, ci incontreremo. Grazie di avermi risposto e buona dome...

  3. Per "celebrare" la domenica, qualche altra notizia veloce su Singapore. Come tutti Voi sapete, la lingua nazionale è l'Inglese, data la "caratura" internazionale e cosmopolita che Singapore ha e vuole avere (ed anche la tradizione British ed il rapporto con il Regno Unito), è stato stabilito che i Singaporiani debbano essere English-speakers "per legge". Ma, naturalmente, molte sono le lingue "native" parlate qui. La prima - per ragioni "numeriche" - è il Cinese. Se siete Cinesi e non conoscete l'Inglese, non siete "persi", qui a Singapore, tutti - o quasi - parlano e/o almeno capiscono il Cinese (Mandarino, ma anche il Cantonese, per ragioni geografiche, e l'Hokkien, per ragioni storiche). Poi vengono il Malay, naturalmente, l'Hindi ed il Bahasa indonesiano. E poi tutto un altro crogiuolo di lingue e linguaggi "minori" (numericamente) che compongono una costellazione multilinguistica in una città totalmente cosmopolita. In ogni caso, tutti, più o meno, parlano e capiscono l'Inglese, dunque, al "primo arrivo", non ci si sente "sperduti" come quando si arriva in Cina (anche nelle grandi città, Beijing, Nanjing, Shanghai, l'Inglese non è ancora molto diffuso, soprattutto presso le generazioni un pochino meno giovani). Singapore è conosciuta per il Singlish, che è l'"Inglese singaporiano", ma che con l'Inglese non ha molto a che fare, essendo un linguaggio davvero particolare ed "ibrido", composto, principalmente, da elementi di Cinese (dei vari "Cinesi" del luogo) e di Inglese, con "infiltrazioni" anche da altre lingue, e che è di difficile comprensione per gli English-speakers, perché sembra che sia Inglese, ma non lo è. Così, anche se si parla bene l'Inglese, se si ha la "sfortuna" di imbattersi in un Singlish-speaker, si ha l'impressione di non conoscere affatto l'Inglese (naturalmente, perché il linguaggio del nostro interlocutore non è Inglese, ma Singlish). Mi è accaduta una cosa del genere quando era nell'Aeronautica, in Africa. Nelle aree che hanno avuto una lunga colonizzazione francese (ma anche in quelle "inglesi" con l'Inglese), i parlanti locali usano una sorta di patois (termine che utilizzo impropriamente) che mescola i loro linguaggi locali col Francese (anche foneticamente) e, così, sembra che parlino Francese, ma, in realtà, il linguaggio è incomprensibile per un French-speaker. A Singapore costa tantissimo avere un'auto, sia per il costo delle auto in sé (gravato da notevoli tasse), sia per l'assicurazione e le altre incombenze di legge richieste. Ciò è dovuto ad una scelta ben precisa del Governo, che vuole ridurre il più possibile l'inquinamento e "spronare" la gente ad usare i mezzi pubblici (che, come ho accennato, sono efficientissimi, metropolitana, buses, ed anche taxi), così il possesso - e, dunque, l'uso - di un'auto è "disincentivato". Anche se ci sono molte auto, a Singapore, essendo una metropoli, non sono così numerose come in altri luoghi dell'Asia, dove il traffico è mostruoso. La gente ama gli animali domestici. Al primo posto vengono i cani, che vengono curati al massimo, nel senso, ovunque andiate, ai Botanic Gardens come nel giardino del Vostro Condominium, ogni cane che incontrerete è sempre "allegro" e "bello" come se fosse appena stato dal coiffeur personale (la cosa, alle volte, è anche un po' "ridicola"), il pelo è lucente e pulitissimo, anche i cani di taglia più grande sembrano dei batuffoloni che camminano. Al secondo posto nel "gradimento" non vengono i gatti, ma, come Vi accennai, le cavie, Guinea Pigs, ed i conigli. I Singaporiani ne vanno pazzi e li riempiono di attenzioni. Basti dire che la nostra vicina di casa, qui, nel nostro Condominium, ha due cavie (enormi) e due conigli, dei quali uno gigante ed uno "testa d'ariete" (credo che in Italiano si dica così), che sembrano peluches per quanto sono puliti e curati, che hanno le loro rispettive gabbiette, singole e comuni (Guinea Pig con Guinea Pig e coniglio con coniglio), a seconda dei momenti e degli utilizzi, e che scorrazzano tutto il giorno per casa, liberi, sul pavimento - sempre tirato a lucido -, saltano e si divertono. Hanno anche un cane, i nostri vicini, che convive perfettamente con tutto il resto della "truppa". Poi vengono i gatti, la tipologia dei gatti di qui - come di parte dell'Asia - è di felini più "grandi" rispetto alle medie europee, la gente ama lasciarli liberi nei cortili e diventano delle specie di "numi tutelari" di alcune aree, ad esempio, alcune Canteens nella mia Università. Ci sono anche galline selvatiche, che sono una vera e propria "attrazione", vivono libere e si nutrono e riproducono da sole sia al Giardino Botanico che sulla sommità della collina del mio Atenero (Nanyang Hill), sono piccole e, all'alba, il gallo canta sempre, ogni giorno. Le abitazione singaporiane sono di due tipi, i Condos (Condominiums) e gli HDB (nome derivato dall'Housing and Develompment Board che li gestisce). I Condos sono più "lussuosi", grandi strutture anche a venti piani, con diversi blocchi, generalmente una decina almeno, grandi giardini, piscine (generalmente una decina per tutta la struttura) anche con idromassaggio ed "acque termali", servizi aggiuntivi quali lavanderie, palestre, campi da tennis o da basket, parco giochi per i bimbi, sale per il relax o per le attività comuni delle famiglie (ogni Condo ha un'associazione delle famiglie che vivono in esso, atta a "socializzare"), così come le aree per i barbecues. Gli alloggi sono generalmente grandi, quattro o più stanze, con soggiorno ed una o due master rooms (camere con bagno privato). Hanno un servizio di sorveglianza con decine di guardie attivo ventiquattro ore su ventiquattro e sono caratterizzati da nomi "poetici" (Summerdale, Floravale, Lakeside, Lake Life). Gli HDB sono le "case popolari", che sembra un "insulto" chiamare così ("insulto" per la povera gente, dico), dato che non hanno nulla a che vedere con le "case popolari" europee. Sono dimore di "lusso", se pure senza le piscine ed i servizi aggiuntivi dei Condos, e, generalmente un appartamento in un HDB in Italia e nell'Occidente sarebbe considerato una casa - appunto - di lusso. Sono stati costruiti, ovunque (anch'essi sono palazzi a più piani, generalmente dipinti, all'esterno, con colori delicati), dal Governo, per togliere tutte le persone, anche le meno abbienti, da case ormai fatiscenti della "vecchia Singapore" e per assegnare a ciascuno una abitazione "dignitosa" (secondo gli standards singaporiani). Praticamente tutti, a Singapore, hanno una casa e, generalmente, si tratta di una bella casa. Le Università principali, a Singapore, sono la Nanyang Technological University (NTU), il "mio" Ateneo, famosa per la sua Business School (con tanto di premi Nobel ad insegnare), per le sue Schools of Engineering, per la School of Medicine, per l'Earth Observatory of Singapore (EOS) e per la School of Humanities and Social Sciences che, sebbene "giovane", è già la quarantaduesima in tutto il mondo, poi la National University of Singapore (NUS), la più "antica" Università singaporiana, che fornisce ogni tipo di insegnamento, la Singapore University of Technology and Design (SUTD), veramente "nuova", con diversi ambiti disciplinari di eccellenza, e la SIM University, una Teaching University (tutte le altre sono Research Universities) per gli studenti che lavorano e che possono studiare e lavorare "serenamente" con programmi personalizzati senza dovere scegliere tra studio e lavoro. Ci sono anche altri Atenei, generalmente sedi staccate di importanti Università statunitensi, ad esempio la University of Chicago (School of Economics), o canadesi. Le Università "antiche", NTU, NUS e SIM, sono collocate nella West Coast (dove abito con mia mogie, dato che lavoriamo ad NTU), Jurong per NTU, Clementi per NUS e SIM University, la più nuova, la SUTD, è stata collocata nella parte opposta della città, nella East Coast, vicina al Changi Airport. Un'altra importante Università singaporiana è l'Ngee Ann Polytechnic, sempre collocata a Clementi (West Coast). A Singapore amano molto gli acronimi, ogni cosa viene