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paolo

L'antibiotico-resistenza: un problema sempre più grave.

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Ieri, durante un corso di aggiornamento nell'ospedale pediatrico in cui lavoro, è arrivata la notizia che da tempo paventavamo: in un nostro paziente è stato isolato un germe, un Acinetobacter baumannii, resistente a TUTTI gli antibiotici.

Da anni c'è un allarme per l'aumentata antibiotico-resistenza dei microrganismi; i batteri mutano sempre più rapidamente e la ricerca farmacologica non riesce a tenere il passo nello sviluppo di nuovi antibiotici.

batteri

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antibiotici

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come si instaura l'antibiotico-resistenza

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L'uso, e purtroppo l'abuso, di questa categoria di farmaci ci sta mettendo di fronte ad un problema della cui gravità pochi fra i non-addetti-ai-lavori si rendono conto.

E purtroppo in Europa l'Italia è la “maglia nera” per l'uso improprio degli antibiotici.

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l'uso degli antibiotici in Europa

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Il problema dello sviluppo delle antibiotico-resistenze non riguarda solo gli umani, ma anche gli animali, siano essi da reddito o da compagnia.

Anche i veterinari da anni sono sempre più sensibilizzati in questo senso e le pubblicazioni scientifiche sull'argomento sono sempre più copiose e preoccupanti.

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Cosa possiamo fare nel nostro piccolo?

Intanto seguire scrupolosamente il dosaggio di antibiotico indicato dal medico o dal veterinario. Può accadere, particolarmente nella somministrazione ai nostri piccoli amici, che non tutta la dose venga somministrata, per nostra incapacità o per la resistenza opposta dal pet; in questo caso il farmaco sarà non solo inefficace, ma anche controproducente perché favorirà lo sviluppo di una resistenza.

Poi, qual è la misura di igiene fondamentale per ridurre l'evenienza di infezioni? La più semplice, quella che conosciamo da sempre e che non sempre pratichiamo con la dovuta assiduità: il lavaggio delle mani, costante e ripetuto, soprattutto quando siamo a contatto con persone o animali infetti.

Sappiate che i batteri opportunisti persistono nell'ambiente a lungo: l'Acinetobacter precedentemente citato può essere ritrovato sulle superfici anche dopo 5 mesi e le specie di Klebsiella sopravvivono anche 30 mesi!

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Grazie Paolo per questo tuo approfondimento, dettagliato, chiaro ed evidentemente competente.

Da un lato servono antibiotici sempre nuovi e più "potenti" per debellare batteri infettivi che resistono oramai a tutto, dall'altro la medicina fa fatica a stare al passo, vuoi i costi, vuoi gli scarsi investimenti sulla ricerca, vuoi il proliferare rapido di questi nuovi ceppi infettivi.

Poi c'è il fatto che per il fisico umano, sopportare gli effetti di certi farmaci non è sempre facile.

Io sono tra quanti hanno problemi di reazioni allergiche a diversi farmaci tra cui penicilline e alcuni antibiotici e cortisonici, quindi da tempo sono "costretta " a cure alternative...Certo è che posso dirmi fortunata a non essere entrata a contatto con problematiche tali da dover fronteggiare. Capisco dal punto di vista degli "addetti ai lavori", quanto sia complesso alle volte risolvere come si vorrebbe certe problematiche, a maggior ragione quando si parla di bambini.

Ancora quando 5 mesi fa ho dovuto affrontare un intervento, non eccessivamente invasivo o a rischio, ma che si era reso necessario causa un'infezione appunto latente e asintomatica, ho visto con quanta preoccupazione i medici, chirurghi e anestesisti si preoccupavano di procurare la terapia che poi avrei dovuto sostenere. Certo, è il loro lavoro, hanno studiato anni per questo, ma non sempre tutto è scontato.

Riportare poi il tutto nell'ambito veterinario ed in particolare a riguardo dei nostri amici, la cosa diventa ulteriormente complessa. Già vediamo come purtroppo praticamente non esistono farmaci fatti per le cavie! Ogni volta bisogna utilizzare quello per cani o gatti, prestare massima attenzione al dosaggio, spesso diventa complessa anche la somministrazione...e come dici tu, Paolo, ecco che tutto si vanifica perdendo di efficacia.

Speriamo ci si possa incamminare su strade meno impervie per quanto riguarda la ricerca medica, farmacologica. Che si smetta di pensare solo al business ma si tenga più a cuore la vita umana e animale.

