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Snoopyno

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Posts pubblicato da Snoopyno


  1. ho pianto ancora una volta!!! Ma il vostro amore è talmente grande che va oltre ogni pensiero.

    Grazie x queste testimonianza e le parole che sei riuscita a tradurre x iscritto.

    E' solo una questione di spazio e di tempo! Kalinka e Lulù hanno avuto un amore unico e privo di ogni misura, correte felici adesso xchè è ancora tempo x amare ♥

    Rieccoci qui dopo tanto tempo.

    Qui dove tutto è cominciato. Ho scritto mille volte nella mia mente questo post, ma non ho mai trovato la forza di tradurlo effettivamente in parole. Ma oggi sento di doverlo fare, di doverlo agli esseri più meravigliosi che io abbia avuto il privilegio di conoscere.

    Questa è una storia lunga, ed è una storia felice e triste.

    Gli ultimi aggiornamenti che avevo fatto sulle mie mitiche caviette Kalinka e Lulù risalgono ormai alla scorsa primavera. Lulù aveva avuto un collasso ed era praticamente morta. Eravamo riusciti, non so con quale forza e con quale infinita fiducia nel potere della speranza, a rianimarla. Lulù aveva ripreso una vita normale. La differenza era che si muoveva meno, dormiva molto, non scattava immediatamente a correre appena sentiva che arrivava cibo, ci metteva un attimo in più, ma poi mangiava con il consueto appetito.

    Successivamente, in altre due occasioni ha avuto crisi respiratorie, non così gravi come la prima. Corsa dal veterinario, accertamenti. Lulù sembrava avere qualcosa di strano ai polmoni, tra le altre cose una conformazione“come se fosse un animale asmatico”, che in genere non si riscontra nelle cavie. Avevamo seguito le cure e Lulù continuava a stare tutto sommato bene. Noi continuavamo a svegliarci infinite volte tutte le notti per controllare che il suo respiro fosse ok. E Kalinka che spesso, pur amando molto sua sorella, l'aveva tormentata con rumba ecc, aveva preso (nonostante il caldo) ad andare a dormire appiccicata a Lulù ogni notte, come Lulù aveva fatto con lei quando Kalinka aveva avuto una grave emorragia.

    Poi, improvvisamente, a luglio, Lulù ha avuto un'altra grave crisi respiratoria ed è morta tra le nostre braccia. Lei era cosciente di tutto e si è aggrappata a noi con i denti e con le unghie. Abbiamo fatto il possibile. Ma non siamo riusciti a riportarla indietro come le tre volte precedenti. E' stato terribile. L'unica consolazione è che eravamo con lei in quel momento, che non l'abbiamo lasciata sola davanti alla sfida più grande, che lei l'abbia capito. Ma Lulù è l'essere più empatico e dolce che io abbia mai incontrato nella mia vita, lei che quando Kalinka tornava dal vet riusciva a capire non si sa come i punti esatti in cui le erano state fatte le iniezioni e andava a baciarla proprio in quei punti, lei che la vegliava nei momenti più duri, lei che le si metteva accanto a mangiare quando Kalinka era in blocco e dovevamo ricorrere all'alimentazione forzata, e Kalinka riprendeva a mangiare... Lei che mi ha leccato la prima volta che mi ha vista piangere. Lulù era bellissima, soffice come nemmeno le nuvole. Lulù è Lulù. E sentiamo forsennatamente la sua mancanza. Quando perdi una cavia, anche se hai fatto qualsiasi cosa per lei, ti aggredisce una matassa di “se” e di sensi di colpa. Però io so che Lulù ci stava lasciando il 18 marzo e che l'abbiamo riportata indietro, guadagnando fino a quel dannato giorno di luglio, 111 giorni di amore, dolcezza, amicizia. Che nessuno potrà mai toglierci.

    Come ha reagito Kalinka? Le è scesa una lacrima e si è attaccata a noi più di prima come fossimo le sue cavie. Ha continuato a mangiare e muoversi, poi nel giro di pochi giorni ha cominciato a gonfiarsi, a gonfiarsi tanto. Corsa dal veterinario, temevamo cisti ovariche. Invece è risultato un accumulo di liquido a livello addominale: ascite. Tramite un eco-cardiogramma abbiamo scoperto che la causa era un problema cardiaco. Il cuore non riusciva a pompare a sufficienza, il muscolo cardiaco era flaccido. Noi sospettavamo da anni che Kalinka avesse una patologia cardiaca, ma generalmente con una rx si riesce a vedere, noi di rx ne abbiamo fatte tantissime e non emergeva mai niente. Il suo problema era visibile solo a livello ecografico. E questo lo scrivo perché i problemi cardiaci nelle cavie non sono infrequenti, ma sono molto difficili da diagnosticare. Se avete una cavia che presenta letargia o problemi respiratori cronici, o riversamento di liquidi (che sia in sede addominale o polmonare), se dovete sottoporre una cavia ad un intervento chirurgico (anche di routine come una sterilizzazione): fate un eco-cardiogramma di controllo (mi raccomando non elettro-cardiogramma, ma eco-cardiogramma), può salvare la vita della vostra cavia!

