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Amos

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Su Amos

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    Pui!
  • Compleanno 06/02/1990

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    Not Telling
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    Brescia

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  1. Ma quanta tenerezza, sono tanto felice che sia andato tutto bene, forza Shiva, tieni duro e continua a fare tante cacchine! 😋Carezzina sul musetto.
  2. Amos

    Elvis (Vincent)

    Grazie a tutti. Vi abbraccio a uno a uno e bacio i vostri porcelli a uno a uno. Questo forum mi è stato di enorme aiuto in tante situazioni. Permette ai neofiti di informarsi per offrire ai porcelli la miglior esistenza possibile, amati e capiti secondo le loro speciali esigenze. Sono animaletti meravigliosi, in grado di dare molto. Io sono cresciuta anche insieme a un cane, che accudisce mia madre e posso dire che il legame che avevo con Elvis si avvicinava molto a quello che avevo con il mio cane, come scambio emotivo. Entrando in sintonia con il tuo porcello, si crea una sorta di legame segreto tra di voi, che forse solo voi comprendete. Ma probabilmente questo è accaduto a me. Elvis, non per ripetermi, ma era molto chiuso con gli altri, incluso il mio ex compagno, con cui convivevo. I cani comunicano di più, ti coinvolgono in un numero maggiore di attività e per questo forse, apparentemente offrono più soffisfaizoni. I porcelli permettono un rapporto più intimo e privato con il proprio animale, più pacato e discreto. Attivano dentro dei meccanismi diversi, ti aiutano a migliorare la tua capacità di prendersi cura di un animale, di ascoltare con attenzione, di connetterti a un altro essere vivente in un modo anticonvenzionale, o, per lo meno diverso da ciò che a cui siamo abituati con cani e gatti. Mi è tornato in mente un ricordo, che non so se avevo già condiviso con voi: qualche giorno prima di affidare ad AAE Marylin, una notte sono stata svegliata da un cinguettio squillante che proveniva dalla loro stanza. Nel dormiveglia credevo di sognare, ma quel suono non passava, mi alzai confusa per capire, preoccupata che qualche rapace li avesse notati tramite gli spiragli della tapparella. E mentre camminavo, realizzavo lentamente che quello era il leggendario chirping, il canto d'amore dei porcellini d'india. Commossa ed eccitata accesi la videocamera del telefono per registrarlo, ma pochi secondi dopo il rec, smisero, silenzio assoluto, accesi la luce e loro mi guardavano con gli occhietti spalancati sbattendo le ciglia con innocenza. Non avevo sognato, quei birichini non me la raccontavano, qualche secondo l'avevo registrato. Voglio conservare questi ricordi per sempre. Spero con la mia storia di aver reso il mio legame con Elvis e ispirato altre persone a voler fare lo stesso.
  3. Amos

    Elvis (Vincent)

