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paolo

Pulizia di gabbie e superfici.

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Questo modesto contributo si propone di fornire qualche informazione in pi� sulla pulizia di gabbie e superfici, senza la pretesa di voler cambiare il vostro gi� ben collaudato sistema.

La realizzazione di questa scheda � stata possibile grazie alla preziosa collaborazione dell�amica Francesca (franci_fra3), alla quale va il mio ringraziamento.

COME PULIRE LA GABBIA E LE SUPERFICI TRAFFICATE DAI NOSTRI PICCOLI AMICI PELOSI?

La costante pulizia e disinfezione di gabbie, beverini, mangiatoie e superfici � una fondamentale norma di prevenzione delle malattie infettive. La prevenzione � molto migliore e molto pi� semplice di qualsiasi cura (e molto meno costosa).

Detergere e disinfettare sono due operazioni differenti, che devono essere eseguite in sequenza.

La pulizia serve a rimuovere la polvere e la sporcizia presenti sugli oggetti, sulla superficie e sulla cute. I detergenti sono dei tensioattivi (saponi) che hanno la funzione di vincere appunto quella �tensione� che consente allo sporco di aderire alle superfici.

Una volta che si � lavato un oggetto, occorre sciacquarlo accuratamente prima di disinfettarlo per allontanare lo sporco residuo e allo scopo di evitare una reazione chimica fra il sapone e il disinfettante, che potrebbe inattivare il disinfettante.

La disinfezione, serve a distruggere la maggior parte dei microrganismi patogeni; fanno eccezione le spore batteriche (si distruggono mediante sterilizzazione) che non � impossibile vengano portate in casa, ma che � altamente improbabile trovino le condizioni per diventare pericolose.

I disinfettanti reperibili in commercio per l�uso in ambiente domestico sono i meno pericolosi, pur mantenendo una buona efficacia. In ogni caso, leggere sempre attentamente le norme di sicurezza raccomandate e le istruzioni d�uso, ricordando in particolare di rispettare i tempi di contatto idonei: con tempi inferiori al necessario non avremo l'effetto voluto. Dopo la disinfezione � sempre indispensabile un adeguato risciacquo per allontanare dalle superfici i composti chimici utilizzati, che possono anche essere causa di intossicazione e allergia.

Pulizia dei pavimenti e delle superfici.

I pavimenti e le superfici della nostra casa sono normalmente contaminate da batteri, particolarmente in quegli ambienti con elevato grado di umidit�, come bagni e cucine.

Se non vi sono situazioni particolari, il sistema immunitario (nostro e della cavia) � in grado di difenderci adeguatamente, quindi l'obiettivo pi� realistico da perseguire � semplicemente un buon livello igienico, che si ottiene rimuovendo lo sporco, ricettacolo dei germi.

Bisogna poi ricordarsi di asciugare tutte le superfici che abbiamo pulito, perch� la presenza di umidit� favorisce la proliferazione batterica.

Una pulizia frequente e un buon lavaggio con normali prodotti detergenti � tutto ci� che serve per mantenerne l'ambiente sotto controllo. In altre parole, cercare di disinfettare un pavimento � tempo (e denaro) sprecato.

Si pu� ridurre la carica microbica di pavimenti, servizi igienici e arredi lavandoli con una soluzione di ipoclorito di sodio, la comunissima ed economica varechina, avendo l'avvertenza di non usarla su superfici metalliche, perch� corrosiva, e neppure insieme ad acidi o a quei prodotti che li contengono (ad esempio: i disincrostanti per i water) perch� sviluppa vapori tossici.

Pulizia della gabbia.

L'igiene della gabbia � fondamentale per mantenere la cavia in buona salute. Occorre mantenere la lettiera il pi� possibile pulita e asciutta per evitare il proliferare di batteri dannosi e per evitare che il pelo della cavia, soprattutto se lungo, si sporchi. Dopo aver rimosso la lettiera, pulire a fondo con acqua calda e sapone, oppure con candeggina diluita il contenitore di plastica, le sbarre, gli accessori e i giochi, risciacquando poi abbondantemente e accuratamente. Per eliminare eventuali incrostazioni resistenti e per eliminare le tracce di urina si possono utilizzare il comune bicarbonato di sodio sciolto in acqua calda o dell'aceto di vino da lasciare agire qualche minuto, quindi strofinare con una spugnetta abrasiva per completare la rimozione dei depositi.