chiamata non per nome, ma col suo acronimo, all'inizio è un caos totale, se non ci siete abituati, ad esempio, la mia collocazione all'Università è presso la Division of Linguistics and Multilingual Studies, School of Humanities and Social Sciences, College of Humanities, Arts, and Social Sciences, Nanyang Technological University, ma nessuno Vi dirà mai simili parole, tutti Vi diranno subito, NTU, COHASS, HSS, LMS. Cosa che "semplifica", ma che rende tutto più difficile se non si entra subito nella dimensione dell'acronimo. Il Changi Airport è uno dei principali aeroporti del mondo, per quel che riguarda le rotte commerciali e delle merci, ed uno dei più efficienti per quel che concerne i passeggeri. E' anche molto bello come luogo in sé e davvero ospitale. La Compagnia aerea di bandiera, la Singapore Airlines, è molto valida e copre rotte in tutto il mondo, le assistenti di volo sono caratterizzate dal tipico abito tradizionale singaporiano e tutto il personale riceve un addestramento "doppio" rispetto a quello delle altre Compagnie. Anche il porto (per le merci) di Singapore è uno dei più importanti dell'Asia e del mondo ed è "custodito" da ingenti forze della Marina militare. East Coast e West Coast non sono propriamente quelle degli States, a livello di distanza, se prendete un taxi, da Jurong (Boon Lay) al Changi Airport, sull'autostrada, impiegate circa quaranta minuti a percorrere la strada, con una spesa di circa 25 Dollari di Singapore (circa 16 Euro, molto economico). Lo sport nazionale è il badminton, la nazionale singaporiana è "forte" e, per renderla ancora migliore, "acquistano" giocatrici e giocatori dalla Cina, soprattutto, garantendo loro la cittadinanza singaporiana. A Singapore, come in tutta l'Asia, vanno tutti pazzi per il calcio, seguono tutto e di tutto, soprattutto la Premier League, e scommettono su tutto. Sono molte le ricevitorie legali, naturalmente, ma c'è anche un giro di scommesse illegali molto esteso, contro il quale la Polizia cerca di combattere. Ovunque, nei locali e nei ristoranti, i televisori sono sempre sintonizzati su partite di calcio, spesso in differita o riproposizioni di partite giocate magari un mese prima, ma la gente, pur conoscendone già il risultato, si entusiasma lo stesso per alcune giocate o per i goals. Un altro sport molto praticato, data la massiccia presenza indiana in Singapore ed il background British, è il cricket (sport che mi piace, tra l'altro), che viene praticato sia a livello agonistico, sia a livello amatoriale, le domeniche, nei grandi prati del Chinese Garden. Singapore ha una squadra nazionale di calcio non molto forte, ma facente parte della FIFA (come Federazione) ed esiste una Lega di squadre universitarie, che raccoglie tutte le squadre di calcio di tutte le Università locali (io gioco in quella di NTU, chiamata, non a caso - come potrete intuire, c'è qualche Italiano "di mezzo" -, JuveNTUs). La Lega si chiama - molto "originalmente" - Equatorial League. Verrete qui ed avete con Voi il Vostro pc od altri strumenti elettrici e/o elettronici? Procuratevi un convertitore, le prese e le spine (plugs) sono di tipo britannico, con le tre "punte" piatte. La gente ha "strani" orari (non "strani", ma "orientali"), per il pranzo e per la cena, pranzano verso le 11:00 am, od anche prima, e cenano verso le 17:00, od anche prima, orari "terribili", per un Europeo (almeno per me), infatti mia moglie ed io pranziamo e ceniamo secondo una tempistica più "italica", ma qui, dato che la metropoli è cosmopolita e gli esercizi commerciali ed i ristoranti sono aperti a tutte le ore del giorno e della notte, la gente mangia quando vuole e quando può. A proposito di "mangiare", ora scappo, mia moglie sta preparando i wontons e se si freddano, chi la sente? Buona domenica a tutti Voi e, come sempre, sono e rimango a Vostra completa disposizione per domande e quant'altro!
  4. Grazie, Walter! Naturalmente sono a Tua e Vostra disposizione per ogni domanda. No, non sono Toscano, sono Piemontese, originario di Alessandria (ove tuttora vivono mia madre e mio padre), ho studiato presso l'Università di Pisa e, dunque, sono diventato Toscano "di adozione", ma le mie radici sono piemontesi (ad esempio, non ho perduto il mio accento) e "casa" (anche se, ormai, molto lontana) è Alessandria. Grande! Una gita a Singapore, avvertici, così ci vieni a trovare! Toppi e Pitto sono già entusiasti all'idea! Ed anche noi, naturalmente! Grazie, Paolo! Sì, purtroppo il sistema mi dice che ho utilizzato 2.44 MB della mia quota globale di 2.44 MB di caricamento. In ogni caso, non c'è problema, naturalmente. Ho soltanto segnalato la cosa perché ho dovuto interrompere "bruscamente" l'"operazione" del postare fotografie. Wow! Allora devi venire a Singapore, prima o poi, è nel tuo destino! Il viaggio è lungo (la bellezza di 11 ore e 50 minuti circa con volo diretto Singapore Airlines da Milano, se no, con scalo e con altre compagnie aeree, più lungo), ma la burocrazia non pone ostacoli, non è necessario alcun visto, per i cittadini europei, una volta arrivati qui - o direttamente sull'aereo - si compila un veloce form e, giunti al gate dei passeggeri internazionali, ci si vede riconosciuto immediatamente un visto turistico di tre mesi. La Lion City ti aspetta!
  5. Botanic Gardens. 5. Purtroppo sembra che io non possa allegare altri files di immagini per una questione di dimensioni, nel senso che ho usato tutto lo spazio disponibile. Spero che il problema si possa ovviare, fatemi sapere, nel caso sia possibile, naturalmente inserirò altre immagini!
  6. Ciao a tutti! Come mi è stato cortesemente richiesto qualche giorno fa, provvedo ad aprire una discussione inerente alla "vita in Singapore", sperando di fare cosa gradita. Provvederò ad aggiornare l'argomento qualora intervengano notizie interessanti o, naturalmente, per rispondere alle Vostre domande. Da dove iniziare? Beh, forse prima di tutto è bene spiegare cosa ci facciamo la mia famigliola ed io qui a Singapore. Destino, forse. Sono arrivato due anni fa qui senza una ragione precisa. Dopo cinque anni nell'Aeronautica Militare, inviato ovunque, come alcuni di Voi sanno, nei diversi teatri delle purtroppo atroci guerre di questi ultimi anni (Afghanistan, Iraq, ed anche Israele, Libano ed Africa), dopo essere stato quasi ucciso, ho ottenuto il mio congedo ed ho ripreso la mia carriera accademica (che non avevo mai interrotto grazie a tutta una serie di convenzioni e di permessi vari che mi hanno consentito di svolgere una sorta di doppia attività) presso l'Università di Pisa, ove ero Ricercatore in Linguistica (storica). Da lì, un giorno, mi viene detto che un Ateneo di Singapore, la Nanyang Technological University (NTU), ha una Division di Linguistica che si occupa di Linguistica descrittiva e ci sono alcuni Docenti occidentali che vorrebbero dare a quel loro tipo di studio un "taglio" più storico o, almeno, diacronico. Pisa ed NTU sono collegate da diversi rapporti di collaborazione. Così, mi si chiede se io voglia partire, recarmi là (qua) a provare questa esperienza "sperimentale". Non avevo mai pensato a Singapore, ero stanco di "viaggiare", ma, data la condizione estremamente precaria delle nostre belle e prestigiose Università italiane (Pisa è davvero una grande Università, ma, come tutte le italiane, sta vivendo momenti difficilissimi, a causa anche di problemi interni e "secolarizzati" che potete ben immaginare) ed il fatto che NTU sia una delle migliori Università dell'Asia, con tanto di premi Nobel ad insegnare presso diverse Schools, ho accettato. Contratto da Visiting, un anno. E, invece, sono ancora qui, come Research Fellow (confermato). Avrete già capito tutti perché. Chi ti incontro, qui? Toppi? Pitto? Uhmm, non proprio o, almeno, non ancora. Incontro Elina (nome cinese troppo complicato per essere "trascritto"), mia moglie. PhD Student cinese (di Nanjing) con un cuore grande così che trasmette una tenerezza atavica così forte che davvero spesso penso sia stata mandata su questa Terra per salvarmi l'anima. Sono un "bad Western" (qui, ogni tanto, ci chiamano così), dunque le "piaccio" (non foss'altro