    Grazie a tutti per le splendide parole. Mi ha fatto bene leggerle, la vostra prospettiva mi ha dato un po' di sollievo, mentre andavo in macchina a trovare Elvis. Scusatemi se non vi ho più aggiornato, ma ho avuto bisogno di qualche giorno. Vi voglio raccontare ciò che è accaduto, per me e l'altra mamma di Elvis, momenti molto significativi. Sabato sera sono andata a trovarlo, era rintanato sofferente nella sua taschina, il pelo arruffato, particolare unico, perché è sempre estremamente pulito, con il respiro lento e affaticato. Ho allungato la mano dentro, l'ho accarezzato piano e ho iniziato a parlargli. Ho sempre pensato che lui percepisse, almeno nelle intenzioni, il significato delle mie parole. Gli sussurravo con dolcezza "Elvis, sei stato bravissimo, sono tanto fiera di te, hai lottato tanto, non ti preoccupare, va bene così. Non sono arrabbiata, sei stato bravissimo. Lo so, Elvuccio, lo so, hai lottato tanto. Hai fatto del tuo meglio. Lasciati andare." c'era anche il mio migliore amico e avevamo tutti le lacrime negli occhi. L'altra sua mamma l'ha preso e me l'ha messo in braccio. Lui non si opponeva, come fa di solito, il corpicino tremava, era gelido, l'ho coperto e ho iniziato ad accarezzarlo. Lui si faceva coccolare come non hai mai fatto, aveva appoggiato la testolina sulla mia mano e se la toglievo un attimo lui la cercava con il musino, è rimasto così circa un'ora, rilassato, con gli occhietti socchiusi, poi l'ho appoggiato sulla mia spalla e lui ha nascosto il musetto sotto il mio mento come faceva da cucciolo. L'ho rimesso sulle ginocchia, sempre con il musino sulla mia mano, si sentivano le ossa, pesava 850g (mentre prima ne pesava 1300) gli davo bacini delicati sulla testolina, sulla guanciotta, sul nasino, gli facevo le sue carezze preferite e gli ripetevo che ero tanto tanto fiera di lui, che andava bene così, che era tanto amato. La ragazza mi diceva che non sapeva che cosa fare, perché è messo male, ma aveva ancora la forza di muoversi e saltare:è vero, c'erano momenti, una volta rimesso in gabbia in cui faceva dei balzetti agili per scendere dalla sua ciotola di fieno. Dava l'impressione di non sentire così tanto il peso del dolore. Da qui la storia ha dell'incredibile. Premetto che io non sono credente e mi pongo con spirito critico verso certe coincidenze. Così, mi raccontava la ragazza, si era rivolta, nel dolore, a questa persona di cui aveva seguito tempo fa un seminario, per pura curiosità, senza darle fiducia, che sostiene di parlare con gli animali. Mi raccontava che, quasi per gioco, aveva già fatto un'esperienza con un suo coniglio dal carattere difficile e in seguito il coniglio aveva cambiato atteggiamento. Sorvolo sui dettagli di quella storia, per quanto riguarda Elvis, addolorate, abbiamo voluto ascoltarla, un po' per curiosità, un po' per bisogno di accogliere ogni possibile prospettiva. Questa persona senza sapere nulla di Elvis ha detto, precisamente, che l'anima di Elvis le ha comunicato che non è ancora pronta ad andarsene. Che la sua esperienza karmica è quella di un'anima che ha avuto sempre avuto problemi con il corpo, vivendo in corpi che non la rappresentavano. Che si sente stretta, schiacciata, soffocata e che il suo spirito è slegato dal corpo, che non riesce a controllare. Sa che anche questo suo corpo è "rotto" e che la sua esperienza sta volgendo al termine, sente dolore fisico, ma non è niente in confronto al dolore che prova