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Gli antibiotici non sono efficaci contro i virus.

Sono anzi controproducenti perché possono indurre la resistenza nei batteri eventualmente presenti.

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Tutti i giorni in farmacia mi rendo conto con quanta superficialità molte persone iniziano una terapia antibiotica, anche senza nessun consiglio medico, ai primi sintomi di mal di gola o raffreddore (e quindi anche per infezioni virali) solo perché magari era rimasta una scatola in casa o perché glielo ha consigliato un amico/parente. E molti, appena stanno meglio, sospendono la terapia... È veramente difficile purtroppo battagliare contro certe abitudini o convinzioni errate e far capire quanto possono essere alti i rischi... :undecided:

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Tutti i giorni in farmacia mi rendo conto con quanta superficialità molte persone iniziano una terapia antibiotica, anche senza nessun consiglio medico, ai primi sintomi di mal di gola o raffreddore (e quindi anche per infezioni virali) solo perché magari era rimasta una scatola in casa o perché glielo ha consigliato un amico/parente. E molti, appena stanno meglio, sospendono la terapia...

...

Infatti! A parte alcune prescrizioni mediche non troppo azzeccate, c'è questo brutto vizio del fai-da-te, che è assolutamente da scoraggiare.

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Giusto qualche giorno fa riflettevo sul concetto di prevenzione. In campo umano ormai, la prevenzione viene confusa con la diagnostica ad ogni costo e non c'è invece una concreta sensibilizzazione sull'argomento.

Uno stile di vita sano, è seguito da pochi, spesso per preconcetti culturali o semplicemente per pigrizia.

Un'alimentazione adeguata, la riduzione o eliminazione di alcune sostanze o stili di vita, l'abbattimento dello stress e una regolare attività fisica moderata dovrebbero essere i capisaldi della prevenzione e porterebbe ad utilizzare i farmaci, antibiotici in particolare, solo quando strettamente necessari.

Invece siamo un cresciuti con la farmaco-dipendenza, dove per ogni minima variazione, si ricorre alla pillolina, integratore, antidolorifico o antiinfiammatorio, invece che sfruttare e rispettare la propria fisiologia o semplicemente cambiare il proprio stile di vita.

Anche in ambito animale se vogliamo si può applicare lo stesso ragionamento.

Chi ha cavie alimentate correttamente, tenute in ambienti puliti e a contatto con materiali idonei, che praticano regolare movimento, ricorre al veterinario più per visite di controllo rassicuranti che per prescrizioni.

Ben venga il progresso della medicina e della scienza a mio parere, però l'abuso ne compromette anche i benefici e anzi crea ulteriori problemi e la questione della resistenza agli antibiotici ne è un'emblema.

L'altro giorno parlavo con mia cognata che è veterinaria, riguardo i vaccini antinfluenzali, a proposito del fai-da-te.

C'è chi si fa fare il vaccino senza una visita medica generale e poi tempo una settimana viene si becca l'influenza comunque.

Poi lo stesso va a dire in giro che il vaccino non funziona e bla bla bla... In realtà probabilmente non era nelle condizioni fisiologiche idonee per affrontare un vaccino o la stimolazione delle difese immunitarie per un dato ceppo lo ha reso vulnerabile per un altro.

Probabilmente rinforzando il proprio organismo, stimolando il proprio sistema immunitario in modo corretto si farebbe una migliore prevenzione.

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Pitin ha fatto antibiotico dal 22 settembre a ieri e non siamo riusciti a risolvere l'infiammazione che provoca il pus......

Questo però potrebbe essere un problema diverso, come una molecola non del tutto adatta allo scopo, un dosaggio o una somministrazione inadeguati. Ma non si può escludere che sia un batterio resistente in partenza o divenuto tale in corso di terapia.

In ogni caso, se un antibiotico mostra di non funzionare entro una settimana - dieci giorni è opportuno verificare se fosse corretto utilizzarlo o se fosse il caso di tentare un approccio differente, anche perchè sappiamo che gli antibiotici hanno degli effetti pesanti sull'organismo.

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Preso atto del vostro interesse sull'argomento ho voluto trasformare quelle due righe in una vera e propria scheda con l'aggiunta di alcune immagini esplicative e, spero, utili.

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Belle le illustrazioni!

Stavo pensando: il fatto di isolare un batterio resistente a tutti gli antibiotici non sarebbe una notizia da dare anche a livello di quotidiani o Tg? Per stimolare una riflessione sul ricorso inappropriato alle terapie antibiotiche... Sarebbe anche la stagione giusta :undecided:

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In realtà questa è stata una "prima" per noi, ma penso che altrove siano già stati isolati batteri resistenti a tutti gli antibiotici noti.