perché qui sono "raro", come un "fossile", od un "relitto" da un altro mondo). E ci sposiamo. A Nanjing (i suoi genitori sono fantastici), poi in Italia (i miei genitori la amano moltissimo), poi anche qui a Singapore (se Vi sposate con una donna cinese, uomini, o con un uomo cinese, donne, siate preparati ad itinera burocratici al limite dell'allucinante). Poi, per non essere troppo prolisso con la mia irrilevante "storia famigliare", arrivano con noi, aspettando i bimbi, Toppi e Pitto, i due pelosoni che ci fanno diventare pazzi da mane a sera. Non sapevo molto di Singapore, anche se, sia per la guerra che per i miei studi e la mia formazione scientifica, avevo già girato mezzo mondo (principalmente, per ragioni accademiche, gli States - dove ho amato molto la California e la Florida, e chi non le ama? - e l'Australia), così, quando arrivai, tabula rasa. E, cosa che non mi capita di frequente quando giungo in un luogo "nuovo", iniziai ad "innamorarmi" di diverse cose. La gente. Sono (quasi) tutti estremamente gentili e disponibili. Non si tratta della proverbiale "gentilezza orientale", uno stereotipo reale improntato non a gentilezza "vera", ma sono gentili davvero, per formazione e carattere. Singapore non ha una "popolazione singaporiana", come sapete. Circa il 74% dei Singaporiani è di provenienza cinese, il resto degli abitanti viene dalla Malesia (dato che Singapore "è" penisola malese), dall'Indonesia e dall'India (poi c'è anche, naturalmente, una minoranza occidentale variegata ed ondivaga, nel senso che coi residenti, come me, occorre conteggiare i turisti). Sono tutti gentili, estremamente attenti ad aiutare il prossimo e ad essere cortesi. E, nonostante non siano un "popolo", sono estremamente orgogliosi di essere Singaporiani e sentono una sorta di "identità nazionale" che il locale Governo cerca di "spingere" al massimo, naturalmente. A dispetto del fatto che le diverse "etnie" (parola che uso impropriamente, solo per spiegarmi) non si siano ancora "mescolate" molto, nel cinquantennio dall'indipendenza della Lion City, adesso le cose si stanno "aprendo" e non è difficile vedere coppie miste. Naturalmente coppie miste cinesi-occidentali, invece, ci sono sempre state, ma gli Occidentali, in se stessi, non fanno parte delle "etnie" singaporiane. Un'altra cosa che ho apprezzato tantissimo di Singapore è l'estrema pulizia di ogni luogo e di ogni ambiente. Sembra che ci sia sempre qualcuno che pulisce le strade, le vie, la stessa vegetazione e, naturalmente, i grandi Malls e gli interni, ma non si vede mai nessuno, segno tangibile dell'estrema efficienza singaporiana. La città, in ogni sua parte, è splendida e, non so come dire, "riluce". Il verde, poi, è ovunque. Da decenni la politica del verde è attivissima, qui nella Lion City ed ovunque, anche sulle autostrade che tagliano in due l'isola si trovano distese di piante tropicali e fiori che, dato il clima "equatoriale" che c'è qui, sono lussureggianti tutto l'anno. A Singapore, inoltre, come qualcuno di Voi sicuramente sa, sorge il Giardino Botanico più importante dell'Asia ed uno dei primi al mondo, con un'esposizione memorabile di orchidee (il fiore dell'orchidea è uno dei simboli della città). La metropoli è organizzata lungo le arterie della MRT (metropolitana), che percorre ogni quartiere ed ogni area. Ad ogni stazione (le stazioni sono tutte pulitissime e curate, alcune hanno anche fontane ed opere d'arte "incorporate") è abbinato un grande Mall, cosicché la gente, una volta scesa, si trovi immediatamente dentro ad un enorme centro commerciale a più piani (lo fanno per incentivare gli acquisti) dal quale partono frotte di autobus per ogni possibile destinazione. La MRT è sempre puntualissima, al secondo, così come gli autobus (ed in caso di ritardo, anche di un solo minuto, uno speaker annuncia la cosa e si "scusa" coi passeggeri). L'economia tira a mille, il tasso della disoccupazione è inferiore allo zero, nel senso che, ancora oggi, c'è più richiesta di lavoro di quanti siano i lavoratori, anche se la popolazione sta salendo intorno ai 4 milioni di unità o più. Così, i grandi Shopping Centres (qui si usa dire Centre e non Center) sono sempre pieni di gente che compra compra compra compra compra, sempre le stesse cose, vestiti, orologi, articoli tecnologici (in Asia hanno la mania sfrenata della tecnologia), gioielli, cibo, cose molto costose, tra l'altro, dato che gli stipendi sono molto alti. La politica, qui, è di dare lavoro a tutti. E lo si fa, naturalmente, anche con alcune contraddizioni. Non esistono "cose vecchie", a Singapore. Tanto meno palazzi o strade. Appena un palazzo raggiunge, non so, i dieci anni di età, viene abbattuto o pesantemente ristrutturato (spesso senza apparente motivo), per renderlo sempre più nuovo ed avveniristico. Ciò, oltre a dare alla Lion City un aspetto di modernità assoluta e "costante", consente alle imprese edili di lavorare in continuazione. Stessa cosa nelle Università e negli Enti pubblici. C'è un Centro di Ricerca che ha dieci anni? Lo buttano giù e, in un anno, ne costruiscono uno nuovo, più grande, più bello, più ricco di strumenti e più avveniristico. Quando sono arrivato qui, di fronte alla mia School c'era un piccolo cantiere. Dopo un anno era sorto il Centro di Ricerca più prestigioso di NTU, già pronto ed inaugurato. Ciò significa, naturalmente, avere una politica "disinvolta" del lavoro, fare lavorare gli operai giorno e notte, anche nei giorni di festa, sempre con turnazioni, naturalmente, e con misure di sicurezza rigidissime. Ma significa anche pagarli molto e garantire lavoro sempre. L'esempio delle costruzioni è applicabile a tutti gli altri settori dell'occupazione nella Lion City. Da cosa è permesso ciò? Beh, lo saprete sicuramente ed è triste dirlo. Dal potere delle Banche e dei grandi "investitori" (alcuni "misteriosi"), dato che Singapore è una sorta di "paradiso fiscale" e dato che il denaro che c'è qui - Singapore è, forse, la più ricca città del mondo - è prodotto da altro denaro, in un circolo che, in molti dicono essere "virtuoso", ma che, in realtà, "virtuoso" non è (la finanza non produce, produce denaro sul denaro, e ciò è tutto tranne che cosa "virtuosa", ma a Singapore funziona, perché la gente sta bene, ha lavoro ed ha denaro). Una simile "condizione" è dovuta anche al fatto che il Governo sia sì, democratico, ci sono libere elezioni, ma sia sempre lo stesso - in mano ad una famiglia - da cinquant'anni. Nessuno obbliga nessuno a votare per il Governo, ma tutti stanno bene e le cose funzionano alla grande, così la gente non ha motivi di votare per altri e conferma sempre il solito Governo. Che se ne sta "appartato" (apparentemente), eroga servizi efficientissimi e ricchezza diffusa, ma non dà molte spiegazioni sulla ricchezza stessa, né sugli affari che vengono trattati. E' il "prezzo" della "vita felice". Alle volte sembra di essere in una specie di Truman Show o di mondo orwelliano "dolce". E ciò non si può chiamare, a dire la verità, sinceramente "democrazia". Io sono un Occidentale e sono stato un soldato, mia moglie è Cinese, sia a lei che a me tutto questo salta immediatamente "all'occhio". Ma i Singaporiani Singaporiani sono molto contenti di come vanno le cose e non si pongono problemi. Sono sempre "felici", è l'impressione che si ha nel vederli nei grandi Malls od al lavoro, sorridono sempre e sono sempre impegnatissimi e contenti di esserlo. Impegnatissimi a fare business, a fare soldi, a fare carriera. Cosa negativa, almeno secondo me, e cosa che per un "corrotto" e "decadente" Occidentale comunque non può avere senso, è che non abbiano una cultura, una storia ed una tradizione. Non leggono Poesia, si interessano raramente (se non per qualche Corso universitario) di Letteratura e non se ne pongono il problema. Se hai un MA (Laurea di secondo livello) od un PhD (Dottorato di Ricerca), qui, devi averlo in Economia od in Ingegneria, il resto conta nulla o quasi nulla. Non che sia "sbagliato", io ho due Lauree in Filologia classica e moderna ed un Dottorato di Ricerca in Linguistica storica ed in Italia facevo la fame (ed ero, comunque, uno dei