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paolo

Empatia dei veterinari italiani verso i piccoli animali e i loro proprietari.

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"L'empatia è la capacità di comprendere a pieno lo stato d'animo altrui, sia che si tratti di gioia, che di dolore" (da Wikipedia)

I piccoli animali da compagnia, i cosiddetti non-convenzionali, sono ormai molto diffusi nelle nostre case e noi sappiamo quanto sia importante avere un veterinario veramente esperto al quale rivolgersi per le visite preventive e in caso di problemi.

Può esserci capitato di recarci da un veterinario e vedere che maneggiava il nostro porcellino in maniera un pochino ruvida ed esserci rimasti un po' male; oppure di esserci recati presso un veterinario particolarmente esperto, ma non essere riusciti a capire perfettamente il problema del nostro piccolo e la terapia da porre in atto.

Quindi la capacità di comunicazione tra veterinario e proprietario assume un ruolo fondamentale nella ricerca del benessere dei nostri piccoli amici.

Un gruppo italiano ha valutato, per la prima volta, l'importanza dell'empatia verso i piccoli pazienti e i loro proprietari da parte dei medici veterinari specializzati in piccoli animali.

La casistica comprendeva 107 veterinari (45 uomini e 62 donne) attivi nell'area di Milano, che lavorano principalmente con cani e gatti; l'età era compresa tra 25 e 70 anni e l'anzianità di servizio variava da una settimana a 42 anni.

Gli autori si sono proposti di valutare quali caratteristiche del medico veterinario possono influire sull'empatia verso i piccoli pazienti e i loro proprietari, utilizzando allo scopo due scale già usate in letteratura: la Animal Empathy Scale (AES) e la Empathy Quotient (EQ).

Venivano presi in considerazione diversi parametri: la specializzazione, l'essere o meno sposati, il possesso di pets al momento o in passato, l'essere atei o credenti, l'essere vegetariani o vegani, ma solo il sesso e la durata del servizio risultavano essere fortemente significativi.

Una tendenza generale consolidata nella medicina veterinaria è il sempre maggior numero di professionisti femminili, e una maggiore età media dei colleghi maschi, anche in Italia.

i risultati rivelano un effetto significativo del sesso sull’empatia verso gli animali: le donne infatti mostravano punteggi più elevati rispetto agli uomini, mentre non si evidenziano effetti della durata del servizio, ovvero i veterinari mantengono lo stesso livello di empatia verso gli animali nel corso degli anni.

La durata del servizio influiva invece sull'empatia dei veterinari nei confronti dei proprietari; infatti i veterinari più anziani ottenevano un punteggio superiore rispetto ai colleghi più giovani; il dato suggerisce che l'esperienza acquisita nel tempo aiuta a tenere maggiormente in considerazione e supportare le esigenze emotive dei proprietari.

Fonte: Colombo ES e coll. Empathy towards animals and people: the role of gendere and lenght of service in a sample of Italian veterinarians. Journal of Veterinary Behavior 2017; 17: 32-37

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Molto interessante quanto ci riporti Paolo!

Grazie per questo documento.

Io, per mia esperienza, dopo che in passato ho consultato diversi veterinari (20 anni fa trovarne di preparati su esotici e porcelli in particolare non era così semplice) ho finalmente trovato una persona esperta, professionale, aggiornata, sensibile, chiara...quello che cercavo.

Il nostro veterinario è giovane (poco più di 40 anni) maschio. Ha modi di fare carini e affettuosi con i piccoli pazienti, disponibile, gentile e corretto con i proprietari.

So che è vegetariano, grande amante degli animali e in particolare proprio dei porcellini: ha una colonia di 12 esemplari, molti recuperati da clienti che dopo averli portati per curarli o sterilizzarli, non li sono più andati a prendere.

Collabora con associazioni di volontari per l'adozione e l'affido di questi piccoli ma anche conigli e cincillà.

E' una persona scrupolosa e le sue visite non sono mai veloci e disattente, anzi sempre molto accurate. Il compenso è onestissimo e si tiene sempre aggiornato su cure alternative per questi animaletti ancora troppo "sconosciuti" al mondo della farmaceutica veterinaria.

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La mia vet, ovviamente donna, di età 40-50, è molto cortese con gli umani, spiega con calma, è disposta a ripetere.

Gli animali li ama, infatti con la scusa di auscultare i miei porcelli se li sniffa sempre per benino.

Credo che lavori da molti anni e quindi ha certamente acquisito una pazienza e una capacità di venire incontro al proprietario.

Penso di essere stato fortunato, perché anche la veterinaria precedente, più giovane, era molto gentile e disponibile con noi e dolce nei modi con cavie, coniglia e criceti.

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Interessante studio, e soprattutto è un argomento che è bene esplorare perchè magari possa fungere da stimolo rispetto ad alcuni professionisti che tendono a sottovalutare i nostri piccoli amici.

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