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Toppi

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    Pui!
  1. Grazie mille, amici! Anche da parte di Pitto. Quando sarà un poco più "bellino", posterò qualche sua foto, sperando di farVi cosa gradita. Un saluto carissimo ed un abbraccio!
  2. Ciao a tutti! Mi scuso tanto, sinceramente, del mio silenzio, ma, devo ammetterlo, tempo zero e lavoro all'Università asfissiante. Poi, ora, c'è anche il Nuovo Anno cinese, dunque caos completo, qui. Cerco di farmi perdonare con un brevissimo aggiornamento ed allegandoVi due fotografie di Toppa, comica, ieri. Pitto è guarito, finalmente, niente più acari, ma è stato terribile, quattro sessioni dal veterinario, shampoo anti-acari tutti i giorni, lo hanno distrutto, ha perso tutto il pelo sulla pancia e quasi tutto il pelo sulla schiena, che ora sta ricrescendo. In più, soffriva di prurito fortissimo, sembra, e, mentre mia moglie ed io non eravamo a casa, deve essersi graffiato un occhio, grattandosi, la pupilla a me sembrava "esplosa", è diventata blu e si è "espansa", poi è rimpicciolita e, attorno, aveva un anello di sangue. Ho visto cose del genere quando un gatto, ad esempio, graffia all'occhio un cane, ed il cane, conseguentemente, con l'"esplosione" della pupilla, perde la vista da quell'occhio, pensavo che fosse così anche per Pitto. La veterinaria, invece, ha fatto un test diagnostico ed ha visto che l'occhio, nonostante fosse danneggiato, non era compromesso, così ci ha dato un "unguento" da applicare due volte al giorno e, piano piano, l'occhio ha ri-assunto la sua fisionomia interna normale, anche se è ancora un po' diverso dall'altro, e Pitto, è evidente, ci vede anche da quell'occhio. Insomma, acari, caduta della pelle ("pezzi enormi", soprattutto sul dorso), caduta di tutto il pelo, gli è "cascato" anche un pezzo di orecchio (terribile, con un sacco di sangue, ho dovuto disinfettarlo per cinque giorni con acqua ossigenata), occhio compromesso ed ora migliorato, Pitto è davvero un porcellino problematico. In compenso, non ha mai perso il suo mostruoso appetito, mangia più lattuga e spinaci di Toppi e Toppa messi assieme e non si ferma mai, mangia tutto il giorno e tutta la notte. Infatti, è "sodo" all'inverosimile e, nonostante sia molto piccolo, ha una bella "pancia". La veterinaria lo pesa regolarmente, nel giro di venti giorni è passato da 400 grammi a 560 grammi, e sono tutti di "ciccia", dato che è sempre il solito Pitto piccolino. Speriamo il pelo ri-cresca, è "orrido", così. Noi gli vogliamo ancora più bene, naturalmente, ma lo dico per lui, se si guarda allo specchio si mette a scappare e chi riesce più a prenderlo? Toppi e Toppa stanno bene, fortunatamente, e sono molto docili, soprattutto Toppa, che "ama" sbaciucchiare mia moglie e "riposare" sulle sue gambe quando lei suona il flauto. Come promesso, due foto di Toppa, scattate ieri, non so bene che cosa avesse intenzione di fare con quella carota, più tardi glielo chiederò (notate il nuovo hairstyle, oggi la "riordinerò" un po' col bagnetto domenicale). Vi chiedo ancora scusa per il mio silenzio. E spero di ritornare a breve. Un saluto carissimo a tutti Voi! ; .
  3. Grazie a te, Walter! Le tematiche da te proposte sono sempre di rilievo e sono sempre assai significative!
  4. Grazie a tutti (anche da parte di mia moglie)! Sì, credo proprio che Toppa pensasse di essere perfettamente mimetizzata, senza che nessuno potesse più vederla (è specializzata in strabilianti apparizioni ed improvvise sparizioni)!
  5. Sempre e costantemente alle prese con mancanza cronica ed assoluta di tempo, colgo l'occasione dei due secondi che ho per inviarVi qualche immagine, sperando di fare cosa gradita, di Toppa con la sua "mamma"! Occasione anche di presentarVi, se pure in maniera non "ufficiale", mia moglie! 1) ; 2) ; 3) ; 4) .