più "fortunati", nel mio settore, molti con le mie stesse qualifiche e molti migliori di me non avevano lavoro e vivevano una vita tristissima ed umiliante, purtroppo, e ciò è una vergogna), ma non c'è "anima", almeno un Occidentale come me "sente" così questa cosa. Hanno la loro "anima" in altro, come detto sono gentili, credo anche sentimentali, hanno un background "patriottico" (la generazione dei Pioneers, i "fondatori" di Singapore, ora, tocca i 60 od i 70 anni, e tutti i Singaporiani li celebrano e li "coccolano" in ogni modo, cosa diversa dall'Occidente che, spesso, si dimentica dei propri "vecchi"), sono persone oneste e sono capaci di atti di grande ingegno (i loro architetti sono tra i migliori al mondo e l'ideazione stessa della struttura della città, immersa nel verde ed iper-tecnologica, è geniale), ma non hanno "storia", "storia dell'anima", intendo. Dovranno ancora fare molta strada, per averne una, ma, temo, non sono interessati ad averla e, probabilmente, non l'avranno mai. Forse la loro "storia dell'anima" inizierà con la decadenza economica di Singapore, chi lo sa? Il clima, come Vi ho accennato altrove, è un'estate perenne, quasi sempre oltre i 30 Gradi Celsius, con punte anche di 40, ma l'umidità non è tanta come si potrebbe immaginare e, dopo una settimana dall'arrivo qui, il corpo si è già abituato e non percepisce una temperatura diversa da quella di un'estate europea. Siamo all'Equatore, dunque la stagione è unica, come detto, estate. In realtà, fino a qualche anno fa, causa Monsoni, le stagioni erano due, la stagione "bella", sole fisso e caldo, sei mesi, e la stagione delle piogge, caldo umido e pioggia costante. Ora, a causa dei cambiamenti climatici, i Monsoni riescono raramente a lambire Singapore, dunque la stagione è davvero mono-stagione, le piogge, in alcune parti dell'anno, specialmente tra Novembre e Dicembre, sono frequenti ed anche forti, ma durano poco e non sono mai continuative. Il resto è sole e caldo. E, come Vi accennai, la stagione migliore è tra Gennaio e Febbraio (con la coda di Dicembre), quasi niente piogge, un cielo azzurro, spesso terso, ed una specie di primavera europea, molto calda, ma "primaverile", appunto, senza l'"avvampare" dell'estate e con cieli stellati durante la notte. La gente gira in maglietta con le maniche corte e pantaloncini corti tutto l'anno ed ogni ambiente, sia gli edifici pubblici che quelli privati, è fornito di aria condizionata "intelligente", che varia a seconda della temperatura esterna e che non è mai troppo "invasiva" (a parte sui buses, qualche volta). Ogni edificio, pubblico o no, anche all'esterno, è progettato con camminamenti coperti che collegano i vari "blocchi", sia al piano terra che negli altri piani, cosicché, anche in caso di pioggia, le persone possano spostarsi agevolmente dall'uno all'altro senza bagnarsi. Cosa si può visitare a Singapore? A parte la City, cuore finanziario della metropoli, coi famosi grattacieli coreografici, gli alberghi a sette stelle e la ruota panoramica, sicuramente il Giardino Botanico, come detto, davvero spettacolare, ed il Chinese Garden, secondo me il luogo più bello di Singapore, una immensa distesa verde attorno ad un lago artificiale prodotto dalle acque del Singapore River, con monumenti cinesi, come la famosa Pagoda e le celebri torri della Luna e della Terra, ed infinite specie botaniche in ogni dove, col sentiero dei filosofi cinesi che porta al Japanese Garden, ed il Museo delle tartarughe e delle testuggini. Alle volte, dalla acque, esce fuori qualche Komodo Dragon, ma sono abituati alla gente, se non sono infastiditi se ne vanno e non fanno caso a nessuno. Poi, se volete andare al mare, ci sono le bellissime spiagge di Sentosa, Palawan Beach e Siloso Beach, Palawan è la favorita di mia moglie, le ho chiesto là di sposarmi, con due bacini riparati costruiti apposta, come due piccole lagune, con tanto di ponte di corde ed isolette tropicali disseminate qua e là, ognuna da visitare. Ci sono grandi frangiflutti nascosti, per il pericolo di tsunami, dopo la tragedia di qualche anno fa, ed il mare è sempre calmo. Due volte all'anno, a Sentosa (oltre ad attrazioni varie sempre presenti), si tiene il concerto ukuleistico al quale partecipano più di cinquecento musicisti da tutto il mondo, all'ultimo ho partecipato anch'io! Io suonavo la chitarra (a dire il vero sono sempre stato un flautista ed un oboista - ho sempre amato molto l'oboe ed ho iniziato a studiare questo strumento da quando ero bambino, per sfuggire alle lezioni di pianoforte di mio padre, ehm, ero un "genio"?, ehm, -, ma la chitarra fa parte dei miei anni da adolescente, ah, le ragazze ne andavano matte! ), ma, arrivando qui, ho iniziato ad imparare a suonare l'ukulele, piace molto, qui, lo insegnano in molte scuole complementarmente alla chitarra e, allora, ho iniziato a suonarlo (e mi piace!). Poi, potete recarVi a Bugis, dove ci sono i più antichi mercatini tradizionali (oltre all'immancabile Mall) di Singapore, dato che Bugis è l'antico quartiere dei mercanti e malandrini makassaresi, Bugis, appunto. Od a Chinatown, dove si respirano tutta l'atmosfera ed il caos della Cina e dove potete gustare eccellenti dumplings. Per trovare i turisti occidentali, il luogo migliore è Clarke Quay, sulla strada per Marina Bay e City Hall, luogo della "movida" singaporiana dove confluiscono - forse un po' troppo banalmente - tutti i turisti occidentali. Li si riconosce non soltanto per la fisionomia, ma anche perché si "conciano" come se fossero Indiana Jones, con un po' grotteschi cappelli da avventurieri e "divisa" da esploratori, come se dovessero recarsi nella giungla, mentre Singapore è una città più moderna - coi dovuti raffronti - di New York. A Clarke Quay ci sono molti locali storici e famosi, il più noto è il celeberrimo Harry's Bar di hemingwayana memoria. I migliori ristoranti italiani - spero di non fare involontaria "pubblicità" - sono a Robertson Quay, Bella Pasta e Bella Pizza, con annessa vineria, gestiti da veri italiani (il proprietario è simpaticissimo) e "dispensanti" vero cibo italiano. Singapore ospita anche diversi Musei famosi, da visitare. E, naturalmente, lo Zoo, il più importante dell'Asia, con tantissimi animali che vivono praticamente in libertà (un sistema intelligentissimo permette di tenerli liberi senza rischi per i visitatori), e che offre anche l'esperienza di un bellissimo safari notturno, un po' "sfiancante", ma estremamente suggestivo. Se avete bimbi, è un'esperienza che ricorderanno a lungo. La vita è tranquilla. Il tasso di criminalità è quasi pari allo zero, la Polizia è molto vigile, ma quasi "inoperosa", almeno all'apparenza, ed è difficile vedere poliziotti in giro per la città (molti sono in borghese, il tutto per contribuire alla "tranquillità" della metropoli). Singapore ha un esercito cospicuo, rispetto alle ridotte dimensioni del luogo, perché si sentono sempre in guerra col terrorismo islamico di matrice malese e con le - ormai datate - rivendicazioni malesi di possesso sull'isola, dopo il grande sviluppo della stessa. La leva dura ben due anni, ma i soldati hanno il vantaggio di essere in Singapore, così, quando hanno una licenza, prendono il bus e se ne tornano a casa in dieci minuti. Poi, terminata la leva, non vengono presi e "mandati via", ma, se non hanno altre prospettive od ambizioni, viene fornita loro l'opportunità di avere immediatamente un lavoro. Ad esempio, un'alta parte dei tassisti singaporiani proviene dall'Esercito, sono molto professionali e guidano molto bene (non come certi tassisti "pazzi" italiani ed europei) e seguono un Corso apposito prima di essere abilitati definitivamente. Note negative di Singapore. Se amate l'inverno o l'aurora boreale, non è il posto migliore del mondo. La democrazia non è vera "democrazia", ma ciò è risaputo e non sono sicuro che - se pure per ragioni diverse - anche la nostra democrazia, in Italia, sia vera "democrazia". Quando passate sotto ai palazzi delle grandi Banche, Vi viene sempre da chiederVi da dove provengano tutti quei soldi e quante persone abbiano dovuto morire per essi. Il cambiamento radicale della