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paolo

La calcolosi (o urolitiasi) nella cavia

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LA CALCOLOSI (O UROLITIASI) NELLA CAVIA.

Come e perché si formano i calcoli.

Nelle urine sono normalmente presenti dei piccoli cristalli di diversi sali, che vengono eliminati con facilità. Tuttavia, quando le urine sono troppo dense, i sali non si sciolgono. Si accumula allora un materiale detto"sabbia", precursore dei calcoli, in cui i cristalli fungono da nuclei di aggregazione, cioè si avvicinano e si congiungono, mentre al contempo, altre sostanze poco solubili tendono a depositarsi intorno, facendoli ingrandire ulteriormente fino a diventare masserelle dure simili a pietroline (i calcoli, appunto).

La formazione di calcoli (calcolosi o urolitiasi) nel porcellino d'india è dovuta principalmente ad alcune abitudini alimentari (dieta ricca di calcio e ossalati e/o ridotto consumo di acqua) e cause genetiche, ma può anche essere conseguente a infezioni renali e delle vie urinarie, .

Dove si formano.

I calcoli possono localizzarsi negli ureteri, nella vescica, nell'uretra, più raramente nei reni. E' intuitivo che più il calcolo è grande, più facilmente causa dolore e ostruzione, rendendo difficoltosa o bloccando completamente la minzione. Questa evenienza è particolarmente pericolosa per i maschi, che avendo un'apertura uretrale più stretta rispetto alla femmina, hanno maggiore difficoltà ad espellere i calcoli.

Attenzione: se la cavia non riesce ad urinare è necessario l'immediato ricorso al medico veterinario!

Di cosa sono fatti.

Nella quasi totalità di quelli esaminati, i calcoli sono risultati composti quasi esclusivamente da calcite (carbonato di calcio); altri componenti possono essere fosfato e ossalato di calcio e fosfato di ammonio e magnesio (struvite).

Gli ossalati, che sono introdotti con le verdure (ne sono particolarmente ricche spinaci, barbabietole, sedano, peperoni verdi e prezzemolo), sono in grado di fissare il calcio, impedendone l'assorbimento e formando un complesso insolubile, appunto l'ossalato di calcio, che tende ad accumularsi nelle vie urinarie formando "sabbia" e calcoli.

Frequenza della calcolosi nella cavia.

In realtà, la calcolosi nel porcellino d'india sembra essere un evento non particolarmente frequente, con un'incidenza variabile tra 1,3% e 5,2% della popolazione esaminata. Le femmine sono più colpite rispetto ai maschi (75-80% del totale), e in ogni caso sono colpiti gli animali più anziani, in genere ben oltre i due anni d'età.

Sintomi e diagnosi.

Segni clinici da ricercare sono: difficoltà e dolore nella minzione e defecazione, postura curva e raggomitolata, e la presenza di sangue nelle urine (ematuria). Se la quantità di sangue è piccola, può essere dimostrata solo analizzando il sedimento urinario. L'ematuria può essere però un segno di infezione del tratto urinario. Anche la cistite non sempre è associata alla presenza di calcoli nella cavia. A volte la presenza di calcoli è già evidente con la semplice palpazione, ma una radiografia, o un'ecografia, ne consentirà certamente l'identificazione.

Terapia della calcolosi.

Talvolta la cavia riesce ad eliminare i calcoli con le urine. Diversamente, il medico veterinario dovrà procedere alla rimozione chirurgica. All'intervento dovrà seguire un trattamento con antibiotici, per prevenire l'insorgenza di infezioni batteriche nell'animale operato e una dieta a basso contenuto di calcio. E' anche consigliabile ripetere la radiografia entro un paio di mesi dall'intervento.

Purtroppo nella cavia l'urolitiasi può essere ricorrente, e richiedere più interventi nel tempo. L'analisi della composizione dei calcoli estratti è importante per suggerire variazioni nell'alimentazione dell'animale, al fine di evitare, o ritardare, la formazione di ulteriori calcoli.

