Ciao ragazzi,
vi scrivo perchè volevo raccontarvi della mia ennesima spiacevole esperienza, e per avere i vostri pareri o conoscere le vostre esperienze a riguardo.
Ho, o meglio avevo, due cavie femmine, Arya ed Amy. Arya sta bene, ma Amy purtroppo da ieri mattina non c'è più.
Amy è stata adottata a luglio del 2020, aveva circa un annetto, arrivava da un recupero di gruppo effettuato a Perugia nel 2019.
Ha sempre avuto una salute di ferro, di carattere molto timida (vuoi per indole, vuoi per l'esperienza vissuta) ma anche tanto tanto coccolona. Nei controlli di routine erano emerse delle cisti ovariche di dimensioni non gravi, tant'è che non avevo preso in considerazione la sterilizzazione. A novembre 2021 mi sono accorta che si lamentava durante la pipì (nonostante sia sempre stata bene, mangiava e spallinava come sempre), così rivolgendomi alla mia veterinaria di fiducia e dopo un'ecografia in cui si vedeva una vescica alterata (non ha fatto un esame urine perchè, secondo il suo parere, molto probabilmente sarebbe uscito un risultato alterato essendo che è difficile prelevare la pipì in ambiente sterile) abbiamo iniziato un ciclo di antibiotico specifico per roditori. In questi 10 giorni il pianto era diminuito notevolmente, e dopo un'ecografia di controllo abbiamo sospeso l'antibiotico. Premetto che Amy ha sempre avuto una pipì molto densa, spesso lasciava sul fondo del recinto una macchietta bianca, ma è normale non sia troppo limpida in questi animali. Così ho lasciato che passasse il tempo, vedendo che non stava male e si lamentava ormai solo sporadicamente ho abbassato la guardia. Fino a circa quindici giorni fa, in cui il lamento era tornato un po' più forte e Amy sembrava risentirne, poichè mangiava poco e spallinava poco. È stata allora fatta nuovamente un'ecografia, nella quale è risultato un ispessimento dell'utero, con un nodulo di 1,5 cm. Abbiamo quindi deciso per una sterilizzazione completa, non c'erano alternative, anche perchè con molta probabilità era la causa del lamento durante la pipì, essendo l'utero combaciante con la vescica/uretra, l'utero creava un'infiammazione e un dolore generale; secondo la mia veterinaria e altri colleghi non era una situazione curabile coi farmaci, o sarebbe comunque stata una cosa temporanea.
Venerdì 25 febbraio è stato eseguito l'intervento, delicato e molto invasivo come ben saprete, anche perchè l'incisione è stata fatta sull'addome, dovendo togliere non solo le ovaie, ma anche l'utero. La piccola è stata ricoverata tutta la notte, sono andata a trovarla la sera del giorno dell'intervento ed era irriconoscibile, era moribonda e ho temuto davvero non ce la facesse.
Fortunatamente, l'indomani mattina ho potuto riportarla a casa. In quei giorni di weekend però sarei stata a lavoro 8 ore al giorno, quindi durante il mio turno lavorativo riportavo la piccola in clinica perchè le venissero fatte le terapie (antidolorifico, antibiotico e farmaci per la motilità intestinale) e venisse imboccata nel caso non mangiasse in autonomia, ma la riportavo a casa appena possibile perchè non volevo accusasse troppo i ricoveri, essendo lei molto emotiva.
