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paolo

Avvelenamento da piante in animali domestici.

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Introduzione

L'avvelenamento o il sospetto di avvelenamento per esposizione a piante è un evento relativamente comune negli animali domestici ed è documentato da diversi recenti studi epidemiologici europei: Gran Bretagna (1998) 12% degli avvelenamenti in animali domestici; Svezia 13% (2011); uno studio francese (2012) mostrava che le piante erano responsabili del 15% degli avvelenamenti felini e del 8% nei cani; Belgio 6,9% (2010).

Alcuni studi mostravano anche elevate percentuali di avvelenamento da piante in bovini, pecore, capre e cavalli.

Oggetto dello studio

Un gruppo di ricercatori italiani ha condotto uno studio epidemiologico da avvelenamento di animali domestici per l'esposizione a piante, utilizzando i dati raccolti dal Centro Antiveleni presente presso l'Ospedale Niguarda di Milano in un periodo di 12 anni (2000 - 2011).

Il Centro Antiveleni fornisce consulenza sui casi di avvelenamento negli umani (gli agenti tossicologici considerati sono classificati in sei categorie principali: pesticidi, farmaci, prodotti casalinghi, metalli, piante e zootossine), ma fornisce consulenza anche per i casi di sospetto avvelenamento animale.

Casistica

Le richieste in oggetto (123) rappresentavano il 5,7% delle richieste totali ricevute dal Centro e provenivano per il 74% da veterinari, per il restante 26% dai proprietari.

L'animale più frequentemente avvelenato era il cane (61,8% delle chiamate), seguito dal gatto (26%), bovini (5,7%), conigli (2,4%), capre (1,6%) e cavalli (0,8%). Erano riportati anche singoli casi che coinvolgevano porcellino d'india e iguana.

Nel 16,7% dei casi l'esposizione alla pianta non determinava sintomatologia nell'animale; si osservavano segni clinici lievi nel 47,6% del totale, moderati nel 26,2% e importanti nel restante 9,5% dei casi.

L'evoluzione clinica è nota solo per poco più della metà dei casi (53,7%) e fra questi risultò fatale nel 10,6%. I casi mortali si verificarono a seguito dell'ingestione di oleandro e tasso nel cane, ortensia nel gatto; inoltre un coniglio morì dopo l'ingestione di dracena marginata, pianta in precedenza nota come tossica solamente per cani e gatti.

Altri due casi da avvelenamento nel coniglio furono causati da azalea e spatifillo; quello di un porcellino d'india da oleandro.

Piante e sostanze responsabili dell'avvelenamento

Responsabili delle intossicazioni erano piante contenenti glicosidi, alcaloidi, ossalati, tossialbumine, saponine, terpeni e terpenoidi.

Le piante più frequentemente coinvolte erano Cycas revoluta, Euphorbia pulcherrima, Hydrangea macrophylla, Nerium oleander, Rhododendron spp e Prunus spp, ma la lista di piante pericolose coinvolte è molto lunga e sono stati registrati casi che coinvolgevano comuni piante da appartamento e da giardino per le quali non erano precedentemente note informazioni sulla pericolosità.

Conclusioni

Questo studio basato su dati epidemiologici italiani e fornisce utili informazioni sull'esposizione degli animali alle piante, in linea con quanto precedentemente pubblicato in letteratura, e conferma l'importanza delle piante come agente causale di avvelenamento animale.

Lista delle piante che hanno causato avvelenamento nella presente rassegna

agave Agave spp

agazzino Pyracantha spp

agrifoglio, pungitopo Ilex aquifolium

albero dei rosari, albero dei paternostri Melia azedarach

albero pagoda Sophora japonica

alloro di montagna Kalmia latifolia

anthurium Anthurium spp

aucuba Aucuba Japonica

azalea, rododendro Rhododendron spp

bambù Bambusoideae spp

bella di notte Mirabilis jalapa

calicanto Chimonanthus praecox

calla Zantedeschia aethiopica

canfora Cinnamomum camphora

cicas, palma sagù Cycas revoluta

ciclamino Cyclamen spp

ciliegia di Gerusalemme Solanum pseudocapsicum

ciliegio Prunus avium

cipolla Allium cepa

cremesina, amaranto o uva turca Phytolacca americana

dracena marginata Dracaena marginata

elleboro fetido Helleborus foetidus

erba di San Giovanni Hypericum perforatum

fico beniamino Ficus benjamina

gelsomino Jasminum officinale

geranio Pelargonium spp

giglio Lilium spp

glicine Wisteria sinensis

ippocastano Aesculus hippocastanum

lantana Lantana camara

lauroceraso Prunus laurocerasus

narciso Narcissus spp

oleandro Nerium oleander

ortensia Hydrangea macrophylla

peperoncino piccante Capsicum annuum

pittosporo Pittosporum tobira

pothos Epipremnum aureum

primula Primula spp

ricino Ricinus communis

spatifillo Spathiphyllum spp

stella di natale, poinsettia Euphorbia pulcherrima

strelizia Strelitzia reginae

susino Prunus domestica

tasso Taxus bacata

tuja Thuja occidentalis

vischio Viscum album

yucca Yucca elephantipes

Fonte

Caloni F e coll. Plant poisoning in domestic animals: epidemiological data from an Italian survey (2000-2011). Veterinary Records 2013; 172: 580 (28 maggio 2013)