Oltre a limitare l'assunzione degli alimenti molto ricchi dei tre elementi fondamentali costituenti i calcoli e cioè calcio, fosforo e ossalati, le cavie che soffrono di calcolosi dovrebbero bere molto (l'acqua diluisce i minerali, che vengono così espulsi molto più facilmente assieme alle urine); in alternativa si potrebbe aumentare l'apporto di liquidi per via sottocutanea.

Prevenzione della calcolosi.

La formazione di calcoli è un processo che richiede molto tempo per diventare evidente: come sempre, quindi, è meglio prevenire che curare!

Il calcio è importante nell'alimentazione della cavia e degli animali in genere (inclusi gli umani), ma un eccesso di calcio può avere effetti dannosi. Una buona dieta è utile per prevenire la formazione di calcoli, in particolare scegliendo verdure con contenuto di calcio non eccessivo, o meglio ancora, con un corretto rapporto calcio:fosforo (Ca:P). Il rapporto ideale dovrebbe essere tra 1,5:1 e 2:1, ovvero il contenuto di calcio dovrebbe essere il doppio o quasi del contenuto di fosforo.

Un rapporto particolarmente squilibrato a favore del calcio o del fosforo, può contribuire alla formazione di calcoli di carbonato o ossalato di calcio e di fosfato di calcio, oltre a favorire la demineralizzazione delle ossa, particolarmente delle mascelle, che può determinare problemi dentali.

Tra le verdure con elevato contenuto di calcio e rapporto Ca:P in eccesso di calcio, possiamo citare: la barbabietola (138 mg di calcio in 100 grammi, rapporto Ca:P=3:1); il cavolo cinese (105 mg, 2,8:1); la cicoria (100 mg, 2,1:1); il prezzemolo (138 mg, 2,4:1); il tarassaco o dente di leone (187 mg, 2,8:1). Cavolo e crescione hanno un notevole contenuto di calcio (rispettivamente 135 e 120 mg) che è però sufficientemente equilibrato da quello di fosforo (Ca:P=2:1)

I broccoli, invece, hanno un rapporto Ca:P sbilanciato a favore del fosforo (0,7:1) così come i carciofi (0,5:1), le carote (0,6:1), il cavolfiore (0,5:1), la lattuga romana (0,8:1), i peperoni (0,5:1), i pomodori (0,2:1), il radicchio (0,5:1), la zucca (0,5:1) e le zucchine (0,4:1).

Senza voler demonizzare la somministrazione di questa o quella verdura, magari molto gradita alla nostra cavia, si vuole sottolineare l'importanza di un'alimentazione attenta e variata.

La cavia assume i sali necessari al suo metabolismo attraverso un'adeguata alimentazione a base di verdure: è pertanto sconsigliabile mettere a disposizione della cavia quelle mattonelle di sale che si trovano in commercio, che potrebbero determinare un eccesso di sali.

Il calcio negli alimenti è solo uno dei fattori che contribuiscono all'urolitiasi nella cavia. Un altro fattore importante è il ridotto consumo d'acqua: le urine si concentrano e i sali tendono a precipitare e a cristallizzarsi. Le verdure consumate hanno comunque un elevato contenuto in acqua (fino al 95%).

Riferimenti bibliografici (in ordine cronologico).

Peng X, Griffith JW, Lang CM. Cystitits, urolithiasis and cystic calculi in ageing guineapigs. Lab Anim 1990; 24: 159-163.

Fehr M, Rappold S. Urolithiasis in 20 guinea pigs (cavia porcellus). Tierarztl Prax 1997; 5: 543-547.

Hawkins M et al. Composition and characteristics of urinary calculi from guinea pig. Journal of the American Veterinary Medical Association 2009; 234: 214-220.

Questa scheda è stata sottoposta alla cortese supervisione della dottoressa M. Martinelli, medico veterinario associato alla Società Italiana Veterinari Animali Esotici (SIVAE).

Modificato da paolo
aggiornamento

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Come complemento al presente argomento posto questa immagine radiografica di un calcolo in una cavia.

