Vai al contenuto
paolo

La vitamina C come antiossidante.

Recommended Posts

Parlare di porcellini d'india significa automaticamente parlare anche di vitamina C e infatti all'argomento abbiamo dedicato numerose schede che ne prendono in considerazione diversi aspetti (fabbisogno, contenuto nei vegetali, carenza, perdita della capacità di sintesi, eccetera).

Qui desidero trattare il meccanismo d'azione che ne fa un potente antiossidante.

Chi mastica un pochino di chimica potrà apprezzare maggiormente le righe che seguono, ma penso che il testo sia comprensibile anche chi non ha particolare confidenza con la materia.

La vitamina C (o acido ascorbico) è un donatore di elettroni e quindi un agente antiossidante (o riducente); tutte le azioni fisiologiche e biochimiche della vitamina C sono dovute a questa sua capacità. Donando sequenzialmente i suoi due elettroni previene l'ossidazione di altri composti, ossidandosi a sua volta.

La reazione complessiva è la seguente:

post-1528-0-14398300-1374153325_thumb.pn

Reagendo con l’acido ascorbico, i pericolosi radicali liberi vengono quindi neutralizzati, mentre in seguito alla perdita del primo elettrone l’acido ascorbico si trasforma in acido semiidroascorbico o radicale ascorbile; questa specie, con un elettrone spaiato, è a sua volta un radicale libero, ma comparato ad altri radicali liberi è relativamente stabile e poco reattivo.

Il radicale ascorbile, avendo comunque un elettrone spaiato, è una specie chimica destinata a perdere rapidamente anche il secondo elettrone, neutralizzando un altro radicale libero e trasformandosi in acido deidroascorbico.

L’immagine seguente mostra nel dettaglio la transizione da acido ascorbico (“ascorbate”) a acido semiidroascorbico (“SDA”) e acido deidroascorbico (“DHA”):

post-1528-0-78807200-1374153399_thumb.jp

L'acido deidroascorbico verrà poi è idrolizzato irreversibilmente a acido 2,3-dichetogulonico, che è a sua volta metabolizzato a xilosio, xilonato, lixonato e ossalato.

La formazione di ossalato ha un'importanza clinica, perchè un eccesso di ossalati può causare calcoli renali in taluni soggetti (umani, caviosi e di altre specie).

post-1528-0-04953100-1374153476_thumb.pn

I radicali liberi sono il prodotto “di scarto” delle normali reazioni biochimiche di ossidazione. Sono composti altamente instabili per la presenza di un solo elettrone e questo li induce a cercare un equilibrio reagendo con altre molecole per appropriarsi del loro elettrone, molecole che diventano a loro volta instabili, innescando una reazione a catena di durata variabile (da frazioni di secondo ad alcune ore) che può essere limitata o arrestata da agenti antiossidanti come la vitamina C.

La vitamina C reagisce con un'ampia varietà di ossidanti presenti nei sistemi biologici, quali ossigeno molecolare, superossido, radicali ossidrile, acido ipocloroso, specie reattive dell'azoto e metalli come ferro e rame.

post-1528-0-74984900-1374153495_thumb.jp

In piccola quantità i radicali liberi sono anche utili a combattere le infezioni batteriche, ma aumentano in alcuni stati patologici (malattie cardiovascolari, del sistema nervoso centrale, stati infiammatori…), diete sbilanciate, intolleranze alimentari, presenza di sostanze tossiche e inquinanti nell’ambiente, fumo di sigaretta, abuso di alcool, radiazioni ionizzanti e solari, farmaci, attività fisica intensa.

post-1528-0-87035600-1374153549_thumb.jp

Share this post


Link to post
Share on other sites

Join the conversation

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, Accedi Ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Reply to this topic...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
×
  • Crea Nuovo...