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paolo

Nuove prospettive nella cura della malattia di Alzheimer.

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La malattia di Alzheimer è la più comune forma di demenza senile; si tratta di una patologia degenerativa, invalidante e progressiva. Descritta già nel 1906, a tutt'oggi è ancora una patologia non ben compresa.

Sappiamo comunque che la malattia è causata dalla distruzione dei neuroni ad opera del materiale amiloide che si deposita e agisce come una sorta di collante, formando placche e grovigli di fibre nervose.

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A sinistra una sezione di cervello normale; nella sezione di destra ben evidenti le lesioni degenerative causate dalla progressione della malattia di Alzheimer.

Si ritiene che il rischio di sviluppare la malattia sia genetico nella maggioranza nei casi. Al momento la terapia, esclusivamente sintomatica, può solo rallentare il processo degenerativo.

Un ruolo fondamentale nella degenerazione neuronale viene attribuito alla proteina Tau, che stabilizzando i microtubuli all'interno delle fibre nervose favorisce il trasporto di molecole dai neuroni alle sinapsi.

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Evidente il ruolo della proteina Tau nel mantenere l'integrità strutturale dei microtubuli (da Wikipedia)

Ma determinate mutazioni di questa proteina causano l'alterazione della struttura dei microtubuli; i filamenti di proteina Tau si accumulano all'interno del cervello, formando i grovigli tipici dell'Alzheimer e causando la morte delle cellule nervose.

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Neurone e neuriti normali (in alto) e nella malattia di Alzheimer (in basso).

Avrete forse letto in questi giorni che per la prima volta i ricercatori sono riusciti a fotografare questi grovigli nel loro stato naturale, estratti dal cervello di una donna affetta dalla malattia; in particolare sono state osservate delle strutture elicoidali complesse uniche dell'Alzheimer ed è stata studiata la sequenza della proteina Tau mutata per identificare la regione della molecola implicata nella loro formazione.

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a. Sezione del cervello utilizzata per lo studio; b. L'immunofluorescenza rivela grovigli di fibrille all'interno dei neuroni (frecce gialle) e placche nel tessuto (freccia bianca); c. Microfotografia dei filamenti purificati di proteina Tau; d,e. Ricostruzione computerizzata della caratteristica struttura elicoidale dei fasci di filamenti di proteina (dall'articolo citato)

L'identificazione di queste particolari strutture potrà essere utilizzata come biomarcatore per la diagnosi precoce della patologia e si spera possano essere sviluppati nuovi farmaci che agiscano impedendo la formazione dei grovigli neurofibrillari della proteina Tau.

Fonte: Fitzpatrick AWP e coll. Cryo-EM structures of tau filaments from Alzheimer's disease. Nature, 5 luglio 2017, anteprima di stampa.

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La degenerazione del tessuto nervoso causata dalla progressione della malattia di Alzheimer è molto evidente e rende conto della sintomatologia importante che caratterizza la malattia: disorientamento, cambi improvvisi d'umore, difficoltà ad esprimersi con le parole o con lo scritto, perdita di memoria e difficoltà cognitive, depressione, incapacità a prendersi cura di sé, problemi comportamentali. :-[

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