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paolo

La sterilizzazione del porcellino d'india maschio.

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Spesso in Forum parliamo di sterilizzazione del maschio, ma mancava una scheda organica sull’argomento.

Isa ed io ci siamo assunti l’incarico di realizzarla e ve la proponiamo; crediamo di aver trattato tutti gli aspetti dell’argomento comprese, per completezza di informazione, anche le eventuali problematiche che possono insorgere.

Perché sterilizzare il maschio?

Quando si decide che non è opportuno che una coppia abbia cuccioli, per evitare i rischi connessi con la gravidanza e/o i problemi di sistemazione della progenie, è necessario procedere alla sterilizzazione del maschio.

La sterilizzazione della femmina è un intervento molto invasivo, non privo di rischi, e per questo lo si riserva esclusivamente a importanti motivi di salute. Invece l’intervento di sterilizzazione praticato sul maschio, più precisamente detto “orchiectomia”, consiste nell’asportazione dei testicoli e ha un impatto più limitato; praticato da un veterinario esperto è efficace, rapido e ragionevolmente privo di rischi.

La sterilizzazione abolisce la fertilità, ma non l’istinto.

Talvolta l’intervento è percepito come una privazione inaccettabile, una pratica crudele; in realtà gli animali si accoppiano per l’istinto della continuazione della specie, un’esigenza che viene meno in ambiente domestico.

Con l’intervento il porcellino perde la capacità di procreare, ma non l’istinto di accoppiarsi.

L’asportazione dei testicoli comporta una diminuzione del testosterone in circolo, con un effetto complessivamente “calmante”: per questo motivo l’intervento viene talvolta consigliato nel caso di porcelli maschi che non vanno d’accordo tra loro e mostrano comportamenti aggressivi.

Quando si può fare l’intervento?

Per procedere all’intervento è ovviamente necessario che l’animale sia in buone condizioni di salute e che non sia troppo anziano.

Naturalmente occorre che i testicoli siano già scesi dalla cavità addominale e quindi siano evidenti; questo accade in genere verso i 5-6 mesi d’età.

Ricordate però che il maschio può essere sessualmente maturo e fertile già a 60 giorni d’età; questo dato deve essere tenuto presente quando si vogliano comunque evitare gravidanze nella coppia o comunità caviosa.

Cosa fare prima dell’intervento.

Quando avremo deciso che è opportuno sterilizzare il nostro caviotto dovremo accordarci col nostro veterinario di fiducia, che provvederà ad un'accurata visita generale per verificare che la bestiola possa essere sottoposta all'intervento. Ci sono alcune condizioni patologiche che possono sfuggire anche alla visita più accurata e per minimizzare i rischi possiamo chiedere di eseguire anche una radiografia del torace (altri esami pre-operatori utili sono un elettrocardiogramma e le analisi di laboratorio).

Da parte nostra possiamo contribuire alla buona riuscita dell’operazione e alla minimizzazione dei rischi iniziando una supplementazione con vitamina C un paio di settimane prima (30-50 mg/kg di peso corporeo al giorno); se vogliamo possiamo anche somministrare un preparato di aloe puro per potenziare le difese dell’organismo (0,5 mL al giorno, al mattino).

A differenza dell’umano la cavia non necessita di digiuno pre-operatorio (che sarebbe invece dannoso), ma a partire dalla mattina presto è meglio dare poco cibo per evitare che al momento dell’intervento ci siano troppi residui di cibo in bocca, che potrebbero essere inspirati con gravi conseguenze.

L’intervento in ambulatorio.

Il veterinario provvederà a sedare la cavia con gas anestetico applicato mediante una mascherina applicata sul naso; possiamo chiedere di poter restare e tenere in braccio il nostro porcellino durante la somministrazione dell’anestesia, compatibilmente con l'organizzazione dell'ambulatorio veterinario, per evitargli lo stress dell’abbandono.