nello spirito per non essere riuscita a dimostrare chi è, la sua vera identità. Al di là del corpo. Questa persona si diceva a favore dell'utilizzo di farmaci per alleviare il dolore, ma che ciò che Elvis le aveva trasmesso era che non era ancora pronto ad andarsene, ha ancora bisogno di un po' di tempo per elaborare qualcosa dentro di sé, per riconciliarsi. Il fatto è che questa persona sostiene di non essere mai entrata in comunicazione con una cavia, di solito accade con i cani e i gatti. Perciò, mi dico, che se avesse fatto una banale ricerca in internet avrebbe scoperto che le cavie sono animaletti pacifici e gregari. Cosa che Elvis, come ben sapete, non è mai stato. Ci ha azzeccato. Le sue parole, per chi ha vissuto Elvis di persona, assumevano un profondo significato e ci hanno spinte a riflettere. Io, per esempio, pur rimanendo scettica sulle doti paranormali, ho riflettuto sul fatto che Elvis ha sempre dimostrato di avere questa indole tormentata, ma non avevo mai tentato di psicanalizzare il suo comportamento, per una sorta di mio pudore; non volevo troppo umanizzarlo. Ma che non è sciocco prendere sul serio in considerazione il fatto che anche gli animali seguano un loro percorso di crescita interiore. Anche loro hanno una propria forma di consapevolezza, magari più semplice della nostra, ma pur sempre una consapevolezza. Forse li sottovalutiamo, con la nostra stolida convinzione di possedere un'intelligenza superiore. Domenica ho sentito l'altra mamma di Elvis, le ho detto che volevo ascoltare l'intuizione di questa persona, perché anche se non le credevo, penso che abbia una peculiare sensibilità, ci aveva dato uno sguardo nuovo, ci aveva permesso di entrare noi per prime in comunicazione con lui in modo più profondo e sicuramente lo aveva fatto in buona fede e che, seguendo il mio intuito, anche a me Elvis dava la sensazione di voler lottare ancora. Ma che nonostante questo, lasciavo a lei la scelta se applicare l'eutanasia, perché lei se n'era presa cura negli ultimi anni, lei lo viveva momento per momento e lo sentiva meglio di me, la scelta era giusto che spettasse a lei e io l'avrei sostenuta. Nel pomeriggio di domenica è avvenuta una svolta, la sua seconda mamma è entrata in connessione profonda con lui, si è fatto coccolare tutto il giorno, sia da lei che dal marito, con un senso di pace; lei sostiene che sentiva che lui aveva capito che noi avevamo capito. Era abbandonato con la testolina sul suo petto, cercando le sue coccole, voleva che noi sapessimo che è un essere capace di dare amore e lasciarsi andare. Ha sentito, ad un certo punto che Elvis era pronto, era in pace con tutti noi e forse finalmente con sé stesso, si era riconciliato con la sua natura ed era preparato ad abbandonare il suo corpicino. Lo ha accompagnato dalla veterinaria, piangendo, ma serena nel suo cuore, perché non voleva che lui se ne andasse di notte, da solo, voleva essere con lui per tenergli la zampina e farlo sentire amato mentre se ne andava e perché iniziava a soffrire fisicamente in modo evidente. Durante la malattia non ha mai fatto, passatemi il termine, la vittima. Ora invece si stava lasciando andare al dolore e lo stava raggiungendo tutto insieme. Con tenerezza, con pace, con abbandono, Elvis si è addormentato. Circondato di carezze, avvolto da una voce amorevole e materna. Così domenica sera, Elvis è volato in cielo. Super Elvis con i superpoteri non ha fatto il miracolo di