società, da stampo malese prima a stampo - unico ed originale - singaporiano, poi, in meno di cinquant'anni ha prodotto un dislivello sociale enorme delle prime generazioni rispetto alle ultime. Alcune - molte - persone di 70 od 80 anni sono costrette ancora alla loro età, oggi, a lavorare, perché le loro pensioni sono calcolate col sistema "vecchio" e, dunque, sono estremamente basse e non consentono loro di vivere (Singapore è la città più "cara" del mondo, la gente non se ne accorge perché gli stipendi sono molto alti, ma per chi viene "da fuori" la cosa è molto percepibile), così devono lavorare, svolgendo, spesso, lavori non consoni alla loro età, come i giardinieri nelle Università (ore sotto al sole a lavorare) o le donne e gli uomini delle pulizie nella metropolitana od altro. E' una vergogna, e va detto, alla loro età dovrebbero essere a casa, accuditi dalle loro famiglie, ed invece non è così. Il Governo li chiama "(gloriosi) volontari", dicendo che hanno scelto loro di lavorare (naturalmente nessuno li costringe, ma se non lavorano non hanno i soldi per mangiare, dunque non sono propriamente "volontari"), ed hanno "diritti" non "europei" (anche se pure in Europa stanno abolendo tutti i diritti), tipo quello - comico - di dovere lavorare "soltanto" dodici ore al giorno (non otto, dodici), ma di avere un'ora libera di riposo al giorno (che bel diritto). E' lo "scotto" da pagare al grande sviluppo dopo l'indipendenza dalla Malesia. Qui, geograficamente, siamo in Malesia, se prendete un bus, fate trenta chilometri, superate il confine e siete a Johor Bahru, la seconda più importante città della Malesia (ed una delle più brutte città del mondo, secondo me, niente a che fare con Kuala Lumpur), pochi chilometri da Singapore, ma differenza abissale, sporcizia ovunque, tutto chiuso, luoghi "depressi", povertà, disordine. La "bellezza" di Singapore ha un prezzo, che si riverbera nelle contraddizioni, alle volte forti, se pure sottaciute, della sua società. A Singapore c'è la pena di morte, praticata per impiccagione, soprattutto contro il reato del traffico di droga. Basta che una persona sia trovata in possesso di una minima quantità di stupefacenti per essere condannata a morte in un processo per direttissima, non "convenzionale". Ogni anno si calcolano centinaia di impiccagioni per questo motivo. Una curiosità nota a tutti. A Singapore è vietata la gomma da masticare, non la si vende e nessuno può procurarsela, una volta si poteva anche essere arrestati, se trovati in possesso di gomma da masticare, tanto più se per la vendita. Il motivo è semplicissimo. La gomma da masticare sporca, viene gettata per terra, "attacca" e non "va via". La pulizia all'estremo livello di Singapore ha fatto sì che la gomma da masticare fosse e sia vietata severamente (a Johor Bahru le strade sono "infestate" da decine di migliaia di gomme da masticare), così come non si può mangiare né bere nelle stazioni della MRT e dei buses e, tanto meno, su mezzi pubblici. Ci sono telecamere attive dappertutto, non soltanto nei luoghi pubblici, e ciò trasmette una sensazione di grande sicurezza, ma anche l'idea di essere in una specie di "grande fratello" orwelliano evoluto. Simbolo di Singapore è il Merlion, un "leone di mare" (non "leone marino") che "sputa" acqua in mare. Sembra "antico", ma, come Vi accennai, è stato introdotto piuttosto recentemente, nell'ultimo quarantennio / trentennio, perché Singapore aveva bisogno di un simbolo. Il Merlion vero e proprio si trova davanti allo storico Fullerton Hotel, nella City, un Merlion Gigantesco, invece, si trova a Sentosa. Altro simbolo di Singapore è l'Esplanade, il celeberrimo teatro a forma di durian (il puzzolente ed immangiabile frutto che piace tanto a queste latitudini) che ospita eventi rilevantissimi, dalla musica classica ai Rolling Stones (l'anno scorso). Dove si può andare da Singapore in poco tempo e con poca spesa (intendo voli a basso costo e "durata" di un week-end)? Malesia, naturalmente, Kuala Lumpur e Malacca, la terra dei pirati, Indonesia, meta privilegiata Bali, con Giacarta al secondo posto, Hong Kong, Taiwan, Cambogia. In sostanza, Singapore è un gran bel luogo dove vivere, esprimendo una "lontananza". "Lontananza" da tutto, dall'Occidente, dalle tragedie del mondo, che sono così vicine, ma che, qui, sembrano così lontane, dalla crisi economica, dagli inverni nevosi e dall'idea di un ubi consistam che Singapore non esprime, risolvendo, però, il problema. A Singapore non hai bisogno di cercare il tuo ubi consistam, perché sei come "sospeso", sai che non è il "tuo" luogo, ma ci stai bene e, allora, non ti poni il "problema". Fino a che dura. Io sono occidentale, ho visto la morte, ho visto la guerra, ho visto la crisi, ho visto la miseria, non posso dimenticare e non dimentico. Allora, ci venite a trovare? Mia moglie ed io Vi aspettiamo, ma, soprattutto, Vi aspettano i terribili e ferocissimi Toppi e Pitto, portate con Voi tanta lattuga!!!!! Nell'auspicio di fare cosa gradita, Vi allego qualche fotografia di Singapore (in questo ed in posts successivi, per ragioni di spazio). Sono e resto a Vostra disposizione per Vostre eventuali domande, alle quali risponderò molto volentieri e, come detto, provvederò ad aggiornare questa pagina, se ci saranno novità interessanti o se mi verrà in mente qualcosa di "notabile" inerente alla Lion City. Le fotografie allegate a questo post riguardano la mia Università, NTU (il Campus è enorme, praticamente una città, ed è bellissimo).
  7. Ok, sezione Off-Topic! E, grazie mille, Venu!
  8. Bellissima idea! Appena ho un po' di tempo, allora, se siete d'accordo e se non vado troppo fuori tema, Vi scriverò qualcosa. In che sezione vorreste? Lo chiedo al fine di non "esondare" in una sezione inappropriata. E, etherporky, naturalmente Vi adottiamo! Spero che l'implacabile Pitto non mi senta, ma anch'io, devo ammetterlo, "prediligo" quel sentimentalone di Toppi (anche se ai due pelosoni non lo faccio notare in alcun caso)!
  9. Grazie! Martedì Vi farò sapere cosa ha detto la veterinaria. Laviamo Pitto perché ha gli acari, ora, la veterinaria ha detto niente bagnetto per due giorni dopo l'iniezione e l'applicazione del farmaco, poi bagnetto quotidiano con un sapone che ci ha dato lei. E ci ha detto di asciugarlo con l'asciugacapelli (ma a me sembra troppo "violento"). Toppi, invece, ha "in programma" un breve bagnetto settimanale. Qui a Singapore il clima è buono e, per certi aspetti, gradevole, ma fa molto caldo ed i veterinari consigliano, per le cavie, almeno un bagno settimanale, per "pulirle" (letteralmente), con un sapone speciale antibatterico, in modo da igienizzarle. Mia moglie è molto delicata, quando lava i pelosoni, all'inizio erano in "rivoluzione" e volevano scappare da tutte le parti, ora sembrano gradire, nella piccola bacinella "sguazzano" e si "divertono" a produrre "ondine". Anche se Pitto ha il brutto "vezzo" di fare immediatamente pipì nell'acqua, lo screanzato! A proposito, Toppi è il Guinea Pig "grigio", mentre Pitto è quello bicolore / tricolore. Nessun problema, Walter, ci mancherebbe altro. Ho compreso il tuo discorso e la tua riflessione, e li condivido. Quando mi arruolai, ero molto giovane (non ero nemmeno ancora laureato) e lo feci subito dopo quel giorno così tragico e triste che è stato l'11 Settembre 2001. Così, quasi all'improvviso e senza programmazione, iniziò la mia "storia militare". Proprio perché ho visto quel che ho visto ed ho vissuto quel che ho vissuto, capisco bene le tue parole e te ne ringrazio. -- Inerentemente al clima di Singapore, devo dire che è umido, ma non come si potrebbe pensare. Si tratta di una sorta di estate perenne e sono due anni che la stagione delle piogge non "arriva", così non un semestre di piogge, ma, tra Novembre e Dicembre, ci sono serie di giorni un poco più piovosi della media. Poi è sempre sole e caldo (oltre i 30 gradi Celsius, generalmente), se si ama l'estate, è un luogo perfetto. La "stagione" (che è una "mono-stagione") migliore è proprio ora, tra Gennaio e Febbraio, una specie di primavera calda con cieli tersi ed azzurri. Grazie mille a tutti!
