Vai al contenuto
paolo

Il pelo dei piccoli roditori e lagomorfi.

Recommended Posts

Il pelo dei piccoli roditori e lagomorfi: incontro molto ravvicinato al microscopio ottico.

Prima di entrare in argomento devo doverosamente ringraziare i porcellini d'india Nerone e Tiberio, la coniglietta Toffi, e i criceti Piumino (criceto dorato a pelo lungo) e Pallino (criceto russo Winter White), che hanno donato il loro pelo per rendere possibile questa ricerca.

Un grazie speciale all'amica franci_fra3 che si è gentilmente prestata per inviare il pelo dei suoi due criceti, da Parma e Genova.

Per realizzare questa scheda ho utilizzato un microscopio con fotocamera Olympus (ingrandimenti da 50x a 500x) e il software AnalySIS per la gestione delle immagini.

Il presente contributo non ha la pretesa di essere esaustivo, ma vuole solo proporre un campione di aspetti microscopici del pelo di alcuni piccoli roditori e lagomorfi

Introduzione.

I peli sono sottili formazioni filiformi cheratinizzate che crescono sulla cute della maggior parte dei mammiferi, dei quali formano il caratteristico mantello, mentre le altre specie non li possiedono.

La lunghezza dei peli varia da alcuni millimetri ad oltre un metro, ed il loro diametro da 5 micrometri (un micrometro equivale ad un millesimo di millimetro) ad alcuni millimetri.

I peli di maggior diametro sono duri e ispidi prendono il nome di setole e se sono trasformati in strutture rigide e appuntite sono detti aculei, come nel riccio e nell'istrice.

Esistono anche peli lunghi e rigidi, detti vibrisse, capaci di raccogliere stimoli tattili (tipici i cosiddetti "baffi" di carnivori e roditori).

immagine 1

Il pelo nasce da una particolare struttura della pelle, detta follicolo pilifero, la cui parte più importante è il bulbo, che contiene le cellule della matrice del pelo che danno origine a tutte le sue strutture e strati.

Chimicamente un pelo consiste in una serie di filamenti di cheratina, una scleroproteina che viene prodotta negli strati profondi del derma, dai quali migra verso gli strati superiori e va ad addensarsi in cellule dette cellule cornee che formano strati di fitte e sottili scaglie.

Le cellule ricche di cheratina sono molto dure e fibrose e vanno a formare non solo i peli, ma anche le unghie, gli artigli, gli zoccoli e i corni dei rinoceronti.

Alla radice del pelo, irrorata di vasi sanguigni e a contatto con i nervi, sono sempre presenti una ghiandola sebacea ed un muscolo erettore del pelo; la prima si trova in comunicazione con il follicolo pilifero e, tramite esso, secerne una sostanza grassa e oleosa, il sebo, che ha la funzione di lubrificare la pelle e il pelo stesso. Il secondo è connesso direttamente al pelo e contraendosi (in conseguenza di freddo, paura, allarme...) è capace di causare il fenomeno dell'orripilazione, comunemente chiamato "pelle d'oca".

immagine 2

La porzione del pelo che emerge dal follicolo pilifero è detta fusto ed è costituita da tre strati concentrici.

La parte più interna è il midollo, formato da cellule arrotondate disposte a colonna, generalmente separate fra loro da spazi d'aria (responsabili dei riflessi argentei di certi peli) con funzione di protezione dal freddo, cospicuamente presenti nell'animale, scarsi o talvolta assenti nell'uomo.

La parte intermedia è la corteccia, formata da cellule disposte verticalmente in file parallele che contengono un pigmento colorato, la melanina, che tende a ridursi con l'età lasciando il pelo bianco. Le melanine impartiscono una varietà di colori, eccezion fatta per gli animali albini, che ne sono privi.

La porzione più esterna è la cuticola, composta di cellule appiattite e sovrapposte le une sulle altre, come le tegole di un tetto, con il bordo libero rivolto verso l'estremità del capello.

immagine 3

Nella parte più profonda del follicolo pilifero c'è il bulbo del pelo, nel quale è contenuta la matrice del pelo formata da cellule particolarmente attive che si riproducono rapidamente spingendo verso l'alto quelle nate in precedenza. Nel corso della risalita queste cellule producono la cheratina, andando incontro al cosiddetto "processo di cheratinizzazione" e diventando progressivamente sempre più rigide.