sopravviere, ma ha fatto, in un certo senso, un piccolo miracolo dentro noi. Ho pianto anch'io, ero presente con il pensiero e con lo spirito in quel momento, tenuta informata dalla ragazza. Purtroppo ero fuori città. Ma mi sentivo serena al tempo stesso per lui. Piangevo di tristezza e di gioia, fiera di non avere nessun rimpianto e che forse nemmeno lui li aveva. Probabilmente la sera prima, dicendogli quelle parole, devo aver inconsciamente contributo ad aiutato a liberarsi di qualcosa dentro sé. Mi piace pensare che avesse bisogno che anche noi fossimo pronte a lasciarlo andare, voleva essere certo che non soffrissimo, che avessimo fatto pace con lui, noi entrambe, le sue due mamme. Voleva essere certo che noi sapessimo che anche lui ci ha amate molto e con la sua combattività ci ha voluto dimostrare la sua gratitudine. Ha conservato tutte le forze per arrivare a dirci, a modo suo, con la sua tenerezza gratuita, che gli dispiaceva non avercelo fatto capire prima, ma lui ci ha amate. Lui sapeva, forse per questo aveva un legame tanto esclusivo con me e con lei, che noi non avremmo ritratto la mano davanti ai suoi morsetti, saremmo rimaste lì aspettando che lui si placasse. Sapeva che con noi poteva sfogarsi senza il rischio di essere poi ignorato, senza che lo amassimo di meno. Sapeva che anche se Marylin era adorabile e coccolosa, io avevo comunque tenuto lui. Sapeva che dandolo alla sua seconda mamma, non l'avevo abbandonato, ma gli avevo offerto la possibilità di un nuovo legame. Sapeva che la sua nuova mamma, anche se aveva tanti conigli, lo amava con la stessa intensità. Sapeva tutto questo, ma forse non era certo di avercelo fatto capire e forse sentiva che la sua nuova padrona faceva fatica ad elaborare il lutto e le ha dato l'occasione, per una volta, di farlo. Ha tenuto duro ben 15 giorni, sfidando la natura, sorpavvivendo senza mangiare, senza svolgere le sue funzioni vitali, tenuto in vita straordinariamente dalle sole medicine. Con i polmoni devastati, milza fuori uso, fegato danneggiato, stomaco distrutto, intestino praticamente fermo, un dente molare che non potendo limarsi con l'alimentazione stava ferendo il palato, una piaga in bocca. Sapendo la fragilità fisiologica della sua specie, trovo incredibile che sia rimasto in vita solo grazie a un fisico forte, solo chi ha anche uno spirito oltremodo determinato può esserne capace. Magari qualche cinico potrebbe pensare che si trattasse di un banale istinto di sopravvivenza e forse ha anche ragione. Però chi gli è stato accanto, ha percepito che che c'era dell'altro. Mi manca, anche se non era più con me, mi dava sollievo sapere che da qualche nel mondo, lui c'era e stava bene e sarei potuta andare a trovarlo quando volevo. Mi mancano i suoi pui pui, il legame con lui ha significato tanto per me. Mi ha insegnato molto e soprattutto mi ha insegnato a lasciar andare, accettando la morte. Noi siamo stati un veicolo per lui per vivere un'esistenza piena e lui lo è stato per noi per assumere una prospettiva più matura sulla vita, e la sua fine. Forse sto farneticando e dico cose assurde, dovete scusarmi, ma se voi foste stati li con lui, avreste capito. Voi che vivete accanto a loro tutti i giorni, credo che possiate capire cosa intendo. Ogni essere è unico e speciale e non ritengo che Elvis sia più di altri. Ma di certo si è dimostrato un caviotto sui generis. Vi ringrazio di cuore per l'ascolto. Buon ponte, amato peloso!
  4. Amos