  6. Toppi

    Toppa ed il pc.

    Abbiamo una cavia tecnologica! E' il segno dei "tempi moderni"!
  7. Toppi

    Toppa ed il pc.

    Purtroppo sono ancora alle prese con la terribile mancanza di tempo che mi attanaglia da qualche giorno, in ogni caso, giusto per "documentare" fotograficamente la vita "spensierata" delle nostre cavie (beate loro), ecco Toppa al pc, mia moglie le sta insegnando i primi "rudimenti". Toppa sembra alquanto "portata", anche se, quando non capisce qualcosa, accompagna la sua delusione con il tipico "prrrr" che le piace tanto. 1) ; 2) ; 3) ; 4) .
  8. Grazie a Voi, spero di potere tornare presto!!
  9. Mi scuso con Walter e con tutti Voi del fatto di non essere più intervenuto nel forum e qui, ma sono "affetto" da mancanza assoluta di tempo, causa lavoro e famiglia! Spero di tornare nel più breve tempo possibile e, nel frattempo, un caro abbraccio a tutti Voi!
  10. Toppi

    Bernie!!

    Molti Auguri! Avrà un importante futuro accademico!
  11. Anche Pitto, che mangia qualsiasi cosa ed in quantità mostruosa, rispetto a quando arrivò, un mese e mezzo di vita (ora ne ha quasi tre), mangia un po' meno (sembra "paradossale", dato che si vuole mangiare anche suo fratello Toppi, ma, all'inizio, mangiava ancora di più) e, soprattutto, la sua dieta è un po' meno "varia", nel senso che ama di più la lattuga, ora, e gli spinaci, mentre prima andava pazzo per il coriandolo e per i peperoni (anche se, quando i morsi della fame lo colgono - sempre -, "spazzola" tutto). Potrebbe trattarsi, semplicemente, di una "selezione" (de gustibus) che la tua Christmas sta "operando" durante il suo processo di "crescita". Qui sul forum ci sono fior di esperti che ti sapranno dire meglio di me le possibili cause della sua "inappetenza" e fornirti utili consigli e suggerimenti. Auguri e cari saluti!
  12. Grazie mille (anche da parte di Toppa)!!
  13. Toppi

    Bernie!!

    Bellissimo, complimenti! L'Aquila ha un Ateneo molto prestigioso. Pensi di iscrivere anche lui, quando avrà l'età (è più uno scienziato od un filosofo?)? Molti cari Auguri a te ed a Bernie!
  14. Grazie! Sì, "trita", letteralmente, qualsiasi cosa. Alle volte penso che si voglia mangiare anche Toppi ("fortunatamente", ora, sono separati, anche se a Toppi manca e lo "chiama", piangendo, mentre a Pitto non importa nulla, troppo impegnato a mangiare!). Speriamo guarisca, e grazie ancora!
