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paolo

Indovinello fotografico.

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Questa discussione mi ha incuriosito che sono andata a fare delle ricerche lampo su google...

Ho scoperto che esistono diversi siti e forum incentrati sui tappeti orientali! Ci saranno "svitati" (passatemi il termine) come noi sulle cavie anche nell'ambito dei tappeti! grin.gif

le passioni sono un valore aggiunto per gli esseri umani!

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Questa discussione mi ha incuriosito che sono andata a fare delle ricerche lampo su google...

Ho scoperto che esistono diversi siti e forum incentrati sui tappeti orientali! Ci saranno "svitati" (passatemi il termine) come noi sulle cavie anche nell'ambito dei tappeti! grin.gif

le passioni sono un valore aggiunto per gli esseri umani!

Ecco, io cerco di coniugare entrambe! :-DD

Il tappeto in oggetto mi è arrivato proprio oggi da un commerciante di Amburgo.

Se il topic vi è piaciuto potremmo proporre qualche altro indovinello sul tema.

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Meraviglioso il tappeto culla!! Mi sarei però aspettata delle asole o occhielli per farvi passare corde per tenerlo poi sospeso...Ecco, allora la nuova amaca per PLJ e Stellina!!! ...Per i nostri pelosi, nulla è troppo prezioso!:rolleyes:/>

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Molto interessante. C'è sempre da imparare. M'è rimasta una curiosità venale: ma quanto costa (vale) una cosa così?

Sono manufatti molto rari, ma anche poco ricercati perché poco noti. Quelli (pochi) che ho avuto modo di prendere in considerazione avevano tutti un prezzo inferiore ai mille euro.

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Sono manufatti molto rari, ma anche poco ricercati perché poco noti. Quelli (pochi) che ho avuto modo di prendere in considerazione avevano tutti un prezzo inferiore ai mille euro.

Beh, in fondo sono sempre opere d'arte. Bene hai fatto a contestualizzare nel tempo, nel luogo e nella tradizione culturale questi manufatti. Uno così comprende che dietro alla bellezza di un tappeto (che può essere più o meno apprezzata), c'è sempre la cultura secolare di un popolo. E questa si, è vera ricchezza.

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PLJ e Stella hanno deciso di proporre un secondo indovinello fotografico relativo al mondo turkmeno e per questo ho mantenuto lo stesso topic.

Eccoli mentre si esibiscono su un altro manufatto particolare, realizzato dalla tribù Tekke (la più numerosa) nella seconda metà dell'Ottocento, come si evince dalla ricchezza cromatica dei dettagli.

Potete anche vedere l'esemplare sopra a un tappeto sempre dei Tekke e con la ormai nota salatchak Goklan sullo sfondo.

Dovete indovinare la funzione del manufatto, molto più semplice del precedente; vi dico da subito che non è un tappeto "da preghiera".

Le dimensioni sono 161 x 124 cm.

Buon divertimento!

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Una coperta per il cavallo!

Ipotesi molto suggestiva, trattandosi di un disegno "direzionale"; ma una coperta da cavallo dovrebbe essere più larga che lunga e spesso sagomata.

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Effettivamente, se hanno sagomato la culla potevano sagomare anche la coperta del cavallo/puledro (che ho scoperto ora avere il buco del collo dry.gif), avranno avuto freddo di notte!

Uno zerbino?

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Siete tutte molte ingegnose, ma per ora nessuna si è avvicinata.

Suggerisco di prendere in considerazione, nell'ordine:

- la particolarità del disegno

- la dimensione (ricordo: 161 x 124)

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Brava Franci !!!

In mancanza di testimonianze scritte o iconografiche sulla cultura turkmena, questo genere di manufatti è stato a lungo ritenuto essere un tappeto da preghiera, a causa della presenza di una cuspide. Si è poi compreso che questi tappeti servivano a chiudere la porta della tenda nei giorni di festa o nelle ricorrenze particolari, come i matrimoni.

La porta di legno utilizzata abitualmente veniva asportata e un apposito tappeto, detto ensi o engsi, veniva appeso alla tenda come chiusura.

