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paolo

La cavia o porcellino d'india: cosa è e come è fatta.

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I porcellini d'India, detti anche cavie, contrariamente a quanto si può pensare, non provengono dall'India e non sono parenti dei maiali. I porcellini sono originari dell'America Centrale e Meridionale e i loro parenti più prossimi sono le cavie timide e selvatiche che abitano le Ande rocciose e le zone più asciutte della pampa. Anche se sembra che siano domestiche da 10.000 anni, le cavie dimostrano ancora timore nei confronti degli umani, caratteristica che fa parte del loro fascino. Le cavie sono stimate fin dai tempi degli Incas ed è molto probabile che abbiano fatto il loro ingresso in Europa dopo che Cristoforo Colombo raccontò di queste bestiole al ritorno dai suoi viaggi nel Nuovo Mondo.

La cavia è un mammifero della famiglia dei Roditori che da adulto raggiunge un peso di circa 900-1200 grammi e una lunghezza, dal muso al posteriore, di circa 20-25 centimetri. A parte gli organi sessuali, non ci sono evidenti differenze tra il maschio e la femmina in quanto entrambi possono avere un'estrema varietà di lunghezza, consistenza e colori del pelo.

I piedi sono privi di pelo e dotati di cuscinetti molto delicati sul lato inferiore. Le zampe anteriori sono dotate di quattro dita, mentre le posteriori di tre, tutte provviste di unghie a crescita continua che vengono limate tramite lo sfregamento continuo con il terreno. La cavia non ha la coda.

La bocca, stretta e profonda, è fornita di 20 denti: 4 incisivi e 12 tra premolari e molari. Non esistono canini (tipici degli animali carnivori) e tra incisivi e premolari si trova uno spazio vuoto. I denti della cavia non smettono mai di crescere, e per la sua salute è importantissimo che venga somministrata un'alimentazione adeguata alla corretta consumazione di incisivi e molari.

L'apparato digestivo della cavia richiede molte fibre: ciò rende di fondamentale importanza somministrare ai porcellini la dieta più appropriata. Il porcellino dovrebbe ricevere fieno a volontà e una razione di verdura fresca tutti i giorni.

Gli occhi sani sono luminosi e umidi senza perdite. Lo sguardo è brillante e vivace.

L'orecchio dei porcellini d'India è sensibile ai suoni fino a 30 Khz di frequenza, ben oltre il limite umano di 20 KHz; ciò li rende sensibili ad una vasta gamma di suoni e disturbi. Nel loro ambiente naturale, il loro udito è usato per la comunicazione fra i membri del gruppo; suoni differenti segnalano agli altri membri pericolo, gioia e desiderio sessuale.

Sia la femmina sia il maschio sono dotati di una singola coppia di mammelle, che nella femmina diventano più evidenti soprattutto in caso di gravidanza e allattamento.

La femmina ha un estro della durata di qualche ora ogni 15 giorni circa. Dopo una gestazione di circa 10 settimane, mette al mondo da 1 a 6 cuccioli, con una media di tre piccoli. La femmina di età maggiore ai 6-7 mesi, se non ha già partorito in precedenza, va incontro ad una saldatura delle ossa del bacino che ostacola o impedisce il passaggio dei cuccioli al momento del parto, con esito infausto per la madre e la nidiata. Si rende quindi indispensabile l'intervento di un veterinario esperto in esotici per l'esecuzione di un cesareo.

Dopo la nascita dei piccoli vengono espulse le placente che la madre provvede ad ingerire, insieme a qualsiasi altra traccia del parto. Anche le primipare sono istintivamente autosufficienti nella cura dei piccoli. Seppure raramente, può capitare però che una madre inesperta ferisca le orecchie o le zampe dei piccoli nel maldestro tentativo di pulirli dopo il parto. Non è invece evento comune l'uccisione dei piccoli, neanche da parte del padre: in alcune specie di roditori questo comportamento è dettato dall'interesse del maschio ad avere una femmina libera dall'impegno che la crescita dei cuccioli dà al fine di un nuovo, precoce accoppiamento. La cavia, invece, immediatamente dopo il parto, entra nuovamente in periodo di disponibilità. Inoltre è frequente che anche il padre si occupi della cura e della difesa dei piccoli.

