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paolo

Il coniglio.

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Il coniglio.

Sapete che il coniglio è il terzo animale per diffusione, dopo il cane e il gatto, nelle nostre case?

Non è quindi impossibile che anche qualcuno tra noi possa prendere in considerazione l'idea di averlo come compagno e desideri documentarsi per compiere consapevolmente questo passo.

Oryctolagus cuniculus, questo è il nome con il quale gli zoologi classificano il coniglio, che non appartiene come molti credono all'ordine dei Roditori, ma a quello dei Lagomorfi.

E' considerato un animale esotico perchè furono gli americani i primi a studiare e a pubblicare articoli su queste specie, in realtà fauna indigena del nostro territorio.

Alimentazione.

Il coniglio è un erbivoro obbligato, come la cavia. Necessita di fieno, erba e verdure; qualsiasi altro alimento potrebbe essere superfluo o addirittura dannoso per la sua salute.

I vegetali ricchi di fibra sono indispensabili per il corretto consumo dei denti, per favorire la motilità intestinale e per il mantenimento della necessaria flora batterica.

In natura il coniglio si ciba delle erbe spontanee che trova, che per noi possono essere difficili da reperire e possono essere sostituite dal fieno, preferibilmente composto da erbe miste.

Le verdure devono essere pulite e servite a temperatura ambiente, mentre non è necessario che siano rigorosamente asciutte (il coniglio in natura consuma anche vegetali bagnati dalla rugiada o dalla pioggia).

Può anche essere somministrato pellet di buona qualità costituito da cilindretti di fieno pressati, che però può solo costituire un'aggiunta al fieno e ai vegetali freschi.

La frutta è sicuramente apprezzata dal coniglio, ma essendo molto calorica e considerando le minori possibilità di moto in ambiente domestico, occorre fornirla solo in piccole quantità, come premio o gratificazione.

Sono sempre da evitare cambiamenti bruschi nel regime alimentare e una particolare attenzione deve essere posta alla dieta dei piccoli.

Inoltre, sebbene ricavi acqua dai vegetali freschi, dovrà essere sempre disponibile il beverino con acqua fresca.

Sistemazione.

Il carattere del coniglio è una questione assolutamente individuale e non dipende dalla taglia: i conigli nani e i più grandi conigli "da carne" sono lo stesso animale e sono intelligenti e giocherelloni allo stesso modo; entrambi possono vivere in appartamento.

Contrariamente a quanto si potrebbe credere, il coniglio non deve essere costantemente confinato in una gabbia, ma questa deve essere lasciata aperta per consentirgli di uscirne e tornare per trovarvi riparo, cibo e fare i bisogni.

La gabbia può essere analoga a quella delle cavie, ma di dimensioni proporzionalmente adeguate.

Anche la lettiera sul fondo può essere come quella delle cavie: pellet di legno coperto magari con un po' di fieno.

Ad una estremità si posizionerà una casetta contenente un panno morbido, dall'altra la cassettina per i bisogni, dai bordi non tanto alti da essere di difficile accesso, ma non troppo bassi per evitare che il contenuto si sparga intorno. La lettiera nella cassettina può essere costituita da pellet, carta, paglia, lettiera per gatti, eccetera. Occorrerà fare diverse prove per trovare il materiale più gradito e più adatto.

Le ciotole per il cibo dovranno essere sufficientemente pesanti per non essere rovesciate o lanciate in aria; per l'acqua è preferibile il beverino, a spillo o a pallina, piuttosto che la ciotola.

Nel collocare la gabbia attenzione ad evitare correnti d'aria, sbalzi termici, luce e rumori eccessivi; fate in modo che sia sufficientemente vicina alle attività della famiglia per interessarlo, ma senza stressarlo. Inutile sottolineare di rendere sicuro l'ambiente o gli ambienti nei quali il coniglio è destinato a vivere.

Il coniglio può passare del tempo all'aperto, cosa benefica per la sua salute, ma si dovrà porre attenzione ad evitare eccessiva esposizione al sole, al vento, al freddo; attenzione ad altri animali: cani, gatti e uccelli rapaci e alla presenza di piante velenose (es: oleandro). Attenzione anche all'attitudine allo scavo, che potrebbe consentirgli la fuga, e predisporre sempre un rifugio contenente una ciotola con acqua.

Diversi giocattoli possono essere utili per divertirlo e per consentirgli di sfogare il naturale istinto a rosicchiare, senza compromettere il prezioso mobile antico della nonna. Vanno bene oggetti di legno e vimini non verniciati o di plastica dura atossica. Con scatole di cartone (magari contenenti del fieno) si possono costruire percorsi e tane, badando che l'animale non ne faccia un uso commestibile.

Se si ha un po' di pazienza e se l'animale è naturalmente predisposto, gli si può insegnare un po' di agility (digitare "rabbit agility" su un motore di ricerca per gli spunti).

Per coloro che desiderano gratificazioni dal proprio pet occorre considerare che alcuni conigli sono docili e coccoloni mentre altri si mostrano riservati e testardi; rispettiamo sempre e comunque la loro indole.