  15. Sì, condivido quel che mi scrivete, cari amici. Purtroppo lo stereotipo è duro a morire, soprattutto in aree, come quella nella quale mi trovo a vivere (per "ventura", come sapete, non per "scelta premeditata"), che hanno avuto (in questo caso dopo l'indipendenza dalla Malesia) uno sviluppo velocissimo e vertiginoso. Occorre dirlo, come ho già accennato, qui non hanno alcuna idea di quel che significhi realmente la Cultura (non a caso con la "C" maiuscola). Vogliono gente esperta di Business e qualificatissima, vogliono grandi ingegneri, vogliono architetti. Nient'altro. Avendo un'economia che si basa sui soldi e su null'altro, non hanno un'idea "umanistica" del "cosmo" (detto in senso di macro-cosmo e micro-cosmo, come "idea filosofica"). La stessa bellezza di Singapore, che è tanta, sussiste in quanto "puntiglio" dei Singaporiani nell'avere dato vita a qualcosa di bellissimo (soprattutto in rapporto alla Malesia), ma non viene "sentita" in sé, come "bellezza platonica" (scusate l'espressione, è per evitare di spiegarmi con mille parole), né ha un criterio che non sia improntato alla bellezza in sé (molto "manieristica" o "parnassiana") ed all'efficienza (nella bellezza, il che è un poco "ossimorico"). Quando sono arrivato qui e qualcuno mi ha chiesto che lavoro io faccia, ho risposto di essere un Linguista e loro mi hanno chiesto quante lingue io parli (ciò per dirVi la loro percezione "minimalista" o "minimale" di tutto quel che non sia affari e tecnica). Noi Docenti e Ricercatori occidentali cerchiamo di essere "occidentali", appunto, nell'insegnamento, e di "aprire", per quanto possibile, la mente dei nostri studenti e di essere "approfonditi", ma, alle volte ci viene richiesto di essere davvero "elementari", dato che le discipline nelle quali non occorre essere "elementari" sono, per loro, l'Economia, l'Ingegneria e la Medicina (e la Biologia). Il che ha un "senso", voglio dire, la società è estremamente efficiente, gli Economisti che insegnano qui vengono dalla migliori Università internazionali, gli ingegneri singaporiani sono bravissimi, così come i medici, e gli ospedali sono centri di primissimo livello. Il "problema", però, è che non c'è "anima". Non hanno, come ho già detto, Storia, non hanno una Letteratura, non hanno "origini", nel senso che non si preoccupano di averle, di "investigarle", di "ricercarle", non hanno una tradizione (non ne sentono il bisogno). Sono "di plastica", all'apparenza. E ciò è strano - e fa anche "male", da un certo punto di vista -, perché la gente "normale" non è affatto "di plastica", è "bravissima ed onestissima gente", sono gentili, sensibili, sempre disponibili, amano tantissimo i bimbi ed hanno un senso molto forte della famiglia (i matrimoni durano, e non perché siano "costretti" a durare, durano perché, secondo loro, un nucleo famigliare è un nucleo famigliare e stanno insieme, si aiutano, condividono gioie e dolori, si sostengono e si "sopportano" per tutta la vita, con naturalezza e senza "strepito"), amano la natura e gli animali, ma, purtroppo, non hanno "profondità". Non leggono. In Singapore ci sono tantissime librerie, alcune catene specializzate molto note, delle quali la principale è giapponese. In quei negozi - che sembrano "quartieri", tanto sono estesi - si può trovare qualsiasi tipo di libro, in qualsiasi lingua, c'è anche una sezione enorme dedicata ai libri italiani in Italiano, ma i Singaporiani leggono soltanto i libri che servono loro all'Università, se studiano, o ridicoli "manuali", tipici dell'Asia - che sarebbero oggetto di scherno in Occidente - intitolati, ad esempio (non scherzo) "Come diventare un Leader", "Come avere successo nel lavoro", "Come avere una perfetta carriera", "Come auto-motivarsi", "Come raggiungere grandi obiettivi" (questi sono i best-sellers, qui), e potrei andare avanti fino a domani. L'idea di "uomo" (inteso come "essere umano") è non inerente al "chi tu sia" ed al "cosa tu abbia dentro", ma al "cosa hai fatto?", "quali traguardi hai raggiunto?", "quanto successo hai avuto?". La