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paolo

Prelievo di sangue e morfologia delle cellule ematiche nel porcellino d'india.

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Nella rivista “Veterinary Clinics of North America: Exotic Animal Practice” sono stati pubblicati una serie di articoli relativi alla raccolta di campioni di sangue e all'identificazione delle cellule ematiche in diverse specie di animali d'affezione quali porcellino d'india, coniglio, topo, ratto, criceto, gerbillo e furetto.

In qualità di incallito ematologo ho sussultato per la gioia e inizio col proporvi la sintesi dell'articolo relativo al porcellino d'india domestico.

Zimmerman K. E coll. Hematological assessment in pet guinea pigs (Cavia porcellus). Blood sample collection and blood cell identification. Vet Clin Exot Anim 2015; 18: 33-40.

Si stima che circa 1,3 milioni di porcellini d'india siano ospitati nelle case degli USA. Essi hanno un'aspettativa di vita (5-7 anni) superiore a quella degli altri piccoli roditori e anche per questo possono presentare più problemi clinici rispetto alle altre specie di roditori, compresi problemi dentali (malocclusione), nutrizionali (scorbuto), infezioni batteriche (polmonite), problemi riproduttivi e metabolici (distocia, tossiemia), parassiti interni ed esterni e problemi muscoloscheletrici (fratture), alcuni dei quali richiedono accertamenti ematologici da parte del veterinario.

Nel testo viene discussa la metodologia del prelievo ematico; senza scendere in troppi dettagli tecnici, più utili agli operatori sanitari veterinari, mi limito a puntualizzare alcuni elementi.

In sede di prelievo, nel momento in cui la bestiola deve essere contenuta potrebbe subire uno stress e tentare la fuga, a rischio di farsi male; deve quindi essere propriamente maneggiata come sappiamo, delicatamente, ma fermamente, con attenzione a non interferire con la respirazione premendo eccessivamente sul torace e a non procurare involontariamente lesioni o paresi degli arti. Avvolgere i porcelli in un asciugamano sembra essere tranquillizzante e confortevole, anche se la fasciatura rende meno accessibili i siti per la venipuntura.

In queste fasi il porcellino può vocalizzare in tono acuto e taluni abbandonano il tentativo di contenere l'animale per timore di causargli dolore; in realtà questo suono non deve essere interpretato come dolore quando sono in corso procedure innocue come il semplice assicurare il porcello per il successivo prelievo.

Per il prelievo si possono utilizzare diversi siti venosi, ma è in ogni caso opportuno usare aghi molto sottili (22-30 G) e intiepidire la sede prescelta per il prelievo per circa un minuto.

Uno dei siti principali per un prelievo di sangue nella cavia è l'arto posteriore (figura), previa rasatura del pelo e disinfezione della cute.

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In generale non è difficile ottenere 50 microlitri di sangue dalle diverse sedi, ma si può arrivare a prelevare anche 0,5-0,7 millilitri/100 grammi di peso in un singolo prelievo.

Le cellule ematiche del porcellino d'india sono molto simili a quelle dell'umano come morfologia, dimensioni e quantità per unità di volume.

I globuli rossi, o eritrociti, hanno la forma a disco biconcavo che ritroviamo nell'umano (vedi le immagini sotto), con un volume cellulare medio (MCV) simile e una modesta anisocitosi. Una risposta rigenerativa ad uno stato di anemia causa un aumento di precursori degli eritrociti nel sangue, mentre in cavie normali, non anemiche, essi sono fino a 25% nei neonati, circa 5% nei giovani e 1,5% negli adulti.

Anche le piastrine sono sostanzialmente identiche a quelle umane, con l'aspetto di piccoli frammenti citoplasmatici irregolari (ben evidenti in C, D e E)

Il conteggio e la tipologia di globuli bianchi, o leucociti, sono influenzati dai ritmi circadiani, dal tempo intercorso dall'ultimo pasto, dalla razza e dal sesso. I tipi di globuli bianchi nel sangue dei porcellini d'india sono analoghi a quelli umani come caratteristiche morfologiche e tintoriali: granulociti neutrofili (nel caso della cavia più propriamente detti “eterofili”, A)), eosinofili © e basofili; linfociti (B)/>/>, predominanti nel sangue dei porcellini adulti a differenza di quanto si osserva nell'umano in cui predominano i granulociti neutrofili; monociti (D).

E' presente inoltre un tipo cellulare esclusivo del porcellino d'india e del capibara: le cellule di Kurloff (E, ne avevamo già parlato a proposito delle cisti ovariche nella cavia ) che hanno l'aspetto di grosse cellule mononucleate con un grosso incluso citoplasmatico costituito da mucopolisaccaridi. La funzione di queste cellule, normalmente presenti nel sangue della cavia (1-2% dei leucociti totali) non è nota anche se si postula possano fungere da natural killer e che abbiano un ruolo nella protezione del feto.

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Infine, ecco una tabella con i valori normali dei parametri ematologici in porcellini d'india adulti (maschi e femmine) e in cuccioli fino a 3 mesi di vita.

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Modificato da paolo
aggiornamento

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Grazie Paolo! Un articolo molto interessante! Spero che non debbano mai fare prelievi di sangue ai pelosi in mia presenza perchè se li sentissi urlare potrei svenire...visto che mi è già successo quella volta che hanno tolto i punti a Tommy dopo che era stato sterilizzato.. ':-|

Una curiosità: secondo te perchè le cellule di Kurloff sono esclusive delle cavie e dei capibara, ma non siano presenti in altri roditori?

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Una curiosità: secondo te perchè le cellule di Kurloff sono esclusive delle cavie e dei capibara, ma non siano presenti in altri roditori?

In realtà cellule simili si trovano anche nell'umano (cellule LE e cellule Tart), ma solo in corso di patologie autoimmuni.

Come sai l'evoluzione ha la forma di un corso d'acqua che forma continuamente nuovi rivoli, alcuni destinati a proseguire e a loro volta a diramarsi, altri destinati ad inaridirsi; capire quale sia il tentativo, l'esperimento, che ha portato alle Kurloff's cells nella cavia non è facile, almeno fino a che non ne sarà chiarita la funzione.

A puro titolo speculativo butto lì la mia: la cavia nasce come adulto in miniatura, subito pronta ad affrontare le sfide che la attendono; un efficiente sistema di immunità naturale, magari supportato da queste cellule, potrebbe favorirne lo sviluppo fetale.

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Anche io spero di non dover mai assistere ad un prelievo, però mi rendo conto che chi meglio di noi può tenere fermo il proprio pelosetto.? Paolo inutile dirti scheda interessante! Grazie.

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