Non ricordo la fonte dell'immagine, resto quindi a disposizione dell'autore per citare il credito o per la rimozione.

post-131-129151262147_thumb.jpg

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Ho potuto leggere solo in questi giorni questo articolo pubblicato nel 2008:

Osborne CA e coll. Quantitative analysis of 4468 uroliths retrieved from farm animals, exotic species, and wildlife submitted to the Minnesota Urolith Center: 1981 to 2007. Veterinary Clinics of North America: Small Animal Practice 2008; 39: 65-78.

Gli autori hanno raccolto i dati analitici sulla composizione di oltre 4000 uroliti (calcoli) dalle specie animali più disparate: dal leone al coguaro, dal furetto al lama, dal tapiro al muflone, dal delfino alla tartaruga.

Un database interessantissimo, ma a me interessano i dati relativi a lagomorfi e piccoli roditori (le specie che ospitiamo in casa).

Nel coniglio, cincillà e porcellino d'india prevalgono gli uroliti di carbonato di calcio, rispettivamente 69.4%, 87.7% e 92.6% dei casi.

Nel topo e nel ratto prevalgono gli uroliti di struvite (fosfato di ammonio e magnesio), rispettivamente nel 94.9% e 80.4% dei calcoli esaminati.

Nel criceto c'è maggior varietà: 28.6% di calcio fosfato, 28.6% misti, 21.4% di ossalato di calcio e 14.3% di struvite.

Naturalmente la composizione dei calcoli è un riflesso degli adattamenti metabolici delle diverse specie, ma ne parleremo altrove.

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Mamma mia i calcoliiiiiiiiSono dolorosissimi sono stata operata il 23 gennaio proprio x questo problema pensa se dovessero venire ai nostri tesorucci pelosi ,soffrirebbero tantissimo, io ne so qualcosa!!!

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(...)

Nel coniglio, cincillà e porcellino d'india prevalgono gli uroliti di carbonato di calcio, rispettivamente 69.4%, 87.7% e 92.6% dei casi.

(...)

Grazie degli articoli, Paolo!!

già ero incerta su cosa dare ai pelosetti visto che le loro verdure preferite sono citate con rapporti particolari di calcio e fosforo, intendo che alcuni hanno più calcio come la cicoria, mentre altri ne hanno meno come il peperone. quindi alla luce del fatto che nei porcelli prevalgono uroliti di carbonato di calcio è preferibile dare loro quegli alimenti come peperone, zucca, radicchio etc che hanno meno calcio in rapporto al fosforo? o è meglio dare entrambe le tipologie di alimenti in modo che equilibrino da loro?

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ho letto tutto.. grazie paolo.. ps. il peperone verde.. lo davo spesso.. da adesso in poi o giallo ( che è il migliore ma non lo trovo spesso o rosso.. )

:afro:

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Ve la butto lì, tanto per complicarci ancora un po' la vita.

Ho appena letto la sintesi di un articolo su un particolare caso di urolitiasi nel coniglio; la bestiola aveva preso a mostrare anoressia e depressione, oltre a numerosi segni clinici. Uroliti di solfato di calcio erano presenti nella vescica e nell'uretra e questo reperto veniva spiegato col fatto che l'animale era stato visto mordere e masticare l'intonaco delle pareti di casa.

Anche noi abbiamo a che fare con dei piccoli roditori (e taluni hanno anche dei conigli); personalmente ho visto almeno una delle mie cavie leccare la parete (in quel caso forse c'era già un problema di salute, con richiesta di sali).

Cerchiamo quindi di fare attenzione a quello che i nostri piccoli rosicchiano oltre al loro cibo, per evitare anche la possibilità di avvelenamenti o formazione di calcoli.

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Caspita. .. molto utile grazie paolo... da oggi alimentazione più varia...meno prezzemolo basilico rucola 😨 che adora... più peperone rosso radicchio lattuga.. il possibile per farlo stare in salute 😊

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Caspita. .. molto utile grazie paolo... da oggi alimentazione più varia...meno prezzemolo basilico rucola 😨 che adora... più peperone rosso radicchio lattuga.. il possibile per farlo stare in salute 😊

:afro:

Sempre privilegiare la varietà!

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