Animali domestici e virus Ebola

[paolo]

Visto che di questi tempi si parla molto di Ebola, mi sembra giusto proporre un paio di righe sull'argomento, grazie anche ad un recentissimo report sull'argomento emesso dalla European Food Safety Authority (EFSA).

A breve lo condivido con voi, aspettatemi.

[paolo]

Di seguito le conclusioni (invero un pochino inconcludenti) di una valutazione effettuata da esperti della European Food Safety Authority (EFSA), del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dagli Stati membri sul rischio che in Europa gli animali domestici (con i quali il proprietario ha uno contatto fisico ravvicinato) possano trasmettere il virus Ebola all’uomo.

La valutazione ha voluto rispondere a 3 domande: 1) la probabilità che un cane o gatto domestico venga in contatto con un essere umano affetto da Ebola; 2) la probabilità che un cane o gatto domestico sia esposto al virus Ebola e 3) la probabilità che un cane o gatto domestico infettato o contaminato dal virus sia in grado di trasmettere il virus a un essere umano non infetto.

I dati del rapporto sono integrati da una rassegna pubblicata su Time del 8 ottobre scorso: Can dogs (and other animals) get Ebola?

A tutt'oggi la malattia letale prodotta da Ebola è stata osservata solamente nell'uomo, nei primati e in poche specie di animali selvatici. Per quanto riguarda gli umani, sembra che la principale via di trasmissione sia il contatto tra uomo e uomo.

Il virus Ebola può essere presente in diverse specie animali: pipistrelli, uccelli, maiali, porcospini, antilopi...

L'epidemia di questo 2014 si fa risalire ai pipistrelli della frutta presenti nelle zone rurali dell'Africa occidentale: questi animali sarebbero i vettori del virus e possono infettare gli animali che vivono nelle foreste, che a loro volta infettano gli uomini che li cacciano per cibarsene.

Il virus non è mai stato riscontrato in alcun felino selvatico africano e per questo si ritiene che i gatti siano immuni.

Per quanto riguarda i cani, essi possono essere infettati dal virus, ma non manifestano la malattia e l'infezione nel tempo scompare. Non ci sono quindi evidenze sulla trasmissione della malattia dal cane all'uomo. Da considerare che le abitudini alimentari dei cani presenti nelle nostre case non favoriscono la trasmissione del virus, a differenza di quanto può accadere con i cani africani che si nutrono anche di carcasse di piccoli animali morti con possibilità di contrarre il virus.

Comunque, considerato che in Europa le persone sospettate di essere portatrici del virus Ebola vengono prontamente messe in isolamento, la probabilità per cani e gatti di essere esposti al virus è veramente bassa.

Le scimmie sono invece possibili portatrici della malattia e, come nel caso dell'uomo, il virus può ucciderle. Le ricerche hanno dimostrato infatti un netto declino delle popolazioni di gorilla e scimpanzè durante le epidemie di Ebola.

I dati sugli uccelli non sono definitivi, ma si è appurato che la struttura del virus Ebola è molto simile a quella di molti virus aviari.

Sebbene sia stato documentato un caso di trasmissione tra suino e uomo nelle Filippine, non è stato ancora chiarito il suo ruolo nella trasmissione dell'Ebola in Africa.

Diversi studi hanno riscontrato che altri animali domestici, inclusi cavie, capre e cavalli, non mostravano sintomi o solamente sintomi lievi quando infettati sperimentalmente. In natura il virus non è stato osservato in queste specie e questi animali non sembrano ammalarsi o morire per l'infezione.

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Caspita Paolo! Trovi sempre articoli interessantissimi da proporci, grazie!