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paolo

Piante da approcciare con cautela.

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Abete

Abies spp.

ing: fir fr: sapin sp: abies

I rami ed il tronco degli abeti se tagliati o fessurati secernono la resina che contiene principi attivi; problemi potrebbero esserci se l’animale lecca la resina, che alle nostre latitudini è comunque meno concentrata rispetto agli esemplari del nord Europa. Probabile però che l'odore penetrante non invogli roditori e lagomorfi.

Numerose specie diffuse in tutta Italia

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Acacia, Mimosa e Gaggìa

Acacia spp.

ing: wattle fr: robinier

Alberi o arbusti coltivati spesso a scopo ornamentale. Numerose specie di origine africana e loro ibridi tra i quali mimosa e gaggìa.

Non è una pianta velenosa, ma contiene nel fusto e nelle foglie composti psicoattivi, zuccheri e tannini: meglio non abbondare con gli assaggi.

In Italia è diffusa maggiormente nelle regioni dell’Italia centro meridionale e insulare, a clima più caldo.

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Anturio o Anthurium

Anthurium spp.

ing: painter’s palette, tail flower, flamingo flower fr: anthure, flamant rose

Numerose specie presenti come pianta d’appartamento, caratterizzate da fiori molto decorativi.

Nelle foglie giovani sono presenti cristalli di ossalati ed è necessario evitare contatto e ingestione.

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Begonia

Begonia spp.

ing: begonia fr: bégonia

Numerosissime tra specie e ibridi, coltivate solitamente per la bellezza del fogliame; particolarmente diffusa B. rex.

In alcuni database viene definita pericolosa per i piccoli mammiferi, in particolare le radici e la linfa. Meglio evitare gli assaggi.

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Cedro

Citrus medica

ing: cedar tree fr: cèdre

Come gli agrumi in genere contiene oli essenziali, che estratti e concentrati diventano dei veri principi attivi. Si consigliano assaggi con moderazione.

E’ coltivato principalmente in Calabria.

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Cotogno o Melo cotogno

Cydonia oblonga

ing: quince fr: cognassier

Il frutto acerbo contiene tannini, quindi è astringente. Le altri parti della pianta non costituiscono problemi.

Distribuzione: vedi immagine.

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Cipresso

Cupressus sempervirens

ing: cypress fr: cyprès

Contiene tannini e oli essenziali in tutte le parti della pianta; è più prudente evitare l’assaggio.

Diffuso in tutta Italia.

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Crespino

Berberis vulgaris

ing: barberry, sowberry fr: vinettier

Fusto e foglie non costituiscono pericolo, però contengono tannini che possono rallentare la digestione dei piccoli roditori e conigli.

Occorre invece fare attenzione alle radici (improbabile che vengano proposte ai porcelli) che contengono un alcaloide, berberina o berberidina, pericoloso ad alti dosaggi.

Diffuso in tutta Italia tranne che nelle estreme regioni meridionali e in quelle insulari.

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Crisantemo

Chrysanthemum spp.

ing: chrysanthemum fr: chrysanthème

Il genere comprende diverse specie di margherite. La linfa di queste piante contiene piretrine che possono dare irritazione cutanea per contatto e problemi gastrointestinali se ingerite, particolarmente in specie come Chrysanthemum morifolium e Dendranthema grandiflora.

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Eucalipto

Eucalyptus globulus

Ing: eucalyptus fr: eucalyptus

I principi attivi sono presenti nelle foglie: si tratta di un olio essenziale ricco di eucaliptolo, acidi polifenolici e flavonoidi. Non ho trovato indicazioni di tossicità per gli animali, in realtà i pericoli verrebbero dall’abuso dell’olio essenziale.

Sarei comunque piuttosto parsimonioso nell’assaggio.

Distribuzione: vedi immagine.

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Faggio

Fagus sylvatica

ing: european beech fr: fayard, hêtre

Il consumo dei frutti, formati da una cupola che raggiunta la maturità si apre, è pericoloso per la presenza di un alcaloide tossico, la fagina.

Diffusa in tutta Italia eccetto la Sardegna.

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Fico

Ficus carica

ing: fig tree fr: figuier

L'unico problema, in certi periodi vegetativi, è la secrezione di un lattice ricco di enzimi digestivi che, se concentrati, possono essere urticanti.

Pianta diffusa in tutta Italia.

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Girasole

Helianthus annuus

ing: sunflower fr: tournesol

Parliamo dei semi di girasole, che come sapete sono sconsigliati nell’alimentazione di cavie e conigli. Questo perché si tratta di animali erbivori obbligati, che devono nutrirsi di erba e vegetali e non di semi, che essendo molto nutrienti danno un senso di sazietà alle cavie, che in questo modo scartano il fieno e le erbe che sono fondamentali per la consumazione dei denti per evitare la malocclusione e problemi all'apparato digerente.

Il girasole è diffuso in tutta Italia.

