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Diletta

ANOMALURIDE (Scheda informativa)

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ANOMALURIDE
CLASSE: Mammalia
ORDINE: Rodentia
FAMIGLIA: Anomaluridae
GENERI E SPECIE: Anomalurops beecroft
(anomaluride di Beecroft)
Idiurus zenkeri
(anomaluride pigmeo)
Zenkerella insignis
(anomaluride non dotato di membrana)

PRESENTAZIONE:
Gli anomaluridi sono chiamati scoiattoli volanti a coda squamosa, ma in realtà essi non sono veri e propri scoiattoli.
Il più piccolo degli anomaluridi ha le dimensioni di un topo, ed ha una lunghezza complessiva di 20 cm, di cui la metà per la coda; mentre quello di maggiori dimensioni raggiunge quasi 35cm.
Di essi esistono nove specie che vivono tutte nelle foreste dell'Africa occidentale e centrale.

MORFOLOGIA:
Il colore della loro pelliccia setosa varia con la specie, ma è in genere grigia o bruna nella parte superiore e bianca, o giallastra, nelle parti inferiori. L'anomaluride di Beecroft è macchiato di verde e grigio sul dorso, mentre è di un bel colore rosso e arancio nella parte inferiore. Ad eccezione di una specie, non "volante", gli anomaluridi hanno tutti come un "telo di pelle" che va dalle zampe anteriori alle zampe posteriori e da queste fino alla base della coda. Si tratta di una membrana, simile a quella del petauro dello zucchero, utilizzata per planare. Anteriormente la membrana è rafforzata da un tratto di cartilagine che parte da dietro a ciascun gomito.
Le dita hanno artigli lunghi e la coda è notevolmente folta. Alla base della coda, nella parte inferiore, vi è una doppia fila di scaglie carenate e sovrapposte, con punte acute dirette all'indietro, che funzionano da arpioni. Inoltre, questi animaletti sono caratterizzati da grandi orecchie e quasi sempre da grandi occhi e baffi lunghi.

VITA IN NATURA:
Gli anomaluridi vivono sugli alberi di 30 metri e più. Di giorno riposano in alberi cavi da dove escono la sera per cercare cibo. Questi animali possono correre agilmente lungo i rami, ma possono anche spostarsi compiendo dei salti, come se volassero da un albero all'altro. In quest'ultimo caso, si lanciano nell'aria allargando le quattro zampe per distendere il "telo" (la membrana), e planano per 18 metri o più. Per atterrare, sollevano la parte anteriore del corpo, fino a che questo non si trovi in posizione quasi verticale. Per arrampicarsi sui tronchi alti compiono una serie di piccoli balzi con le zampe anteriori e poi con le zampe posteriori; contemporaneamente premono la coda contro il tronco che, con la sua doppia fila di scaglie, fornisce un ottimo supporto, mentre i lunghi artigli l'aiutano nella scalata.
Normalmente gli anomaluridi vivono a coppie o in gruppi familiari, ma possono formare gruppi più numerosi. Qualche volta l'anomaluride pigmeo alloggia sugli alberi in gruppi numerosi.
Per quanto riguarda il comportamento, gli anomaluridi che non planano, sono molto simili ai ghiri, eccetto per il fatto che escono di giorno. Ad eccezione di alcune caratteristiche particolari, quali il braccialetto di peli speciali su ambedue le zampe posteriori e l'assenza della membrana che serve per planare, questi anomaluridi sono del tutto simili agli altri, sia per dimensioni che per anatomia.

ALIMENTAZIONE:
Alcuni anomaluridi si alimentano di semi, bacche e frutta, ed altri vanno particolarmente ghiotti per le noci di palma che portano nei loro nidi per pelarle prima di mangiare. Si nutrono di foglie, di cortecce e probabilmente anche di insetti. In quanto all'acqua, bevono nelle pozze di acqua piovana che si formano nelle ramificazioni degli alberi.

RIPRODUZIONE:
Riguardo alla riproduzione, non ci sono informazioni dettagliate.
La femmina ha due parti all'anno, da cui nascono da uno fino a quattro cuccioli.

Curiosità:
Gli anomaluridi, per quanto siano animaletti interessanti, non sono molto conosciuti. Essi vengono visti di rado anche dalle popolazioni locali, ad eccezione di alcune zone dell'Africa tropicale in cui gli indigeni catturano e mangiano questi esemplari.
Anche le conoscenze scientifiche sono limitate, in quanto questi animaletti vivono sulle sommità di alberi molto alti, nelle dense e inospitali foreste tropicali da dove escono soprattutto la notte. L'unica specie attiva di giorno è quella senza la membrana per planare, di cui sono solo pochi gli esemplari avvistati.

Fonte: Prof. Aldo Cecio dell'università di Napoli in collaborazione con scienziati del settore della fauna asiatica.
Foto: Web

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Molto interessante!

Balza agli occhi la somiglianza di questi piccoli roditori con i pipistrelli: evidentemente la specializzazione funzionale (vita arboricola) ha portato ad una morfologia molto simile.

Grazie Diletta!

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