    Scoperta l'origine del problema di Kalinka non ci siamo persi d'animo, né noi né lei. Abbiamo attaccato subito la terapia farmacologica (pillola per il cuore Vet***in e diuretico D***en, opportunamente dosati dal vet, due volte al giorno, per sempre). Kalinka è stata fortissima come al suo solito, chi la conosce sa quanti problemi di salute abbia affrontato. Nei mesi precedenti aveva perso pelo in metà del corpo, era diventata una piccola leoncina. Non presentava parassiti, né micosi, non riuscivamo a trovare una spiegazione. Man mano che la terapia cardiaca proseguiva, i peli sono tutti ricresciuti, Kalinka è diventata attiva come quando era più piccola, è riuscita nuovamente a fare pui pui, è diventata ancor più vorace. Intanto i problemi all'utero si erano ridimensionati: niente più perdite di sangue. Il 23 ottobre abbiamo festeggiato il suo 5° compleanno: nessun veterinario ci avrebbe scommesso. Poi abbiamo dovuto affrontare un problema cronico alla vescica, ma nulla di allarmante in confronto. Poi a novembre un edema polmonare, abbiamo riformulato la cura, aumentando il diuretico e aggiungendo anche un altro farmaco (Forte***). Kalinka è stata sempre tenace e fantastica e adorabile, nonostante la situazione respiratoria fosse difficile: il cuore continuava ad aumentare di dimensioni (cardiomiopatia dilatativa), ora sì si vedeva anche nella rx, e i polmoni in parte pieni di liquido per l'edema ne risentivano. I polmoni della cavie sono tanto piccoli, per questo i problemi respiratori sono così pericolosi per loro. La situazione faceva sì che la trachea risultasse un po' spostata. Ma Kalinka continuava a mangiare e a tenerci testa e noi, su consiglio del vet, cercavamo di tenerla a riposo. Non era sola nemmeno di notte ed è stata forse la cavia più coccolata della storia. Poi ha avuto una crisi respiratoria, abbiamo avuto davvero paura di essere giunti alla fine. E' caduta addormentata, come in coma, ma il cuore batteva ancora, impercettibilmente batteva. Dopo ore si è risvegliata e appena sveglia ha mangiato una fettina di banana smitten.gif. Abbiamo ripreso a lottare, in quei giorni (settimane) l'abbiamo tenuta praticamente sempre in braccio, andava scaldata e frizionata. Sono stati giorni e notti indimenticabili e pieni d'amore.

    Poi il 5 dicembre, Kalinka ci ha salutati. Anche lei, tra le nostre braccia. Anche lei, nonostante i gravi problemi di salute, ha avuto una vita degna di essere vissuta fino all'ultimo. Fino alla fine è stata una cavia con una malattia, mai una cavia malata. Era questo l'obiettivo che ci eravamo proposti, insieme al vet (che, così come Silvia, è stato un alleato prezioso e sempre disponibile), dopo la prima diagnosi nefasta già di alcuni anni fa: non importa quanto la vita sarà lunga, dovrà essere larga, e bella. E così è stato.

    Kalinka è una cavia con un cuore grande, in tutti i sensi. Ci ha insegnato, piccolo topo, cosa significhino la forza e la resistenza. E il valore inestimabile dell'amicizia. Oggi è un mese che non possiamo accarezzarla che in sogno. E vorrei dirvi che il dolore diminuisce col tempo, che si placa e diventa qualcosa di dolce. Ma non è così. Ma nonostante ciò, questa non è una storia triste.

    Questa è una storia felice, è la storia di come abbiamo avuto il privilegio di incontrare due meravigliose creature che hanno portato nelle nostre vite gioia, amore, serenità e follia, due topolini che faranno per sempre parte della nostra famiglia.

    Kalinka e Lulù hanno combattuto tante volte con la morte e, a conti fatti, sono molte di più le volte in cui hanno vinto.

    Non crediamo in una vita dopo la morte, anche per questo abbiamo tenuto stretto ogni momento con i denti, perché nessun attimo andasse perso: sapevamo che non ci sarebbe stato reso. Sappiamo che il dolore non dovrà mai essere più grande della gioia che abbiamo ricevuto, non sarebbe giusto. Ogni volta che una brutta diagnosi ci ha colpito, ci siamo imposti di essere positivi, ci siamo vietati di piangere e di cadere nello sconforto. E di questo, ve lo possiamo assicurare, le nostre cavie hanno un estremo bisogno. Per piangere ci sarà tempo dopo, dicevamo. E dopo, effettivamente, per piangere c'è tanto tempo.

    Ma tempo ci sarà soprattutto per camminare nei nostri ricordi, lì dove le nostre fantastiche amiche non potranno mai esserci portate via.

    La morte dopotutto non è che distanza nel tempo. E se riusciamo ad amare e a sentire qualcuno che è lontano nello spazio, possiamo continuare ad amare e a sentire chi è solo distante nel tempo.

    Grazie a tutti voi per averci accompagnati in questa avventura. Grazie a chi sarà arrivato alla fine di questo lungo scritto.

