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paolo

La riproduzione della cavia selvatica è fortemente influenzata dalle stagioni.

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Le variazioni stagionali nella lunghezza del giorno, la temperatura e la disponibilità di risorse influenzano fortemente il bilancio energetico degli animali, particolarmente quello dei piccoli mammiferi.

Per sopravvivere e riprodursi con successo gli animali devono allocare opportunamente le risorse disponibili fra sistemi fisiologici anche in competizione fra loro e scegliere la stagione più adatta per la riproduzione.

A tale scopo, nelle regioni temperate i piccoli mammiferi solitamente usano quale indicatore affidabile la variazione del fotoperiodo. La primavera e l'estate sono le stagioni più adatte alla riproduzione, perché ci sono maggiori risorse disponibili le risorse, perché la richiesta di energia per la termogenesi è bassa e le condizioni meteorologiche sono migliori.

Il porcellino d'india selvatico (Cavia aperea) partorisce mediamente 2,2 piccoli dopo una gravidanza che dura circa 60 giorni; i piccoli sono mobili dopo soli pochi minuti dalla nascita e iniziano ad assaggiare il cibo solido già nel primo giorno di vita.

E' stata valutata l'influenza delle variazioni stagionali in un campione di 20 cavie selvatiche alloggiate in un ambiente dove potevano spostarsi liberamente all'interno o all'esterno, dove le condizioni di luce e temperatura seguivano le naturali variazioni che si osservano nel corso dell'anno nell'America Meridionale.

In estate sono nate 14 cucciolate, 10 in autunno, 27 in inverno e 15 in primavera.

Riguardo alla numerosità, le cucciolate estive erano le più numerose (mediamente 2,92 piccoli) e quelle invernali le minime (1); quelle dell'autunno erano intermedie tra quelle estive e quelle invernali (1,3), mentre in primavera il numero risaliva (1,5).

Anche il peso dei piccoli alla nascita variava con la stagione. I nati in autunno erano più grossi (81 g in media) di quelli nati in inverno (55 g) o in primavera (56 g); il peso medio dei nati in estate era di 69 g.

In estate, la stagione con le condizioni ambientali più favorevoli e la minor richiesta di energia per la termoregolazione, la dimensione della cucciolata è maggiore e il peso alla nascita è superiore a quello in inverno e primavera; però il peso medio dei piccoli è condizionato dalla riduzione dello spazio intrauterino e dalla elevata necessità di energia per lo sviluppo di un maggior numero di piccoli.

I dati rivelano forti variazioni stagionali nelle caratteristiche riproduttive, sebbene gli animali si riproducano durante tutto l'arco dell'anno (se hanno a disposizione abbondante cibo). I risultati mostrano una ridotta riproduzione in inverno, indicata da un minor numero di cucciolate e minor peso alla nascita dei cuccioli, mentre nelle stagioni calde (estate e autunno) aumentavano cucciolate e peso dei piccoli. Parallelamente, è stata dimostrata la regolazione del tasso di ovulazione, che differisce significativamente fra le stagioni.

La cavia selvatica produce cuccioli altamente precoci, probabilmente perché durante l'allattamento è richiesto un basso costo energetico rispetto a quello necessario durante la gestazione. Nelle cavie domestiche, invece, il requisito di energia durante la gestazione aumenta moderatamente, mentre è molto alto durante l'allattamento.

Fonte: Rubensam K e coll. Seasonally different reproductive investment in a medium-sized rodent (Cavia aperea). Theriogenology 2015; 84: 639-644.

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Sperimento ogni anno i contenuti di questa discussione con la mia colonia di cavie e conigli nani, che si riproducono allo stato brado, pur non essendo "selvatici" (solo una cucciolata all'anno, tra la primavera e l'estate). In tutto questo influisce molto il clima naturale, che varia enormemente nei luoghi in cui è collocata la stessa tra l'estate e l'inverno (durante il quale le temperature scendono oltre gli undici gradi sotto lo zero). In questo modo le femmine hanno tutto il tempo di riacquisire forze e sostanze dopo l'allattamento e gli equilibri sono sanati naturalmente.

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Sperimento ogni anno i contenuti di questa discussione con la mia colonia di cavie e conigli nani, che si riproducono allo stato brado, pur non essendo "selvatici" (solo una cucciolata all'anno, tra la primavera e l'estate). In tutto questo influisce molto il clima naturale, che varia enormemente nei luoghi in cui è collocata la stessa tra l'estate e l'inverno (durante il quale le temperature scendono oltre gli undici gradi sotto lo zero). In questo modo le femmine hanno tutto il tempo di riacquisire forze e sostanze dopo l'allattamento e gli equilibri sono sanati naturalmente.

Grazie per questo commento!

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