Da domenica sera aveva iniziato a restare a casa definitivamente, perchè una volta tranquillizzata e riacquistata un po' di energia aveva anche ripreso a mangiare da sola. Andava tutto bene finchè il lunedì mattina non mi sono accorta di una pallina, morbida di circa 1,5 cm che stava in prossimità dell'inizio della sutura e non sembrava farle male. Così sono andata immediatamente dalla veterinaria, che sospettava fosse una piccola ernia. Ha fatto un'ecografia di accertamento da cui è risultato essere grasso. L'indomani, quindi martedì, mi ha fatta consultare direttamente col chirurgo che ha eseguito l'operazione, e mi ha rassicurata dicendomi che molto probabilmente era saltato un punto di sutura interno (forse dimenandosi), che lasciava uno spazietto da cui entrava e riusciva questo grasso. Mi ha spiegato che non era grave, non era preoccupato, c'era la possibilità che questa materia rientrasse spontaneamente una volta cicatrizzata la ferita interna. Mi ha anche suggerito di tenere ben compressa la zona quando prendevo la piccola in mano, così da non lasciare che collassasse ma anzi da accompagnarla verso l'interno (infatti questo "grasso" lo sentivo morbido e lo sentivo rientrare ogni volta che premevo). Ovviamente non si poteva prendere in considerazione l'idea di un altro intervento in breve tempo, ma nel caso fosse avvenuto sarebbe stato molto meno invasivo e meno lungo di quello di sterilizzazione. Ha dato come scadenza per il controllo, da lì a un mese. Mi ha però anche detto che nelle peggiori delle ipotesi avrebbe potuto incarcersarsi un organo, ma lì in quella zona c'è l'intestino cieco, che a sua detta era molto grande per poter entrare in uno spazio così piccolo.
Venerdì mattina, durante le coccole, mi rendo conto che questa pallina era un po' appianata, ma leggermente più dura. Ero insospettita, ma non ci ho dato troppo peso...la piccola stava bene, ha mangiato tranquillamente fino alle 20 di sera (ora in cui "cenano"), a mezzanotte il tracollo. Mi accorgo che è rintanata nella casetta da un po', così decido di prenderla un po' in braccio: non reagisce, rimane immobile, sembrava spaventata ma in camera non c'erano stati rumori improvvisi. La rimetto nel recinto e vedo che è passiva, inerme, di solito correva a rifugiarsi invece le ho tolto la casetta e stava immobile, non cercava nemmeno di scappare. I pochi movimenti che faceva erano a rallentatore, ho provato a darle del cibo e ha mangiato due foglioline di insalata ma poi l'ha rifiutata, ha provato a spallinare ma è riuscita a farne solo due di numero, sembrava facesse fatica. Ho capito immediatamente che qualcosa non andava e l'ho portata subito in clinica.
L'infermiera di turno aveva sentito la veterinaria che la segue e si occupa di esotici e le ha fatto una flebo di fluidi e cortisone, le ha misurato la temperatura ed era a 40° (nella norma, no?) e abbiamo deciso per il ricovero.
Alle 7.30 di ieri mattina la telefonata, la piccola non ce l'ha fatta...
La veterinaria ovviamente non ha una risposta, ha detto che in quello spazio nella sutura potrebbe essersi strozzato un organo, o un vaso sanguigno, o potrebbe aver avuto un trombo o qualche shock.
Come potrete immaginare, sono devastata. Non ero pronta, ero preparata il giorno dell'intervento, avevo preventivato la possibilità che non ce la facesse, ma dopo una settimana no...e la cosa che mi sta logorando è che la veterinaria mi ha detto che il fatto che la pallina si fosse indurita era un segno di allarme e avrei dovuto avvertire.
Mi sto logorando perchè sono sempre molto attenta, e forse per una mia disattenzione la mia piccola non c'è più, magari si sarebbe potuto fare qualcosa. Ma dopo che il chirurgo mi ha dato addirittura un mese di tempo per la guarigione, e dopo avermi detto che era impossibile che quel foro creasse problemi, ho abbassato la guardia.
Sono consapevole del fatto che darmi la colpa non servirà a riavere Amy, e che forse non è stata quella la causa della sua morte, che sono animali fragili, estremamente imprevedibili e che nascondono i sintomi, ma non riesco a non pensare che io sia stata responsabile, che se avessi agito prima ora forse sarebbe qui.
Mi logora sapere tutto quello che ha passato nella sua breve vita, l'abbandono e il recupero, è stata con me così poco e avrei voluto darle ancora tanto amore, è tutto così ingiusto.
Scusate il lungo post, ma avevo necessità di condividere la mia esperienza con qualcuno che conosce e ama davvero questi animali, e volevo sapere se ci fosse qualche esperienza simile.
Grazie mille a chi mi risponderà.