La cura della salute.

Un coniglio ben accudito e alimentato può raggiungere tranquillamente gli otto-dieci anni d'età.

Per raggiungere e superare questo traguardo basta attenersi scrupolosamente alle norme della buona alimentazione, fornirgli stimoli e la possibilità di fare attività fisica, l'attenta igiene della gabbia e delle zone percorse, vaccinarlo contro la mixomatosi e la malattia emorragica virale (anche se vive in casa).

E' buona norma sterilizzare gli esemplari di entrambi i sessi: se ne migliora l'umore e il comportamento, fortemente condizionati dagli ormoni sessuali e si previene l'insorgenza dei tumori dell'utero nella femmina. Ancora, in presenza di coppie, vista la proverbiale prolificità del coniglio (la femmina è in grado di dare alla luce anche sessanta cuccioli all'anno) con la sterilizzazione si evitano stress per la femmina e la difficoltà di sistemare adeguatamente i piccoli.

Sarà ovviamente cura del proprietario rendere sicuro l'ambiente in cui vive il coniglio, allontanando o mettendo in sicurezza tutti quegli elementi che potrebbero nuocere all'animale.

Lo scheletro del coniglio è molto fragile (maggiormente quello del coniglio nana) per questo è bene evitare di metterlo sopra ad un tavolo, o prenderlo in braccio e, sopratutto, lasciarlo cadere; anche per questo motivo non è adatto ai bambini piccoli.

Verifichiamo il peso dell'animale almeno ogni dieci giorni-due settimane per accertare variazioni improvvise e ingiustificate, in un senso o nell'altro, e notare qualsiasi comportamento diverso dal consueto; nel caso non esitare a contattare il medico veterinario (che deve essere esperto in conigli) per avere almeno un'indicazione di massima.

Il coniglio è molto meticoloso in tema di pulizia personale e provvede da sè alle proprie necessità; potrete comunque aiutarlo nella cura del pelo, soprattutto se si tratta di un esemplare a pelo lungo, con qualche spazzolata che aiuterà a rimuovere il pelo morto prima che l'animale lo possa ingerire: ricordiamo che il coniglio è incapace di vomitare e tutto ciò che viene ingerito, oltre al cibo, può solo proseguire nell'intestino che può quindi ostruirsi facilmente.

Il coniglio e gli altri.

Il coniglio è un animale intelligente, sensibile e socievole. E' importante che abbia stimoli e compagnia, preferibilmente quella dei suoi simili.

Se abbiamo un coniglio single, cerchiamo di dargli la compagnia di un suo simile, preferibilmente adottato. Se invece dobbiamo ancora fare in grande passo, prendiamo in considerazione l'adozione di una coppia adulta già "sperimentata"; qualcuno ha detto che due conigli che si vogliono bene sono uno spettacolo in grado di sciogliere i ghiacci perenni!

Per quanto riguarda altri animali, il coniglio (se sterilizzato) convive bene con la cavia, con la quale può talvolta stabilire un rapporto di amicizia, mentre è assolutamente sconsigliabile l'interazione con il criceto, che difenderà aggressivamente quello che considera il suo territorio.

Il coniglio può offrire la propria amicizia anche a cani e gatti, che se bene educati possono convivere con lui; il cane però, per quanto mansueto, non dovrà mai essere lasciato solo in presenza del coniglio. Assolutamente incompatibile invece è il furetto, predatore naturale del coniglio; anche il solo odore del furetto può rappresentare un forte elemento di stress per il nostro piccolo amico.

Per chi desidera saperne di più:

sito consigliato:

Associazione Animali Esotici (AAE), www.aaeweb.net

lettura consigliata:

M. Avanzi. Voglio un coniglio. Gruppo Editoriale Castel Negrino, 2007.

Chi desiderasse una versione stampabile e illustrata può scaricare l'allegato pdf.

Il_coniglio.pdf

Modificato da paolo
aggiornamento

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E a proposito di conigli.

Sappiamo che entrambi i sessi dovrebbero essere sterilizzati per tempo; in particolare, la sterilizzazione della femmina contribuirebbe a ridurre la frequenza di patologie dell'apparato genitale.

Un recente studio retrospettivo (vedi nota in fondo al post) ha potuto constatare che al primo posto tra le patologie uterine della coniglia d'affezione ci sono gli adenocarcinomi (54%) seguiti dalla iperplasia endometriale (26%).

I segni predominanti osservati dai proprietari erano le perdite vaginali sierose o ematiche e il riscontro di masse addominali, voluminose e irregolari, alla palpazione.

Se notate questi segni nelle vostre coniglie non esitate a ricorrere al veterinario esperto; meglio ancora, in accordo col vostro vet procedete alla sterilizzazione della bestiola in età precoce oppure effettuate regolarmente l'ecografia addominale.

Grinninger KF e coll. Uterine disorders in 50 pet rabbits. Journal of the American Animal Hospital Association 2014, Nov 21 [Epub ahead of print]

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