I neonati nascono già completamente formati, con gli occhi aperti, denti sviluppati, capacità di camminare e correre e provvisti di pelo, e già a poche ore dalla nascita sono in grado di assumere autonomamente una dieta solida in aggiunta al latte materno. Lo svezzamento è possibile fin da subito, e questo aumenta le capacità di sopravvivenza della prole in caso di decesso della madre. La maturità sessuale è molto precoce, anche solo 20 giorni per la femmina e a partire dalle 4 settimane per il maschio.

La vita media del porcellino d'India si aggira intorno ai 5-6 anni, ma non è rara una sopravvivenza anche maggiore (fino a 8-10 anni).

I porcellini d'India si sono adattati alla sopravvivenza; allo stato selvatico, la vita in gruppi li protegge dai predatori: imparano a sentire il pericolo, avvertono gli altri membri del gruppo e seguono precisi modelli di fuga. Anche se a torto non sono considerati intelligenti, i porcellini sono animali sociali, e questo li rende molto interessanti. Osservare molto attentamente la vostra cavia non è importante solo per capire il loro mondo, ma è fondamentale come cura preventiva.

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Anche questo compendio di anatomia-fisiologia della cavia è la rielaborazione di una vecchia scheda di Chiara:3, alla quale siamo tutti grati! :)

Un grazie anche a Nik, lui sa perchè... :azn:

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Bella scheda.

Forse un pò rigida nelle informazione, ma è meglio così per chi si avvicina a questo mondo.

Vorrei solo aggiungere che recenti studi stanno mettendo in crisi l'idea che la Cavia Porcellus sia un roditore.

Nulla di che eh, solo per onore di cronaca ;)

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...

Vorrei solo aggiungere che recenti studi stanno mettendo in crisi l'idea che la Cavia Porcellus sia un roditore.

Nulla di che eh, solo per onore di cronaca ;)

Uhm... qualche anno fa era uscita una pubblicazione che proponeva di inserire la Cavia porcellus in un nuovo ordine degli Istricomorfi creato ad hoc, sulla base di alcune caratteristiche del DNA mitocondriale.

In realtà la cosa è stata successivamente ridimensionata e ora la cavia è riconosciuta stabilmente come appartenente ai Roditori, tra i quali ha certe caratteristiche che la avvicinano in qualche modo all'Uomo.

Se ne hai voglia prova a leggere la scheda: Roditori, dinosauri e dintorni

in questo Forum. :)

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Uhm... qualche anno fa era uscita una pubblicazione che proponeva di inserire la Cavia porcellus in un nuovo ordine degli Istricomorfi creato ad hoc, sulla base di alcune caratteristiche del DNA mitocondriale.

In realtà la cosa è stata successivamente ridimensionata e ora la cavia è riconosciuta stabilmente come appartenente ai Roditori, tra i quali ha certe caratteristiche che la avvicinano in qualche modo all'Uomo.

Se ne hai voglia prova a leggere la scheda: Roditori, dinosauri e dintorni

in questo Forum. :)

Ho letto la scheda, molto interessante.

Si parla però di caratteristiche del DNA mitocondriale, come hai già detto tu.

Nei recenti studi di cui ho letto un articolo, si accennava a differenza comportamentali, in primis al fattore "conoscenza" : le cavie, al contrario degli agli appartenenti all'ordine dei Rodentia, esplorano il mondo tramite gli odori e le esperienze tattili e termiche, e non tramite i denti.

L'uso dei denti è infatti per le cavie destinato anche alla conoscenza, ma non è posto in importanza primaria.

