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walter

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Posts pubblicato da walter


  1. Cara Ilaria. Ne abbiamo parlato tante volte ed il momento è dunque arrivato.

    Stava scritto, come per ognuno di noi.

    Io non ti voglio fare le condoglianze perchè il rammarico è talmente grande che non può che appartenere solo a te.

    Ed allora io invece ti faccio un augurio. Ed è l'augurio che si fa a chi ha terminato un capitolo della sua esistenza colmo di emozioni.

    Aprine un altro. Il mondo è pieno di persone ed anche di animali che attendono di ricevere. E tu che sei avvezza a dare hai solo l'imbarazzo della scelta..

    Ma non farlo per loro, fallo per te perchè non si può vivere a prescindere dagli altri ed il miglior dono che si può ricevere è quello che dai.

    Un abbraccio. Walter


  2. Io frequento la Francia da 30 anni (anche perchè in loco ho molti parenti) e non ho mai avuto situazioni spiacevoli con loro. Anzi.

    Ciò detto non mi sento certo di rappresentarli. E credo sia difficile per chiunque arrogarsi questo diritto.

    La Francia la conosco come paese di accoglienza, di libertà e di tolleranza. Non vedo come il paese possa ritenersi responsabile dell'intemerata di alcuni idioti.

    Si sono immediatamente dissociati. Che dovevano fare? Arrestarli?

    Mi pare che la tradizione di quel paese sia di libertà, anche per gli abomini di questo tipo ed anche per le tue opinioni.


  3. Il reportage di cui parli l'avevo già visto ed è davvero da brividi!!!

    Superquark negli anni è cambiato moltissimo, diciamo che trattano un argomento principale e poi vi sono tanti altri spunti che spaziano dalla storia, l'archeologia, la natura, la scienza, ecc...mentre una volta venivano trattati 2 o 3 argomenti ed erano ben fatti e ben approfonditi. Il caro Piero Angela (ha 86 anni mi pare!!) si dovrà attenere a ciò che gli viene imposto dai suoi superiori...

    Ho trovato carino sul finire proprio il suggerimento del libro sull'interpretare gli animali da parte dell'uomo (animale anch'esso in fin dei conti!) e mi era parsa cosa altrettanto carina condividerla in forum. Io credo che leggerò quel libro che è scritto da persone competenti, in particolare Giorgio Vallortigara studia da anni i linguaggi ed i comportamenti degli animali in relazione all'uomo. Un suo libro molto carino mi pare si intitoli "La mente che scodinzola"...o una cosa del genere. Lo lessi un paio di anni fa ed è davvero interessante.

    Si Simo. Angela in realtà produce se stesso e deve vendere il prodotto, non centrano i superiori. E quindi...si abbassa la qualità. Ma sono cavoli suoi ( e un po' anche nostri a dire il vero).

    Non volevo sminuire il lavoro di altri sullo studio degli animali, ma io sono un innamorato del mio "topame", e per un innamorato...non valgono ragioni.:love:/>


  4. Ieri sera sul tardi su Rai 3 ho rivisto quel bellissimo reportage fatto dalla Gabanelli in Report sugli alimenti per animali. Quello si che era davvero interessante. Almeno per me.

    Di Piero Angela non ho quella grandissima opinione perchè (per ovvie ragioni sue commerciali) tende ad appiattirsi ed a trattare molti argomenti senza approfondirli.

    Mi ricordo una intervista ad un esperto in flussi migratori che ha detto delle cose terribili che Angela ha lasciato cadere così...senza uno straccio di parola di approfondimento.

    Meglio suo figlio che le cose le approfondisce...ma l'archeologia...non è pericolosa.:-D/>

    Sul fatti specifico...è assolutamente evidente che tendiamo ad assegnare agli animali comportamenti ed espressioni che sono tipiche di noi umani. Il primo (credo) che ha antropoformizzato gli animali è stato Walt Disney. Ed è rimasto immortale. Ed ha incantato generazioni e generazioni.

    Tutti vorremmo (sogneremmo) dai nostri animali risposte affettive di un certo tipo. Personalmente non sono molto interessato a studi di alcun genere in merito. Ho una mia convinzione, e cioè che le risposte degli animali siano conseguenti agli imput che ricevono da parte nostra. In qualche modo assorbono l'empatia dell'ambiente che li circonda.

    Come sempre...opinione che vale per...uno.