Subito al di sopra delle cellule delle matrice sono presenti alcuni melanociti che hanno il compito di "colorare", immettendovi la melanina, le cellule della corteccia.

Il ciclo di crescita varia nelle varie specie: negli animali da pelliccia è sincronizzato per consentire la rapida caduta e la ricrescita essenziale per il ricambio stagionale; nell'uomo il processo di rinnovamento è continuo, con l'attività di ogni follicolo sfalsata rispetto a quella degli altri.

immagine 4

post-131-129151263653_thumb.gif

post-131-129151263656_thumb.gif

post-131-129151263661_thumb.jpg

post-131-129151263662_thumb.gif

Share this post


Link to post
Share on other sites

La cavia.

L'immagine del pelo a piccolo ingrandimento (50x) mostra l'aspetto complessivo del fusto del pelo della cavia. Ben evidenti le cellule embricate che costituiscono la cuticola, dando al pelo un aspetto ruvido, ma flessibile.

Tiberio 50x

Ad un ingrandimento di poco superiore (100x), è ancora apprezzabile la struttura complessiva del fusto; è ben visibile la guaina epiteliale che circonda il pelo e migliora il dettaglio delle cellule cheratinizzate.

Tiberio 100x

Con il crescere dell'ingrandimento (300x) la superficie del pelo di cavia ricorda sempre di più un tronco legnoso.

Nerone 300x

Utilizzando la massima risoluzione a mia disposizione (500x) si nota la pigmentazione di granuli di melanina sulla superficie e negli spazi intercellulari (Nerone e Tiberio hanno un pelo complessivamente scuro).

Nerone 500x

post-131-129151263665_thumb.jpg

post-131-129151263672_thumb.jpg

post-131-129151263679_thumb.jpg

post-131-129151263685_thumb.jpg

Share this post


Link to post
Share on other sites

Il coniglio.

Già a piccolo ingrandimento (50x) è evidente la differente organizzazione del pelo del coniglio: più fine e più ordinato.

Toffi 50x

Aumentando la risoluzione (100x e 300x) sono sempre meglio risolte le grosse bolle d'aria contenute all'interno del leggerissimo pelo del lagomorfo, mentre le cellule della cuticola si intravvedono appena perché pochissimo pigmentate.

Toffi 100x

Toffi 300x

Al massimo ingrandimento (500x) risaltano le differenze strutturali che differenziano il pelo della coniglia Toffi da quello delle due cavie: infatti la coniglietta ha un pelo molto più fine al tatto, come si deduce dal minor diametro del fusto, e complessivamente bianco-argenteo.

Toffi 500x

post-131-129151263692_thumb.jpg

post-131-129151263699_thumb.jpg

post-131-129151263706_thumb.jpg

post-131-129151263713_thumb.jpg

Share this post


Link to post
Share on other sites

I criceti.

Già al minimo ingrandimento (50x) si nota come il pelo del criceto sia ancora più fine e la struttura più rarefatta dei precedenti.

Piumino 50x

Pallino 50x

Impressione che si conferma col crescere della risoluzione (100x) permettendo di apprezzare anche alcune bolle d'aria.

Piumino 100x

Pallino 100x

post-131-12915126372_thumb.jpg

post-131-129151263727_thumb.jpg

post-131-129151263734_thumb.jpg

post-131-129151263748_thumb.jpg

Share this post


Link to post
Share on other sites

A 300x si riescono a definire le cellule embricate che formano la corteccia del pelo del criceto, assolutamente chiare...

Piumino 300x

Pallino 300x

... più evidenti al massimo ingrandimento (500x) dove si coglie anche la presenza di rari granuli di pigmento.

Piumino 500x

Pallino 500x

post-131-129151263755_thumb.jpg

post-131-129151263761_thumb.jpg

post-131-129151263768_thumb.jpg

post-131-129151263775_thumb.jpg

Share this post


Link to post
Share on other sites

Ciao Franci!

Come sai questo piccolo studio è stato realizzato nella scorsa primavera-estate, quando il Forum era indisponibile, e pubblicato inizialmente tra i documenti della mailing list.

Sottolineo che le immagini del pelo sono relative solo agli animaletti involontari donatori e che aspetti diversi si possono osservare con altri individui; per esempio, ho visto nel web delle immagini al microscopio di pelo di coniglio che assomigliano molto a quello dei miei due porcelli.

Share this post


Link to post
Share on other sites

Join the conversation

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, Accedi Ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Reply to this topic...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
×
  • Crea Nuovo...