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paolo

Calcolo nella colecisti (colelitiasi)

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Con il termine "colelitiasi" intendiamo la presenza di calcoli nei dotti biliari o nella colecisti (cistifellea).

Qui descriviamo un caso di calcolo della colecisti in una cavia d'affezione.

La paziente era una cavia femmina di tre anni e mezzo: veniva visitata per la riduzione dell’appetito, addome teso e segni di dolore addominale, aumento degli sforzi respiratori. Pesava 1305 g ed era considerata alquanto sovrappeso; urinava e defecava normalmente. Alla palpazione della porzione superiore dell'addome mostrava fastidio, con vocalizzazione e tentativo di scansarsi.

L’esame radiografico e l'ecografia consentivano di identificare nella cistifellea una piccola struttura ovoidale (4,3 x 3,3 mm) mineralizzata.

Il calcolo veniva rimosso chirurgicamente mediante una procedura chirurgica di colecistectomia, semplice ed efficace. Dopo l’intervento l’animale si riprendeva rapidamente e i segni clinici si risolvevano.

Il calcolo veniva analizzato e risultava composto da apatite (calcio fosfato) per l'80% e da weddellite (calcio ossalato di-idrato) al 20%. Da notare che negli umani i calcoli biliari di apatite sono rari.

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Evidente il colelite ovoidale all'interno della cistifellea. Immagine da Bochmann 2016

Tre mesi dopo l’intervento la paziente veniva presentata al veterinario per il follow up di routine: era in buono stato di salute e la diagnostica per immagini non rivelava alterazioni.

Questa patologia è descritta raramente nei testi sulle malattie della cavia.

Un'aumentata incidenza di colelitiasi tra gli umani si osserva nelle femmine e nei soggetti obesi; la cavia in oggetto era una femmina sovrappeso, nonostante ciò non è possibile trarre conclusioni su tale associazione nel porcellino d'india.

Nei porcellini d'india che presentano segni intermittenti di patologia gastrointestinale, anoressia o appetito ridotto e dolore addominale la colelitiasi dovrebbe essere considerata nella diagnosi differenziale.

Riferimento:

Bochmann M e coll. Clinical presentation, diagnosis, and treatment of cholelithiasis in a pet guinea pig (Cavia porcellus). Journal of Exotic Pet Medicine 2016; 25: 327–331.

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Grazie Paolo anche per questo approfondimento sul calcolo nella colecisti.

A quanto viene descritto non pare un intervento così invasivo o a rischio...ma probabilmente ci vuole sempre un veterinario ben specializzato e anche una buona dose di fortuna, soprattutto per il post operatorio che è la fase spesso più problematica.

Siccome recentemente l'argomento calcoli mi ha toccata da vicino, mi sono spesso confrontata col veterinario che segue i miei porcellini ( e che ora mi ha permesso di adottare la Piera) a suo avviso la cavia femmina, rispetto al maschio, a maggiori capacità di espellere il calcolo naturalmente quando questo non è particolarmente grosso.

Io mi chiedo sempre se si può fare prevenzione in tal senso, al di là dello stare attenti ai dosaggi di calcio soprattutto dopo una certa età, con integratori quali il mirtillo rosso o la cosiddetta erba spaccapietra, ha senso una prevenzione soprattutto quando il presentarsi dei calcoli può essere attribuito ad un fattore di predisposizione genetica?

Per esempio ho rimasto moltissimo succo di mirtillo rosso che usavo per il piccolo Gianni e mi chiedo se sia il caso di fare qualche ciclo durante l'anno di cura per la Piera, oltre a fornire un supplemento di vitamina C aiuta a mantenere pulite e in salute le vie urinarie.

PS: ma il nostro Paolo non si riposa mai? Ha sempre qualcosa di nuovo da presentarci e condividere!

Me lo immagino un po' come un "topo" da biblioteca sempre a ricercare e a studiare!

Grazie Paolo!

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Qui parliamo di calcoli dei dotti biliari e della colecisti, argomento sul quale, particolarmente nel caso della cavia, ho minime conoscenze anche in fatto di prevenzione.

Per quanto riguarda i calcoli renali e delle vie urinarie penso che dare acqua "leggera" (ammesso che bevano) e fare qualche ciclo di mirtillo rosso americano o altri rimedi naturali possa essere una buona misura di prevenzione.

Si, per il maschio espellere naturalmente i calcoli è più difficile e se sono appena appena grossi è impossibile e occorre intervenire senza indugio.

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