  5. Mi spiace Pandy. Quando se ne va uno dei nostri animali si porta via il patrimonio affettivo che su di loro avevamo costruito, ma non il ricordo che nel tempo non potrà che permearsi di dolcezza.

    Memore del fatto che tu mi hai manifestato vicinanza quando è capitato a me, te la restituisco con un sincero abbraccio.


  6. Ciao Ele.

    Io non trovo nulla di scandaloso nella tua richiesta. Non ne ho le condizioni altrimenti vi aderirei volentieri. Avviene da sempre per i cani (ad esempio) eppure i canili sono pieni. Ma gli esempi possono essere infiniti.

    Solo che hai posto la tua richiesta probabilmente nel posto sbagliato. Qui ci sono molte, alcune (i numeri sono sempre relativi) persone che hanno una concezione ideale degli animali difforme da moltissimi altri che merita rispetto (finche non è coercitiva nei confronti altrui) e che da parte tua giustamente esige lo stesso trattamento.

    Io ho diversi animali, non adottati, ne ho in previsione di adottarli per ragioni mie su cui dilungarmi non è di alcun interesse per gli altri. Però la mia qualità affettiva verso di essi è comunque cristallina al punto da diventare marchio di famiglia. Anche a me sarebbe piaciuto dar luogo ad una cucciolata, cosa c'è di più bello che contribuire a creare la vita, ma ci ho responsabilmente rinunciato perchè poi non ho le condizioni per assicurare loro ciò che nel mio pensare deve essere.

    Non ho motivo di credere che tu non sia mossa dallo stesso senso di responsabilità e se hai ipotizzato ciò ne avrai anche messo in conto le problematiche.

    Ti consiglio magari di mettere un annuncio locale e ti auguro possa realizzare, al meglio, ciò a cui aspiri. :afro:/>


  7. L'autismo, di cui ho esperienze indirette, così come avere all'interno del nucleo famigliare delle situazioni di Handicap grave da gestire hanno sempre effetti dirompenti.

    In primo luogo perchè le strutture di sostegno sono ampiamente insufficienti.

    Chiunque abbia avuto esperienze con malati di Alzheimer o con malati con patologie gravemente invalidanti sa quanto nel tempo quella situazione divenga logorante e quanto incida sugli equilibri delle persone all'interno del nucleo famigliare.

    Ed inevitabilmente accade che i rapporti personali si logorano perchè la consuetudine e la normalità divengono optional. Avendo ognuno delle sensibilità personali diverse, accade che i prezzi che si è disponibili a pagare abbiano una differente valutazione e conseguentemente ecco che nascono attriti e incomprensioni perchè la vita di ognuno è unica ed è anche comprensibile che ci sia chi non è disposto a rinunciarvi o a sacrificarla oltremodo.

    D'altra parte il dilemma a cui, in questi casi, si è sottoposti è se affidare il proprio caro ad una struttura (casa di riposo) che, esperienza insegna, ne agevola in breve il trapasso, oppure rinunciare al proprio vivere per prestare assistenza al vivere altrui.

    Non è scelta agevole ed implica radicate convinzioni personali che prima che religiose sono morali.

    Penso spesso al dramma di quei genitori che avendo ad esempio un figlio piccolo autistico si trovano di fronte a quella feroce condanna: fine pena mai.

    E penso anche a quelle famiglie che per decenni hanno gestito questo problema in proprio ed avvicinandosi alla vecchiaia vivono l'ulteriore dramma di non sapere a chi affidare “dopo” questa loro creatura particolare.

    Entrambi i casi a mia diretta e frequentata conoscenza.

    Capite bene che di fronte a tale sofferenza ogni nostro patema d'animo subisce una ricollocazione.

    E capite anche che un paese civile debba destinare risorse per occuparsi di questi sfortunati perchè quel disagio a lungo andare diventa invalidante anche per chi gli sta intorno.

    Venendo quindi allo specifico, non so se la presenza di un cane contribuisca alla diminuzione dello stress nell'ambito di famiglie con problematiche di questo tipo. A fiuto direi di si.

    Ma estenderei la cosa anche ad altri animali, con cui ovviamente sia possibile interagire, che forniscono distrazione ed evasione da una realtà opprimente. Questo in linea di principio mi sento di poterlo affermare. Fonte: il mio vissuto. Quindi vale per uno.

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