  10. Grazie mille a tutti per il Vostro sostegno e per i Vostri preziosi consigli! Il veterinario dal quale ho portato Pitto domenica è il veterinario delle urgenze di notte (come detto si trova in una zona di Singapore molto lontana da dove abitiamo noi, ma è l'unico che ci sia), lunedì, come accennato, avremo occasione di portarlo presso la nostra veterinaria di fiducia (le parlerò del farmaco, perché anch'io ho l'impressione che Pitto possa esserne intollerante). Non conoscevo la pagina Facebook gentilmente segnalatami, la consulterò con attenzione (caspita, qui a Singapore, che bello!), grazie mille! Sì, la Lion City è Singapore, la Singa-pura, "la città del leone", qui abbiamo il leone marino, il Merlion, (link), che è il simbolo della città (ma non cadete in inganno, non è antico, è stato "inventato" recentemente, perché Singapore aveva bisogno di un simbolo nazionale). Inerentemente alla guerra, mi dispiace di averVi rattristato, non era mia intenzione, e me ne scuso. Purtroppo sono stato ben cinque anni tra Afghanistan ed Iraq (ed anche Israele e Libano, e mi hanno mandato pure in Africa), come membro dell'Aeronautica Militare distaccato con la Fanteria dell'Aviazione, dunque, purtroppo, ho vissuto esperienze tragiche che nessun uomo dovrebbe vivere. E, purtroppo, ho visto morire bravi ragazzi e soffrire tantissime persone. Il mio era soltanto un paragone, quello inerente alla respirazione del nostro Guinea Pig, che non voleva in alcun modo richiamare il dramma della guerra, che ho vissuto troppo e troppo a lungo per volerne parlare, era soltanto un "esempio" che mi ha fatto tornare alla mente soldati feriti in area polmonare ai quali il liquido della pleura veniva aspirato direttamente tramite un catetere orale e che mi ha fatto pensare che il problema di Pitto potesse essere localizzato là. Non volevo in alcun modo offendere la sensibilità di nessuno, né essere inappropriato. Ancora mi scuso sentitamente. Per "celebrare" la "ritrovata salute e per cambiare del tutto tematica, Vi allego un po' di fotografie del "rinato" Pitto (alcune con la tipica espressione da Psycho del "dopo-bagnetto"), alcune di Toppi ed alcune dei due pelosoni insieme, anche immortalanti l'epica lotta per un pezzetto di carota! Come alcuni di Voi sanno, Toppi è il porcellino "grigio" (poetico, lunare - non lunatico -, riflessivo, sognatore e pieno di affetto per il suo famelico fratello), Pitto è la cavia "tricolore" (perennemente affamato - mangia tutto, anche la carta per stampante, e gli piace moltissimo il pelo di Toppi, che se lo lascia mangiare, tanto è amorevole e patatone -, indolente, apatico, mascalzone e "popcornante" ogni due per tre). Toppi ha quasi quattro mesi, Pitto circa due, Toppi ama moltissimo Pitto, lo difende sempre e, alle volte, gli "salta addosso", sulla schiena, ma per proteggerlo (ed a Pitto sembra piacere), tipo se c'è un rumore strano. Pitto è più interessato al cibo, ma piano piano "sente" Toppi ed un giorno si affezionerà a lui, almeno lo si spera. A proposito, potere chiamarmi Toppi, ma anche Steven, che è il mio nome, come preferite. Grazie ancora di tutto. Vi auguro una buona giornata italiana. Saluti carissimi!
  11. Grandissimo post! Mi ha strappato un sorriso, fortissima birretta! Toppi non trema mai, ma Pitto sì, un fremito di non più di un secondo, quando lo abbiamo in braccio, sia mia moglie che io, e gli diamo qualcosa da mangiare, lattuga o qualche pezzettino di carota, ogni tanto. Io ho sempre pensato che avesse paura, anche se ormai è abituato a noi, il fatto di averci vicini e di non essere su di un "piano stabile" pensavo potesse "destabilizzarlo", pur mangiando dalle nostre mani ed apparendo tranquillo. Alle volte il "tremore" è costante, nel senso, sempre lo spazio di un secondo, ma ripetuto, anche fino a dieci volte. Se gli pongo delicatamente una mano sul dorso smette, così come se gli accarezzo con un dito la testolina, ma se è in braccio a mia moglie od a me, sulle nostre gambe, ad esempio, e gli diamo da mangiare, "trema". Potrebbe anche essere "piacere alimentare", ma sembra sempre spaventato.
  12. Grazie mille! Appena mia moglie trova il tempo di preparare qualcosa di un po' meglio dei soliti vegetali "spazzolati" in un secondo dai due pelosoni scatterò la fotografia e parteciperò!
  13. Grazie a tutti per la Vostra vicinanza e per la generosa umanità che state dimostrando! Rispondo rapidissimamente, sto andando via di corsa dal mio ufficio all'Università, mia moglie mi aspetta a casa e sono già in ritardo (e mi "distrugge", come sempre, se il ritardo è troppo, help me!! ). Il veterinario ha detto che l'allergia riguarda l'inalazione della polvere di fieno, dunque non è prettamente alimentare, Pitto può mangiarlo, ma il fatto di avere inalato la polvere di fieno - se pure il fieno fosse poco - ha creato lo scompenso che ha portato all'errato ingurgitare del cibo che è finito nei canali respiratori, così, almeno dice il veterinario, basandosi anche sulla reazione immediata che Pitto ha avuto quando lo ha posto di fronte al suo fieno. In ogni caso, lunedì prossimo abbiamo la seconda fase del trattamento contro gli acari dal nostro veterinario di fiducia e, così, chiederemo anche a lui (in realtà è una lei) un consiglio riguardo all'accaduto. Sì, ora sospendo il fieno, grazie per il consiglio inerente all'erba, me la procurerò e la farò essiccare. Anche io, come ho accennato, ho pensato che il trattamento contro gli acari stia dando od abbia dato "fastidio" a Pitto, ma è il trattamento standard, puntura ed applicazione, parlerò anche di ciò con la veterinaria. Grazie ancora a tutti Voi, Vi terrò informati e spero di potere scrivere cose belle, su questo bellissimo forum, e non soltanto delle malattie di Toppi e di Pitto (i due pelosoni più cagionevoli del mondo!). Scappo a casa. Vi auguro un buon proseguimento di giornata italiana. Saluti carissimi dalla Lion City!