    E grazie a Kalinka e Lulù per averci dato il privilegio di prenderci cura di loro.


  2. Grazie per questa splendida presentazione e l'amore e le cure che hai per loro ♥♥♥

    Eccomi qui, vi presento i miei Gughini! Chiamo così le mie cavie in onore di Oliver Gughino , per chi non lo sapesse era un caviotto con una cardiomiopatia dilatativa morto nel 2015 ad 8 anni.. E' grazie a lui che ho imparrto tantissime cose ed ho arricchito le mie esperienze caviose.

    Visto che l'ho nominato...

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    E' stato anche Mister agosto in un calendario

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    Ovviamente se vi fa piacere e lo trovate utile, potrei approfondire la sua storia e condividere con voi le informazioni che ho raccolto. Devo dire che non è stato semplice riuscire a gestire la sua situazione, ma vi assicuro che lo rifarei ancora e ancora.

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    Oliver ha avuto un grande amico/compagno

    Oli&El

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    Vi racconto di Elvissino...lo presi piccolissimo perché era pieno di ferite da micosi e infezioni varie. Passai un mese a curarlo e dovetti anche farlo castrare perché aveva un' infezione ai testicoli. Io avevo Oliver Gughino e temevo che tenerli insieme fosse difficile, visto che erano due maschi, ma Elvis era ed è di una dolcezza unica e quindi Oliver ed Elvis sono diventati inseparabili. Tutto è cambiato quando nel maggio del 2015 Oliver è morto, Elvis n'è uscito devastato... Per una decina di giorni si è rifiutato di mangiare e di bere ed ho dovuto alimentarlo io. E' iniziato a stare un po'meglio quando gli ho portato Mila, ma ben presto mi sono accorta che aveva un grave problema all' incisivo superiore sinistro. Dopo un anno di cure incessanti il suo incisivo è peggiorato, perché aveva un' infezione alla radice. A giugno di quest'anno è stato operato da un veterinario specializzato in esotici di Roma molto conosciuto, ma purtroppo non è riuscito a risolvere il suo problema ed a distanza di due mesi, il dente è ricresciuto.Purtroppo non è ricresciuto solo nella sede principale, ora gli sta uscendo anche dalla narice sinistra. Non è più operabile perché l'operazione l'ha distrutto, il veterinario ha dovuto rianimarlo per mezz'ora e poi è stato male anche nei mesi successivi . Tra l'altro pare sia un caso davvero particolare,perchè la sua infezione ( da trauma ), ha fatto “impazzire” la radice che genera una miriade di piccoli denti, che partono fini come spilli e poi si allargano diventando grandi anche come 3o 4 incisivi fusi insieme ed invadendo la gengiva e non solo..

    Dopo l'operazione

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    Ovviamente anche per quanto riguarda il problema diElvis mi sono fatta una certa esperienza e sono a disposizione per informazioni e foto.

    Nonostante ciò il mio Elvis ha tanta voglia di vivere e come potete vedere dalle foto è un porcellino forte e dolcissimo,attaccatissimo a me e capace di dare un affetto incondizionato, anche stando male...

    Qualche foto del suo compleanno del 23 ottobre.

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    Mila è la "Generala" del gruppo, è la tricolor americana. .

    Mila è stata acquistata in un negozio, ero ansiosa di dare una compagna ad El, che quando l’ho vista non ho saputo resistere. Mi sono innamorata del suo culino, che ora è diventato un sederone.

    Mila ha qualche problemino, indovinate un po’… …cardiomiopatia dilatativa!! Pare fatto apposta, invece è proprio così. Purtroppo il suo cuore è molto dilatato anche se ha solo 1 anno e 7 mesi e già prende le sue “pasticchine”. E’ un tantino sovrappeso, perché a causa dell’affaticamento del cuore, si muove poco. Ha anche le zampine anteriori un pochino storte, insomma, mi darà anche lei parecchi pensieri.

    Aida è la “piagnucolona “ del gruppo.. non sto scherzando, viene da una stirpe di piagnucoloni (il nonno, uno skinny, il papà…). E’ la english shorthair bianca.Viene da un allevamento di Firenze, dopo alcuni caviotti malaticci volevo concedermi una cavietta (si spera) sana. Ha 13 mesi ed è la vittima per eccellenza, piange anche se le altre cavie la guardano… Fa delle sceneggiate incredibili e ovviamente Mila e BrìBrì si divertono astuzzicarla.

    Aida ed Elvis

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    L’ultima arrivata è Brenda detta BrìBrì, ha 9 mesi e viene dallo stesso allevamento di Aida… E’ la cavia più gioiosa in assoluto, è sempre pronta a fare il popcorning e finisce per contagiare tutti!

    BrìBrì è il braccio destro di Mila, insieme sono terribili!

    BrìBrì dopo il phon..

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    E’ affascinante osservare e vivere la gerarchie e la vita sociale di un mini gruppetto di cavie. Ognuno ha il suo ruolo che viene enfatizzato dal carattere.. Mila comanda, BrìBrì le dà manforte, Aida piagnucola per un nulla ed Elvis è il presidente! Lui è al di sopra di tutto e si prende le coccole a destra e a manca..

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