carriera è l'indicatore del "tuo valore" di "uomo", puoi essere anche un meschino miserevole, nella tua anima, ma, se sei il CEO di una grande azienda, tu sei un "grande uomo". Puoi essere il Mahatma Ghandi, invece, ma, se non hai avuto successo, non vali nulla. Stessa cosa avviene, oggi, con linee ancora più marcate e, se vogliamo, più spietate, in Cina. Vi faccio alcuni esempi "stupidi". Come "sceglie", una ragazza, il proprio fidanzato, qui? Uso volutamente il verbo "scegliere". Perché, in Amore, si sceglie e non si sceglie, voglio dire, ci si innamora, e dipende da moltissimi fattori. Ma, qui, ho la sensazione che si "scelga". Se parlate con una ragazza del suo fidanzato, Vi dirà quanto segue, se lo "ama" e se lo stima (le due cose, qui, coincidono sempre, ovunque dovrebbero coincidere, ma, qui, "combaciano"), che è stato il migliore nella sua classe nei primi anni di Università, classe di Finance, naturalmente, che ha ottenuto un Master's Degree negli States, che so, alla Cornell University, ed anche lì era il primo del suo corso, poi è tornato in Patria (Singapore) ed ha fondato, da sé - coi soldi di mamma e papà -, una Compagnia (qui la tassazione è favorevolissima e ci sono moltissimi - e reali - incentivi), ora fa business ed ha un fatturato di qualche milione di Dollari all'anno, nel frattempo si è iscritto ad un PhD presso un'altra Università americana (mettiamo la Saint Louis University), e che, contemporaneamente, nonostante sia negli States, dirige con successo la sua Compagnia. Dunque, ho un po' "estremizzato", nel senso che ho ritratto una specie di Superman, ma, più o meno, è così. Cosa c'è di strano? Beh, nessuna ragazza Vi dirà mai "Lo amo perché è romantico", "Lo amo perché non lo so, ma so che lo amo", "Lo amo anche se mi fa diventare matta e guarda le altre ragazze" (terribile ), "Lo amo perché mi trasmette sicurezza" (beh, sicurezza la trasmette, economica), "Lo amo perché siamo cresciuti insieme ed è stato sempre insieme a me". Affatto. L'Amore, questo tipo di "Amore", almeno, viene "misurato" col "successo". Vi ho fornito questo esempio, perché è indicativo. Se anche una donna "sceglie" un uomo sulla base (esclusivamente sulla base) di quanto un uomo faccia od abbia fatto, indipendentemente dai "valori" e dal "valore umano" di quell'uomo (spesso è davvero "indipendentemente"), si può ben capire come la società basi tutta se stessa su questo tipo di valutazioni. A ciò si riallaccia anche il mio discorso sulla loro interpretazione delle cose e sul fatto che "copino" l'Occidente senza conoscerlo, con la volontà di replicarlo, "facendolo più grande". Occorre dire che le ultime generazioni sono un po' stanche di ciò, anche se il modello è sempre prevalente e ci vorrà ancora moltissimo tempo perché "muoia" (ammesso che "muoia"), così, nonostante considerino i ragazzi e gli uomini occidentali "bad Westerns", pensando che vengano qui soltanto (anche coloro che vivono e lavorano qui da anni) per fare baccano e fare sesso (non scherzo, ciò è quel che dicono e che pensano), alla fine in molte "cedono" alle "lusinghe" dei "bad Westerns" per scoprire, poi, nella stragrande maggioranza dei casi, l'assurdità dello stereotipo che avevano in testa, perché i cosiddetti "cattivi ragazzi" occidentali sono, in realtà, buonissimi, le amano molto ed aprono loro anche un orizzonte diverso. Così è accaduto anche tra mia moglie e me, Cinese di Nanjing, la più tradizionale delle megalopoli cinesi, ha subito pensato di me che fossi un "terribile Occidentale". Dopo ben sette mesi di "resistenze" e di "scappo senza scappare" (ma chi? Lei od io? Mistero! ), alla fine è "caduta" come una "pera cotta". Che salama! Altro esempio. La musica. A Singapore suonano quasi tutti, camminate per la strada?, siete a casa con le finestre aperte? Non ha importanza, sentirete sempre, o quasi, il suono di un pianoforte o di un violino provenire da qualche casa. Molti sono "dilettanti", ma molti, anche tra i "dilettanti", suonano molto bene. Ma, Vi ho detto, sentireste sempre il suono di un pianoforte