L'ordine dei Roditori fa di questa caratteristica una delle peculiarità fondamentali, e non essendo essa comune alle Caviae , l'appartenenza di quest'ultime all'ordine è stata messa in dubbio.

Si era inoltre parlato della creazione di una nuova Famiglia portatrice dell'eccezione, in modo tale da non precludere la presenza della Caviae nell'ordine Rodentia.

Tutto può essere, riporto solo alcune teorie frutto di studi che mi è capitato di leggere ;)

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Si parla di DNA mitocondriale nel vecchio lavoro del 96 o 98, ora non ricordo, in cui si proponeva una diversa classificazione tassonomica per la cavia.

I lavori successivi, e sono quelli citati nella scheda, vanno in tutt'altra direzione.

Io ho la brutta abitudine di documentare i miei interventi e le mie schede, grazie all'aggiornamento costante della letteratura internazionale, quindi se hai sottomano uno o più articoli indicizzati che portano differenti evidenze puoi farcene partecipi, lo apprezzeremo moltissimo.

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Scusate se, forse per ignoranza, vado sul poetico: La natura è talmente varia, caotica e piena di sorprese che cercare di mettere ordine catalogandone le sue manifestazioni è un'impresa davvero ardua, molto spesso quello che otteniamo sono delle convenzioni.

Sulle cavie, ne ho lette in giro tantissime, c'era anche chi diceva che i parenti europei più prossimi alle cavie fossero le marmotte.

Se pero' vogliamo fare informazione corretta bisogna basarsi sulle più recenti fonti ufficiali.

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Si parla di DNA mitocondriale nel vecchio lavoro del 96 o 98, ora non ricordo, in cui si proponeva una diversa classificazione tassonomica per la cavia.

I lavori successivi, e sono quelli citati nella scheda, vanno in tutt'altra direzione.

Io ho la brutta abitudine di documentare i miei interventi e le mie schede, grazie all'aggiornamento costante della letteratura internazionale, quindi se hai sottomano uno o più articoli indicizzati che vanno in altra direzione puoi benissimo farcene partecipi, lo apprezzeremo moltissimo.

Non metto in discussione nulla, anzi!

Era solo un mio intervento che trae fondamento da una lettura, tutto qui.

Purtroppo la lettura a cui mi riferisco era parte di un giornale che mi era capitato sotto mano durante l'attesa dal veterinario, e sinceramente non saprei come trovarlo online.

Spero sia chiaro che il mio intento non era quello di scombussolare nulla, nè quello di mettere in dubbio la veridicità delle schede proposte qui ( che trovo anzi molto ben fatte ).

Era solo per rendere tutti partecipi di una informazione che credevo potesse stimolare la curiosità di qualcuno, magari.

Scusate se, forse per ignoranza, vado sul poetico: La natura è talmente varia, caotica e piena di sorprese che cercare di mettere ordine catalogandone le sue manifestazioni è un'impresa davvero ardua, molto spesso quello che otteniamo sono delle convenzioni.

Senza ombra di dubbio, sono d'accordo con te.

La natura è meravigliosa e mutevole, ma si cerca solo di capirci un pò di più ;)

Poi ovviamente non si fa per aprire dibattiti distruttivi, ma semplicemente per avere uno scambio di idee ;)

-------

Non ho parlato mai di fonte univoca e universalmente riconosciuta.

Ho solo parlato di un articolo che mi è capitato di leggere di cui non ricordo nemmeno l'autore, che può tranquillamente essere una bufala.

Ho solo dato un mio contributo, che poi, falso o giusto che sia, potrebbe stimolare altri appassionati a fare delle ricerche per apporfondire aspetti più scientifici dell'argomento.

Tutto qui! :D

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Non metto in discussione nulla, anzi!

Era solo un mio intervento che trae fondamento da una lettura, tutto qui.

Purtroppo la lettura a cui mi riferisco era parte di un giornale che mi era capitato sotto mano durante l'attesa dal veterinario, e sinceramente non saprei come trovarlo online.

