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paolo

Dieci mesi d'età...

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A dispetto del grande uso del porcellino come modello sperimentale (tale da aver reso “cavia” sinonimo di animale da laboratorio), le conoscenze sulla sua fisiologia e patologia sono molto lacunose; nonostante ciò sto raccogliendo del materiale che cercherò di inserire in una scheda omogenea.

In questa sede vorrei soffermarmi su un dato particolare che è emerso da uno studio realizzato pochi anni fa da un gruppo di ricercatori giapponesi.

Essi hanno investigato modificazioni dipendenti dall’età su un consistente pannello di parametri ematologici e biochimici nella Cavia porcellus.

Solo per informazione, e rimandandovi all’eventuale approfondimento dell’articolo integrale, vi dirò che si osservavano variazioni età-dipendenti di un certo numero di parametri ematologici: globuli bianchi totali, linfociti, neutrofili, monociti, reticolociti e piastrine; tra quelli biochimici: fosfatasi alcalina, proteine totali, trigliceridi, colesterolo, azoto ureico, creatinina, sodio e cloruri.

Sono certo che almeno alcuni di questi nomi vi sono familiari per averli letti nei vostri esami del sangue o in quelli dei vostri familiari.

Le variazioni consistevano in aumento o diminuzione dei parametri considerati, in entrambi i sessi o in uno solo.

Il primo punto di interesse dello studio è palese e risiede nell’aver misurato i valori ematochimici in un consistente numero di porcellini (oltre 130) di diversa età a fronte di casistiche ridottissime o di reports su singoli animali. Sicuramente un dato di utilità per il medico veterinario alle prese con la corretta interpretazione di un referto di laboratorio d’analisi.

Il secondo punto di interesse nasce da alcune considerazioni degli autori sulle variazioni con l’età e da confronti con dati già noti sul porcellino e su altri roditori.

Con l’età aumentano i globuli bianchi totali (leucociti), insieme alla percentuale di leucociti neutrofili e monociti, mentre diminuiscono i linfociti: poiché un quadro analogo si osserva nei ratti con lesioni patologiche multiple, gli autori ipotizzano che tali lesioni possano essere presenti anche in alcuni porcellini.

I livelli di fosfatasi alcalina scendono bruscamente durante il primo anno di vita, analogamente a quanto osservato nei ratti e topolini da laboratorio; è noto che il calo è correlato alla crescita dell’animale, in particolare allo sviluppo osseo, ma anche fattori come l’inedia, la deprivazione di cibo e l’aumento dei grassi nella dieta causano la diminuzione della fosfatasi alcalina.

Per contro il colesterolo tende ad aumentare significativamente con l'età, tanto che il porcellino d’india è considerato il miglior modello animale per studiare l’ipercolesterolemia.

Infine l’azoto ureico (azotemia), il cui aumento è un utile indicatore di malfunzionamento renale; e proprio lesioni renali accompagnano l’aumento dell’azotemia in topi e ratti, mentre lesioni renali spontanee sono osservabili nelle cavie intorno all’anno di età e potrebbero risultare in un’insufficienza renale in concomitanza con infezioni virali, ipertensione e malattie autoimmuni.

Sulla base dell’andamento dei diversi parametri esaminati gli studiosi hanno ritenuto di poter dividere la popolazione in esame in due classi d’età: sotto e sopra i dieci mesi.

Considerando che le lesioni renali spontanee si osservano abitualmente intorno all’anno d’età, così come la calcificazione di stomaco e intestino e le cisti ovariche, si conclude che il periodo immediatamente precedente l’anno d’età è particolarmente critico nella fisiopatologia del porcellino d’india.

All’atto pratico quello che noi proprietari (ma chi è padrone dell’altro? :-DD ) possiamo fare è prestare particolare attenzione al porcellino nel periodo compreso tra i dieci mesi e l’anno, non trascurando alcun segno o sintomo insolito, e magari provvedendo comunque ad una visita presso un veterinario esperto.

Riferimento bibliografico:

Kitagaki M, Yamaguchi M, Nakamura M, Sakurada K, Suwa T, Sasa H. Age-related changes in haematology and serum chemistry of Weiser-Maples guineapigs (Cavia porcellus). Laboratory Animals 2005; 39: 321-330.

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come faremmo se non ci fossi tu Paolo a tenerci sempre aggiornati? :x

proprio bella e interessante questa scheda, tante nuove cose utili da sapere per monitorare sempre al meglio la salute dei nostri porcellini! :)

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Re Leone, il mio primo porcellino, si è ammalato intorno all'anno d'età e siamo andati avanti per circa tre mesi, quasi quotidianamente dal veterinario.

Probabilmente per questo motivo ho trovato significativo l'articolo.

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...

E curioso il discorso dell'ipercolesterolemia: proprio in un organismo erbivoro!

Uhm... mi rendo conto che nel tentativo di sintetizzare un articolo forse un po' ostico ho finito per semplificare eccessivamente.

E' vero che i livelli caviosi di colesterolo salgono con l'età, molto rapidamente entro i tre-quattro mesi, ma la cavia non è normalmente ipercolesterolemica.

Però in risposta ad una dieta particolarmente ricca in grassi può raggiungere livelli particolarmente alti, tali da renderla un interessante (ahimé) modello di studio.

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Posso ipotizzare che l'ipercolesterolemia in risposta ad una dieta ricca di grassi sia dovuta al fatto che la cavia, abituata in natura ad un'alimentazione "magra" a base di erbe fresche e secche, non abbia un corredo metabolico adeguato per smaltire l'eccesso di grassi.

Un ottimo motivo per evitare di dare loro quei cibi confezionati che contengono granaglie e semini particolarmente "cicciosi". :afro:

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Il tuo ragionamento non fa una grinza..

Secondo te anche il pellet (consumato in modo eccessivo) li predispone ad un eccesso di colesterolo? Intendo quello fatto di erbe pressate, senza semi vari o farine.

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Secondo te anche il pellet (consumato in modo eccessivo) li predispone ad un eccesso di colesterolo? Intendo quello fatto di erbe pressate, senza semi vari o farine.

Ora non ho sott'occhio la composizione del pellet bunny che uso per i miei topastri, ma mi pare di ricordare che pur essendo un buon prodotto ricco di erba, contenga anche qualcosa necessario per mantenerlo "in forma", non proprio salubre.

Io mi limito a darne max 3-4 pezzetti, a titolo di dessert, e solo perchè sembrano apprezzare; sicuramente non vorrei darne di più e non solo per un discorso di composizione, ma per una questione di sane abitudini alimentari.

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Ciao Paolo!! Io ho il caviotto più grande che il 10 farà 11 mesi!! Però ho notato che ci sono delle volte che se lo tocco sulla schiena si lamenta e mi scalcia via😐 non capisco come mai

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Ciao Paolo!! Io ho il caviotto più grande che il 10 farà 11 mesi!! Però ho notato che ci sono delle volte che se lo tocco sulla schiena si lamenta e mi scalcia via😐 non capisco come mai

Alcuni porcellini semplicemente non amano essere toccati in determinati punti: la schiena, le zampine, la pancia, il sederone... o quanto meno: talvolta tollerano e altre volte non gradiscono proprio.

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