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paolo

Un po' di etimologia, ovvero: la cavia nel mondo

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UN PO' DI ETIMOLOGIA, OVVERO: LA CAVIA NEL MONDO.

Si pensa che il termine "cavia" provenga dal nome "quwi", che nella lingua precolombiana quechua significherebbe topo, semplificato in "cuy" (plurale cuyes) dagli spagnoli.

Il nome "porcellino d'India" è indissolubilmente legato a Cristoforo Colombo, convinto che le nuove terre raggiunte fossero le famose Indie. Così la simpatica cavia, simile per certi versi ad un maialino in miniatura, mantenne per sempre questo appellativo, che si ritrova nei termini comunemente usati in numerose lingue europee.

Anche la nomenclatura scientifica "Cavia porcellus" ha conservato il concetto di piccolo maiale.

L'inglese "Guinea pig" farebbe riferimento allo scalo nell'africana Guinea delle navi che tornavano in Europa dalle Americhe, o al fatto che i porcellini erano venduti per una moneta d'oro, la ghinea appunto (ma messa in circolo quasi un secolo dopo la prima descrizione di Konrad Gesner nel 1554). Più probabile che si tratti di una storpiatura di Guyana, colonia olandese nel Sud America del XVI secolo, e sarebbe allora ripreso dall'equivalente olandese "Guineese biggetje".

Dell'italiano porcellino d'india esistono i corrispettivi in francese, "cochon d'Inde"; portoghese, "porquinho da India"; greco, "indika xoridia".

In cinese porcellino d'India si traduce "tun shu", mentre in giapponese è "morumotto" (che peraltro significa anche "marmotta") e "tenjikunezumi".

In lingua tedesca troviamo "Meerschweinchen" (maialino di mare), forse legato anche all'utilizzo dei marinai come scorta di carne fresca durante i viaggi di ritorno dal Nuovo Mondo. Identico significato anche in russo, "morskaya svinka", e polacco, "swinka morska". Nei paesi scandinavi, combinando il latino "mare" e il germanico "svin" (maiale) otteniamo "marsvin".

In lituano abbiamo "jurascucinas", in ungherese "tengerimalac" e in croato "zamorac".

Gli spagnoli hanno forse un po' più di fantasia, e la cavia diventa "conejillo de Indias", cioè coniglietto d'India. Ricordiamo in proposito che la summenzionata trattazione del 1554 di Gesner si intitolava: "Sul coniglio indiano o porcellino".

E ritornando alla terra d'origine della cavia, nella regione andina viene diversamente indicata in diversi luoghi, e oltre a "cuy" troviamo: "jaca", wanku", "conejo peruano", "curi", "acurito", eccetera.

Infine, in esperanto la cavia diventa "kavio".

Modificato da paolo
aggiornamento

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