o di un violino. E gli altri strumenti? Che fine hanno fatto? Uhmm, non esistono. Spiegazione. Il pianoforte ed il violino sono i due "re" degli strumenti musicali, secondo un'interpretazione un poco "razzista". E' vero, in un certo senso, io amo moltissimo il piano, lo strimpello un po' ed ancora rimpiango di avere voluto "sfuggire", quando ero bambino, alle lezioni di piano di mio padre (che lo suona molto meglio di me) per studiare l'oboe (anche se amo moltissimo anche l'oboe e la so suonare, almeno quella!), il pianoforte ti permette di suonare tutto e di tutto e ti dà molta "pienezza", amo molto anche il violino, che raggiunge livelli spirituali elevatissimi. Ma gli strumenti musicali sono tanti ed ognuno ha le sue caratteristiche commoventi ed "elevanti" (nel senso che la musica, è banale dirlo, eleva l'anima). No. A Singapore cosa vogliono? Il "meglio". I migliori esperti di Economia, di Ingegneria, di Medicina (gli Umanisti a cosa servono? Non li vogliamo!), i migliori edifici, i migliori monumenti ("migliori" secondo loro, copiati ed "accresciuti", in realtà), il "meglio" di tutto. E, così, vogliono il "meglio" anche negli strumenti musicali. Perché mandare mia figlia a scuola di flauto dolce (in Inglese recorder, parola che porta a molti fraintendimenti) o di contrabbasso? E chi li conosce, quegli strumenti? E chi li "apprezza"? No, voglio che mia figlia sia una pianista. O, almeno, una violinista. E, così, frotte di bimbi a suonare pianoforte e violino (sempre gli stessi pezzi, i più classici dei classici, ma sempre gli stessi, senza sapere, in fondo, chi fossero Liszt o Schubert) e gli altri strumenti musicali possono anche andare a farsi benedire. C'è anche il "culto" della chitarra, classica ed elettrica, ma esattamente perché si tratta di due strumenti universali e meno classici di pianoforte e violino, con le stesse implicazioni. Suonano e cantano i Pink Floyd, ad esempio Wish you were here, senza conoscere, in realtà, i Pink Floyd e senza porsi domande sui testi delle canzoni (poesie) che cantano (non a caso ho citato Wish you were here). Suonano l'ukulele, perché è cute, come direbbero loro, ma non conoscono la sua storia hawaiana, né comprendono a fondo la differenza dell'uno rispetto alla chitarra (infatti la "misura" più amata di ukulele, qui, è il tenore), se non la disparità numerica delle corde. La mia attuale Università è la quarantaduesima al mondo. Considerato che ci troviamo a Singapore, significa che il risultato, nel ranking mondiale, è di assoluto prestigio e che la qualità dell'insegnamento e, soprattutto, della Ricerca, è molto elevata. In effetti, occorre dirlo, a Singapore le Università non assumono Docenti o Ricercatori che non siano più che qualificati (loro li chiamano, orribile definizione, "i migliori", veramente orrenda) e con un background americano (statunitense) od anglo-sassone in generale (ciò la dice lunga sulla loro ignoranza, ad esempio, degli altissimi livelli delle nostre belle - e moribonde, ahimè - Università italiane). Io stesso sono stato "valutato" di più per le mie esperienze negli States, a Los Angeles, Stanford, Tallahassee, Miami e nell'UK (alla Nottingham Trent University, un'altra NTU, questo acronimo era nel mio destino), alcune delle quali "terrificanti" e non all'altezza degli standards pisani, nonostante i nomi "altisonanti" degli Atenei, che alla mia formazione (ci sono stato quindici anni) all'Università di Pisa, che non ha niente da invidiare agli Atenei che ho appena menzionato, anzi, sono essi a dovere invidiare l'Università di Pisa, ma ai Singaporiani non importa, Pisa, secondo loro, è "solo" Italia, in Italia non si parla l'Inglese, chi li conosce, gli Italiani? Ah, sì, sono quelli mafiosi e pigri. E buonanotte. Quale è la "politica" delle Università singaporiane (adesso è la stessa delle Università cinesi)? Noi abbiamo i soldi. Non li investiamo per formare Ricercatori di altissimo livello ed altrettanto validi Docenti. No, noi li "compriamo già fatti". Dunque, c'è quel Docente di Harvard che ha appena