Dopo aver rasato la parte caudale dell’addome il medico incide la cute, solitamente con due tagli a forma di asola in corrispondenza dei testicoli che vengono esteriorizzati e asportati. Si procede quindi a suturare la parete muscolare e la cute con una tecnica che consente di nascondere alla vista (e ai morsi della cavia) i fili di sutura.

Terminato l'intervento il veterinario terrà il porcellino in osservazione per qualche ora per verificare che si riprenda dall’anestesia, che ricominci ad alimentarsi da solo (potete portare con voi un sacchettino di verdura fresca da lasciare al veterinario) e ad espletare le sue funzioni fisiologiche. Solitamente, se l'operazione viene fatta al mattino o nel primo pomeriggio il caviotto potrà tornare a casa alla sera.

Il post-operatorio.

Non meravigliamoci se per qualche ora vediamo comportamenti strani del porcellino: sono i postumi dell’anestesia.

Il medico prescriverà antibiotici e antidolorifici da somministrare per qualche giorno dopo l’intervento, per evitare infezioni secondarie e dolorabilità. Se dato per qualche tempo l’antibiotico potrebbe deprimere l’appetito e disturbare la flora intestinale: è quindi opportuno avere a disposizione del cibo per l’alimentazione forzata (critical care o vegetal gel) e farsi prescrivere dei fermenti lattici da utilizzare in caso di necessità.

Inoltre è bene continuare la supplementazione già intrapresa con vitamina C (e aloe).

Talvolta può capitare che l'anestesia provochi un po' di blocco intestinale e se questo accade bisogna avvertire subito il veterinario che provvederà a prescrivere un farmaco per stimolare la motilità intestinale.

Quasi certamente dovremo constatare una perdita di peso del porcellino dovuta all’asportazione dei gioiellini e ad un’eventuale temporanea diminuzione dell’appetito.

Maggiore attenzione all’igiene.

Nel post-operatorio occorre aumentare l’attenzione all’igiene e si dovrà sostituire la consueta lettiera con traversine assorbenti da cambiare almeno giornalmente. Oltre ad assicurare una maggiore pulizia, l’uso di teli assorbenti consentirà di verificare più facilmente se ci sono perdite ematiche o sierose dalla zona dell’incisione e se il porcellino fa la pipì e i suoi bisognini.

I controlli e la quarantena.

Dopo una settimana circa dall'intervento si deve tornare dal veterinario per verificare la salute del porcellino e lo stato dell’incisione, e per la rimozione dei punti se ha utilizzato un filo da sutura di tipo non riassorbibile; se invece è stato utilizzato un filo riassorbibile questo dopo un paio di settimane sarà scomparso.

Dopo l’intervento alcuni spermatozoi potrebbero sopravvivere nei dotti; per non vanificare l’effetto della sterilizzazione è quindi necessario tenere il maschio separato dalle femmine ancora per qualche tempo. Sappiamo di casi limite di gravidanze dopo 30 giorni di separazione, quindi consigliamo di prolungare tale periodo a 40 giorni.

Modificato da paolo
aggiornamento

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C'è però da dire che nelle femmine non sterilizzate, che non hanno nemmeno una cucciolata in tutta la loro, vita, è più alto il rischio di brutte malattie all'apparato riproduttivo.

La mia Julie ha avuto una neoformazione fortunatamente benigna della mammella, ma tenete monitorate le porcole, soprattutto se anzianotte.

Giusto, Paolo?

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Senz'altro!

La scheda è proposta come una guida alla sterilizzazione del maschio, perciò tratta solo di sfuggita l'argomento della sterilizzazione femminile (più precisamente "ovarioisterctomia").

Se riusciremo a raccogliere abbastanza materiale non è escluso che in futuro se ne realizzi una su quest'altro argomento.

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Di niente...l'importante è che sia utile agli utenti! Poi ad onor del merito la maggior parte del lavoro è stato fatto da Paolo! ;)

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Ottimo, era proprio la spiegazione completa che stavo cercando.