La dimensione è coerente con l'apertura della yurt, mente un tappeto da preghiera non sarebbe così largo (inoltre i tappeti turkmeni destinati alla preghiera hanno una decorazione ben diversa).

Esistono solo due fotografie di un ensi turkmeno in uso, scattate intorno al 1900 da un nobile russo che desiderava documentare la vita dei popoli dell'Asia centrale, attualmente conservate presso la Libreria del Congresso a Washington.

In entrambe il tappeto è arrotolato sulla porta e di queste ve ne propongo una con un dettaglio ingrandito, che mostra un esemplare molto simile al mio.

post-1528-0-78517400-1404330304_thumb.jp post-1528-0-80687800-1404330318_thumb.jp

Successivamente è stato possibile trovare foto di altri tappeti da porta a documentare l'uso, ma si tratta di ensi kirgizi, perlopiù in feltro.

post-1528-0-68444100-1404330356_thumb.jp post-1528-0-12328100-1404331199_thumb.jp

Essendo manufatti destinati ad un uso particolare e non abituale, che sarebbero stati accuratamente riposti dopo la festa, è ancora possibile reperirne diversi in buono stato di conservazione.

Sull'iconografia si sono fatti paralleli con i tappeti persiani "a giardino", in questo caso si vedrebbe un giardino cintato e diviso in aiuole (con alberi o uccelli) da corsi d'acqua; inoltre il disegno con un'ampia testata inferiore, una parte centrale e un'apice ha fatto pensare a simbologie sciamaniche con la rappresentazione dei livelli sotterraneo, terrestre e ultraterreno.

post-1528-0-43445800-1404330968_thumb.jp

Personalmente credo più pragmaticamente all'imitazione della classica porta in legno, attraversata da assi di rinforzo.

post-1528-0-60860500-1404330394_thumb.jp

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Brava Franci !!!

In mancanza di testimonianze scritte o iconografiche sulla cultura turkmena, questo genere di manufatti è stato a lungo ritenuto essere un tappeto da preghiera, a causa della presenza di una cuspide. Si è poi compreso che questi tappeti servivano a chiudere la porta della tenda nei giorni di festa o nelle ricorrenze particolari, come i matrimoni.

La porta di legno utilizzata abitualmente veniva asportata e un apposito tappeto, detto ensi o engsi, veniva appeso alla tenda come chiusura.

La dimensione è coerente con l'apertura della yurt, mente un tappeto da preghiera non sarebbe così largo (inoltre i tappeti turkmeni destinati alla preghiera hanno una decorazione ben diversa).

Esistono solo due fotografie di un ensi turkmeno in uso, scattate intorno al 1900 da un nobile russo che desiderava documentare la vita dei popoli dell'Asia centrale, attualmente conservate presso la Libreria del Congresso a Washington.

In entrambe il tappeto è arrotolato sulla porta e di queste ve ne propongo una con un dettaglio ingrandito, che mostra un esemplare molto simile al mio.

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Successivamente è stato possibile trovare foto di altri tappeti da porta a documentare l'uso, ma si tratta di ensi kirgizi, perlopiù in feltro.

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Essendo manufatti destinati ad un uso particolare e non abituale, che sarebbero stati accuratamente riposti dopo la festa, è ancora possibile reperirne diversi in buono stato di conservazione.

Sull'iconografia si sono fatti paralleli con i tappeti persiani "a giardino", in questo caso si vedrebbe un giardino cintato e diviso in aiuole (con alberi o uccelli) da corsi d'acqua; inoltre il disegno con un'ampia testata inferiore, una parte centrale e un'apice ha fatto pensare a simbologie sciamaniche con la rappresentazione dei livelli sotterraneo, terrestre e ultraterreno.

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Personalmente credo più pragmaticamente all'imitazione della classica porta in legno, attraversata da assi di rinforzo.

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Accidenti che competenza. Solo passione o anche interesse professionale?

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Accidenti che competenza. Solo passione o anche interesse professionale?

Grazie! Solo passione e tanta curiosità, come per i piccoli roditori.

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