  14. Grazie a tutti, per le Vostre parole gentili e per i Vostri importanti consigli! Come promesso, Vi aggiorno appena possibile (qui a Singapore è mezzogiorno). Tutto "ok". Pitto ieri stava già molto meglio, saltellava allegro e mangiava tonnellate di lattuga e di spinaci, si è ripreso completamente, il problema deve essere stato esclusivamente dovuto a quella sostanza verde. Lo abbiamo portato dal veterinario notturno che lo ha visitato (purtroppo non ho conservato un campione della sostanza, mi è venuto in mente dopo, avrebbe avuto la sua importanza portarlo dal veterinario per un'analisi) e che ci ha "rivelato" che Pitto è allergico al fieno (l'unica cavia nella Storia universale delle cavie? Od esiste qualche altro caso?). Dice il veterinario che, probabilmente, ha "aspirato" polveri del fieno che lo hanno stordito o che gli hanno causato una specie di "singulto" mentre mangiava il fieno stesso e che il cibo, il "bolo", invece di essere inghiottito regolarmente, è andato a finire nei canali respiratori da dove Pitto non riusciva ad "eliminarlo" (la sostanza verde dovrebbe, dunque, essere fieno masticato misto a saliva). Indicativo, dice il veterinario, è il fatto che io abbia visto una parte della sostanza verde uscirgli dal naso. Sembra che mia moglie ed io, dunque, lo abbiamo "salvato", ma si è trattato soltanto di "fortuna", dato che ho avuto un'intuizione che tutti Voi sicuramente avreste avuto e dato che avevamo a nostra disposizione lo "strumento" giusto, la pompetta per aspirare il muco dai nasini dei bimbi che, però, avevamo comperato per tutt'altro utilizzo, dare da bere un po' d'acqua a Toppi, il fratello di Pitto, che non ama bere e si disidrata sempre. Il veterinario ci ha detto di non dargli più il fieno e di tenerlo lontano dalle polveri dello stesso. Ha aggiunto di sostituire la funzione "dentale" / "dentaria" del fieno con quegli strumenti a forma di frutto, duri, da masticare, per i denti (ce ne sono sempre due nella gabbietta), che ha trovato in buona salute, ma "affilatissimi". Dice anche, il veterinario, che c'è una remota probabilità che Pitto abbia avuto quel che ha avuto a causa del trattamento anti-acari al quale è sottoposto, ma il fieno è la causa "regina". Ha preso del fieno e della polvere di fieno che aveva lui, non so di che tipo, sembrava un po' diversa da quella che usiamo noi, e Pitto, appena si è avvicinato, ha iniziato a starnutire ed a lacrimare lacrime bianche dagli occhi. Naturalmente il veterinario non gli ha permesso di mangiarlo. Poi gli ha fatto anche un test diagnostico, iniettandogli un anti-allergene sotto pelle e prelevandogli subito dopo il sangue per analizzarlo. Insomma, niente più fieno per Pitto. Rispondendo ad alcune Vostre domande, Pitto mangia di tutto e di più (anche il fieno), verdure di ogni tipo, non si tira indietro di fronte a nulla, e mangia tantissimo peperone giallo (riguardo alla vitamina C), non gli piace molto il rosso, ma mangia anche il verde ed un peperone arancione, capsicum, che gli piace parecchio. Ma il giallo è il suo preferito. Poi, io gli compro sempre le pastiglie di vitamina C (qui a Singapore ne esiste una marca particolare, Daily C, posso nominarla od è "pubblicità"? Spero di non violare alcun regolamento, nel caso mi scuso), gliele spezzo in due e gliele do direttamente "a mano", cinque al giorno, e lui mangia anche esse. Insomma, una "idrovora" del cibo. Una volta, purtroppo, si è mangiato anche mezzo foglio A4. Mia moglie lo aveva messo (Pitto) sulla sua scrivania, era andata in un'altra stanza un momento e Pitto ha pensato bene di mangiarsi il foglio (corsa immediata dal veterinario, tutto ok). Insomma, un "mostro". Toppi, purtroppo, è il contrario di Pitto. Molto più "gentile" e "malinconico", "tenero", "pensatore" ed "affettuoso", mangia soltanto fieno, carote e lattuga, odia il peperone, non vuole le pastiglie di vitamina C, non mangia gli spinaci, non gli piace il coriandolo. Per la vitamina C, occorre che io gliela somministri liquida con una piccola siringa (senza ago, naturalmente), per via esclusivamente orale, ed ogni volta sono drammi. Comunque, Pitto è ok, come detto è tornato a fare popcorning ed a mangiare le solite quantità "industriali" di cibo. Sta anche crescendo e sta diventando "grande" come Toppi. L'infestazione da acari sembra vada un po' meglio, lunedì prossimo seconda punturina e secondo atto del trattamento. Vi ringrazio moltissimo per la Vostra partecipazione e per le Vostre parole affettuose (è stato un bello spavento e la Vostra vicinanza mi ha scaldato il cuore). A presto e saluti carissimi!
  15. Grazie, Paolo! Seguirè i tuoi preziosi consigli. Mi auguro che Pitto non abbia problemi neurologici, mi sembra vigile ed attento, se gli si "parla", si rivolge a noi con lo sguardo e fa tutto quanto come ha sempre fatto, ma anch'io ho pensato a qualche problema del genere, essendo i Guinea Pigs delicatissimi, e sono molto preoccupato (non parliamo di come lo sia mia moglie, poverina). Cercherò di chiedere al veterinario un consulto molto accurato. Magari anche l'aria condizionata gli può avere fatto male, qui a Singapore, con il clima che c'è, media dei 30 gradi Celsius (e più), percepiti 38, è "d'obbligo", ma noi la teniamo molto bassa, specie dove sono i nostri due porcellini, mai sotto ai 24 gradi Celsius. Oggi l'ho spenta (e sia Toppi che Pitto hanno sempre un piccolo asciugamano - uno per uno - nel quale si possono appallottolare ed avvolgere). Vi terrò informati, naturalmente, appena saprò qualcosa, Vi scriverò. Grazie ancora e saluti carissimi!
  16. Ciao a tutti! Scusate se Vi disturbo sempre coi problemi di salute dei miei Guinea Pigs. Di Pitto, dovrei dire, perché Toppi, fortunatamente, è meno "problematico". Pitto è quasi morto, ieri notte, e non so perché. Stava bene ed era contento, faceva il solito popcorning, a differenza di Toppi, che non "popcorna" mai, ma è più "stabile", ha mangiato fieno, lattuga ed anche un paio di foglioline di coriandolo. Come qualcuno di Voi sa, in questo periodo è sotto trattamento a causa di acari (mites) che hanno colpito la sua schiena, nella parte tra l'inizio della colonna vertebrale e la testa (prima iniezione ed applicazione effettuate lunedì scorso, tre giorni senza bagnetto per lasciare agire il tutto, poi bagnetto delicato e, come da consiglio del veterinario, ogni giorno due gocce di acqua ossigenata sulla feritina, e sembra che Pitto, da quel punto di vista, stia già meglio). In ogni caso, gli acari (mites), per lui non sono un problema, non si gratta nemmeno, mangia quintalate di cibo e le richiede continuamente, è sempre "allegro" e molto attivo. Ma ieri sera, dopo che è stato tutto il giorno con mia moglie che, come alcuni di Voi sanno, ama moltissimo sia Toppi che Pitto ed è sempre visceralmente preoccupata per loro, lo prendo e lo metto nella gabbietta, ancora separato da Toppi, per la questione degli acari, e, ad un certo punto, dopo poco, sento una specie di "tonfo" e Pitto era rivolto (o, meglio, "rivoltato") con il dorso sulla base della gabbietta e non riusciva a risollevarsi da solo. Cerco di aiutarlo e lo rimetto io nella sua posizione normale. Non cade, ma sembra improvvisamente che sia diventato pesantissimo, trascina le gambe posteriori che, spesso, rimangono indietro rispetto al corpo, e si mette a camminare in modo strano per la gabbia, entra nella sua casetta, ma non per nascondersi, come di solito, ne esce subito, come se volesse scappare, si mette a girare in tondo sempre nello stesso punto, dove non c'è niente, non considera acqua, cibo, nulla. Mia moglie, spaventatissima, va subito nel panico. Io cerco di calmarla, Pitto adesso è andato con la testa a premere uno degli angoli della gabbia, dalla parte opposta della sua casetta, e se ne sta fermo immobile, sembra che sia morto, ma respira. Lo prendo delicatamente e lo rimetto nella casetta, esce di nuovo e ripete il "rituale", "giravolte" strane in un punto della gabbia (sempre lo stesso), poi testa nell'angolo e silenzio assoluto. E' sabato notte (01:00 am già, a quel punto), qui a Singapore l'unico veterinario notturno, ad Outram Park (molto lontano da dove abitiamo, devo dire), è aperto tutti i giorni, tranne il sabato notte (è un classico), naturalmente, così posso soltanto aspettare. Ma anche oggi sono tutti chiusi, il veterinario notturno è aperto di notte, appunto, ci porterò Pitto questa notte. Quel che è successo dopo è ciò che mi ha inquietato e che mi permetto rispettosamente di sottoporre alla Vostra attenzione. Ad un certo punto, mentre cercavo di fare dormire mia moglie dicendole di non preoccuparsi, che magari si trattava soltanto di un po' di "mal di pancia" e, nel frattempo, monitoravo Pitto, ecco che Pitto inizia a respirare come un mantice, con un rumore intenso e cavernoso, come se stesse "russando" (il "russare" di un uomo, tanto era forte). Ma era sveglio, naturalmente, ed estremamente sofferente. Ho pensato che stesse per morire. Ho sentito respirare così, mutatis mutandis, alcuni miei commilitoni che, durante