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B&F

Storia delle mie cavie: sopravvissute a 31 gradi

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Carissimi, la solita padroncina di Berli e Fiore (B&F), ha una nuova disavventura da raccontare.

Ultimamente le difficoltà sembrano perseguitarci, ma questa volta il nostro "incidente" si è concluso con un lieto fine e, siccome potrebbe capitare a chiunque, voglio raccontarvi come ce la siamo cavata.

Ho visto che già Franci ha esaurientemente descritto le varie soluzioni in caso di caldo e che Paolo ci ha deliziato con un dettagliatisaimo topic su come riconoscere il colpo di calore ed è anche grazie a loro che oggi siamo sopravvissuti a 31 gradi dentro casa...!!

Eh già...! Perchè ieri siamo rientrati a Milano, sereni con il nostro climatizzatore praticamente nuovo. Ci sistemiamo, accendiamo e... va beh, ci vorrà del tempo per raffreddare, niente allarmismi.

Ci mettiamo a dormire in modalità deumidificatore come sempre ma, alle 4 di mattina, mi sveglio in preda ad un caldo insopportabile e niente... condizionatore rotto.

Chiamo l'assistenza alle 7 del mattino, supplico e mi danno appuntamento per le 17. Come se non bastasse mi si rompe il termometro, così che non so nemmeno quanti gradi ci siano in casa.

Intanto sono corsa a comprarne un altro e... ecco a voi come ci siamo attrezzati per resistere.

Le cose che danno più fastidio alla cavia sono il caldo (ovvio) e, soprattutto, l'umidità.

Per il caldo, avendo un freezer minuscolo potevo permettermi solo uno, massimo due siberini alla volta. Vista l'enormd portata del caldo, ho preferito imbustarli in maniera che il freddo si diffondesse molto più rapidamente rispetto a un panno e sono andata a posizionarlo tra una cuccia e l'altra, non completamente sotto per non costringere la cavia a starvi troppo vicina, ma non del tutto fuori per non isolare la casetta dal fresco. Con l'aiuto di un sasso l'ho posizionato sotto il bordo della cuccia, molto gradito. L'altra cavia ha preferito il pavimento piastrellato, ho lasciato loro a disposizine un angolo protetto sotto al termosifone che, freddo e metallico, si scalda anche più lentamente delle piastrelle mantenedo un ambiente sostenibile.

Li ho alimentati periodicamente con verdure e frutta fresca, una foglia o un pezzettino ogni tanto, temperatura ambiente (che nel nostro caso significava calde!), per idratarli anche se non bevevano. Acqua a disposizione ovviamente e una vaschetta per bagnarsi che è stata insistentemente ignorata.

Da ultimo il ventilatore, puntato quasi sempre sulla gabbia, ma non all'altezza della gabbia, più in alto (l'aria fredda scende), è stato un salvavita.

E infine il problema peggiore... l'umidità. A Milano è un problema reale e serio, continuava a salire e la mia disperazione idem.

Perchè non ho messo panni bagnati? Proprio per questo, con una temperatura simile avrebbero asciugato subito diventando dei diffusori di condensa, peggio della piscinetta su cui ho riflettuto molto prima di procedere (se il vostro ambiente è troppo umido evitatela!)

Ma il vero protagonista è stato il RISO.

Ciotole o sacchetti vicini alla gabbia aiutano a raccogliere l'umidità, nel giro di qualche ora sicuramente gioveranno all'ambiente, noi abbiamo avuto buoni risultati con una bella ciotolona piazzata davanti alla gabbia.

Ultima strategia, per evitare di creare una fornace è necessario respingere i raggi solari senza chiudere ermeticamente la stanza.

Se abbassate tutta la tapparella l'aria non potrà circolare. Io ho lasciato la finestra aperta, senza sole diretto.nella stanza, tapparella a metà e... tenetevu forte... la carta stagnola sui vetri (all'esterno) è un isolante termico eccezionale!!! Riflette all'esterno i raggi solari che la colpiscono evitando che l'irraggiamento trasformi le vostre stanze in forni crematori.

Ho voluto racccontarvelo perché abbiamo preso veramemte tutte le condizioni sfigate possibili allo stesso tempo.

Per le 18.30 abbiamo avuto indietro il nostro climatizzatore, grazie al cielo il problema non era grave. Devo monitorare i miei pulcini per scongiurare ogni rischio, ma siamo sopravvissuti, ce l'abbiamo fatta, anche grazie alle ansie della mamma, ma abbiamo arginato parzialmente il fenomeno...!! Fiuuu!!!

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Per fortuna non ti sei persa d'animo e hai saputo far fronte egregiamente alla situazione! :love:

Interessante l'accorgimento del riso: non avevo mai pensato ad un uso per contribuire a deumidificare tutto un'ambiente.

Sull'accorgimento della stagnola io ho sperimentato qualcosa di simile: quei pannelli riflettenti che si posizionano sul parabrezza dell'auto per evitare che volante e cruscotto scaldino troppo, li ho appesi all'interno delle persiane con delle mollette, con la parte riflettente all'esterno; un pochino aiutano a ridurre il riscaldamento della stanza.

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Io ha Torino in casa ho anche 34° con umidità non quantificabile, ma il loro recinto è sul pavimento è quindi la temperatura è sicuramente più bassa, gli metto il siberino, cambiandolo più volte al giorno, con una fila di pianelle al fondo, si sdraiano sopra appoggiate al sib erino, e se la godono, non hanno mai patito il caldo, lo patisco di più io in canottiera che loro con tutto quel pelo

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Infatti il pelo fa anche da isolante per il caldo, entro certi limiti.

Pensiamo ai nomadi del deserto avvolti da capo a piedi da indumenti di lana.

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Che bello leggere le vostre storie... non pensavo ci fosse chi riesce a farli sopravvivere a queste temperature. Devo dire che, non essendo i miei per niente abituati, ho avuto paura, loro davvero non hanno mai patito il caldo prima. In più non ero organizzata, data la presenza del condizionatore e non avevo nè piastrelle nè siberini in abbondanza, in più il mio piccolo freezer, sovraccarico di cose da congelare, non riusciva a garantirmi siberini sufficienti. Ovvero mi si scongelavano completamente senza che potessi cambiarglieli perchèt quelli in freezer erano ancora acqua, ce la siamo vista brutta!!

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So che esistono dei tappetini refrigeranti, ma per le cavie non so quanto possano andare bene, qui sul forum mi era stato sconsigliato di far salire le cavie sui siberini, (quando erano piccole ci stavano, adesso che sono due pantegane da un kg non ci stanno più...) loro sono molto delicate nel pancino e stare sdraiate su cose fredde potrebbe dargli dei problemi qundi ho sempre evitato, meglio le pianelle, e ai siberini avvolti in un panno loro ci si appoggiano, e se hanno freddo, si spostano

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Abbiamo già avuto in Forum una cavia che è stata male per essere stata sopra i siberini; io consiglio sempre di metterli sopra o intorno alla gabbia, in modo che non possano stare a diretto contatto.

Interessante l'idea dei tappetini, magari da mettere anch'essi sopra o sotto la gabbia.

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Io ho comprato un siberino speciale piatto, come una piastrellona di ghiaccio che posiziono sotto alla gabbia in modo che diffonda il freddo come fosse una pavimentazione refrigerante. I miei non co salgono, al massimo stanno vicini, si accucciano con il sederotto vicino al siberino...ahah!

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