Domani sera porterò il mio porcellino a sterilizzarlo...speriamo vada tutto bene!! smitten.gif

Spesso in Forum parliamo di sterilizzazione del maschio, ma mancava una scheda organica sull’argomento.

Isa ed io ci siamo assunti l’incarico di realizzarla e ve la proponiamo; crediamo di aver trattato tutti gli aspetti dell’argomento comprese, per completezza di informazione, anche le eventuali problematiche che possono insorgere.

Perché sterilizzare il maschio?

Quando si decide che non è opportuno che una coppia abbia cuccioli, per evitare i rischi connessi con la gravidanza e/o i problemi di sistemazione della progenie, è necessario procedere alla sterilizzazione del maschio.

La sterilizzazione della femmina è un intervento molto invasivo, non privo di rischi, e per questo lo si riserva esclusivamente a importanti motivi di salute. Invece l’intervento di sterilizzazione praticato sul maschio, più precisamente detto “orchiectomia”, consiste nell’asportazione dei testicoli e ha un impatto più limitato; praticato da un veterinario esperto è efficace, rapido e ragionevolmente privo di rischi.

La sterilizzazione abolisce la fertilità, ma non l’istinto.

Talvolta l’intervento è percepito come una privazione inaccettabile, una pratica crudele; in realtà gli animali si accoppiano per l’istinto della continuazione della specie, un’esigenza che viene meno in ambiente domestico.

Con l’intervento il porcellino perde la capacità di procreare, ma non l’istinto di accoppiarsi.

L’asportazione dei testicoli comporta una diminuzione del testosterone in circolo, con un effetto complessivamente “calmante”: per questo motivo l’intervento viene talvolta consigliato nel caso di porcelli maschi che non vanno d’accordo tra loro e mostrano comportamenti aggressivi.

Quando si può fare l’intervento?

Per procedere all’intervento è ovviamente necessario che l’animale sia in buone condizioni di salute e che non sia troppo anziano.

Naturalmente occorre che i testicoli siano già scesi dalla cavità addominale e quindi siano evidenti; questo accade in genere verso i 5-6 mesi d’età.

Ricordate però che il maschio può essere sessualmente maturo e fertile già a 60 giorni d’età; questo dato deve essere tenuto presente quando si vogliano comunque evitare gravidanze nella coppia o comunità caviosa.

Cosa fare prima dell’intervento.

Possiamo contribuire alla buona riuscita dell’operazione e alla minimizzazione dei rischi iniziando una supplementazione con vitamina C un paio di settimane prima (30-50 mg/kg di peso corporeo al giorno); se vogliamo possiamo anche somministrare un preparato di aloe puro per potenziare le difese dell’organismo (0,5 mL al giorno, al mattino).

A differenza dell’umano la cavia non necessita di digiuno pre-operatorio (che sarebbe invece dannoso), ma a partire dalla mattina presto è meglio dare poco cibo per evitare che al momento dell’intervento ci siano troppi residui di cibo in bocca, che potrebbero essere inspirati con gravi conseguenze.

L’intervento in ambulatorio.

Il veterinario provvederà a sedare la cavia con gas anestetico applicato mediante una mascherina applicata sul naso; possiamo chiedere di poter restare e tenere in braccio il nostro porcellino durante la somministrazione dell’anestesia, compatibilmente con l'organizzazione dell'ambulatorio veterinario, per evitargli lo stress dell’abbandono.

Dopo aver rasato la parte caudale dell’addome il medico incide la cute, solitamente con due tagli a forma di asola in corrispondenza dei testicoli che vengono esteriorizzati e asportati. Si procede quindi a suturare la parete muscolare e la cute con una tecnica che consente di nascondere alla vista (e ai morsi della cavia) i fili di sutura.

