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paolo

Il colpo di calore. Prevenzione e intervento.

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Come le giornate appena trascorse, anche le prossime saranno particolarmente calde a causa della presenza dell'anticiclone africano sulla nostra penisola.

Ho pensato fosse di attualità riunire le informazioni sull'argomento, anche se già note e in parte presenti nella home page del sito.

Nel preparare il post mi sono proposto di  essere utile ai quattrozampe domestici in generale, non solo alla cavia.

Particolarmente in questi giorni, in città o in vacanza, dobbiamo fare attenzione alla prolungata esposizione al sole e al caldo in genere: il rischio si chiama colpo di calore, un problema che interessa noi e i nostri amici animali.

In presenza di un calore eccessivo la temperatura corporea può aumentare (ipertermia) perché va in tilt la capacità di termoregolazione dell’organismo. L’ipertermia è una condizione molto pericolosa, una situazione di emergenza vera e propria che richiede un intervento immediato.

Il sudore è un meccanismo di termoregolazione presente nell’uomo, ma assente nei cani, nei gatti, nei conigli, nei porcellini d’india e negli altri piccoli roditori, che possono difendersi solo cercando un luogo fresco.

Esistono anche dei fattori predisponenti al colpo di calore, quali l’obesità, le patologie delle vie aeree e le malattie cardiocircolatorie, tutte situazioni che peggiorano la capacità dell’organismo di compensare l’innalzamento della temperatura corporea.

In genere la temperatura corporea normale dei nostri amici quattrozampe è superiore alla nostra, intorno ai 38-38,5°C; se viene superata anche di un paio di gradi ci troviamo di fronte ad un colpo di calore.

Alcune situazioni favoriscono il colpo di calore, come lasciare l’animale chiuso in auto nella stagione calda, anche se l‘auto è all’ombra e la sosta è breve; all’interno dell’abitacolo si raggiungono rapidamente temperature molto elevate, fino a 60°C; o lasciare un cane legato fuori da un negozio, sotto il sole e senza possibilità di riparo all’ombra.

Se usciamo con i nostri animali evitiamo le ore centrali della giornata, più calde: meglio la mattina presto e il tardo pomeriggio; va inoltre garantito sempre l’accesso all’acqua fresca e ad un riparo all’ombra.

Il porcellino d’india, che ha il corpicino tondo ricoperto di una pelliccia isolante, è particolarmente soggetto ai colpi di calore e in presenza di temperature ambiente superiori ai 26-28°C lo si vedrà sdraiato sul fondo della gabbia o del recinto alla ricerca del fresco, berrà di più e mangerà di meno; se la temperatura sale ulteriormente, il rischio di morte per ipertermia è concreto. Per questo gabbie e recinti non devono mai essere posizionati dietro una vetrata o su una terrazza: i raggi diretti del sole, o peggio concentrati dal vetro, possono essere letali.

Evitare anche di alloggiarli in ambienti umidi, quali il bagno e la lavanderia, perché l’umidità peggiora gli effetti del caldo e del freddo.

I sintomi del colpo di calore sono la letargia, la respirazione alterata e la perdita di coscienza.

L’animale che sta subendo gli effetti del colpo di calore va immediatamente portato in un luogo all’ombra e ben ventilato, oppure è necessario fargli aria.

Si deve diminuire la temperatura corporea raffreddando il corpo con panni umidi, particolarmente le zampe e l’inguine (e le orecchie nei cani), magari frizionando le zampine con alcool. Non si deve usare acqua fredda o ghiaccio, perché il processo di raffreddamento deve essere graduale.

Mettiamogli subito a disposizione dell’acqua da bere, ma senza costringerlo a bere forzatamente.

Appena possibile occorre portare il paziente dal veterinario, perché certe gravi complicanze del colpo di calore possono insorgere anche dopo ore.

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