vinto il Premio Nobel per l'Economia? Benissimo. Gli offriamo quattro volte il suo stipendio di Harvard e lo facciamo venire qui. Harvard rilancia e pareggia l'offerta? Benissimo. Noi offriamo il doppio di Harvard e ce lo "accaparriamo". I Premi Nobel che abbiamo qui sono arrivati così. Allo stesso modo di una caterva di Full Professors occidentali di grande prestigio e noti in tutto il mondo, letteralmente "comprati", a suon di "rilanci", dalle loro Università di appartenenza. Ultimo, l'anno scorso, nel mio College, un famoso Docente di Antropologia (che non menziono per rispetto) dell'Università dell'Arizona, davvero celebre in tutto il mondo (lo si vede, spesso, anche in documentari italiani), ha lavorato in quell'Ateneo per trent'anni, ma i suoi studi sono rivolti anche ad un certo tipo di paesaggio (e popolazioni correlate) indonesiano. Ok, l'Università gli offre un super-contratto, lui esita e "barcolla", ne parla col suo Ateneo che, per non perderlo, gli pareggia l'offerta, l'Università la raddoppia ancora e, magicamente, il Docente, adesso, è qui, con il conto in banca pieno all'inverosimile e ciao ciao, Arizona. Ora, io credo che un Docente debba vivere la propria vita ed alcune opportunità non sono da trascurare. Ma, se sei un Full Professor da vent'anni presso una già prestigiosa Università, significa che non hai problemi economici e che la vita non ti è troppo "dura". Ora, che necessità c'è di farti "comperare"? Voglio dire, il "mercenariato intellettuale" non mi appartiene, ma esiste, non soltanto a Singapore, anzi, come detto, in Cina, attualmente, questo discorso è esasperato. Dicono, che bisogno abbiamo di reclutare giovani Docenti, anche dall'estero, se possiamo avere il meglio? E ricoprono d'oro Full Professors magari "scoppiati" che, "adagiati" nelle loro posizioni, non fanno più Ricerca attiva (ma si fanno scrivere articoli e libri dai loro PhD Students) da anni e che, tra qualche anno, con portafogli e pancia piena, se ne andranno in pensione. Costruiscono edifici bellissimi e mirabolanti, negli Atenei, edifici che, per anni, restano vuoti, perché, coi ritmi di qui, arrivano prima gli edifici del personale che li deve "riempire" (anche se non è come in Italia che costruiscono edifici che poi lasciano decadere senza averli mai usati e con uno spreco indecente di denaro pubblico, qui gli edifici vengono conservati e migliorati e le strutture sono sempre all'avanguardia). Ciò per darVi un'idea, se pure parziale ed "imprecisa", del sistema e della forma mentis di queste latitudini. Io amo l'Italia - non sarei stato così a lungo nell'Aeronautica Militare e non mi sarei quasi fatto ammazzare, per ben due volte, in guerra, se non la amassi - e sono molto orgoglioso di essere Italiano, Europeo ed Occidentale. Occorre dire, però, che l'Italia alle volte, se non spesso, si "merita" questa noncuranza e questo disprezzo da parte dei parvenus singaporiani (che, alle volte, sembrano un po' il Trimalcione di fronte all'Encolpio ed all'Ascilto del Satyricon di Petronio, nessuno dei tre personaggi, secondo me, in ogni caso, troppo "raccomandabile"). Siamo decaduti e decadenti - almeno così è il nostro ceto politico, che ha portato il Paese allo sbando - e non sappiamo nemmeno nascondere i nostri "difetti". Gli altri Europei e gli altri Paesi sono come l'Italia, se non peggio, ma sono più "bravi" a "nascondere" ed a lavare i propri panni in casa. Io sono molto orgoglioso dell'Università dalla quale provengo, Pisa, che mi ha dato molto, a livello di formazione, e che mi ha fatto diventare lo studioso che sono, ma occorre anche dire che a Pisa facevo "la fame", senza alcuna possibilità di carriera e, tanto meno, di "stabilizzazione" e che, come Vi accennai, ero tra i più fortunati, perché, almeno, come Ricercatore, avevo un lavoro (dato che la mia specializzazione è così specifica che ero l'unico, al momento, ad "intendermene"), mentre molti miei colleghi, anche molto più qualificati e bravi di me (io non sono mica così "bravo"), erano "a spasso", magari già con moglie e