    Elvis (Vincent)

    Purtroppo Elvis non ce la farà. Le medicine non hanno avuto i benefici sperati. Si è chiuso in sé stesso lentamente. Non stuzzica più nulla, non fa più nessun bisognino, resta rintanato nella sua tasca per la nanna tutto il tempo, non puia più per le verdure, è silenzioso. La veterinaria ha detto che la cura avrebbe dovuto ridargli vitalità. Ieri è stato messo vicino ad una coniglia disabile, con le zampe posteriori paralizzare per un difetto genetico, per vedere se apprezzava la compagnia. Lui tutto appallottolato infilava il musino sotto la pancia o sotto il mento della coniglietta, ma lei lo ignorava. Cercava calore, immagino. Di solito è indefferente ai conigli. Oggi è immobile. Secondo la vet, è questione di pochi giorni o forse di poche ore. Questa sera andrò a trovarlo per salutarlo l'ultima volta. Mi addolora molto questa situazione. Insieme alla sua nuova padrona abbiamo preso una decisione, con cui probabilmente alcuni di voi non concorderanno. Ci abbiamo riflettuto alcuni giorni e abbiamo deciso di somministrargli l'eutanasia. So che è un tema delicato, vi chiedo di rispettare la nostra scelta. Noi lo intendiamo come un gesto di generosità, perché vorremmo tenerlo in vita fino all'ultimo, non sopportiamo però vederlo soffrire così inutilmente. La ragazza ha scelto di procedere lunedì, ho voluto rispettare la sua scelta. Entrambe in cuor nostro, abbiamo una piccola speranza che avvenga un miracolo nell'attesa del momento. Ma purtroppo temo che non avverrà. Grazie di cuore a tutti.
  5. Amos

    Elvis (Vincent)