Il miglior acaricida in natura � il sole, quindi una volta che la gabbia � stata lavata sarebbe anche opportuno lasciarla per un po' al sole e all'aria, per uccidere gli acari eventualmente presenti. Poich� le uova di acari impiegano 7-8 giorni a schiudersi sarebbe bene fare la pulizia totale della gabbia con esposizione al sole almeno una volta a settimana. Allo scopo esistono anche prodotti specifici che il veterinario sapr� consigliarvi.

Pulizia dei contenitori di cibo ed acqua.

La pulizia periodica con acqua calda e detersivo per stoviglie � sufficiente. In caso di incrostazioni lasciare in ammollo per una notte, quindi lavare con candeggina diluita. Il lavaggio in lavastoviglie unisce la sterilizzazione a mezzo calore.

Quando occorre disinfettare?

A volte la semplice pulizia di gabbia e accessori non � sufficiente. Facciamo il caso di infezioni batteriche (accertate o presunte), in presenza di parassiti, di ferite da curare, pododermatiti, per la prevenzione di infezioni dopo la sterilizzazione o altre operazioni chirurgiche, dopo la morte improvvisa e non chiaramente spiegabile di una cavia. In tutti questi casi si deve ricorrere alla disinfezione.

Accorgimenti particolari.

Attenzione al trattamento di superfici porose come legno, sughero, cartone, eccetera. Detergenti e disinfettanti, a dispetto dei risciacqui, potrebbero impregnare questi materiali che per sicurezza andrebbero trattati solo con acqua calda (e forse un po� di acqua ossigenata), e piuttosto sostituiti periodicamente.

Qui di seguito proviamo a descrivere caratteristiche, meccanismo d�azione e precauzioni da adottare per alcuni disinfettanti di largo uso e facilmente reperibili in commercio.

Ipoclorito di sodio.

Usualmente in soluzione acquosa al 5% (candeggina o varechina), sviluppa acido ipocloroso, che a sua volta libera ossigeno e cloro che si combinano con le proteine cellulari. E� un buon disinfettante contro batteri e virus, contro funghi e protozoi, e possiede anche una certa azione sporicida. L�ipoclorito di sodio � molto tossico se inalato, i suoi vapori possono essere particolarmente irritanti. Da utilizzare solo in presenza di un buon ricambio d�aria, e mai vicino agli animali. E� anche inattivato dai residui organici, quindi lavare bene qualsiasi oggetto prima di trattarlo con la candeggina.

Amuchina e Antisapril.

Nomi commerciali di clorossidanti elettrolitici, ovvero soluzioni ipertoniche che liberano cloro attivo che va ad inattivare gli enzimi necessari al metabolismo dei batteri.

Composti dell'ammonio quaternario.

Un�ampia classe di disinfettanti che aggiungono composti organici all�ammoniaca. Queste molecole hanno un ampio spettro d�azione e sono poco tossiche. Interferiscono con le reazioni metaboliche dei batteri e modificano la permeabilit� della membrana cellulare. Il benzalconio cloruro � uno dei pi� utilizzati tra questi composti: come nome commerciale mi vengono in mente Citrosil e Bialcol. Perdono efficacia se miscelati con i normali detergenti.

Acido acetico.

E� battericida in soluzione al 5%, e batteriostatico a concentrazioni inferiori. In pratica si pu� utilizzare il comune aceto da cucina, puro, da lasciare a contatto con le superfici per almeno qualche minuto.

Alcool etilico.

Efficace contro la maggior parte dei batteri e alcuni virus. Agisce denaturando le proteine batteriche. Usualmente si trova in commercio diluito con acqua (alcool 70�, alcool denaturato) e contiene coloranti e altre sostanze atte a renderne sgradevole l'odore e il sapore, al fine di evitare che possa essere utilizzato a scopi alimentari. Giova ricordare che oltre ad essere infiammabile evapora rapidamente, riducendo il tempo di contatto. L'alcool denaturato quindi � efficace se si tratta una superficie per almeno 1 o 2 minuti, meglio se per immersione, altrimenti si limita solo a ridurre la carica microbica. In estrema sintesi, l�alcool etilico denaturato � da intendere come solvente e detergente, anzich� come disinfettante.

Tra i disinfettanti facilmente reperibili c�� anche l�acqua ossigenata a 10 volumi (3%), che libera ossigeno e pu� avere anche un�azione sporicida, ma � meno efficace dell�ipoclorito. Possiamo citare ancora la clorexidina, presente in alcuni disinfettanti sotto forma di gluconato (Hibitane e Hibiscrub), a volte associata a composti di ammonio quaternario, e il lisoformio, soluzione saponosa di aldeide formica.

Hanno contribuito: Illy84, Caviafelice e Irene (maggio 2008).

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