Frequenza di patologie all'interno della bocca nei piccoli erbivori

[paolo]

Fonte: Jekl V e coll. Quantitative and qualitative assessments of intraoral lesions in 180 small herbivorous mammals. Veterinary Records 2008; 162: 442-449.

Una sintesi dell'articolo in questione.

In una clinica veterinaria, tra il 2002 e il 2005, furono esaminati 210 conigli, 257 cavie e 123 cincillà.

Una patologia orale fu diagnosticata nel 38,1% dei conigli (80 del totale), nel 23,4% delle cavie (60) e nel 32,5% dei cincillà (40). Complessivamente, la percentuale di patologia dentale nelle tre specie esaminate ammontava al 30,1% (180 animali in totale), simile a quella rilevata in studi precedenti.

Per quanto riguarda le cavie, la loro età variava da 3 mesi a 7 anni (media 2,9) e il peso da 0,33 a 1,54 kg (media 0,75).

Nei porcellini affetti si riscontravano i seguenti segni clinici e anamnestici:

diminuito consumo di cibo, 91,7%

condizioni scadenti del pelo, 85,0%

scadenti condizioni generali, 80,0%

diminuita elasticità della cute, 78,3%

meteorismo, 75%

feci piccole, 63,5%

apatia, 56,7%

e molti altri in percentuale minore.

Il maggiore dei segni non specifici in questi piccoli erbivori era il consumo di cibo diminuito; questa era la ragione principale per la quale i piccoli pazienti erano portati alla clinica veterinaria.

Si deve constatare che le malattie della cavità orale sono purtroppo comuni nei piccoli animali esotici.

I risultati di questo studio non includono le lesioni rilevabili solo radiologicamente, perchè le radiografie non sono state fatte, quindi la reale incidenza di malattie dei denti potrebbe essere superiore.

L'incidenza della patologia del cavo orale aumenta con l'età; in questo studio gli animali affetti erano maggiormente nella seconda o terza parte del loro ciclo di vita.

Le cavie, rispetto al grado di malocclusione, si presentavano come segue:

grado 1: punte sui denti molari; non salivazione, 11,7%

grado 2: moderata malocclusione degli incisivi; frattura degli incisivi; punte aguzze sui molari; residui di cibo fra denti e gengiva; modesta salivazione, 18,3%

grado 3: malocclusione patologica degli incisivi; cambio nel formato della superficie di occlusione; iperplasia gengivale; erosione o ulcerazione dei tessuti molli; torsione dei denti, 35,0%

grado 4: grave patologia intraorale; ascessi; patologia dentale all'ultimo stadio; lingua intrappolata dai denti molari, 35,0%

Come si può notare da questa casistica, i porcellini presentati alla clinica erano in buona parte in uno stadio già molto avanzato di malocclusione. Questo significa che i segni iniziali non sono stati notati o sono stati sottovalutati.

Proprio quest'ultima considerazione dovrebbe rappresentare la nostra lesson learning: una volta di più siamo tutti invitati a prestare attenzione ai cambiamenti anche minimi del comportamento dei porcellini, particolarmente quelli legati all'alimentazione.

Un consumo di cibo diminuto; cercare il cibo, ma non addentarlo; feci piccole, diminuite o assenti; sono tutti campanelli d'allarme che ci devono indurre a rivogerci tempestivamente al veterinario esperto.

Un'ultima nota, fra il serio e il divertente: fra i segni di patologia orale troviamo al quinto posto il meteorismo. Se i nostri pelosini prendono improvvisamente a emettere aria, a fare puzzette e noi non abbiamo introdotto verdura diversa nella loro dieta, è possibile che il cibo non venga correttamente masticato e digerito. Un altro campanello d'allarme.