Terminato l'intervento il veterinario terrà il porcellino in osservazione per qualche ora per verificare che si riprenda dall’anestesia, che ricominci ad alimentarsi da solo (potete portare con voi un sacchettino di verdura fresca da lasciare al veterinario) e ad espletare le sue funzioni fisiologiche. Solitamente, se l'operazione viene fatta al mattino o nel primo pomeriggio il caviotto potrà tornare a casa alla sera.

Il post-operatorio.

Non meravigliamoci se per qualche ora vediamo comportamenti strani del porcellino: sono i postumi dell’anestesia.

Il medico prescriverà antibiotici e antidolorifici da somministrare per qualche giorno dopo l’intervento, per evitare infezioni secondarie e dolorabilità. Se dato per qualche tempo l’antibiotico potrebbe deprimere l’appetito e disturbare la flora intestinale: è quindi opportuno avere a disposizione del cibo per l’alimentazione forzata (critical care o vegetal gel) e farsi prescrivere dei fermenti lattici da utilizzare in caso di necessità.

Inoltre è bene continuare la supplementazione già intrapresa con vitamina C (e aloe).

Talvolta può capitare che l'anestesia provochi un po' di blocco intestinale e se questo accade bisogna avvertire subito il veterinario che provvederà a prescrivere un farmaco per stimolare la motilità intestinale.

Quasi certamente dovremo constatare una perdita di peso del porcellino dovuta all’asportazione dei gioiellini e ad un’eventuale temporanea diminuzione dell’appetito.

Maggiore attenzione all’igiene.

Nel post-operatorio occorre aumentare l’attenzione all’igiene e si dovrà sostituire la consueta lettiera con traversine assorbenti da cambiare almeno giornalmente. Oltre ad assicurare una maggiore pulizia, l’uso di teli assorbenti consentirà di verificare più facilmente se ci sono perdite ematiche o sierose dalla zona dell’incisione e se il porcellino fa la pipì e i suoi bisognini.

I controlli e la quarantena.

Dopo una settimana circa dall'intervento si deve tornare dal veterinario per verificare la salute del porcellino e lo stato dell’incisione, e per la rimozione dei punti se ha utilizzato un filo da sutura di tipo non riassorbibile; se invece è stato utilizzato un filo riassorbibile questo dopo un paio di settimane sarà scomparso.

Dopo l’intervento alcuni spermatozoi potrebbero sopravvivere nei dotti; per non vanificare l’effetto della sterilizzazione è quindi necessario tenere il maschio separato dalle femmine ancora per qualche tempo. Sappiamo di casi limite di gravidanze dopo 30 giorni di separazione, quindi consigliamo di prolungare tale periodo a 40 giorni.

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Ottimo, era proprio la spiegazione completa che stavo cercando.

Domani sera porterò il mio porcellino a sterilizzarlo...speriamo vada tutto bene!! smitten.gif

Allora aspettiamo notizie!

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Ho fatto sterilizzare venerdì la mia cavietta maschio, una volta tornati a casa ha mangiato tutto come una fogna (come al solito diciamo!) I giorni dopo però ha perso appetito, mangia appena qualche filo di fieno e non è più interessato alla frutta e verdura fresca.

Nel caso dove posso trovare il critical care o vegetal gel?

Nel frattempo gli ho dato del cebion in gocce e stamattina l'ho riportato dal veterinario che gli ha fatto una puntura di antibiotico e vitamine.

Mi ha detto di tenerlo d'occhio se magia nei prossimi 2 giorni e se fa la cacca, se no glielo devo riportar su.

Mi sembra così depresso ora poveretto...si mette in un angolo della gabbietta e va in fissa..e dire che l'ho fatto sterilizzare proprio perchè così poteva stare con la femmina, da cui lo tengo diviso da mesi per evitare gravidanze... embarrassed.gif

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E' accaduto anche a me con PLJ e recentemente a Sullen con Andrea. In genere non risentono in maniera particolare dell'intervento, a volte invece si deprimono un po', per la paura, un po' di dolore, per l'antibiotico.