la guerra in Iraq, erano stati feriti in area polmonare. Panico di mia moglie. Allora mi sono messo ad osservare bene Pitto e, ad un certo punto, ho visto che, nel suo respirare con fatica estrema, dal nasino è uscito un grumettino, grande come un granello di sabbia, verde. Ho pensato che avesse qualcosa nel naso o nei canali respiratori, l'ho preso in braccio ed ho cercato di massaggiarlo un po', ma niente. Peggiorava. Allora, non sapendo che altro fare e pensando che avesse una qualche "ostruzione", ho preso una pompetta di quelle che si usano per aspirare il muco nei nasini dei bimbi piccoli, pompetta che avevamo usato per dare da bere a Toppi una volta che era malato, l'ho inserita delicatamente nella bocca di Pitto, che non ha provato a rimuoverla, ed ho aspirato in maniera estremamente delicata. Sorpresa, uno strano liquido verde e denso ha riempito tutta la cannula della pompetta ed anche parte del "serbatoio" interno. Vado nel bagno per svuotarla nel lavandino e lavarla. Si tratta di un liquido di colore verde marcato, "marcio", che a contatto con la superficie del lavandino non se ne va immediatamente anche se il rubinetto è aperto e l'acqua lo "lava", è denso, viscoso, e si "organizza" in diverse gocce, delle quali una più grande. Torno da Pitto e ripeto l'operazione. La cosa che mi ha colpito è che sembrava che Pitto avesse capito e che volesse che io lo facessi. Invece di cercare di stornare la pompetta con le zampine o di lamentarsi, sembrava volesse che io aspirassi il liquido. E così ho fatto. Per ben undici volte, delle quali l'ultima senza raccogliere più liquido. Dopo un secondo, Pitto era già molto più energico e vivace, respirava normalmente, si muoveva liberamente con la sua solita energia, ed ha anche mangiato un po' di fieno che mia moglie gli ha dato, anche se io le ho detto di non dargli nulla. Nella prosieguo della notte, si è mosso regolarmente, se ne è stato nella sua casetta, ha "affilato" i suoi dentini col "coso" in legno apposito, ha bevuto un sacco di acqua. Questa mattina è ok, ancora non super-Pitto, ma quasi, e non piange come, generalmente, fa, quando gli capita qualche "disavventura". Bel sabato notte, amici miei. Ora, questa notte porterò Pitto ad Outram Park dal veterinario, ma volevo chiederVi se Vi fosse mai accaduta una cosa del genere, cosa potrebbe essere stato e cosa possa essere stato quel liquido verde limaccioso. Non l'ho aspirato dallo stomaco, evidentemente, ma dai canali respiratori, la cannula è "corta" e l'ho introdotta soltanto per un centimetro o meno nella bocca di Pitto, dunque il liquido veniva dall'apparato respiratorio, dato che anche un "granello" (che mi ha, appunto, insospettito) era uscito dal naso. Ho pensato che avesse vomitato e che il vomito fosse rimasto "dentro" o fosse stato rigurgitato. In ogni caso, non so, è stato spaventoso, perché sembrava davvero che dovesse morire ed il rumore del suo respiro era di estrema sofferenza. Ma è stato anche bello vederlo zompettare di qua e di là e fare il solito Pitto dopo questa specie di "intervento d'urgenza". In ogni caso, ho paura che Pitto muoia, lui è "normale", 'stamattina, ma ha mangiato soltanto un po' di cibo secco ed alcune foglie di una verdura cinese, simile ai comuni spinaci, che mia moglie gli ha comperato, ed è meno vivace, ha soltanto due mesi, è sempre stato molto piccolo, adesso è cresciuto un po', gli è cambiato anche il colore del pelo, ma lo vedo ancora molto debole. Scusatemi se mi sono dilungato. Ho cercato di essere esaustivo. Vi sarei molto grato se poteste darmi informazioni ed opinioni in merito. Grazie a tutti ed un augurio di una bella domenica!
  17. Grazie mille! Allora farmaci non nel frigorifero e coriandolo non in grandi quantità. Grazie ancora. Saluti carissimi!
  18. Come promesso, Vi aggiorno. Non si sa esattamente cosa Pitto abbia, probabilmente acari, mites, ma non sono stati riscontrati. Visita accuratissima, ieri, dal veterinario (e costosissima, qui a Singapore i veterinari costano decisamente di più che in Italia, a quel che sembra, ma per Pitto e Toppi, questo ed altro, naturalmente), quasi due ore, ha effettuato due test diagnostici, prima con una sorta di nastro adesivo, sulla ferita / crosticina, per verificare al microscopio la presenza di acari, funghi od altri parassiti, fatto e ripetuto il test, nulla è stato "avvistato". Poi, secondo test, cospargendo di un olio che non saprei definire la ferita / crosticina e "raschiando" via alcune "squame", con un apposito strumento, ugualmente, test fatto e ripetuto, al microscopio non è risultato nulla. Effettuato anche esame delle feci (terribile), tutto ok, nessun riscontro. Per precauzione, la veterinaria ci ha detto di seguire comunque la terapia anti-acari, dunque iniezione, ieri, Pitto sembrava avesse visto la morte, turbinava tra le mani di mia moglie che ha dovuto sollevarlo dal tavolo per consentire la puntura. Poi un - non so bene come definirlo -, un "qualcosa" (un farmaco) che la veterinaria ha applicato sulla testa di Pitto, tra i peli, dicendo di non lavarlo per almeno due giorni. Dobbiamo ritornare tra due settimane e poi tra altre due ancora, per ripetere la puntura ed il "qualcosa" sulla testa, la veterinaria ci ha dato da conservare quel farmaco, mi dispiace per la mia incompetenza che non mi permette di definirlo, ma Voi sicuramente sapete di cosa si tratti. Pitto era così spaventato che, purtroppo, quando mia moglie lo ha rimesso sul tavolo si è messo a correre all'impazzata ed è caduto giù (che salame), ma, fortunatamente, non si è fatto niente, la veterinaria lo ha controllato. A casa, dopo essere stato mogio mogio e lamentevole per tre giorni, prima della visita, ieri sera era felicissimo (noi distrutti) - forse perché non ha gradito molto il tour nella metropoli -, si è messo a fare popcorning nella gabbia ed a mangiare qualsiasi verdura, al punto che abbiamo consumato tutto il cibo per lui - e per il povero Toppi - che avevamo, oggi spesa per rifornirci. Poi, popcorning ancora e "giubilo" per tutta la notte (sarà il farmaco, che ha un effetto "inebriante"). Questa mattina scorpacciata di peperone giallo e di coriandolo (coriander, gli piace tantissimo, ma è indicato per i porcellini d'India?). Insomma, sembra che stia molto bene e gli acari, mites, non sono stati diagnosticati, ma la terapia è comunque iniziata. Escluse scabbia e rogna. Vorrei, ora, porVi rispettosamente due domande, brevissime. 1) Ieri, nella concitazione, mi sono dimenticato di chiedere alla veterinaria se il farmaco che ci ha dato da conservare, quello che ha applicato sulla testa di Pitto, tra i peli, e che dovrà applicargli nei nostri due prossimi appuntamenti, di due settimane in due settimane, sia da conservarsi in frigorifero od a temperatura ambiente. Potreste darmi qualche suggerimento? Una cosa curiosa che ho notato, è che è un antiparassitario, anti-acari, per cani e gatti. La veterinaria ha detto che è molto potente e, dunque, con i porcellini d'India, "distrugge" qualsiasi infestazione e/o infezione. 2) Pitto - l'ho detto alla veterinaria, ma non mi ha prestato troppa attenzione - sta cambiando in maniera impressionante il colore del pelo. Come avete potuto vedere dalle sue fotografie, è "tricolore" (o, per meglio dire, è colorato da tre diverse strisce), grigio sulla testa e sul "popò", bianco ed un poco "biondo" sui fianchi ed al centro del corpo. Da quattro giorni a questa parte il suo colore sta "mutando". Sulla testa il grigio sta diventando bianco, schiarendosi impressionantemente, sulla parte centrale del corpo, sul dorso, dove c'è la spina dorsale, è diventato bianchissimo (come la neve), mentre, sui fianchi, da "biondo" che era, sta diventando colore cremisi. Il "popò", che era grigio, tendente al nero, sta diventando chiaro, "sbiancandosi", nella parte superiore, mentre sotto, nell'area delle zampe posteriori, da grigio scuro che era sta diventando marrone cioccolato (davvero evidente la "metamorfosi"). Pitto, come sapete, ha circa due mesi, adesso, ed è cresciuto un po', nel corpo ed anche nella testa, ma il cambio "cromatico" è davvero impressionante. Mi chiedo se sia normale, dato che non ho esperienza in ciò (Toppi è sempre del suo colore), e se abbiate mai visto o sentito qualcosa del genere. Il suo pelo è foltissimo. Mia moglie - mi fa ridere - dice che al centro presso il quale lo abbiamo adottato lo hanno "dipinto" per renderlo più "carino" per l'adozione. Scusatemi se mi sono dilungato. Spero di non averVi annoiato. Pitto, in ogni caso, sta bene e ciò ci consola. Grazie del Vostro aiuto preziosissimo e della Vostra gentilezza costante!
  19. Anche Pitto beve allo stesso modo, sembra che voglia staccare a morsi la cannula del beverino. Non sono un esperto, ma credo che sia normale. Il mio altro porcellino d'India, Toppi, invece, è molto più delicato. Probabilmente dipende da porcellino d'India a porcellino d'India. Ma qui ci sono fior di esperti che sapranno sicuramente darti utili indicazioni.
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