    Elvis è in chemioterapia. Una sorta. È sotto cortisone, che per loro, dice la veterinaria, ha un impatto simile. La veterinaria ha sentito i polmoni e stanno bene. Dopo dieci giorni di antibiotico di due diversi generi ad ampio spettro, esclude si tratti di una semplice infezione. Si spera in un linfoma non troppo aggressivo. Intanto lui continua a girare il sederone alla malattia e mostra piccoli miglioramenti continui e con il suo musino insolente e dolcissimo sgranocchia foglioline e fili d'erba in faccia alla signora incappucciata con la falce. Così si è meritato dalla vet il soprannome, che da "fetente" , è diventato "il miracolato". Ha voluto risparmiargli le analisi del sangue, che necessitano di addormentarlo, con il rischio che non si risvegli. Lo svantaggio della pesudo chemio è l'abbassamento delle difese immunitarie, ma la sua padrona, pronta ed esperta, in accordo con la vet, attiverà gli omini immunitari con lo scudo e l'elmetto con sapienti dosi di Dimmune R. Integratori naturali usati anche per i conigli ed efficaci anche per i porcellozzi. Elvis è un uragano forza 7,imbattibile. Occhietto vispo e proverbiale non chalance, a fotografarlo in un frammento diresti che è il re della salute. Ogni giorno, ma persino ogni ora direi, è un dono. Comunque andrà, saremo orgogliosi di lui e di noi che gli siamo stati vicino. Stiamo tutti facendo del nostro meglio in assoluto. Grazie Paolo 😊 credo che la tifoseria la senta, attraverso la fiducia salda della sua nuova mamma, che è al corrente anche del vostro supporto. È una donna con le spalle larghe, ma apprezza di cuore tutto il supporto che sta ricevendo da molte parti, anche solo parole incoraggiamento.
  6. Amos

    Elvis (Vincent)

    Ciao Franci come stai? Che bello ricevete la tua risposta.I porcelli stanno bene? Grazie anche a te per il supporto. Stamattina Elvis aveva il fiato pesante, ansimava e nuovamente ci siamo preparate io e la nuova padrona, a salutarlo per sempre. Era debole e sembrava non farcela.Invece verso pranzo si è ripreso, super Elvis colpisce ancora. Inizio a sperare che abbia solo una brutta polmonite. Ogni suo segno di ripresa mi rende euforica. Verso sera, se tutto va bene, avremo notizie più certe. Sono d'accordo con te Franci, queste bestioline sono pazzesche, sanno scuoterci nel profondo. Siete splendidi.
  7. Amos

    Elvis (Vincent)

    Sono arrivati i risultati della biopsia! Notizie incerte che fanno sperare. I campioni erano insufficienti per fare una diagnosi, ma sono state trovate tracce di leucociti che fanno pensare a una possibile infezione. Intanto Elvis continua a fare progressi, stasera ha rosicchiato altro fiero e siamo a quota 3 volte di assaggini di seguito, e non dimentichiamolo, assaggini di peperone. La ragazza mi ha detto che la veterinaria è esterrefatta dalla forza di volontà del monello. A quest'ora dovrebbe essersene già andato. Non aveva mai assistito a nulla di simile. Domani avremo i prossimi risultati. Magari scopriamo che è qualcosa di grave ma comunque curabile. Forza super Elvis, fai un miracolo. Come dice Simo, sei un esempio!
  8. Amos

    Elvis (Vincent)

    Che belle parole, grazie Simo 🤗
  9. Amos

    Elvis (Vincent)

    Grazie Paolo, mi rincuora la tua risposta. Grazie per il tuo incoraggiamento. Vi tengo aggiornati. Un grattino virtuale ai tuoi pelosini, che spero stiano tutti bene.
  10. Amos

    Elvis (Vincent)