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L'argomento torna periodicamente alla ribalta, ogni tanto leggo un nuovo articolo sulle riviste di veterinaria, a testimonianza della diffusione di questo problema.

Fortunatamente, a differenza di cane, gatto e coniglio, la cavia è molto meno agile e scalatrice, quindi è sufficiente tenere le piante d'appartamento o da giardino (spesso pericolose) fuori dalla loro portata; un accorgimento banale, ma che salvaguarda la salute dei nostri porcellini.

Non dimentichiamo che parliamo di animali di besso peso, per i quali dosi anche piccole di fitotossine possono essere pericolose.

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Grazie Paolo,

si tratta di un argomento molto interessante.

Io tengo sempre chiusa la porta della sala - dove si trovano alcune piante - quando non siamo in casa.

Non sapevo che anche oleandro, ortensia e azalea fossero pericolose....

Conchita

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Grazie Paolo

La scheda è molto interessante, io ad esempio le piante d'appartamento piano piano le ho eliminate tutte ormai da diverso tempo. Leggendo una tua scheda su questo argomento ho visto che le piante d'appartamento sono purtroppo quasi tutte tossiche e avendo Molly e Rubino che mi vanno ovunque per casa, preferisco non correre rischi

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L'importante è che non siano raggiungibili; a volta basta mettere il vaso in un portavaso grande o sollevarle da terra.

Per quanto mi riguarda, visto che quell'articolo è pieno di informazioni utili sulle piante pericolose, mi propongo di aggiornare progressivamente il nostro database delle piante commestibili e non (http://www.amicacavia.net/forum/forum/133-piante-commestibili-e-non/).

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Scusami Paolo se te lo chiedo qui, ma era da un po' che cercavo e non avevo trovato nulla di utile! La pianta di girasole, intendo proprio nel caso che cada una foglia e se la mangino, può essere pericolosa?

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Scusami Paolo se te lo chiedo qui, ma era da un po' che cercavo e non avevo trovato nulla di utile! La pianta di girasole, intendo proprio nel caso che cada una foglia e se la mangino, può essere pericolosa?

Io ho info negative solo sui semi del girasole, ovviamente troppo oleosi e ipercalorici.

Non mi risulta nulla sulla parte verde e d'altronde il girasole è pur sempre una margherita troppo cresciuta.

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Grazie Paolo.

Meglio sistemare le piante fuori dalla portata dei nostri porcellini.

Però una foglia o un fiore può sempre cadere...

Meglio allora rinunciare alle piante che sono riconosciute come tossiche.

Anche se devo dire che i tempo fa i gerani furono "attaccati" senza effetti collaterali.

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...

Anche se devo dire che i tempo fa i gerani furono "attaccati" senza effetti collaterali.

Probabilmente la dose è importante.

Sicuramente dell'oleandro, pianta facile da incontrare, non consentirei il minimo assaggio; di altre un bocconcino potrebbe non avere effetti evidenti.

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La belladonna è tossica per l'uomo!! E quantità non eccessive provocano gravi conseguenze...come si denota dai "furbi" che l'hanno scambiata per basilico...Ma si può?!! il basilico è profumato...la belladonna oltretutto puzza!! E non poco!

Io nel mio giardino aimè! ho tutte piante tossiche per il topastro: ortensie, calle, gelsomino, oleandro,alloro...ma anche un angolo di piante aromatiche come salvia, rosmarino, lavanda, ecc...Anche in passato i miei topastri vagavano liberi e non hanno mai assaggiato quelle pericolose, ma solo le aromatiche! Io sto comunque sempre molto attenta e quando lo lascio libero cerco di schermare le piante pericolose, faccio in modo che non ci si possa avvicinare. Poi è normale che a terra cadano i fiori o le foglie ormai appassiti. Forse però le foglie e i fiori ormai secchi non attraggono i nostri amici...Quando Gianni è in giardino è comunque sempre sotto il mio controllo e se mi devo assentare uso la parte superiore della gabbia come recinto in modo che non faccia disastri!

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Ho letto ora questo articolo e vorrei ringraziare Paolo per averlo pubblicato smiley.gif

L'ho trovato in quanto mi stavo documentando sui semi di girasole di cui le mie piccole sono ghiotte, infatti mi nascondo per mangiarli...! Ma questo c'entra poco....