In effetti questo sarebbe il momento giusto per fare una campagna di sensibilizzazione, vedi un po' che non ci sia qualcuno che di sua iniziativa prende l'antibiotico per curarsi dall'influenza.

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vedi un po' che non ci sia qualcuno che di sua iniziativa prende l'antibiotico per curarsi dall'influenza.

Personalmente ne conosco più di uno che usa l'antibiotico come antipiretico: oltre i 38 gradi lo assume per qualche giorno giusto perché lo ha disponibile in casa, e senza aver consultato il proprio medico curante.

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Ci sono sempre maggiori evidenze secondo cui un veicolo dell'antibiotico-resistenza è il cellulare, soprattutto quando usato all'interno degli ospedali.

Gli ospedali sono un luogo di cura, ma purtroppo per ovvi motivi anche un concentrato di microrganismi patogeni.

Perciò una cosa banale che possiamo fare se lavoriamo in ospedale, se ahimè siamo ricoverati, se accediamo per diversi motivi all'ospedale, è di limitare al massimo l'uso del telefonino. Teniamolo in tasca o in borsa e cerchiamo di non utilizzarlo.

E ricordiamoci che una passatina di blando disinfettante sulla superficie dell'apparecchio, di tanto in tanto, è una cosa ben fatta.

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Post veramente interessante, personalmente a suo tempo la notizia mi era sfuggita ma sapevo che era solo questione di tempo. Purtroppo c'è tantissima ignoranza riguardo all'utilitá e al corretto utilizzo degli antibiotici. Non so se dietro ci siano gli interessi delle farmaceutiche ma andrá a finire che un giorno ci sveglieremo e ci accorgeremo che la polmonite non è più curabile (se non sbaglio già ora le polmoniti antibiotico resistenti sono tra le prime cause di decesso negli ospedali). Spero di sbagliarmi.

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Chi legge gli aggiornamenti di google news avrà letto il titolo: "Antibioticoresistenza, nel 2050 i superbug uccideranno più del cancro". Questa è la conclusione del convegno European antibiotic awarness day che si è tenuto in questi giorni a Bruxelles.

Quello della resistenza agli antibiotici è un problema al momento avvertito quasi esclusivamente dagli "addetti ai lavori", ma purtroppo diventerà ben presto un problema di salute che ci coinvolgerà tutti.

L'aumento delle resistenze potrebbe impedire la cura delle infezioni e rendere difficili o impossibili determinati interventi chirurgici e i trapianti d'organo.

Lo sviluppo di nuove generazioni di farmaci e antibiotici in grado di contrastare questa minaccia non è ovviamente di nostra competenza, ma nel nostro piccolo possiamo fare molto evitando di assumere antibiotici come terapia fai-da-te non prescritta dal medico o prolungandone arbitrariamente la durata (e questo vale anche per i nostri piccoli amici!) e, misura sempre sottostimata ma fondamentale, lavandoci le mani ogni volta che sia necessario e mantenendo una buona igiene della persona e dell'ambiente in cui viviamo.

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Anche io cerco di non farne uso...anche perché ho allergie a diversi farmaci e ogni volta trovare il sostituto non è così semplice...sono anche molto fortunata perché raramente mi ammalo o subisco infezioni tali da dover ricorrere ad usi prolungati di antibiotici.

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Anch'io non posso prendere un'infinità di antibiotici... diciamo che come gamma di antibatterici da poter prendere, mi battono di gran lunga le cavie...

Purtroppo in passato ho avuto un caso di antibiotico resistenza con una mia cavia, Oliver Gughino. Il batterio era una bestiaccia, stafilococco aureo. Tutti gli antibiotici maggiormente utilizzati per le cavie erano inutili, praticamente acqua fresca. E meno male che la mia vet era (si parla del 2009, quando Oliver aveva circa 2 anni) ed è sempre scrupolosa e prima di prescrivere un antibiotico fa sempre un tampone (quando possibile ), così abbiamo saputo subito contro cosa stavamo combattendo. Alla fine lo abbiamo salvato con l'uso di due antibiotici potenzialmente tossici, che però somministrati in maniera attenta e sempre sotto il controllo della vet, hanno permesso ad Oliver Gughino di arrivare alla veneranda età di 8 anni.