Ci vuole un po' di pazienza.

Puoi fargli dei frullati di verdura oppure cercare il critical care e simili nelle farmacie che hanno prodotti di veterinaria o telefonando ai negozi di articoli per animali.

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Grazie mille!

I frullati di verdura o frutta...non ci avevo pensato, mai fatti...devo solo frullarli o allungarli tipo con acqua?

Poi dovrei darglieli con siringa vero? Quando gli dò il cebion fa un pò di storie, ma alla fine è per il suo bene!

Stasera provo a metterli un pò assieme nel recinto sempre sotto la mia sorveglianza e vediamo un pò come reagisce.

In gabbia lei lo annusa e lui sembra infastidito.

Con me invece è un amore, stamattina me lo sono messo vicino nel letto smitten.gif per fargli le coccole e come mi sono girata si è messo a dormire sulla mia pancia...è proprio un amore!

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Dagli una consistenza che possa essere agevolmente somministrata con la siringa; la siringa si mette di lato, non frontalmente perchè ci sono gli incisivi, e si spinge un pochino all'interno (hanno una gola piuttosto profonda) e poi si preme con delicatezza, per non "sparare" il contenuto anche nei polmoni.

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D'accordo, stasera allora provo visto che anche ieri non ha mangiato granchè...

dici che poi piano piano si abituerà e tornerà come prima?

Ora si mette in un angolino e va in fissa...la femmina è vivace e va a rompergli le scatole ma lui niente, non se la fila più...

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Buongiorno a tutti!!

Mi sto informando (fin nei minimi dettagli..smiley.gif) su in cosa consiste l'intervento poichè tra qualche settimana porterò Artù dal veterinario per la sterilizzazione.

Ho riletto per tipo la terza volta questa discussione per essere sicura di non aver tralasciato niente...e vorrei chiedervi una cosa:

quando il vet (naturalmente esperto in cavie e super raccomandato sulla lista del forum...) mi ha spiegato in cosa consiste l'intervento passo per passo mi ha detto che una volta asportati i testicoli andrà a reinserire la parte di 'grasso' precedentemente tolta, per evitare il formarsi di cisti...e ha aggiunto che è molto importante questa accortezza in un animaletto come la cavia...

Non trovo niente sul forum che parli di questa pratica...a voi risulta??

Sinceramente il mio vet mi sembra largamente competente e mi fido (quasi) ciecamente...ma mi piacerebbe capire a fondo la pratica dell'intervento...e il miglior modo per farlo...

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Confesso di non conoscere questa procedura, che non vuol dire che non sia fatta routinariamente e a me non sia stato detto.

Se il tuo medico è competente evidentemente questa sarà la pratica migliore.

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Buongiorno! siccome sto già pensando (prematuramente lo so) alla sterilizzazione del cucciolo maschio vi faccio questa domanda. ho letto nel forum ma anche in altri siti che si può sterilizzare il porcellino dopo i 5 mesi di vita quindi praticamente dovrei separarlo dalla mamma è dalle sorelle per 4 mesi.. ho visto un video di una ragazza inglese che anche lei ha preso una cavia ed è risultata essere incinta che il suo cuccioletto lo ha fatto sterilizzare a tre settimane dalla nascita. qualcuno di voi sa niente di questa tecnica? oppure è una cosa che si fa solo in Inghilterra e che quindi da noi arriverà fra 30 anni? se vi interessa vi passo il link del video

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Solitamente si consiglia l'intervento verso i 4/5 mesi quando i testicoli hanno raggiunto la loro posizione scendendo dalla cavità addominale. E' l'intervento più consueto. Ma ci sono nuove possibilità di intervenire appunto quando i testicoli sono ancora "alti". Ora la cosa importante è informarsi col proprio veterinario di fiducia e sapere come lui intende comportarsi e cosa ritiene più opportuno.

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