prole, e, dopo anni ed anni di studio e di perfezionamento, non sapevano dove sbattere la testa. Qui, almeno, accettando compromessi ed anche l'"umiliazione" di essere considerato come un Italiano machiavellico ed "infido" (come detto, alcuni di loro, i "potenti", affermano, sogghignando "razzisticamente", "Gli Italiani hanno un Paese bellissimo e pieno di Storia, ma perché ci sono tanti Italiani in Singapore?"), cosa che qui non sento molto, dato che alla mia Division siamo tutti Occidentali (Inglesi, Australiani - alcuni di origini italiane -, Americani - alcuni di origini italiane -, io sono l'unico Italiano, c'è un Docente dalla Repubblica Ceca), ma basta uscire fuori od andare ai piani più alti e le cose cambiano, qui, almeno, dicevo, ho un lavoro dignitoso e consono alle mie competenze ed a tutto il mio "vissuto" di studi e di Ricerca, che mi consente di essere "tranquillo" e di vivere una vita "normale" come uno studioso quale sono, dopo tanti anni di studio, di formazione e, nel mio caso, di lavoro, potrebbe anche "meritarsi" di avere. Tanto più con una moglie che è ancora una PhD Student. Contraddizioni del Pianeta e del nostro mondo. Gli esseri umani amano sempre molto complicare le cose. Ed essere "oltranzisti", sempre. Anche laddove tutto sembra "perfetto" o dove tutti vogliono credere o fare credere che lo sia. Ehi, ma quanto ho scritto? Chiedo venia. E mi taccio. Sempre a Vostra disposizione per domande e commenti e tanti saluti carissimi! P. S.: per rispondere direttamente ad alcune Vostre domande, è vero, Walter, quasi nessuno sa esattamente dove si trovi Singapore, ad Alessandria, ad esempio, molte persone con le quali ho parlato credono che Singapore sia in Cina (mentre siamo ad almeno cinque ore di volo dalla Cina), cosa normale, date le ristrette dimensioni ed il particolare status di città-stato di Singapore, ma è vero, è difficile "collocare" la Lion City, io stesso, quando mi hanno proposto di venire qui, sapevo dove fosse Singapore, ma non avevo alcuna idea di quale fosse l'Università nella quale mi volessero "mandare". Ho avuto una bella sorpresa, poi, ma Pisa, almeno, è nota in tutto il mondo, mentre NTU, ad essere sinceri, chi la conosce? Per Rocky07, so bene dell'Expo, seguo quotidianamente le notizie dall'Italia, sarà qualcosa di grandioso e di importante, nonostante gli "inevitabili" e tristi scandali che sono scoppiati. Singapore non è auto-sufficiente in nulla, come hai giustamente affermato, il fatto è che "comprano" tutto e, fino a che pagano bene, come pagano, nessuno vorrà mai "annientarli", il "dio denaro" ha soppiantato da tempo - o da sempre? - gli antichi dèi. Nemmeno io cambierei mai la cucina italiana con un'altra cucina, tanto meno con quella singaporiana (si chiama peranakan) o con quella cinese (ma non ditelo a mia moglie! ). Torno in Italia due volte all'anno, durante la pausa natalizia, generalmente (anche se ho dovuto "saltare", quest'anno, per ragioni di lavoro), e durante quella estiva (qui l'anno accademico inizia ad Agosto, ma da Giugno ad Agosto, appunto, le attività sono molto "rarefatte" e si può tornare a casa). Torno a casa dalla mia mamma!!!!! Come ogni vero buon Italiano, tanto per restare negli stereotipi, nonostante la mia "veneranda" età, sono un mammone della "peggior" specie e, più ancora della cucina italiana, del mio Paese, dei nostri luoghi, della nostra lingua, qui, non mi vergogno ad ammetterlo, quel che mi manca di più è la mia mamma! Sì, mia moglie è già stata due volte in Italia, in occasione del nostro matrimonio italiano (come Vi accennai, tre matrimoni, cinese, a Nanjing, italiano e singaporiano, "terribile" sposare una donna cinese! ), ed in seguito a trovare la mia famiglia ed a "scorrazzare" un po' di qua e di là. Parla anche un po' di Italiano, sicuramente il suo Italiano è migliore del mio Cinese Mandarino e si sta "italianizzando" un po' (sta diventando un po' "mammona" anche lei!). Mi dispiace che tu sia influenzata, spero che oggi tu stia meglio.
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