    Ciao a tutti gli utenti e i loro porcelli. Sono stata assente per molto tempo e forse molti utenti che rispondevano a questo post non visitano più il forum. Vi voglio aggiornare sulla storia incredibile di questo caviotto e condividere con voi le emozioni che mi attraversano, perché so che mi potete davvero capire. La mia famiglia è i miei amici mi sono vicini, ma nessuno meglio di voi sa esattamente cosa significhi. Dopo due anni di felice convivenza e bellissimi ricordi, io e il mio compagno di allòra abbiamo deciso, con molta fatica, dopo lunghe riflessioni, di affidarlo alle cure di una persona di nostra fiducia, dal momento che per via degli impegni lavorativi non potevamo più garantirgli quelle attenzioni di cui godeva all'inizio, con la conseguenza che lui ne stava evidentemente soffrendo. Si tratta di una ragazza che ha un allevamento di conigli nella mia città e che aveva tenuto Elvis in pensione per due settimane una volta. Lei si era affezionata e così era stato anche per Elvis, che al mio ritorno sembrava non aver sofferto più di tanto la mia mancanza. Così quando le ho chiesto se le sarebbe piaciuto adottarlo, non ci ha pensato troppo e mi ha detto di sì. Non potevo desiderare di meglio per il mio pelosino. Ci siamo tenute in contatto, Elvis è cresciuto sano, forte e felice, tra le cure amorevoli di questa persona splendida. Lei mi raccontava le sue malefatte, il suo carattere fetente non è migliorato, al contrario è diventato sempre più birbante, al punto che pure la veterinaria un giorno ha esclamato, affettuosamente:non ho mai visto una cavia così stronza! La castrazione non l'aveva reso più mansueto, anzi non era cambiato nulla. Lui si faceva sempre gli affaretti suoi, facendosi desiderare, con il suo carisma. sapeva come circondarsi delle migliori attenzioni. Ciònostante sapeva essere anche adorabile. Le coccole se le prendeva, godendo come un pascià, ma non appena si stufava attentava dei morsetti. Sempre molto comunicativo, conosceva le migliori tattiche per farsi voler bene. Stava bene in solitudine, il tentativo di trovargli una compagna era stato un buco nell'acqua, l'aveva tanto bullizzata da spingerla al digiuno, così in accordo con il vet avevamo capito che lui ama starsene da solo, detesta la concorrenza. Al massimo poteva tollerare qualche coniglio, ma niente più. Ora ha 4 anni e mezzo, lho rivisto due giorni fa. Non mangia, non beve e non fa i suoi bisogni da 11 giorni. Ha perso circa 400 gr. dopo ogni tentativo di capirne l'origine, è stato sedato, limato i denti, si è scoperto che aveva una piaga sul palato, lo stomaco gonfio, intestino sottosopra, problemi al fegato e alla milza. Gli è stato sgonfiato lo stomaco ed è stato alimentato via flebo. Gli è stata somministrata una cura a base di vari medicinali e alimentato forzatamente con le siringhe, sempre con molta fatica vista la sua indole ribelle. Venerdì si pensava che non sarebbe durato arrivato al giorno dopo, invece da sabato ha mostrato dei piccoli segni di ripresa. Domenica quando lho visto era provato ma vispo. Se ne stava principalmente avvolto nella sua copertina di pile, ma ogni tanto prendeva e gironzolava, borbottando, interagiva con noi con il suo sguardo curioso e spalancato. Non era il solito stronzetto. Si lasciava accudire senza protestare ed è stato persino più tranquillo durante la medicazione. Gli abbiamo dato pure una dose di feci pestate e mescolate con acqua per ristabilire la flora intestinale. Divertendoci a notare che non le rifiutava così energicamente come tutto il resto. Eravamo tutti fiduciosi. Ieri mattina stava pure meglio, ma ha fatto una tac e sono stati scoperti dei noduli ai polmoni, al fegato e alla milza. È stata fatta una biopsia di cui non si sanno ancora i risultati, ma quasi sicuramente si tratta di un tumore in metastasi. Gli sono stati dati pochi giorni di vita. Io e la sua nuova mamma siamo addolorate e non riusciamo a crederci che super Elvis stia per andarsene. Con il suo carattere combattivo e il suo fisico forte ero certa che sarebbe arrivato a 10 anni di vita. Ad ogni cambiamento e novità, la sua padrona mi aggiorna. Ieri, di ritorno da un lungo viaggio per la tac, era moscio ma ha provato ad addentare una foglia di sedano e un'unghia di peperone. Non si arrende lui. Stamattina quando mi ha scritto, ero pronta a ricevere tristi notizie. Invece mi ha detto che è vispo e attivo, ha mangiato un pezzo di peperone e qualche ciuffo di fieno. Considerate le sue condizioni è straordinario. È bravissimo, si impegna al massimo per guarire. L'appetito non gli è mai passato nonostante il digiuno, ma chiaramente sta soffrendo. Anche la veterinaria è rimasta colpita dalla sua combattività, ha uno spirito guerriero pazzesco! A vederlo da fuori non sembra così grave la sua salute. Lui prende e briga in giro, si dà da fare come nulla fosse. Fa i suoi riposini, si prende cura di sé e si lascia curare. È tenerissimo. A vederlo così, mi viene da coltivare qualche piccola speranza che sia curabile, ma la veterinaria non ha lasciato spazio a illusioni. Grazie alle cure amorevoli della sua nuova padrona, sta riuscendo a godersi i suoi ultimi giorni di vita al meglio delle sue possibilità. Lui puia pure in faccia alla morte, non si lascia affettare nemmeno da lei! No, è lui che decide di andare da lei, come ha sempre fatto con noi e lui ha deciso che non vuole ancora andarsene! Ha ancora tanto affetto da dare e da ricevere, tanti dispetti che ha in progetto di attuare, quintali di verdure da assaporare, montagne di fieno in cui tuffarsi, goduriosi pisolini da farsi in Santa pace, tante risate da strappare e puiate da gridare! Sono commossa mentre vi racconto queste cose. Chi non ha mai avuto un porcello non può capire come ci si possa affezionare tanto a un piccolo roditore. Quando avrò notizie, spero buone, vi aggiorno. Grazie per avermi letto fin qui e a chi mi sostenuta negli anni passati in questo forum. Mi dispiace non avervi più seguito, è stato complicato. Ma se qualche utente di allora è ancora attivo, spero abbia piacere a ricevere notizie del birbante Elvuccio.
  11. paolo

