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paolo

Gregor Johann Mendel. Il padre della genetica moderna.

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Gregor Johann Mendel

Hynčice, 1822 – Brno, 1884

Gregor Mendel era un monaco, biologo e matematico cecoslovacco, oggi conosciuto come il padre della genetica moderna grazie al suo studio sui caratteri ereditari.

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Entrò nell’abbazia agostiniana di Brno nel 1843 e fu ordinato sacerdote nel 1847. Nel monastero si privilegiava l’impegno accademico e poté quindi dedicarsi ai suoi studi. Nell’orto dell’abbazia durante sette anni di esperimenti coltivò e analizzò 28000 piante di piselli e svelò i meccanismi dell’ereditarietà.

Uno dei microscopi usati da Mendel nel museo dell’università di Brno

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Nel 1866 pubblicò “Esperimenti sull’ibridazione delle piante”, ma il suo lavoro fu accolto con indifferenza e scetticismo dalla comunità accademica, che non riusciva a comprenderne l’importanza.

Ovviamente Mendel non aveva conoscenza del DNA e ipotizzò che ogni caratteristica ereditaria fosse controllata da due fattori presenti in ciascun individuo; noi oggi chiamiamo tali fattori “geni” e chiamiamo “alleli” le forme alternative di un gene.

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Tutti siamo a conoscenza del lavoro di Mendel con le piante di pisello, ma forse è meno noto che per formulare le sue leggi dell’ereditarietà si servì anche dei porcellini d’india.

“Omozigote” è un individuo con due alleli identici per un determinato gene, mentre chiamiamo “eterozigote” l’individuo con due alleli differenti.

Se abbiamo una cavia omozigote nera (alleli BB) e una omozigote marrone (alleli bb), dove B è un carattere dominante rispetto a b, la discendenza non potrà che essere un individuo eterozigote Bb, col colore nero che domina sul marrone.

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Però l’allele recessivo b, responsabile del colore marrone, è comunque presente nel genoma e potrà ricomparire nella successiva generazione F2.

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Un esempio analogo lo abbiamo osservando l’incrocio tra la pianta di pisello con semi gialli (carattere dominante) e quella con semi verdi (carattere recessivo).

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Possiamo osservare la stessa modalità di trasmissione dei geni se prendiamo in considerazione più caratteri; ad esempio incrociando cavie di colore nero (BB) e pelo corto (SS), entrambi caratteri dominanti, con cavie di colore marrone (bb) e pelo lungo (ss), caratteri recessivi.

La prima generazione vedrà individui in cui dominano il colore nero e il pelo corto, ma nella seconda generazione troveremo tutte le combinazioni geniche possibili, sebbene con differenti frequenze.

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Dai suoi esperimenti di riproduzione con le cavie e con i piselli dedusse che:

i geni sono ereditati in coppia, uno dal padre e uno dalla madre;

ogni gene può possedere alleli uguali o diversi; alcuni alleli sono dominanti, altri recessivi;

alla meiosi gli alleli si separano (“segregano”) indipendentemente nei gameti creando quella miscela di caratteristiche diversa che caratterizza ogni individuo.

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