Ho letto nella lista delle piante "tossiche/velenose" che ci sono specie come quelle che ho in giardino e dove le mie cavie hanno sempre pascolato. Devo dire che del lillà, del glicine, del gelsomino, del lauro ceraso, per elencarne alcune, non se ne sono mai fatti nulla. Li evitano da soli. Quello che non capisco, visto che dovrebbero essere dotati di un sistema di discernimento per le piante da evitare, è come possa accadere che un porcellino mangi dell'oleandro o qualche altra pianta velenosa (l'oleandro non l'ho, perciò non so dire se le mie cavie ne sarebbero attratte).

Inoltre, sempre leggendo, mi chiedevo se anche eventuali concimi potrebbero essere causa di intossicamento, ma forse nello studio hanno escluso questa variabile...

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Quello che non capisco, visto che dovrebbero essere dotati di un sistema di discernimento per le piante da evitare, è come possa accadere che un porcellino mangi dell'oleandro o qualche altra pianta velenosa (l'oleandro non l'ho, perciò non so dire se le mie cavie ne sarebbero attratte).

Che io sappia non hanno nessun sistema di riconoscimento delle piante pericolose, anzi.

Essendo degli innati curiosoni snasano e assaggiano di tutto. Per questo dobbiamo essere noi ad avere 800 occhi aperti e a documentarci come si deve su ciò che gli fa male. ;)

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Negli anni ho avuto modo di leggere diversi post/mail sull'argomento; taluni sostengono che i porcelli abbiano un'innata capacità di distinguere tra piante pericolose e non, altri che non abbiano alcun discernimento.

A me non risulta comunque tale capacità e credo che se evitano un certo vegetale sia perché questo ha comunque un odore o sapore sgradevole.

Quindi evitiamo sempre di lasciarli avvicinare a piante che sappiamo essere francamente o potenzialmente pericolose.

Sui concimi non so che dire, ma certamente l'articolo in oggetto non trattava l'argomento.

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Quando si tratta di animali selvatici entra in gioco anche la selezione naturale: gli animali che trovano gradevoli certe piante velenose non sopravvivono, mentre quelli che non le apprezzano vivono e si riproducono, probabilmente trasmettendo le loro particolari papille gustative alla prole. Generazione dopo generazione si arriva ad animali che istintivamente basandosi sul loro gusto e olfatto evitano le piante nocive.

Per gli animali diventati domestici da centinaia di anni-allevati, alimentati e non selezionati con criteri simili alla natura-penso ormai si perda gran parte di questa capacità di discernimento.

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quindi è sempre meglio essere prudenti, ok!!!

grazie a tutti per avermi fornito diversi punti di vista. In effetti mi trovo spesso combattuta nel pensare al fatto che la loro dotazione potrebbe essere un valido aiuto dimenticandomi che i nostri porcelli sono domestici e siamo noi a dovergli prestare la massima attenzione.

Vero anche che sono dei curiosoni, meglio evitare che assaggino le cose sbagliate!!!

A Cremolino la primavera è iniziata, gli uccellini fanno un casino sui tetti che sembra di essere in un cantiere dell'A.N.AS. .... tra poco le mie belve assaporeranno le fresche erbette di giardino !!!

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...

A Cremolino la primavera è iniziata, gli uccellini fanno un casino sui tetti che sembra di essere in un cantiere dell'A.N.S.A. .... tra poco le mie belve assaporeranno le fresche erbette di giardino !!!

Uh, che bel posto!

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Sì Cremolino è proprio incantevole!!

oggi le piccole sono uscite un pochino nella loro gabbia da esterno. Non sono praticamente mai state fuori, ma devo dire che hanno apprezzato!!!

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L'argomento torna periodicamente alla ribalta, ogni tanto leggo un nuovo articolo sulle riviste di veterinaria, a testimonianza della diffusione di questo problema.

Fortunatamente, a differenza di cane, gatto e coniglio, la cavia è molto meno agile e scalatrice, quindi è sufficiente tenere le piante d'appartamento o da giardino (spesso pericolose) fuori dalla loro portata; un accorgimento banale, ma che salvaguarda la salute dei nostri porcellini.

Non dimentichiamo che parliamo di animali di besso peso, per i quali dosi anche piccole di fitotossine possono essere pericolose.

Scusate se irrompo nella conversazione ma proprio stamattina le mie cavie te che gironzolano per casa hanno mangiato mezza foglia di ficus che era caduta a terra ed io non avevo visto.... ho letto che è pericolosa (tra l’altro non lo sapevo nemmeno..) cosa dovrei fare??? Sono in pericolo? Se mai i sintomi quando si vedono? Perché ora gironzolano ancora tranquille. Hanno mangiato 1ora e mezza fa.. cosa mi consigliate?

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