...

Ok, mi hai sollevato: temevo di essermi perso qualche articolo su PubMed.

I giornali che citi sono talvolta approssimativi nell'informazione, magari danno delle idee di base, ma non necessariamente i fondamenti scientifici.

Per il resto: confrontare le rispettive conoscenze è solo una cosa utile a tutti. :)

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Infatti il mio era un modo di dibattere, pero' mi sto accorgendo che stiamo finendo O.T. o comunque stiamo distogliendo l'attenzione dalla scheda. Penso si potrebbe mettere la scheda in un topic chiuso e commentarla in un'altro topic apposito (come del resto avviene spesso per altre schede).

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Ok, mi hai sollevato: temevo di essermi perso qualche articolo su PubMed.

I giornali che citi sono talvolta approssimativi nell'informazione, magari danno delle idee di base, ma non necessariamente i fondamenti scientifici.

Per il resto: confrontare le rispettive conoscenze è solo una cosa utile a tutti. :)

Proprio per questo motivo non sono entrato nello specifico, ho riportato solo ciò che ricordavo con esattezza, altrimenti avrei potuto dare informazioni sbagliate e del tutto false.

So della superficialità di molte riviste pseudo-scientifiche, e so anche che a volte divulgano informazioni per intuito o per trovate geniali del giornalista.

Non era davvero mio intento contraddire voi e la scienza tutta, volevo solo dare adito ad un confronto, tutto qui :)

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Infatti il mio era un modo di dibattere, pero' mi sto accorgendo che stiamo finendo O.T. o comunque stiamo distogliendo l'attenzione dalla scheda. Penso si potrebbe mettere la scheda in un topic chiuso e commentarla in un'altro topic apposito (come del resto avviene spesso per altre schede).

Sono d'accordo con te.

La scheda la trovo davvero ben fatta! :)

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Infatti il mio era un modo di dibattere, pero' mi sto accorgendo che stiamo finendo O.T. o comunque stiamo distogliendo l'attenzione dalla scheda. Penso si potrebbe mettere la scheda in un topic chiuso e commentarla in un'altro topic apposito (come del resto avviene spesso per altre schede).

Nessun problema tra noi, Nik! :)

Per quanto riguarda il commento alle schede: da qualche tempo ho provato a lasciarle "aperte" alla discussione, anzichè creare uno spazio Commentiamo...ci.

In qualche caso l'esperimento è stato positivo, in altri un po' meno.

Però anche questa cosa è destinata ad essere superata dalla prossima realizzazione dell'enciclopedia caviosa.

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Scrivi che ai 6-7 mesi la cavia non può più partorire... È un modo della natura per controllare le nascite? In natura quindi non c'è una femmina con più di 7 mesi se muoiono per la gravidanza... Oppure non vanno più in estro... Mi sembra così strana come cosa!

Comunque le cavie selvatiche africane, quelle che vivono tra le rocce sono geneticamente simili agli elefanti! Pazzesco, vero?

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Scrivi che ai 6-7 mesi la cavia non può più partorire... È un modo della natura per controllare le nascite? In natura quindi non c'è una femmina con più di 7 mesi se muoiono per la gravidanza... Oppure non vanno più in estro... Mi sembra così strana come cosa!

...

Non è esattamente così: una cavia che non ha partorito in precedenza corre un rischio se la prima gravidanza inizia dopo i 6-7 mesi di vita, per i motivi citati.

Questo non vuol dire che una prima gravidanza dopo tale termine avrà certamente un risultato infausto, tant'è che qui in Forum abbiamo avuto alcuni lieti eventi dopo tale data.

Purtroppo in natura non c'è il veterinario a intervenire se qualcosa va storta. E comunque in natura quasi sicuramente una femmina sarà ingravidata non appena diventa fertile; lì il problema maggiore è quello delle gravidanze ripetute.

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