    Auguroni! Fatti sentire!

  12. eheh mi avete un po rassicurata, grazie. Lui è gelosissimo di me, pensate che quando accarezzo Marylin e lei inizia a fare le fusa, per farsi notare inizia a farle pure lui anche se non lo sto toccando, se poi non gli do attenzione inizia a digrignare i dentini. È tremendo!!! la dolce e suadente Marylin però non molla, è certa che presto lui inizierà a riconoscere il suo charm, come dite voi, come è possibile non notarlo? Presto condividerò un video dei loro appuntamenti 🙂
  13. Io ho Elvis da un anno e Marylin da 5 mesi. entrambi presi quando avevano un mese di vita. Ancora oggi se cerco di prenderli scappano ma quando mi stanno in braccio non vorrebbero più scendere, quando li poso poi continuano a cercarmi. Solo in alcuni periodi mi cercavano di loro iniziativa, ovvero quando erano malati. bastava appoggiare il braccio e salivano. Poi basta. E' normale. I comportamenti che descrivi sono comuni. Con il tempo imparerai ad apprezzare questa ritrosia. Forse perché la loro timidezza per contrasto rende le loro attenzioni verso di noi più preziose, come se fossero conquistate. Ho notato che in generale apprezzano di più salirti in braccio da sole. prova a lasciarle libere, prendi una foglia di insalata e tirala verso le tue gambe, falle salire in grembo e lasciale mangiare lì. Io ho fatto così con entrambe all'inizio per prendere confidenza e ha funzionato.
  14. Davvero? Che sollievo. Speriamo!
  15. Cari cavioamici, partiamo dall'inizio: un mese fa abbiamo fatto castrare Elvis, the pelvis. Il ciuffo più pazzo della città ha avuto un post operatorio da favola, in mezzo a coccole a non finire, antibiotici mescolati a succhi di frutta e senza nessun effetto collaterale. Pensavo che avrebbe iniziato a tranquillizzarsi anche con me, ma al contrario le sue dolcissime rumbe sono diventate persino più insistenti e anche le sue bizzarrie. Come al solito se il ragazzo si stufa di essere accarezzato in un punto te lo fa capire con un esplicito morsetto. E' capace di passare dal gradimento al disprezzo con una rapidità imprevedibile. Ma ci abbiamo fatto l'abitudine e non ci stupiamo più. Abbiamo avvicinato le gabbie e Marylin, si vedeva, non vedeva l'ora di conoscerlo. Una sera, dopo una ventina di giorni dall'operazione, io e il mio ragazzo, presi dal romanticismo, abbiamo voluto fare un esperimento e provare a farli conoscere. Incautamente li abbiamo lasciati liberi per la stanza in cui hanno le gabbie. Lei mi è subito saltata in braccio, lui invece dopo aver ispezionando ogni angolo della stanza come se stesse progettando di ristrutturarla, si avvicina a me, mi annusa le gambe, poi alza il musino, lei intanto incuirosita, protende anche lei il nasone verso di lui spuntando dalle mie braccia e lo annusa. Lui in tutta risposta si mette su due zampine e le appoggia sui miei avanbracci come se volesse salire, mi annusa, annusa lei, poi mi fa la pipì sulla gamba e mordicchia una zampetta di Marylin e inizia a popcornare. Sembrava geloso, come se volesse dirmi "mettila giù e prendi me, sei mia". Io e il mio ragazzo ci restiamo male e un po' spaventati li rimettiamo nelle rispettive gabbie. Oggi è scattato il mese e abbiamo fatto un nuovo tentativo, stavolta con tutte le precauzioni: abbiamo steso una traversina, l'abbiamo circondata con un piccolo recinto, abbiamo appoggiato alle estremità le due casette e sparso un po di pellet e foglie di radicchio qua e là. Li mettiamo giù e li lasciamo fare. Lei subito corre a conoscerlo, lui invece esplora il territorio con indifferenza come se lei non esistesse affatto. Fin qui tutto bene. Poi lui inizia a fare fuori e dentro a entrambe le casette, va nella sua la mordicchia ci sale sopra ci scende la annusa e va verso la casetta di lei e fa lo stesso. In tutto questo lei lo insegue incuriosita e borbottante e lo annusa. Lui di tanto in tanto scatta quando lei si avvicina di più e lei scappa via a nascondersi; poi esce e ci riprova. Finché lui si ritrova in un angolino con le spalle al muro e lei inizia ad annusargli il muso, ma non appena si avvicina al nasone di Elvis, lui scatta e le dà un morsetto sulla guancia. Noi restiamo perplessi ma decidiamo di dargli una seconda chance e così pure Marylin. Imperterrita e in cerca di compagnia, lei, come una bimba, cerca di presentarsi, lo annusa, lo sleccuzza, gli gira intorno, ma quando si avvicina al suo sedere lui scatta infastidito, dopo un po' di volte, allora, stufo, Elvis decide di mangiarsi una foglia e torna indifferente. Lei s fa un gire e torna da lui, lo annusa, ma lui crede gli voglia rubare il cibo e le morde di nuovo il muso, lei però non cede, va ad annusargli il sedere, lui si gira di scatto di nuovo, lei non cede ancora e cerca di annusargli il muso, lui allora la morde di nuovo sulla guancia e lei offesissima si gira e scappa e lui che fa? inizia ad inseguirla. Come se le dicesse "adesso ti prendo!" a questo punto ho detto basta, l'ho presa perché avevo paura che la aggredisse e li ho riportati nelle loro gabbie. Ora li ho un po' umanizzati nella mia descrizione, ma temo davvero che lei a lui non piaccia. Farò un altro tentativo nei prossimi giorni. ma sono preoccupata. L'antipatia tra cavie è possibile? Avete qualche dritta?
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