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Il 11/12/2017 at 21:35, Silvia81 ha scritto:

Anch'io non posso prendere un'infinità di antibiotici... diciamo che come gamma di antibatterici da poter prendere, mi battono di gran lunga le cavie...

Purtroppo in passato ho avuto un caso di antibiotico resistenza con una mia cavia, Oliver Gughino. Il batterio era una bestiaccia, stafilococco aureo. Tutti gli antibiotici maggiormente utilizzati per le cavie erano inutili, praticamente acqua fresca. E meno male che la mia vet era (si parla del 2009, quando Oliver aveva circa 2 anni) ed è sempre scrupolosa e prima di prescrivere un antibiotico fa sempre un tampone (quando possibile ), così abbiamo saputo subito contro cosa stavamo combattendo. Alla fine lo abbiamo salvato con l'uso di due antibiotici potenzialmente tossici, che però somministrati in maniera attenta e sempre sotto il controllo della vet, hanno permesso ad Oliver Gughino di arrivare alla veneranda età di 8 anni.

Ciao Silvia! Ciao a tutti! 👋🏼
Sono una nuova utente e sono felice che ho trovato questo forum!!!

in quello che hai detto ho trovato una speranza e sono molto felice che il tuo Oliver sia stato bene ❤️ e spero moltissimo che tu mi possa dare una mano per la mia piccola Pera 

purtroppo ormai da 1 anno la mia piccola Pera (di 2 anni e 3 mesi) ha avuto tantissimi problemi e l’ho fatta vedere da tanti veterinari ma purtroppo la situazione non cambia anzi peggiora e nessuno è riuscito a trovare una soluzione per la mia Pera 😔 Recentemente con l’ultima veterinaria abbiamo fatto un tampone nasale ed è risultata positiva ad una rinite cronica, a staphylococcus aureus
Streptococcus spp

Mi aveva prescritto degli antibiotici e sembrava andare molto meglio ma poi di nuovo ha avuto problemi respiratori forti.. e la veterinaria mi ha detto di rivolgermi a qualcun altro di più esperto, perché lei non non sapeva come aiutarla. Ho sempre paura che le succeda qualcosa. Per fortuna lei è forte e mangia e gioca e c’è Rum il mio caviotto di 3 anni che le sta sempre vicino 

volevo chiederti gentilmente se potevi darmi qualche informazione riguardo alla tua veterinaria? Non só più a chi rivolgermi di serio e che sappia davvero quello che fa. Vorrei solo che la mia piccola Pera torni a stare bene ❤️

Ti ringrazio!!!!

spero tanto di ricevere una risposta 🤞🏼
 

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3 ore fa, Gilda02 ha scritto:

Ciao Silvia! Ciao a tutti! 👋🏼
Sono una nuova utente e sono felice che ho trovato questo forum!!!

in quello che hai detto ho trovato una speranza e sono molto felice che il tuo Oliver sia stato bene ❤️ e spero moltissimo che tu mi possa dare una mano per la mia piccola Pera 

purtroppo ormai da 1 anno la mia piccola Pera (di 2 anni e 3 mesi) ha avuto tantissimi problemi e l’ho fatta vedere da tanti veterinari ma purtroppo la situazione non cambia anzi peggiora e nessuno è riuscito a trovare una soluzione per la mia Pera 😔 Recentemente con l’ultima veterinaria abbiamo fatto un tampone nasale ed è risultata positiva ad una rinite cronica, a staphylococcus aureus
Streptococcus spp

Mi aveva prescritto degli antibiotici e sembrava andare molto meglio ma poi di nuovo ha avuto problemi respiratori forti.. e la veterinaria mi ha detto di rivolgermi a qualcun altro di più esperto, perché lei non non sapeva come aiutarla. Ho sempre paura che le succeda qualcosa. Per fortuna lei è forte e mangia e gioca e c’è Rum il mio caviotto di 3 anni che le sta sempre vicino 

volevo chiederti gentilmente se potevi darmi qualche informazione riguardo alla tua veterinaria? Non só più a chi rivolgermi di serio e che sappia davvero quello che fa. Vorrei solo che la mia piccola Pera torni a stare bene ❤️

Ti ringrazio!!!!

spero tanto di ricevere una risposta 🤞🏼
 

Ciao! Spiace tanto sentire queste cose.. 

un aiuto utile di sicuro può essere la nostra mappa dei veterinari, dove puoi cercare vicino a te un veterinario per animali esotici, la trovi in questo post:

 

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