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Ippocastano o Castagno d’India

Aesculus hippocastanum

ing: horse chestnut, buckeye fr: marronier

Albero con vari componenti attivi (tra i quali una saponina, la escina, e un glicoside cumarinico, l’esculina) nei semi, frutti, foglie, fiori, nei rami giovani e nella corteccia. La tossicità dovrebbe esprimersi solo dopo la concentrazione dei principi tossici, ma la cautela è d’obbligo.

Diffuso in tutta Italia.

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Limone

Citrus limon

ing: lemon tree fr: citron

Le foglie di limone contengono un olio essenziale, il limonene (impiegato nell’industria alimentare, profumiera e dei detersivi), che può concentrarsi in certi periodi della maturazione del frutto e quindi bisogna porre una certa attenzione alla quantità ingerita.

In Italia la pianta si coltiva soprattutto nel Meridione, a scopo produttivo e ornamentale.

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Margherita o Pratolina

Leucanthemum vulgare o Chrisanthemum leucanthemum

ing: daisy fr: marguerite, pâquerette

La margherita comune non è una pianta medicinale con principi attivi forti e non è tossica. Però le margherite in genere, e il tarassaco (la margherita gialla) in particolare, sono ricche di ossalati e lattoni sesquiterpenici, quindi da concedere con parsimonia, particolarmente agli animali adulti e a quelli con tendenza alla calcolosi.

Diffusa in tutta Italia.

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Origano

Origanum vulgare

ing: oregano fr: marjolaine sauvage, origan

L'origano è una pianta aromatica e come tale contiene degli oli essenziali, gomma e resine, particolarmente nelle foglioline e infiorescenze, meno nel fusto e nei rami. E’anche molto ricco di calcio, quindi è opportuno limitare l’assaggio.

Diffuso in tutta Italia.

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Ortica

Urtica dioica

ing: stinging nettle fr: ortie

L'ortica è una piantina commestibile per l’uomo e per gli animali (si trova essiccata in molti tipi di fieno). La sua pericolosità risiede nel fatto che essendo urticante occorre munirsi si guanti spessi per la raccolta e porre attenzione a che roditori e lagomorfi non vengano in contatto. Lasciarla seccare dopo la raccolta.

E’ diffusa ovunque.

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Parietaria o Vetriola o Muraiola

Parietaria officinalis

ing: parietary, pellitory fr: pariétaire

Pianta comunissima e infestante. Viene usata in cucina prima della fioritura. Contiene una quantità di principi attivi tra i quali flavonoidi e sostanze tanniche e amare. I suoi pollini sono dei potenti allergeni, anche se non ho informazioni sugli effetti nei porcellini e nei piccoli roditori e lagomorfi.

E’ diffusa in tutta Italia, particolarmente nelle regioni centro-meridionali e in Liguria.

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Prugno o Susino

Prunus domestica

ing: plum fr: prunier

i rami di prugno hanno dei blandi principi attivi utilizzati per la cura della tosse spasmodica (prunasina). Le foglie ed i rami del prugno sono commestibili e graditi a conigli e piccoli roditori; attenzione però a non usare rametti e foglie già staccate dal fusto perché si ossidano con formazione della pericolosa cianide.

Pianta diffusa in tutta Italia.

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Quercia, Leccio o Elce, Rovere

Quercus spp.

ing: oak fr: chêne

Numerose specie in Italia accomunate sotto il nome “quercia”; le più comuni sono Q. ilex (leccio) e Q. petraea (rovere). Contengono tannini nella corteccia e nei rami.

Il leccio è diffuso ovunque in Italia; la rovere è assente in Sardegna.

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Robinia o Falsa acacia o Gaggia spinosa

Robinia pseudoacacia

ing: acacia, locust fr: robinier faux-acacia

La robinia è una pianta diffusissima, quasi un'infestante, impropriamente considerata un’acacia.

I fiori sono commestibili (pare siano ottimi consumati fritti), ma il resto della pianta (fusto, rami e foglie) contiene sostanze potenzialmente tossiche. Comunque le capre se ne cibano e qualcuno dà rametti di acacia ai conigli senza segnalare nessun problema.

Diffusa in tutta Italia.

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Soia

Glycine max

ing: soybean fr: soja

Trattandosi di una leguminosa può portare alla fastidiosa produzione di gas nel pancino. L’effetto dovrebbe essere senz’altro minore utilizzando i germogli.

Vedi l’immagine per la distribuzione nel nostro paese.

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Trifoglio

Trifolium repens

ing: clover fr: trèfle

E’ pianta gradita alle cavie, ma ricca di calcio e trattandosi di una leguminosa deve essere concessa con moderazione perché provoca gonfiore addominale. E’ ricca di fitoestrogeni (isoflavoni) che possono dare luogo ad una intensa colorazione delle urine.

Le diverse specie sono diffuse in tutta Italia.

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Ospite
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